Una cavalcata trionfale chiusa anzitempo
in Ungheria e contrassegnata da numeri da record. Anche il 2001 è tinto di rosso
Ferrari e parla tedesco, come il protagonista assoluto Michael Schumacher. Le
prospettive, a sentir parlare i diretti interessati, restano più che rosee anche
per il 2002.
Il Mondiale di Formula 1 2001 riprende a Melbourne da dove si era concluso:
vittoria di Michael Schumacher e della Ferrari nel Gran Premio d'Australia, la
quinta consecutiva considerando le ultime quattro della stagione 2000. Una
vittoria netta, ma che non ha portato gioia sul volto di Michael Schumcher e di
tutti gli altri protagonisti della corsa per la morte di un commissario di
percorso colpito dalla vetture di Jacques Villeneuve, che ha letteralmente preso
il volo dopo una toccata con quella di Ralf Schumacher.
In Malesia continua il dominio della Ferrari. Schumacher centra la seconda
vittoria stagionale, la sesta consecutiva, e alle spalle del tedesco si è
piazzato Rubens Barrichello regalando la 50esima doppietta delle rosse. In
Brasile, poi, si interrompe la serie di vittorie del ferrarista che si deve
accontentare del secondo posto in una gara che lo ha visto al comando solo per
pochissimi giri e che soprattutto lo ha visto alzare bandiera bianca davanti
alla McLaren-Mercedes di Colthard in condizione di pista bagnata.
Si torna in Europa, a Imola, ma le Ferrari deludono le centinaia di migliaia
di tifosi. A vincere è Ralf Schumacher che ottiene ottenuto il primo successo
nella carriera, vincendo da dominatore la gara. Schumi Junior riporta alla
vittoria una Williams dopo quasi 4 anni, l'ultimo successo lo ottenne Jacques
Villeneuve al Nurburgring. Ottimo risultato anche per la Bmw che mancava dal
primo gradino del podio dall'86. In classifica, Coulthard raggiunge Schumacher
in vetta a quota 26.
In Spagna, le ultime cinque curve del Circuit de Catalunya sono fatali a Mika
Hakkinen che, con la frizione andata in tilt si è visto sfuggire una vittoria
meritata a tutto vantaggio di Michael Schumacher che, quando credeva di doversi
accontentare della seconda piazza, si è visto servire su un piatto d'argento il
terzo successo stagionale per lui e per la Ferrari.Il Gran Premio d'Austria, poi, continua a rimanere un tabù per Schumacher
che, anche stavolta, non è riuscito a vincere nonostante la partenza dalla pole.
Vince David Coulthard davanti alle due Ferrari e lo scozzese si riavvicina al
tedesco. Ancora Europa, stavola Monte Carlo: la presenza del presidente
Montezemolo porta bene ai piloti della Ferrari che piazzano una bella doppietta
con la vittoria di Schumi che prende di nuvo il largo in classifica (+12).In Canada la gara è stata un fatto privato tra i due fratelli Schumacher. La
vittoria è andata a Ralf che ha sfruttato la qualità delle gomme Michelin
arrivando davanti al fratello per la gioia di papà Schumacher che da anni
sognava tutto questo. Al Nurburgring prosegue la lotta tra i due fratelli che ha
ormai monopolizzato l'attenzione di tutti. Il duello viene deciso al pit stop:
Ralf commette un'infrazione che lo costringe allo stop and go. Il ferrarista, a
+ 24 in classifica, incomincia a vedere il titolo.Ma è anche l'anno dei record: a Magny Couurs Schumacher conquista la vittoria
numero 50 della sua carriera ed è ad un passo dall'eguagliare Alain Prost (51)
che raggiungerà qualche settimana dopo, esattamente il 19 agosto, in Ungheria
dove vince il titolo piloti 2001. In mezzo, Silverstone dove torna a ruggire il
finlandese Mika Hakkinen che torna alla vittoria dopo 11 lunghi mesi, e
Hockenheim, dove il popolo tedesco può ugualmente gioire per la vittoria di Ralf
Schumacher. Si diceva dell'Ungheria: a Budapest Schumacher si laurea campione
del mondo quando mancano ancora quattro gare.
Il ferrarista a Budapest ha condotto una gara esemplare, tanto perfetta da
essere "noiosa" dal primo all'ultimo giro. I numeri: quarto titolo mondiale
piloti, 41esima pole della carriera, la nona della stagione, e 51esima vittoria
di un Gp eguagliando il record di Alain Prost. Adesso si lotta solo per il
secondo posto che Barrichello non riuscira' a centrare nonostante i suoi
coraggiosi tentativi e l'aiuto che gli fornisce il suo compagno di scuderia.
Si
va in Belgio ad inzio settembre: vince Schumacher, che supera quindi Prost, ma
tutti ricordano la gara per il pauroso incidente del brasiliano Luciano Burti
che finisce con la Prost contro le barriere di pneumatici, riportando lievi
ferite.
Il 16 settembre, invece, il GP d'Italia a Monza sarà ricordato come uno dei
più tormentati della storia perchè arriva a pochi giorni dai tragici attentati
negli Stati Uniti e all'indomani del gravissimo incidente occorso a Zanardi, in
Germania, nella Formula CART che gli causa l'amputazione di entrambe le gambe.
Tanta polemica tra scuderie e piloti che prima non vogliono partire, poi si
accordano per una partenza 'soft' per evitare incidenti alle prime curve della
pista monzese.Il colombiano Montoya si aggiudica il primo GP della carriera, davanti a
Rubens Barrichello, Ralf e a uno spento Michael Schumacher. Il 30 settembre si
corre negli Stati Uniti ancora sotto choc per gli attentati alle Twin Towers.
Vince chi proprio non ti aspetti, quel Mika Hakkinen che ha già annunciato il
ritiro (temporaneo) dalla Formula 1 e dalle corse in genere. Michael Schumacher,
secondo, lo applaude a lungo: gli mancheranno le sfide con il vecchio leone
finlandese.Chiusura e passerella finale in Giappone dove Michael Schumacher torna alla
vittoria in maniera autorevole nel circuito di Suzuka e chiude il sipario su
questa straordinaria stagione di Formula 1. Questa è la 53esima vittoria in
carriera per il tedesco e la 144esima per la Ferrari. Grazie a questo successo,
il campione del mondo ripete il record delle vittorie in un anno, stabilito da
Mansell nel 1992 ed eguagliato dallo stesso Michael nel 2000, diventando anche
il pilota che ha collezionato più punti nella storia della Formula 1.
Classifica: Schumacher 123 punti, Coulthard 65, Barrichello 56.