Michael Schumacher ha vinto il suo quarto titolo a mani basse.
Nella mia memoria, l'unico caso simile di strapotere risale al 1992, quando
Nigel Mansel dominò il campionato e fu matematicamente campione già dopo
undici gare e proprio dopo il G.P. di Ungheria. La differenza però è fondamentale; Nigel vinse grazie ad una
macchina imbattibile mentre Schumacher grazie al suo talento. La
Ferrari non è imbattibile, lo dimostrano le mediocri prestazioni di Barrichello
che, pur non essendo un gran pilota, si è sempre dimostrato sopra la media.
Quest'anno Schumacher ha dimostrato, come non mai, tutto il suo talento. Libero
dall'assillo di dover vincere ad ogni costo, è autore di gare "perfette"
supportato naturalmente, da una vettura affidabile come, forse, non se ne sono
mai viste. Ora tutti i giornali parlano di record che il tedesco batterà.
Probabilmente sarà così ma, se fossi in Michael, farei tutti gli scongiuri del
caso. Sette anni fa, si scrivevano le stesse cose quando Senna firmò per la
Williams. Intanto è a un passo dal quinto titolo e ha battuto il record di punti
stagionale; 123.
CONTINUA..