Lauda
porta alla Ferrari nuova forza ed insieme alla comparsa del giovane avvocato
Luca di Montezemolo alla guida della squadra di F1, sembra che la sorte
finalmente decida di sorridere anche alla Ferrari. Ironia della sorte,
all'inizio è Regazzoni ad essere considerato il pilota di punta della scuderia,
ma Lauda si mette al lavoro con grande impegno. Dopo aver preso dimora all'Hotel
Canal Grande di Modena, passa giornate intere a provare e a lavorare con gli
ingegneri e i meccanici per migliorare le prestazioni della Ferrari 312B3. I
principali rivali della Ferrari sono la McLaren M23s di Emerson Fittipaldi e
Denny Hulme, la Lotus di Ronnie Peterson, la Brabham guidata da Carlos Reutemann
e la Tyrell del sudafricano Jody Scheckter. La McLaren tira al massimo e vince
in Argentina per mano di Denny Hulme. In Brasile è il turno del compagno di
squadra di Fittipaldi, in lotta contro Ronnie Peterson finché una foratura mette
fine alla corsa del pilota svedese. Anche se la McLaren riesce a conquistare il
primo posto nei primi due gran premi, appare chiaro a tutti che presto si
sentirà parlare delle Ferrari di Regazzoni e Lauda. Nel frattempo, con la
vittoria di Carlos Reutemann in Sud Africa la Brabham dimostra che non può
essere tenuta fuori dai giochi. A Jarma, Spagna, la Ferrari torna al vertice con
Niki Lauda vincente. Seguono nell'ordine il Gran Premio di Francia che
quest'anno si corre a Nivelles, vinto da Fittipaldi;
Monaco che incorona Peterson ed il GP di Svezia che va a Scheckter. La corsa al
Campionato è a questo punto aperta ad un ampio numero di piloti, ma saranno
l'affidabilità della McLaren e di Fittipaldi a fare la differenza. Lauda e
Regazzoni ottengono una buona doppietta al Gran Premio d'Olanda mentre Scheckter
rientra nella cerchia dei vincitori al Brands Hatch. Regazzoni esce vittorioso
al Nurburgring mentre Lauda non riesce a finire il primo giro a causa di un
errore. Reutemann vince la seconda volta all'Österreichring e Peterson vince a
Monza. Il Campionato si sposta infine nel Nordamerica e Fittipaldi diventa il
primo pilota a vincere per ben tre volte su questo circuito. La lotta per il
titolo è ormai tra Fittipaldi e Regazzoni ma con un quarto posto a Watkins Glen,
gara vinta da Reutemann, il Brasiliano si laurea due volte Campione del Mondo
poiché Regazzoni non riesce a tenere l'andatura a causa di problemi meccanici.
La McLaren vince anche il Mondiale Costruttori ma la Ferrari fa presagire che
gli anni a venire la vedranno grande protagonista. Nel 1975 la Ferrari
riconquista i vertici della Formula 1, dopo ben 11 anni sia il Mondiale
Costruttori che il Mondiale Piloti tornano nelle loro mani grazie ad un pilota
austriaco che inizialmente aveva dovuto comprarsi la possibilità di entrare in
Formula 1. Niki Lauda deve vincere cinque gare per trionfare sul campione
dell'anno precedente, Emerson Fittipaldi. La stagione inizia con una sorpresa
quando Jean-Pierre Jarier a bordo di una Shadow parte in pole position nel primo
Gran Premio. La corsa diventa più una questione di forma, con Fittipaldi che
toglie il comando alla Hesketh di Hunt e vola via fino al traguardo. E se una
volta non basta, anche Jarier parte in pole position sulla pista brasiliana, ma
solo per vedere la stella locale Carlos Pace agguantare una meritata vittoria..
Al Gran
Premio del Sud Africa la Ferrari sostituisce la 312B3 con la 312T ("T " sta per
scatola del cambio montata trasversalmente). Carlos Reutemann riesce a piazzare
la propria Brabham in prima fila ma, nuovamente, la gara viene vinta da un
pilota locale, Jody Scheckter su Tyrrell. A Montjuich in Spagna, entrambe le
Ferrari partono dalla prima fila ma la corsa si trasforma in tragedia quando
l'alettone posteriore si stacca da una vettura in testa della corsa causando un
incidente che toglie la vita a numerosi spettatori. La corsa viene subito
annullata e Jochen Mass viene dichiarato vincitore anche se gli assegnano solo
la metà dei punti dovuti per tale vittoria. A questo punto Lauda prende il
sopravvento e vince 4 delle 5 gare successive, tra cui Monaco, Zolder,
Anderstorp e Paul Richard. Solamente la vittoria di Hunt in Olanda mette fine
alla irrefrenabile corsa di Lauda verso il titolo. La gara di Silverstone è
rovinata da incidenti e viene vinta da Emerson Fittipaldi. Reutemann ottiene una
vittoria in Germania ma la tragedia è nuovamente dietro l'angolo ed il GP
d'Austria è segnato dall'incidente che coinvolge l'americano Mark Donahue
durante le prove, provocandogli gravi ferite. La gara, accorciata a causa della
pioggia viene vinta da Vittorio Brambilla su una March. Con un terzo posto a
Monza, Lauda guadagna il suo primi titolo di Campione del Mondo mentre il suo
compagno di squadra ottiene la prima vittoria dell'anno. L'ultima corsa della
stagione si svolge al Watkins Glen e vede Lauda festeggiare il proprio titolo
con un'ulteriore vittoria. Nel mese di novembre Graham Hill da poco ritiratosi
dalle corse dopo una leggendaria carriera, muore in un incidente aereo con altri
membri della sua squadra tra cui il promettente Tony Brise. Il ritiro e la morte
di Hill segnano la fine di un'era. L'anno successivo, il 1976, inizia con una
serie di novità. La stagione di gara viene allungata e le corse diventano
sedici. Emerson Fittipaldi, due volte campione del mondo, lascia la McLaren e
raggiunge il fratello alla Copersucar. James Hunt, che si trova senza squadra
quando Lord Hesketh decide di lasciare la Formula 1, viene ingaggiato per
sostituire il brasiliano.
Quello che rimane del team Hesketh viene rilevato da Frank Williams il quale,
insieme al socio, il petroliere austro-canadese Walter Wolf, intende partecipare
alla nuova stagione. Dal lato tecnico, la Tyrrell presenta una vettura a sei
ruote, la P34, con quattro piccole ruote motrici, mentre la Brabham utilizza
motori Alfa Romeo. La Lotus sta ancora combattendo con la Type 77. Ickx lascia
per andare alla Wolf-Williams e Mario Andretti prende il suo posto. Le prime due
gare, Brasile e Sud Africa, vengono entrambe vinte da Lauda per la Ferrari. Il
Gran Premio del Sud Africa vede James Hunt in partenza dalla pole position.
Peterson non ne può più di stare alla Lotus, e poiché il suo rapporto con
Chapman va deteriorandosi sempre più, decide di lasciare per tornare alla March.
Un secondo Gran Premio degli Stati Uniti viene aggiunto e si tiene sulle strade
di Long Beach, in California. Questa gara è dominata da Clay Regazzoni che parte
dalla pole ed ottiene una vittoria popolare. In Spagna, la Ferrari inaugura la
312T2 e sembra quasi che debba vincere la gara quando Hunt viene squalificato e
poi subito reintegrato. Lauda vince a Monaco ed in Belgio. Il Gran Premio di
Svezia diventa il momento di gloria della Tyrrell a sei ruote con Jody Scheckter
che porta il proprio compagno di squadra Depailler al traguardo. Hunt rende la
pariglia con un'altra vittoria al Gran Premio di Francia ma poi al Brands Hatch,
viene nuovamente squalificato in seguito ad una mischia iniziale che determina
una seconda partenza. Questa volta i risultati sono soddisfacenti e Lauda passa
dal secondo al primo posto. Lo scontro tra questi due piloti diventa il
principale argomento delle chiacchiere ai box. Ognuno di loro guida per vincere
ma ha personalità completamente differenti.
Hunt è il playboy anticonformista conosciuto in gioventù con il soprannome "Hunt
lo shunt" (dal verbo to shunt, scambiare, deviare, metter in disparte) e Lauda
il serio stratega. L'unica cosa che sembra accomunarli è la velocità di guida.
Il campionato si sposta in Germania ed all'impervio Nurburgring. Hunt si
qualifica in pole ma Niki Lauda gli è al fianco in prima fila. Il pubblico è in
attesa di quello che si prospetta come una fantastica battaglia tra i due
principali contendenti al titolo. Lauda mantiene ancora un buon vantaggio ma
Hunt non molla. Al secondo giro la Ferrari di Lauda scivola diagonalmente sul
tracciato e va a sbattere contro le barriere di protezione ad una velocità di
circa 240 km/h (150 mph). L'autovettura prende fuoco mentre sopraggiunge una
macchina che va a sbatterle contro. Numerosi piloti arrivano sulla scena e
riescono ad estrarre il collega dalla macchina straziata dal fuoco e dai colpi.
In qualche modo, durante il cappottamento Lauda perde il casco e per questo
subisce una serie di gravi scottature alla testa, al viso, alle braccia ed alle
mani, anche i polmoni risulteranno seriamente danneggiati. Trasportato
all'ospedale in elicottero, un prete cattolico-romano procede con l'estrema
unzione. In modo sorprendente Niki riesce a riprendersi dalle ferite e ritorna a
gareggiare al Gran Premio d'Italia appena 6 settimane più tardi! Hunt, intanto,
vince il GP di Germania. Mentre Lauda si sta ristabilendo l'irlandese John
Watson ottiene una vittoria clamorosa nel Gran Premio d'Austria
all'Osterreichring e lotta ruota-contro-ruota con James Hunt a Zandvoort, prima
di soccombere per problemi legati alla scatola del cambio. Lauda, con una
vittoria in più, continua ad essere in testa alla classifica. Ed ecco, che per
questa lunga stagione di corse arriva settembre e con esso Monza ed il Gran
Premio d'Italia. A Hunt deve essere sembrato di gareggiare contro un fantasma
quando vede Lauda infilarsi nuovamente nella sua Ferrari. Non ci è dato sapere
se tutto questo abbia aumentato la sua tensione e se sia stato per questo che è
uscito pattinando dalla gara, fatto sta che con grande coraggio Lauda riesce a
finire la corsa, piazzarsi al quarto posto e guadagnare così alcuni
importantissimi punti. La gara viene vinta da Ronnie Peterson su una March. Hunt
con le vittorie in Canada e a Watkins Glen prepara lo scenario per l'ultimo
duello al Gran Premio del Giappone. E qui Hunt si qualifica in prima fila ma la
pole gli viene soffiata da Mario Andretti il quale con tanto lavoro ed una buona
dose di talento riporta la Lotus dalla parte giusta della griglia di partenza.
Le condizioni meteorologiche sono terribili, davvero "monsoniche". Lauda fa
ancora una volta una scelta coraggiosa, per la quale verrà aspramente criticato,
e si ritira dopo solamente due giri. Il pilota ribadirà che la sua vita è più
importante di qualsiasi Campionato del Mondo.
A Hunt basta arrivare terzo per agguantare il titolo. E' in testa ma
improvvisamente deve rallentare a causa di problemi con i pneumatici e viene
sorpassato da Depailler ed Andretti. Quest'ultimo sta tentando la corsa della
sua vita, di lì a poco raggiunge e sorpassa la Tyrrell ed assume il comando
della gara. Hunt fa un pitstop al 68° giro e rientra in gara in 5° posizione a
soli quattro giri dalla fine. Tutto sembra perso finché sia Regazzoni che Jones,
rispettivamente in 2° ed in 3° posizione, soffrono di problemi ai pneumatici…
Hunt arriva terzo e raccoglie i punti necessari a superare Lauda e vincere il
Titolo di Campione del Mondo. Andretti dà un assaggio di quello che è in grado
di fare con un'emozionante vittoria davanti a Depailler sulla Tyrrell.