La Ferrari torna al successo in quel circuito, Silverstone, che l’aveva
vista trionfare per la prima volta in Formula Uno. Fernando Alonso vince il
Gran Premio “peggiore” per la Rossa, il Gran Premio che proprio non ti
aspetti. Una gara d’autorità, sempre tra i migliori e portata a casa grazie,
anche, al primo errore della Red Bull. Una gara questa di Silverstone che
può segnare una svolta nel mondiale. La Ferrari ha ridotto a zero il gap
sulla Red Bull proprio nel circuito che tutti avevano già assegnata al team
anglo tedesco.
Nel bel mezzo del caos diffusori la Rossa ha piazzato un colpo che vale
una stagione. Era da dieci gran premi che non si ascoltava l’Inno di Mameli
e riascoltarlo proprio a Silverstone fa un certo effetto. Nel circuito dove
tutto ebbe inizio.
Una gara bellissima in Gran Bretagna. Dalla partenza sotto il segno Red
Bull, partita in prima fila, con le Ferrari subito in scia e un Hamilton che
dimostra, ancora una volta, un istinto e una grinta da applausi. Hamilton
che riesce a regalare emozioni e un sorriso a una McLaren che peggio di così
non si può. Il team di casa sbaglia tutto. Imbarazzante l’errore sulla gomma
non avvitata a Jenson Button (costretto al ritiro) e con Hamilton a rischio
carburante. Un weekend tremendo per la McLaren e che evidenzia uno, due
passi indietro da parte del team inglese.
E chi dimostra qualche passo indietro è anche, e forse soprattutto la Red
Bull che nel “suo” Gran Premio si vede rifilare secondi su secondi e
commette per la prima volta, sotto pressione, uno sbaglio che vale la gara.
Tranquillità da cento punti di vantaggio in classifica? Può darsi ma la Red
Bull, e non aggrappiamoci ai diffusori soffiati, si vedrà costretta ad
amministrare la seconda parte di stagione. No ncerto a dominare. E non è una
notizia da poco.
La gara entra subito nel vivo con i sorpassi a ripetizione di Hamilton
che si ritrova in un solo giro alle spalle del compagno Button per poi,
addirittura, passarlo. Ma il festival dell’inglese non finisce certo al
quinto giro. Lewis, forte delle morbide portate subito a temperatura, piazza
un doppio sorpasso ai danni della Ferrari che fanno letteralmente esplodere
le tribune di Silverstone. È proprio questo l’unico momento della gara in
cui la Rossa evidenzia alcuni problemi, i soliti problemi di cambio mescola.
La crisi Ferrari dura però una manciata di giri e Alonso comincia il suo
personale show fatto di giri veloci e distacco dimezzato. Lo spagnolo
recupera la posizione al giro 24 per poi prendere il volo e riportarsi
addirittura alle spalle di Vettel.
Proprio Vettel al giro 28 decide di rientrare ai box, seguito proprio
dalla Ferrari di Alonso. Il team austriaco commette uno sbaglio e Alonso ne
approfitta passando al comando. Un primo posto che l’asturiano non mollerà
più fino alla fine. È anzi la seconda parte della gara a dimostrare la
superiorità della Rossa rispetto alle rivali. Alonso rifila secondi a Vettel
e a Hamilton che diventa “alleato” della Ferrari creando quel tappo che
permette alla Rossa di gestire nel migliore dei modi la gara fino al
traguardo. Webber attacca un Hamilton in crisi di carburante mentre nel
finale della gara è Felipe Massa a diventare il protagonista in pista. Il
brasiliano recupera in modo incredibile sull’inglese e i due arrivano a
giocarsi il quarto posto in un duello lanciato al rettilineo. Duello vinto a
suon di sportellate dall’inglese.
Incredibile nell’ultimo giro la battaglia scatenata da Webber ai danni
del collega di team Vettel. L’australiano preme sull’acceleratore e mette in
crisi il tedesco che alla fine, complice anche una comunicazione dai box Red
Bull ("Prenditela comoda Mark"). Resiste in seconda posizione.
Silverstone era la prova del nove. La gara più importante della stagione.
Qui in Inghilterra la Ferrari si giocava il tutto per tutto. In caso di
delusione a Maranello erano già pronti gli archivi per questa deludente
stagione. A 60 anni dal primo successo la Rossa rinasce quindi e da
appuntamento alle prossime gare. Il mondiale, parliamoci chiaro, è difficile
da recuperare ma i progressi dimostrati in Gran Bretagna lasciano ben
sperare, soprattutto in chiave spettacolo. La lotta tra Ferrari e McLaren
entra nel vivo. Alla Red Bull il compito di migliorare la fase di resistenza
alle pressioni. Nel secondo Gran Premio “alla pari” il team campione del
mondo ha dismotrato di soffrire con il rivale in scia e la stagione,
nonostante lo spaventoso vantaggio, non è finita.
Da mettere in evidenza nel gran giorno Ferrari il risultato di Sergio
Perez che porta la sua Sauber in settima posizione e nel bel mezzo di una
bagarre niente male con protagonisti di tutto rispetto e parliamo di Nico
Rosberg e Michael Schumacher e la Lotus Renault di Nico Heidfeld che riesce
a limitare i danni in un fine settimana particolarmente difficile,
soprattutto per Petrov (12esimo).
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