Dal sesto in poi sono stati tutti doppiati. E
questa umiliazione è arrivata per Raikkonen a metà gara: in questi due dati
c'è tutta l'essenza del dominio, assoluto, di Sebastian Vettel al Gp del
Canada. Un dominio davvero da record, per certi versi pazzesco: già al primo
giro Seb aveva rifilato ben due secondi di distacco alle due Mercedes,
stabilendo in poche curve le gerarchie in gara.
Alla fine l'immagine di Vettel che accarezza la
Red Bull in parco chiuso parla da sola: questa macchina è tornata di nuovo
ad essere il missile imprendibile (sono state quelle modifiche in coda?
Qualche altra magia di Newey? Mistero) di sempre. Un missile che getta
sconforto perché lo stesso Domenicali pur festeggiando il secondo posto di
Alonso,a caldo,si è lasciato andare ad un po' di preoccupazione: "Il
problema - ha detto - è che ha vinto Vettel e non sono contento". Eppure di
motivi per essere contento ne avrebbe a bizzeffe perché il suo Alonso ha
fatto davvero una gara da grande campione con il duello sul finale
ingaggiato con Hamilton che si è dovuto accontentare del terzo posto.
Giù dal podio, quarto, Mark Webber con l'altra
Red Bull che al penultimo giro toglie la soddisfazione del giro più veloce
ad Alonso. Nico Rosberg con la seconda Mercedes chiude al quinto posto,
ultimo dei piloti a pieni giri. Il primo dei doppiati è Jean-Eric Vergne con
la Toro Rosso davanti alla Force India di Paul di Resta che ha effettuato
una sola sosta dopo 56 dei 70 giri previsti... Un record.
E Massa? Un buon ottavo posto visto che,
partito sedicesimo, ha guadagnato otto posizioni superando nei giri finali
la Lotus dell'ex compagno di squadra Kimi Raikkonen. Ultimo pilota a punti
Adrian Sutil con la seconda Force India.
Ma torniamo sul tetto del mondo: in cima alla
classifica mondiale Vettel sale ora a 132 punti e con un una macchina così
sembra davvero proiettato verso il titolo. Però Alonso si porta al secondo
posto con 96 punti. Terzo è Raikkonen con 88. Hamilton è quarto a 77. Tra i
costruttori Red Bull al comando con 201 punti contro i 145 della Ferrari.
Mercedes terza con 134.
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