I personaggi:
Andretti M. Ascari A. Clark J. Dennis R. Fangio J.M. Ferrari E. Forghieri M. Hamilton L. Hill G. Lauda N. Lotus Mansell N. Moss S. Patrese R. Peterson R. Piquet N. Prost A. Raikkonen K. Rindt J. Schumacher M. Senna A. Stewart J. Villeneuve G. Williams F.
I team storici:
Alfa Romeo B.R.M. Brabham Tyrrell
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L'ultimo titolo iridato targato Tyrrell fu quello del 1973, anno in
cui Jackie Stewart conquistò per la terza volta il campionato del mondo
dopo i successi ottenuti nel '71 e nel
'69.
Lo scozzese e la scuderia
di Ockham in quegli anni offuscarono marchi ben più blasonati,
rappresentando di fatto il binomio col quale dovevano fare i conti tutti
quelli che nutrivano ambizioni iridate. Ancora una volta, la storia delle
corse aveva messo in scena un duo formidabile, come era accaduto in
passato con il sodalizio Clark-Lotus che solo la disgrazia di Hockenehim
aveva tragicamente interrotto nel '68. Anche quel '73 della Tyrrell
comunque fu caratterizzato da una tragedia: nell'ultima gara in programma
a Watkins Glen, infatti, Francois
Cévert, destinato a rilevare il posto di
caposquadra lasciato libero da Jackie Stewart, subì un incidente mortale in prova, azzerando di fatto il
team campione del mondo. Da quel momento, la scuderia inglese non riuscirà
mai più a ripetere gli antichi fasti, avviandosi lentamente, fra alti e
bassi, ad una penombra che la relegò ai livelli medio-bassi del circus.
Dal 1999 la Tyrrell non esiste più, è stata
rilevata da
Craig Pollock che l'ha ribattezzata BAR.
I magici
anni 60
La storia della Tyrrell nasce nella seconda metà degli
anni Sessanta, quando Ken Tyrrell, ex commerciante di legname (da cui il
soprannome di "boscaiolo"), allestisce una scuderia. Alla sua corte arriva
Jackie Stewart e inizia così una collaborazione che darà ad entrambi le
più grandi soddisfazioni. Inizialmente, Tyrrell scende in campo con
monoposto di altri costruttori, mentre la motorizzazione è assicurata da
quel Cosworth che all'epoca equipaggia la maggior parte delle F.1.
Nel
'68, la squadra si presenta ai nastri di partenza iridati con le
Matra-Cosworth affidate a Jackie Stewart e Johnny Servoz-Gavin, e lotta
per il titolo fino all'ultima gara, anche se il campionato sarà poi
conquistato da Graham Hill e dalla sua
Lotus. Il titolo non le sfuggirà
invece nella stagione successiva: Jackie Stewart diventa campione del
mondo utilizzando sempre l'accoppiata Matra-Cosworth. La battuta d'arresto
del '70 coincide con il passaggio dalla Matra alla neonata March, in
attesa che Derek Gardner realizzi la 001: la prima Tyrrell. Una macchina
tanto nuova quanto vincente, visto che, dopo i primi passi stentati
avvenuti nell'ultima parte del campionato '70, è con essa che lo scozzese
ritorna al vertice della F.1 nel '71.
Dalla sei ruote
alla decadenza
Perso il proprio campione e il suo
sostituto più naturale, come detto, Tyrrell si affida alla coppia Scheckter-Depailler, con Derek Gardner a mantenere ben saldo il timone
tecnico della squadra. Il geniale ingegnere stupisce il Circus nel '76,
quando fa debuttare la sua ultima nata: la P34, la cui caratteristica è
quella del tutto originale di montare sei ruote: due dietro e quattro, più
piccole, davanti. La "sei ruote" come fu subito battezzata la P34, fu
inquadrata dall'ambiente più come una trovata pubblicitaria che una
monoposto con soluzioni tecniche d'avanguardia (soluzioni sperimentate
anche dalla March, che realizzò anch'essa una monoposto - mai però
utilizzata in corsa- a sei ruote, con la differenza rispetto alla Tyrrell
di avere le quattro ruote sull'asse posteriore anziché su quello
anteriore). Sta di fatto che questa "trovata pubblicitaria", vinse il GP
di Svezia del '76 con una doppietta firmata Scheckter-Depailler. Ma, al di
là di questo successo, proprio questo progetto fu la causa della rottura
del sodalizio storico fra Tyrrell e Gardner. Negli anni successivi,
il team che aveva nel suo palmarès tre titoli iridati, dovette
accontentarsi di tre vittorie, ottenute da Depailler nel '78 a Montecarlo,
e da Alboreto nell'82 e nell'83 a Las Vegas e a Detroit. Da quel momento,
il team non vincerà mai più una corsa, barcamenandosi nel mondiale come
una delle tante squadre spesso sull'orlo della chiusura. Chiusura
puntualmente arrivata, come detto, nel 1999, quando la British American
Racing, rilevò tutto il materiale della Tyrrell per dar vita a una
nuova scuderia.
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