La Mercedes ha dominato e il Gran Premio della
Malesia, secondo appuntamento del Mondiale, è stato uno show solitario di
Lewis Hamilton. Il pilota inglese, partito dalla pole position, è andato in
testa già al semaforo verde e non ha più mollato la presa fino alla bandiera
a scacchi centrando il primo successo stagionale e il 23° della carriera.
Il driver di Stevenage ha fatto segnare anche
il giro record (1'43"066) in un weekend perfetto. La prestazione della
Mercedes è da incorniciare visto che Nico Rosberg, vittorioso due settimane
fa in Australia e leader iridato, si è piazzato secondo e ha completato la
domenica perfetta delle Frecce d'argento.
Sul terzo gradino del podio è salito un rinato
Sebastian Vettel, che ha portato i primi punti alla Red Bull. Il campione
del mondo è stato l'unico a impensierire le monoposto tedesche. Un po'
deludente la Ferrari, che ha dovuto accontentarsi del quarto posto ottenuto
da Alonso. Lo spagnolo ha chiuso a oltre mezzo minuto dalle Mercedes e ha
dovuto faticare per piazzarsi davanti alla Force India del tedesco Nico
Hulkenberg, che ha sfruttato al meglio le prestazioni del motore fornito
dalla casa di Stoccarda. Male Kimi Raikkonen, fuori dalla zona punti al
termine di una giornata infernale. Per il finlandese, infatti, la gara è
stata in salita fin da subito.
Al semaforo verde, come detto, le Mercedes si
sono subito piazzate davanti. Hamilton ha difeso bene la pole position e
Rosberg ha superato Vettel. Alonso non è invece riuscito a difendersi
dall'attacco della Red Bull di Daniel Ricciardo ed è scivolato in quinta
posizione. Per Raikkonen contatto con la McLaren di Kevin Magnussen e la
gomma sinistra è forata, costringendo il finlandese a tornare ai box.
Hamilton ha trasformato la gara in una passeggiata solitaria. I duelli sono
stati merce rarissima e a metà gara si è arrivati senza alcun sussulto con
il podio che aveva già assunto connotati definiti. A interrompere la
monotonia ci ha provato Vettel, che a 20 tornate dalla bandiera a scacchi si
è avvicinato a Rosberg.
Poca pioggia nel finale non è stata sufficiente
per allertare i team. Piccolo colpo di scena nel finale quando Ricciardo ha
perso tempo per il montaggio difettoso della ruota anteriore sinistra,
quando è rientrato in pista ha poi danneggiato il muso della monoposto ed è
dovuto tornare ai box per una sosta extra. Alonso è andato all'attacco del
quarto posto e, a 3 giri dalla fine, ha passato la Force India di Nico
Hulkenberg. |