Il tanto atteso duello fra le due Mercedes non
c'è stato: primo Rosberg, secondo Hamilton: i due pretendenti al trono così
come sono partiti, sono arrivati. Nessun contatto alla prima curva, nessun
sorpasso. E già perché Rosberg - a colpi di giri record - ha sempre tenuto a
debita distanza Hamilton. "Debita" per modo di dire perché poi in realtà i
due sono stati davvero vicinissimi per tutta la gara. Fino a pochi giri
dalla fine, quando - incredibile ma vero - un moscerino si è infilato in un
occhio di Hamilton costringendolo ad abbassare il ritmo.
Una gara di nervi insomma in casa Mercedes, che
si porta a casa l'ennesima doppietta, anche con le due Safety car in pista:
certo, Rosberg è rimasto sempre davanti, ma l'inglese si è letteralmente
infuriato via radio quando i suoi box gli hanno impedito di anticipare un
pit stop... Strategie di gara intrecciate e polemiche da pista, cose normali
nel mondo delle corse, ma ora in casa Mercedes è guerra aperta.
Gara sfortunata - anzi super sfortunata - invece per Raikkonen che dopo una
partenza da fenomeno (si è piazzato subito terzo) per colpa di una foratura
ha dovuto abbandonare i sogni di gloria, sprofondando nelle retrovie. Ma
Kimi, si sa, è uno che non molla: ecco quindi una seconda parte di gara
ancora da fenomeno, anche qui però rovinata da un contatto al tornantino,
con tanto di macchina incastrata sul guardrail e ritorno ai box per cambiare
alettone. Alla fine è andata meglio ad Alonso che, pur non apparendo mai
veloce come Raikkonen, oggi zitto zitto si è portato a casa un buon quarto
posto.
Terzo infatti è arrivato un bravissimo
Ricciardo che alla fine - ringraziando il moscerino di prima - ha anche
cercato di attaccare Hamilton. E Vettel? Niente da fare: il campione del
mondo sta scontando di colpo tutta la fortuna che ha avuto fino ad oggi. Il
suo motore lo ha infatti piantato di colpo a inizio gara, costringendolo al
ritiro.
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