Storia di sfortuna e di morte quella di
Wolfgang von Trips,
sicuro vincitore del mondiale 1961 se non fosse arrivata la curva della
Paraboloca di Monza, e con essa, l'impatto fra la sua Ferrari e la Lotus di
Jim Clark: l'aggancio fra le due vetture, provocò la morte non solo di von
Trips, ma anche di tredici spettatori, che furono falciati dalla Ferrari
impazzita e dai suoi detriti.
Il
barone tedesco, innamorato della velocità, aveva debuttato in F.1 nel Gran
Premio di Argentina del '57 al volante di una vettura del Cavallino
rampante, poi aveva guidato anche per Porsche e Cooper, per tornare infine
con la scuderia di Maranello per la quale quel 10 settembre '61 guidava
una "156".
In quello che sarebbe stato l'ultimo anno di corse e di
vita, von Trips era il candidato numero uno al successo finale, tanto che,
nonostante l'incidente di Monza lo abbia bloccato a 33 punti, dopo il Gran
Premio d'Italia e quello degli Stati Uniti, il barone tedesco alla fine
del mondiale risulterà comunque secondo nella classifica generale alle
spalle del suo compagno di squadra Phil
Hill.
Solo la morte ha potuto privare von Trips di un titolo
ampiamente meritato.