A Sebastian Vettel mancava il successo a Spa. E' stato accontantato. La Red
Bull si conferma, come se ce ne fosse stato bisogno, leader di questo
mondiale, con il tedesco a comandare e Mark Webber a dargli man forte. Primo
e secondo posto per i due piloti del team austriaco nel Gran Premio del
Belgio. Sul terzo gradino del podio ancora la McLaren, ma se nelle
qualifiche era stato Lewis Hamilton a piazzarsi tra i due piloti Red Bull,
in gara tocca a Jenson Button provare a rompere le uova nel paniere. Impresa
riuscita solamente in parte, perchè il paziente stratega del team di Woking,
è stato in grado di risalire dalla 13esima posizione fino al terzo posto. Ma
la rimonta del pilota britannico è degna di nota, meglio di lui solamente
Michael Schumacher, che partito dalla 24esima posizione, termina quinto,
davanti al compagno di team Nico Rosberg. E il quarto posto? E' appannaggio
della Ferrari di Fernando Alonso, che a lungo ci ha sperato, giocandosi un
posto sul podio per gran parte della corsa, salvo poi arrendersi al
blistering che colpisce anche le sue gomme anteriori.
Problemi di blistering che hanno interessato anche Red Bull e McLaren. E,
infatti, l'inizio non è stato dei migliori per il campione del mondo in
carica che, partito dalla pole, subisce l'attacco di un Rosberg in grande
spolvero che conquista, in breve, la prima posizione. Parte bene anche Massa
che, dal quarto posto, si ritrova terzo, mentre la Red Bull di Webber
finisce addirittura ottava. Primi giri incandescenti con girandole di pit
stop e cambi gomme che vedono, però, Vettel tornare in prima posizione e
Rosberg, secondo, iniziare a calare, cedendo, infine, la posizione a
Hamilton. Il pilota McLaren ha un buon passo di gara e si propone come
valido aspirante al podio, peccato che un contatto con Kobayashi al 13esimo
giro mandi l'inglese contro le barriere e lo costringa al ritiro. Scende in
pista la safety car e tutti vi si accodano. Comanda Alonso che ha appena
cambiato le gomme, seguito da Webber e Vettel. Il tedesco, che a sua volta
era rientrato ai box dopo lo spagnolo, ne approfitta per superare
l'asturiano appena la safety car si ritira. Sale in testa e non mollerà più
la presa. Perde nel frattempo posizioni Massa che si ritrova a lottare nelle
retrovie, salvo poi terminare la corsa ottavo alle spalle di Sutil, settimo,
e davanti a Petrov e Maldonado.
Poco importa che le Red Bull abbiano le gomme a mescola media, chi ci va
di mezzo è la Ferrari di Alonso che, con le medie, inizia a patire e finisce
per ritrovarsi in terza posizione. Come se non bastasse, ecco i problemi di
blistering a rovinare la festa dello spagnolo che si ritrova a contenere,
inutilmente, gli assalti di un Button inarrestabile e vero re delle
strategie. Costretto sabato a rientrare per valutazioni sbagliate dai box,
la scelta di conservare un set di gomme morbide per la fine della gara paga.
Non ha fretta il pilota McLaren che con pazienza e astuzia infila
Schumacher, Sutil, Massa, Rosberg e, infine, Alonso. Troppo veloce la Red
Bull per lui, ma la McLaren si conferma la seconda forza di questo mondiale.
Termina quarto ALonso, davanti al redivivo Schumacher, il migliore in
assoluto in Belgio. Al di là del risultato finale, iniziare in ultima fila e
chiudere quinto davanti al più giovane compagno di team Nico Rosberg, ci
riporta in mente i bei tempi che furono in cui il kaiser dominava su un
cavallino decisamente più rampante. La situazione è cambiata, ma per una
volta è lecito abbandonarsi ai ricordi.
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