Nel 1978 Andretti
viene affiancato alla Lotus da Ronnie Peterson in sostituzione di Gunnar Nilsson
affetto da un tumore che presto lo avrebbe condotto alla morte. Peterson entra
alla Lotus con un ruolo di supporto, nella speranza di rimettere in piedi la
propria carriera dopo il disastroso periodo con la Tyrrell. Per il 1978 la Lotus
impiega ora il nuovo modello 79 con scomparti laterali che possono essere
modificati a seconda delle condizioni del tracciato. In tutto, la Lotus
quell'anno vince otto delle sedici gare complessive con sei vittorie per
Andretti e due per Peterson. Ulteriore novità del 1978 era la squadra Arrows
composta da Alan Rees, Jackie Oliver e l'ex- designer della Shadow Tony
Southgate. Anche nel loro caso si tratta di una macchina alata ma con alcune
differenze di linea negli scomparti laterali. La Ferrari, con i suoi nuovi
pneumatici Michelin riesce ad agguantare più di una vittoria ma la macchina che
in assoluto colpisce di più quell'anno è sicuramente la Brabham-Alfa BT46 con
ventola posteriore per l'aspirazione dell'aria dal fondo della macchina. La
macchina fa sensazione al Gran Premio di Svezia dove riesce a portare a casa una
vittoria molto convincente. I festeggiamenti nella squadra Brabham dureranno
poco poiché la macchina viene esclusa poco dopo. Il 1978 è l'anno in cui un
pilota americano riesce a conquistare il titolo di Campione del Mondo per la
seconda volta nella storia; titolo che per Andretti resterà per sempre segnato
dalla morte del suo compagno di squadra Ronnie Peterson a Monza.
Con una decisione che avrebbe presto
rimpianto, Carlos Reutemann lascia la Ferrari per andare alla Lotus. Viene così
sostituito da Jody Scheckter che si troverà in squadra con Villeneuve. John
Watson lascia la Brabham per andare alla McLaren ed il suo posto viene affidato
al promettente brasiliano Nelson Piquet. La guerra tra Michelin e Goodyear è
tuttora in corso. Poiché la Michelin rifornisce solamente Renault e Ferrari il
loro compito è infinitamente più semplice di quello della Goodyear. Sempre più
squadre provvedono ad adattare le linee delle proprie macchine a quelle della
macchina alata; con pneumatici più morbidi le macchine migliori riescono ad
ottenere una rigidezza in curva superiore ai 3g in confronto ai valori di 1g dei
primi anni sessanta e di 0,6 - 0,7g delle ultime vetture a motore frontale negli
anni cinquanta. La Lotus esce con la Type 80 che però si rivela un vero
disastro, e così ripiegano sulla Type 79 dell'anno precedente. Come l'anno
precedente era stata una stagione da record, questa sarebbe stata per la Lotus
una stagione in tono minore e l'inizio di un lento ma inarrestabile declino
della famosa scuderia britannica. La nuova Williams FW07 guidata da Alan Jones e
da Clay Regazzoni si dimostrerà erede di diritto della Lotus 79. Ligier aveva
deciso per un motore Ford-Cosworth DFV invece del motore Matra V12. La loro
macchina si dimostra particolarmente adatta nei percorsi tortuosi. La BT48 della
Brabham è molto veloce nelle mani di Lauda e Piquet ma problemi meccanici
continueranno ad affliggere la squadra per tutto l'anno, ad eccezione della
vittoria di Lauda al GP Dino Ferrari di Imola, gara fuori campionato. In
seguito, quell'anno, la Brabham si affideranno per la loro BT49 ad un motore
otto-cilindri Ford-Cosworth DFV. Secondo la leggenda, la Tyrrell 009 fu
costruita sui progetti del modello della Lotus 79 che la società era riuscita a
procurarsi tramite il costruttore di modelli Tamaya! La Renault inaugura la
stagione con la RS01 dell'anno precedente ma con il motore a turbocompressore
riesce ad ottenere la pole position alla prima gara della stagione. Per la gara
di Monaco si convertono al doppio turbocompressore a gas di scarico in modo da
combattere il "turbo lag"; al Gran Premio di Francia riescono infine ad ottenere
la loro prima vittoria. Le prime due corse della stagione, Argentina e Brasile,
vengono vinte da Jacques Laffite per la Ligier. La Ferrari si accaparra la gara
seguente che si svolge in Sud Africa mentre la Ligier torna alla ribalta in
Spagna, questa volta con Patrick Depailler. Il Gran Premio del Belgio è una gara
veramente competitiva nella quale la vettura di testa cambierà ben sei volte
prima che Jody Scheckter su Ferrari agguanti la testa del gruppo e mantenga la
posizione fino alla fine. Monaco si trasforma in una lotta tra Scheckter e la
Williams di Regazzoni ma per quanto tenti, il pilota svizzero non riesce a
superare la rossa. Sfortunatamente questo sarà l'ultimo Gran Premio per l'ex
Campione del Mondo James Hunt che al termine della gara lascia la Wolf e si
ritira dalle corse. Come abbiamo ricordato poc'anzi, il Gran Premio viene vinto
dalla Renault ma è la strenua lotta tra Villeneuve ed Arnoux per il secondo
posto che cattura l'attenzione dei tifosi. Questo duello con numerosi sorpassi,
alcuni dei quali addirittura in piena curva, contribuisce a far nascere la
leggenda del giovane pilota Franco-canadese. Il fatto che tale duello
riguardasse il secondo posto rende la lotta ancora più interessante. La tappa
successiva è il veloce circuito di Silverstone e qui la Williams domina la gara;
saranno lei e la Ferrari a contendersi le rimanenti gare del campionato per
conquistare il titolo. Alla fine, l'affidabilità della Ferrari si dimostra
difficile da battere e Scheckter ottiene la vittoria davanti al suo compagno di
squadra Villeneuve ed Alan Jones al terzo posto. Il nuovo decennio assiste ad
una lunga serie di cambiamenti sulla griglia di partenza, con la dismissione
della Shadow, l'unione di Wolf e Copersucar, il ritorno della Alfa-Romeo. Fuori
dalla pista continuano ad esserci contrasti tra FISA e la Formula One
Constructors' Association (FOCA). Le squadre maggiori come Renault, Ferrari
(Fiat) ed Alfa-Romeo sono tendenzialmente dalla parte della FISA mentre le
squadre britanniche si trovano a sostenere la FOCA. La battaglia riguarda i
motori a turbocompressione, sostenuti dai primi e i vantaggi dell'effetto suolo,
sostenuto dagli ultimi. Le prime quattro gare di quell'anno vengono vinte da
quattro piloti diversi. Alan Jones per la Williams, Rene Arnoux per la Renault,
Nelson Piquet per la Brabham e Carlos Reutemann sulla Williams. Jones vince
nuovamente in Spagna. Qui si assiste inoltre ad un distacco tra FISA e FOCA che
risulta nel ritiro di Renault, Ferrari ed Alfa-Romeo unitamente a tutti i punti
campionato assegnati al vincitore. In questo stato di grande confusione, sarà la
Goodyear a forzare le parti ad un tavolo delle trattative. Il Gran Premio di
Francia sembra prospettare una vittoria francese con Arnoux in testa davanti a
Jacques Laffite ma presto Jones li raggiunge e li supera. Quest'ultimo vince
ancora in Inghilterra mentre Laffite arriva primo in Germania. Dopo la vittoria
di Jean-Pierre Jabouille in Austria le due tappe successive se le aggiudica
Piquet.. la battaglia per il titolo riguarda ormai solo due piloti:
l'australiano Alan Jones ed il brasiliano Nelson Piquet. Sarà Jones a
conquistare il titolo con la vittoria sul circuito di Watkins Glen.