MONZA - (10 Settembre 2000) Video
Si temeva la prima variante ma è alla Roggia che si scatena il
finimondo.Barrichello tenta il sorpasso ai danni di Trulli, ma il
brasiliano viene toccato da Frentzen che, dopo il contatto con il
ferrarista, si gira e va a toccare Trulli. A questo punto il caos diventa
totale: si alza un polverone enorme, macchine incontrollabili che si incastrano,
detriti che vengono "sparati" ovunque.
La Arrows di De La Rosa, che giunge dalle retrovie, si ritrova nel pieno
della confusione e, al contatto con un cordolo, si stacca da terra e comincia
una terribile serie di giravolte in aria, finendo addosso a Barrichello ormai
fermo nella sabbia.
Alla fine le macchine coinvolte nel terribile incidente sono 5: Barrichello,
Coulthard, Trulli, Frentzen e De La Rosa. Esce la safety car, macchine
superstiti e piloti in fila indiana. Alla fine i coinvolti escono sulle proprie
gambe da quanto rimane delle vetture, ma chi ha la peggio e’ un uomo del
servizio antincendio, colpito da un detrito impazzito.Le sue condizioni
purtroppo peggioreranno rapidamente fino alla inutile, disperata corsa in
ospedale.
L’addetto al servizio antincendio, Paolo Gislimberti 33 anni di
Trento, si trovava a lato della pista dove si è verificato l’incidente.Il
volontario è stato colpito da una serie di detriti schizzati letteralmente
dalla pista e ha riportato importanti ferite alla testa e alla scatola toracica.
La situazione è apparsa immediatamente grave, i medici di soccorso hanno
praticato allo sfortunato un massaggio cardiaco ma si capiva chiaramente che la
situazione era grave.Trasportato d’urgenza all’ospedale di Monza, pareva
avere superato il momento critico ma purtroppo il sopraggiungere di una nuova
crisi è risultata fatale.
Heinz Harald Frentzen risponde al coro di critiche che lo accusano di
essere l’unico responsabile dell’incidente della Roggia, nel quale ha perso
la vita il giovane addetto antincendio Paolo Gislimberti. In particolare
era stato Rubens Barrichello, speronato dalla Jordan del tedesco,
a scagliarsi contro di lui con violenza, accusandolo e proponendone la
sospensione per dieci gran premi. Da una ricostruzione dell’accaduto tramite
immagini televisive si è accertato che è stata una ruota del tedesco a colpire
lo sventurato ragazzo, ma Frentzen non ci sta a sentirsi incolpato addirittura
di omicidio.
"Io penso che chi mi conosce sa che nella mia carriera non sono mai
andato a cercare rischi inutili alla partenza - risponde il pilota della Jordan
- non ho certo la fama di uno che rimane coinvolto spesso negli incidenti. Il
primo giro è sempre la parte più rischiosa di una gara ed è inevitabile che
se diverse circostanze accadono, i rischi di una collisione sono molto alti. Ma
così come hanno dimostrato le indagini fatte dopo la gara, si è trattato
unicamente di un incidente di corsa, come ne accadono tanti, solo che questa
volta ha portato conseguenze tragiche. Il mio dolore è enorme ma non ho ucciso
io quel povero ragazzo".
Il tedesco non se la sente di condannare neanche il comportamento di
Barrichello, davvero infuriato con lui durante e dopo la gara."Ho sentito
che Rubens mi ha accusato di tutto l’incidente. Nel suo caso, posso capire i
suoi sentimenti perché guidare una Ferrari a Monza è una
situazione molto particolare ed essere usciti al primo giro è una delusione. Ma
le responsabilità negli incidenti non sono così semplici da attribuire come
vorrebbe far credere lui".