Dopo la squalifica di Lewis Hamilton per Fernando Alonso doveva essere come rubare le caramelle a un bambino. Ma quello che pochi tra i tifosi ferraristi pensavano potesse accadere è accaduto: il bambino è scappato via e le caramelle se l’è mangiate tutte. Onore a Pastor Maldonado, il primo venezuelano vincitore di un GP nella storia della F.1. Il pilota della Williams, che torna al successo dal 2004 dopo 131 corse, ha coronato il sogno sconfiggendo la Ferrari di Alonso, l’uomo che correva davanti ai suoi connazionali e voleva a tutti i costi questi 25 punti. Invece il due volte iridato ne ha presi 18 e per il Cavallino può anche andar bene così. Anche perché Vettel ha chiuso sesto e ora al comando ci sono proprio loro due. Ma quel che più conta è che la F2012 è sembrata una vettura di nuovo competitiva, in quello che si sta rivelando uno dei Mondiali più incerti mai visti: cinque vincitori differenti di 5 scuderie differenti nei primi 5 GP della stagione, un dato quasi incredibile perché bisogna tornare indietro fino al 1983 per una situazione analoga.
STOCCATA — Sul podio anche Kimi Raikkonen a conferma delle qualità della Lotus, che ha pure piazzato Grosjean 4°. Quinto Kobayashi, poi Vettel, Rosberg e Hamilton, cui resterà il grande rimpianto della retrocessione in ultima fila dopo la pole di ieri. Maldonado è stato grande perché non ha mai tremato, nemmeno dopo la prima curva quando la F2012 di Alonso gli è scappata via. Ha sempre guidato da consumato campione gestendo bene le gomme. Poi ha piazzato la stoccata killer quando serviva. Al 27° giro ha infatti stabilito un parziale record che gli ha consentito di sorpassare Alonso, uscito dai box dietro dopo essere anche un po’ stato rallentato da Pic. E’ stato il momento decisivo di una corsa bellissima perché incerta fino alla bandiera a scacchi.
La grande prima staccata di Alonso.
E dire che il via era stato un trionfo per i tifosi spagnoli in tribuna: dalla pole Maldonado è infatti scattato leggermente più lento rispetto ad Alonso e ha stretto il ferrarista a destra. Non in modo definitivo, però. Così quando l’erba della via di fuga è diventata asfalto Alonso si è ritrovato in posizione ideale per impostare la staccata a destra all’interno e in prima posizione. Inizio migliore, per la Ferrari, non poteva esserci. Dietro di loro all’inseguimento Raikkonen, Rosberg, Grosjean e Schumacher. Hamilton, partito dal fondo, ha recuperato in 6 giri 7 posizioni. Tra il 7° e l’8° giro le due soste anticipate dei piloti Red Bull. Webber e Vettel, intruppati, hanno deciso di cambiare strategia e hanno montato le gomme dure. In 10 giri Alonso non è comunque riuscito a scrollarsi di dosso Maldonado. Il venezuelano è rimasto negli scarichi del ferrarista che è rientrato per la sua prima sosta all’11° giro seguito da Grosjean e Schumi. Maldonado e Raikkonen hanno invece sostituito le gomme il giro dopo, ma sono ripartiti dai box dietro alla Ferrari.
L'incidente tra Schumi e Senna.
ERRORI — Tra il 13° e il 15° giro un minifestival di errori. Prima il clamoroso ritiro di Schumacher che ha tamponato Bruno Senna in fondo alla staccata principale. Poi il problematico pit stop di Hamilton (l’ennesimo quest’anno…) che è salito su una pistola lasciata a terra da uno dei meccanici. Dopo il primo giro di soste la corsa si è divisa in due. Davanti Alonso, Maldonado e Raikkonen a fare il passo racchiusi in 8 secondi. Poi Grosjean, Rosberg, Vettel e Button a seguire racchiusi tra i 20 e 26 secondi dalla Ferrari.
DRIVE THROUGH — Poi al 27° giro il colpo al cuore per i ferraristi. Prima la sosta di Maldonado, poi quella di Alonso che però è uscito dai box dietro al venezuelano, scatenato con le gomme fresche. Un momento difficile per la Ferrari perché in questa fase di gara Maldonado ha rifilato in pochi giri oltre 7 secondi all’idolo di casa. Tra gli eventi salienti anche il drive through rifilato a Massa e Vettel che non hanno rallentato nel momento dell’incidente tra Senna e Schumacher. Al 42° giro la terza sosta di Maldonado con un problema alla posteriore sinistra. Al 45° quella di Alonso che però non è riuscito ad approfittarne uscendo dietro al rivale. Questo il preludio agli ultimi intensissimi 20 giri. Maldonado e Alonso hanno scavalcato Raikkonen e si sono giocati la vittoria. La Ferrari le ha tentate tutte, ma Pastor, che guida con il Venezuela intero alle spalle, non ha voluto fallire il personale appuntamento con la storia. |