Una gara noiosa all'Hungaroring, dove non c'č
ala mobile, Kers o gomme Pirelli che tengano: qua non si sorpassa, incorona
Lewis Hamilton, alla sua seconda vittoria stagionale dopo il Canada. Era
l'ultima chance per l'inglese della McLaren per riportarsi in lotta in
classifica mondiale e non l'ha sprecata. In testa dall'inizio alla fine
nonostante l'assalto negli ultimi dieci giri di Kimi Raikkonen che, con una
Lotus che tratta le gomme meglio delle avversarie quando fa caldo, sfrutta
la strategia su due soste e dal sesto posto (aveva perso una posizione in
partenza) si porta secondo.
Le due Lotus danno vita anche a un duello ai limiti, quando il finlandese
rientra dal pit stop giusto di fronte al compagno Grosjean e non si fa
problemi a spingerlo un po' fuori pista. Il francese comunque conclude sul
podio: tiene dietro Seb Vettel su Red Bull, che non rompe il tabů
dell'Hungaroring e del mese di luglio (non ha mai vinto). E le Ferrari?
Alonso porta a casa un quinto posto, deludente rispetto alle aspettative
della vigilia (la Rossa in gara va sempre meglio che in qualifica: lo
spagnolo sperava nel podio) ma ottimo per come si era messa la domenica: per
lunghi tratti era stato 7°. Soprattutto, lo spagnolo tiene dietro Webber
che, nonostante un'ottima partenza in cui guadagna quattro posizioni, non
riesce a fare meglio dell'8° posto. L'altro ferrarista (fino a quando?)
Massa perde subito due posizioni al via e non le recupera piů: finisce 9°.
Cosě, il ragionier Alonso puň festeggiare il 31° compleanno con il sorriso:
la sua leadership si consolida e passa a 162 punti, davanti a Webber a 124,
Vettel 122, Hamilton 117 e Raikkonen 116. La F1 ritorna il 2 settembre a
Spa. Buone vacanze!
|