Vettel superstar: gli bastano poche curve per beffare Hamilton, partito
dalla pole, ed andare a vincere, anzi a dominare, il Gp del Belgio. Un ritmo
di gara impressionante che ha spiazzato tutti ma che non è bastato a fargli
conquistare la palma dell'uomo del giorno. E già perché uno scatenato Alonso
rimontando dal nono al secondo posto ha fatto letteralmente impazzire il
pubblico: sorpassi, giri veloci, staccate mozzafiato. Lo spagnolo ha
sfoderato tutto il suo repertorio per fare la gara della vita ed è diventato
lui l'uomo del giorno, dimostrando che in fatto di grinta non è secondo a
nessuno.
Terzo si è piazzato Hamilton, una magra consolazione per uno che partiva
dalla pole e che nella velocità della sua Mercedes aveva un grande punto di
forza... Quarta posizione per la Mercedes di Nico Rosberg che ha preceduto
la Red Bull di Mark Webber. Sesta piazza per la McLaren di Jenson Button
davanti alla Ferrari di Felipe Massa ed alla Lotus di Romain Grosjean.
Chiudono in zona punti la Force India di Adrian Sutil e la Toro Rosso di
Daniel Ricciardo.A questo punto, però, il problema - per gli altri - è che
ora Vettel è davvero volato via nella classifica mondiale: con oltre 40
punti di vantaggio appare imprendibile. Anche perché oggi la Red Bull ha
dimostrato ancora una volta di essere la macchina più forte del gruppo. La
domanda è sempre la stessa, da 4 anni a questa parte: come si fa a batterlo?
Una risposta alla Ferrari ce l'avrebbero: partire almeno un po' più avanti
nella griglia di partenza... Anche se dai tempi che abbiamo visto oggi
contro la Red Bull non c'era proprio nulla da fare. Il mondiale non è
finito, ovvio, lo ha ripetuto subito più volte lo stesso Domenicali dopo la
gara, ma per stare davanti a questa micidiale Red Bull qualcuno dovrà per
forza inventare qualcosa...
E il "qualcosa" dovrà essere per forza "qualcosa" di tecnico non c'è dubbio:
sia Alonso che Hamilton (per non parlare di Raikkonen) hanno dimostrato di
poter fare alla grande il proprio lavoro. E se solo avessero macchine pià
veloci... |