Suona l'inno italiano e quello spagnolo in
Germania. E' una domenica da incorniciare per la Ferrari e per il sempre più
leader del mondiale Fernando Alonso. Tutto perfetto, dalla partenza
all'arrivo, dopo tanta, tanta sofferenza e una vittoria che in terra tedesca
vale doppio, anche e soprattutto per l'importanza in chiave mondiale. Alonso
stacca tutti per la prima vera fuga stagionale. Tre vittorie per Alonso e
Ferrari in continua crescita, su asciutto, su bagnato, ai box e al muretto.
Tutti dietro nonostante le difficoltà su gomme medie, nonostante il ritmo
indiavolato di un ritrovato Jenson Button. Tutto perfetto a Hockenheim.
Anche il finale con quelle sportellate al limite tra l'inglese della McLaren
e Vettel. Meglio di così impossibile. Peccato per Hamilton, per questo amaro
centesimo Gran Premio in carriera, chiuso con un ritiro. E peccato, ancora
una volta per Felipe Massa dodicesimo. ALONSO PARTE BENE, BUTTON "AIUTA" LA
FERRARI - Parte con soft e parte benissimo la Ferrari, subito davanti con
Alonso mentre Massa si vede costretto a rientrare ai box per un contatto.
Sfortunato anche Hamilton che fora e si ritrova nelle retrovie a cercare una
rimonta impossibile. Alonso vola via con Vettel in scia mentre Button, fin
dai primi giri, dimostra di aver ritrovato il feeling con la sua McLaren
portandosi tra i primi. Guadagna posizioni anche Rosberg, resiste
Schumacher. La Ferrari è indomabile fino al primo pit stop. Le gomme medie
complicano e non poco il lavoro di Alonso che ancora una volta si dimostra
un mago nella gestione illudendo i diretti rivali, giocando di finte e bluff
spingendo Vettel e Button,il più grande alleato della Rossa, al limite per
poi mantenere il distacco fino al traguardo. Per questo Hockenheim può
definirsi, senza alcun dubbio, un vero e proprio capolavoro dello spagnolo e
della Ferrari. Alonso dimostra tutto in Germania, dimostra di essere
superiore ai suoi rivali e a pagarne le conseguenze è soprattutto Vettel.
VETTEL PERDE LA TESTA, GERMANIA ANCORA TABU' PER SEBASTIAN - E se Alonso
dimostra il proprio talento, chi purtroppo mette in evidenza, per l'ennesima
volta, i propri limiti è Sebastian Vettel. Il tedesco spinge e gode in
condizioni normali. Al primo problema (sorpasso di Hamilton) si innervosisce
perdendo la testa. La manovra di Lewis sorprende il tedesco della Red Bull
che comincia a gesticolare contro l'inglese. A completare l'opera ci pensa
il pit stop in contemporanea con la Ferrari di Alonso e Button che guadagna
una posizione proprio sul tedesco. I giri successivi sono per Vettel un
tormento con staccate al limite, escursioni, botte e un distacco dai primi
due della gara che non si abbassa. Il campione del mondo deve attendere il
penultimo giro per riprendersi la seconda posizione superando Button con una
manovra che finisce sotto la lente dei commissari. Continua quindi la
striscia non certo positiva per Vettel nel suo Gran Premio di casa, mai
vinto fino ad oggi. STESSA STRATEGIA, ALONSO RESISTE E VINCE - Sono quindi
le medie a decidere la gara di Hockenheim con Alonso capace di gestire al
meglio, con un continuo tira e molla il vantaggio sugli inseguitori in molti
momenti della gara decisamente superiori. I due pit stop su gomme medie
confermano il primo posto della Ferrari nonostante lo sprint pericolosissimo
di McLaren e Red Bull nella seconda parte della gara. Anche Raikkonen per un
po' si getta nella mischia ma il pilota della Lotus alla fine si
"accontenta" del quarto posto. Deludono, neanche a dirlo, le Mercedes. Bravo
Rosberg a chiudere in top ten dopo la partenza negli ultimi posti in griglia
(casua penalizzazione). Non riesce a rendersi pericoloso Schumacher, davanti
nei primi giri e poi scivolato al settimo posto. A rubare la scena, fuori
dalla corsa al podio, sono quindi le due Sauber, in difficoltà nel sabato di
qualificazione e in gara capaci di riportarsi avanti con Kobayashi quinto
alle spalle di Raikkonen e Perez settimo davanti alla Mercedes del Kaiser. |