Meno male che questa era un pista sfavorevole per la Red Bull... Vista la
gara, con il solito dominio di Vettel, viene da chiedersi cosa sarebbe
successo se la pista fosse stata invece "favorevole"...
Dopo essersi fatto sorprendere come un pollo al via da Alonso, Vettel lo
ha subito ripassato con un sorpasso finalmente convincente, andando poi a
vincere, con un ritmo di gara impressionante. Ora il mondiale è praticamente
vinto. E la sua commozione sul podio ne è la testimonianza più diretta.
Vettel, primati e mondiali a parte,oggi Fernando ha fatto comunque
sognare, scattando al via come un fulmine e passando per primo alla prima
curva, con tanto di frenata record e sorpasso con due ruote sull'erba. Il
sogno rosso però è durato poco, anche perché poi Vettel è tornato
all'assalto e lo ha subito relegato al secondo posto, diventato poi terzo
per l'assalto di Button che con gelida freddezza ha prima passato Hamilton
che era alle prese con uno scatenato Schumi e poi è andato a conquistare il
secondo posto.
Già Schumi: alla fine il suo quinto posto alle spalle di Hamilton e
davanti alla Ferrari di Felipe Massa (a proposito settima la Toro Rosso di
Jaime Alguersuari che ha preceduto la Force India di di Paul Di Resta e la
Renault di Bruno Senna. In zona punti anche l'altra Toro Rosso di Sebastien
Buemi) non rende giustizia alla spettacolare gara che è stato capace di
fare: piazzandosi alle spalle dei primi subito dopo il via e poi lottando
con il coltello fra i denti più volte con un arrembante Hamilton che - va
ricordato - aveva una macchina molto più veloce. Ecco la resistenza di
Schumi è un po' il segreto della giornata e della gara perché il ritorno di
Schumacher ha fatto sì che alla fine la Ferrari potesse andare sul podio: se
Hamilton non avesse perso tutto quel tempo alle spalle del tedesco, il terzo
posto, o forse anche il secondo non glielo avrebbe levato nessuno. Ma questa
è la F1: se non si riescono a fare i sorpassi non si va da nessuna parte. |