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ottobre 2006 - Al primo test F.1 con la Minardi fu strigliato: "Sei matto?
Rallenta che abbiamo solo una monoposto e se esci di pista non possiamo far
provare gli altri". Fernando Alonso, allora 20enne, si difese: "Ma veramente
non sto affatto forzando". Era già successo qualcosa di simile con la Jordan
quando la prima volta provò Michael Schumacher, facendo sbiancare gli
ingegneri di pista. Il destino dei grandi evidentemente. Fatto sta che lo
spagnolo di lì a poco è poi diventato il più giovane vincitore di un
Mondiale di F.1, nel 2005, a 24 anni, un mese e 27 giorni. E quest'anno il
record è stato migliorato bissando il trionfo dell'anno scorso.
La patente di Fenomeno è ormai indiscutibile. Anche perché Fernando ha
battuto sua Maestà Schumacher, l'anno scorso penalizzato dalla non
competitività della Ferrari. Michael, che ha ufficializzato il ritiro il 10
settembre, ha fatto di tutto per congedarsi con l'ottavo titolo iridato. Il
vecchio leone ha costretto Alonso a gare sempre tirate, lo ha portato a
lottare fino in Brasile, all'ultimo atto della stagione. Ma alla fine si è
dovuto arrendere. Di sicuro non poteva che passare il testimone a un giovane
migliore. Che, chissà, vista l'età potrebbe anche insidiare molti dei suoi
straordinari record.
Alonso è un re nato a Oviedo, in Spagna, che ha iniziato con i kart, è
passato in monoposto nel '99 e dopo due sole stagioni era già in F.1.
Campione spagnolo della serie Open Nissan a 18 anni, Fernando ha corso nella
F.3000 internazionale nel 2000 e ha impressionato così tanto da essere, la
stagione seguente, al via del GP d'Australia di F.1 con una Minardi. Con
l'esordio di Melbourne è diventato il terzo più giovane pilota a correre nei
GP. Al volante di una vettura tutt'altro che competitiva, Alonso riuscì
comunque in quel 2001 a impressionare, nonostante l'impossibilità di
raccogliere alcun punto. Il buon lavoro gli valse in ogni caso un contratto
come collaudatore con la Renault, un investimento voluto da Flavio Briatore
per metterlo in macchina come titolare nel campionato seguente.
Il che si è verificato puntualmente: al via del Mondiale 2003 la squadra
francese si è presentata con lo spagnolo e Jarno Trulli come piloti. Un bel
connubio, che ha subito prodotto risultati. E, per Fernando, una serie di
record. Già in Malesia era diventato il più giovane pilota a conquistare una
pole in F.1. Qualche mese dopo, in Ungheria, diventava anche il più giovane
a vincere un GP. La stagione si concludeva per lui con 4 podi e il sesto
posto in campionato. Meno felice il 2004, un anno che però è servito allo
spagnolo a rafforzare il carattere. Nessuna vittoria, anche se qualche
occasione c'è stata. Ma altri 4 podi e, grazie a molti piazzamenti a punti,
un ottimo 4° posto nel Mondiale. Poi un inverno di gran lavoro, una macchina
molto competitiva e affidabile tra le mani. Nel 2005 dipinge il capolavoro
bissandolo poi in questo 2006. E dire che già al via dell'ultima stagione
comunicò che sarebbe passato alla McLaren nel 2007. Più forte di tutte le
pressioni. Semplicemente campione.