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Monaco 2003.

Il mondo fatato delle belle figheire è lì ad aspettare i nostri baldi giovanotti al Monte, luogo ameno dove vige la legge del commercio equo e solidale. In un fazzoletto di terra spesso strappato al mare con il sudore della fronte, dove gli affitti sono tutti rigorosamente ad equo canone e la Panda, anche in versione Country, è la macchina preferita dai cani per il passeggio, va in scena lo spettacolo più ricco di fascino di tutta la stagione. Naturalmente non mi riferisco alla F1, ma alla ricca fauna donzellesca che circola e staziona in abiti succinti nei dintorni del Circus. La maggiore concentrazione di anatomie interessanti si ritrova sul mezzo più utilizzato per questa trasferta: la barca. E per l'occasione ecco emergere i soliti mezzucci che usualmente solcano le acque del principato.

Nella settimana che precede il GP arrivano alla spicciolata le prime imbarcazioni. Nell'occasione si nota come al solito la classe di Efflavius, che arriva in gondola d'altura dove trovano posto 130 uomini di equipaggio, dotata di 20 camere da letto per le sue simpatiche scorribande notturne, e di un campo da calcio regolamentare per mantenere la pancetta entro livelli accettabili. Al Monte tutti dormono in barca o quasi, e tra i tanti, come di consueto, ecco arrivare taxi driver Irvine, che vanta la più alta concentrazione di gnocca per cm quadrato di panfilo che la storia del GP ricordi. Il buon De Mascellonis lo segue a ruota, un pò come fa nelle gare con Rikkio.

In questa cornice i problemi sono quelli del parcheggio. Ed infatti i truck, che notoriamente trainano le città mobili delle varie scuderie, non appena arrivati nelle vicinanze del circuito staccano i loro rimorchi che vengono gettati in mare in segno di festa e così da creare ulteriore terrapieno per una successiva ardita costruzione dei regnanti monegaschi.

La pattuglia Ferrari si presenta al gran completo. Le petit Napoleon, che per ragioni di tonnellaggio non riesce ad entrare in porto con la sua petroliera, opta per un più modesto sbarco. Alla testa dei suoi pretoriens arriva utilizzando lo stesso numero di mezzi che la marina militare americana aveva utilizzato in occasione dello sbarco in Normandia. D'altronde qualche migliaio di mezzi sono appena sufficienti per garantire l'approdo di tutti i meccanici, la guardia di pretoriens, gli ingegneri, i cuochi, i saltimbanchi, i domatori, le nurse ecc ecc.

Sull'onda delle precedenti gare la Rossa arriva con un certo distacco, fiduciosa nei propri mezzi che sembrano adattarsi alla perfezione al circuito cittadino. Ed infatti il giovedì la F-2003 GA (Grandi Attese) esordisce col botto. I tempi di Suchmaker e del bravissimo Rubinetto sono di gran lunga i migliori. Dietro il duo di Maranello gli altri attori arrancano pesantemente.

Ma ecco che prontamente arriva l'armata RAI capitanata dal grande Mazzonictus Vulgaris, il quale inizia subito con la macumba black jack indicando nel complesso macchina - pilota Ferrari un fulgido esempio di lungimiranza da parte della dirigenza, senza tralasciare l'apporto determinate delle gomme giapponesi che "pare abbiano portato per questo circuito il famosissimo polimero H"!! E questa notizia scuote inesorabilmente il circus. "Mes pretoriens", grida le petit imperateur, "scovatemi les traditeurs, immediatemont!". I pretoriani coordinati da Poldo setacciano impietosi i box senza individuare il colpevole, ma la loro attenzione si focalizza inesorabilmente su Pinocchio Colajanni, che in un angolo continua a ripetere la sua nenia mortale "siamo i più forti, la macchina è eccellente e i piloti sono assolutamente i migliori. Le gomme poi non sono seconde a nessuno, casomai terze". Gli indizi portano a definirlo traditore e per punizione preventiva viene condannato a lavare con Spic e Span tutti i mezzi da sbarco usati dagli uomini dell'imperateur.

Il Venerdì il Principato viene investito da un alone di luce chiarissima. Dopo la solita partitella a golf presso l'Empireo, a cui aveva partecipato nel ruolo di mazza anche il buon Rubinetto (che gran pilota che è quest'uomo), arriva con la sua Ferrari fuori serie mod. Paradise il divino Presidentissimo. Ai box l'agitazione è immensa, tutti aspettano con ansia di vederlo uscire dal tunnel con la vettura avvolta dalla sua luce celeste, ma come nei migliori film gialli ecco un fatto assolutamente imprevisto. Come accade nella pubblicità della Shell, Luca Cordero da Montezuma, avvolto in una splendida tunica bianca firmata Luigi da Vittuone, arriva galoppando sull'acqua in groppa al cavallino rampante, tra due colonne spumaggianti che si formano al suo passaggio. Ebbene sì, il divino President è partito direttamente da Forte dei Marmi e tagliando tutto il golfo Ligure è arrivato direttamente a Monte Carlo. Gli astanti esterrefatti vedono che il suo incedere è preceduto dalla sollevazione del mare e dalla costruzione di una autostrada marina a 4 corsie più emergenza completamente ombreggiata con appositi teloni. Al suo arrivo le petit imperateur tronfio di grandeur si avvicina con la sua spada da cerimonia (coltello da sub, altrimenti tocca terra), e per l'occasione vengono sacrificati una trentina di pretoriens che vengono gettati dalla rupe Grimaldi.

I grandi del circus si ritirano in solenne conclave, ed alla fine il Sommo President benedice i giornalisti e rilascia la seguente dichiarazione: "Noi in qualità di Luca Cordero Di Montezemolo, già sovrano ed onnipotente dell'ordine dei 12 cilindri ed ora in fase di santificazione per il 10, dichiariamo che non è possibile vincere 3 GP ed essere dietro il grigio demone Buster Keaton. Ora andiamo sul monte Olimpo per uno scopone con gli altri Dei, ma prima vogliamo lanciare un anatema ai comici Max & Tux o Bianca & Bernie o come cavolo si vogliano definire, affinchè possano vivere l'annata con lo stesso movimento tellurico intestinale che contraddistingue il nostro uomo di fatica Rubinetto".

Dopo l'avvento del President tutti sono convinti che la Rossa possa facilmente ottenere il grande risultato, ma ecco arrivare il Sabato foriero di tristi disillusioni. Già il warm-up mattutino fa calare dei lugubri presagi sulla prestazione della Rossa, sia il Kaiser che il suo scudiero si ritrovano dietro. Iniziano i commenti del cabaret RAI, il Mazzonictus Vulgaris ed il Capellone dichiarano: "il problema per la Ferrari sta nel fatto che la pista si è gommata...". Ottima deduzione cari i miei Starsky e Hutch dei poveri, pare abbastanza chiaro che una pista sulla quale girano macchine da corsa che hanno gomme slick tenda a gommarsi. Ma tutto ciò secondo i telecazzisti RAI danneggia la Ferrari. MA COSA SIGNIFICA CHE IL PROBLEMA E' LA PISTA GOMMATA!! Se questo è vero i Giapponesi si organizzeranno di conseguenza. Dalla prossima gara se la pista si gomma in maniera non consona alle Bridgestone sarà cura dei pretoriens prevedere un superlavaggio utilizzando Mocio Vileda in abbinamento con Mastro Lindo e, se del caso, una bella cerata al pavimento renderà tutto pulito e splendente.

Arrivano le ore 14.00 ed iniziano le prove. Le cinquine si susseguono e nell'ultima la cinquina si abbatte con fragore sulla faccia della Ferrari. Escono le grigie che fanno ottimi tempi, poi arrivano le Williams che balzano al comando e poi arrivano i nostri. Rubinetto inizia con un tempo al primo settore che fa già capire come andrà la giornata (MALE). Nel secondo settore le cose peggiorano inesorabilmente, e nel terzo settore si consacra l'inettitudine del brasiliano triste, ma il popolo Rosso spera ancora nel miracolo. Se Michelone lima 5 decimi al brasileiro (normale amministrazione) la pole è alla sua portata. Ed entra in pista il Kaiser, ma nel mentre il Mazzonictus Vulgaris snocciola i suoi insipidi numeri secondo i quali Schumacher ha fatto 32.000 pole, ha vinto 700 mondiali, ha trionfato 4.500 volte a Monte Carlo e ne manca una per eguagliare Senna. Tutti si toccano i maroni con grande tempismo ma contro il Mazzonictus pensiero a nulla valgono questi palliativi, le statistiche di Mazzoni sono peggio delle più catastrofiche profezie di Nostradamus.

Ed eccolo il fulgido Kaiser che al primo intertempo con un’uscita pirotecnica dalla curva del casinò (NdS: dopo quell'episodio la quantità dei miei già numerosi capelli bianchi è notevolmente aumentata) segna un decimo di vantaggio su Ralfonso. "Tranquilli raga tutto rego" chiosa Pinocchio Colajanni, ma subito arriva il secondo intermedio e cade il gelo: all'altezza delle piscine il Kaiser è dietro al fratellino, ed il divario si amplifica ulteriormente sul traguardo. Alla fine il Kaiser cade in quinta posizione e la paura serpeggia ai box Ferrari, si teme un distacco del baslettone. E' un'onta terribile, di cui il Mazzonictus Vulgaris approfitta per snocciolare le statistiche della vergogna: si tratta della peggiore performance di Michelone da quando guida macchine dotate di motore, e per trovare risultati peggiori si deve risalire ad una gara di girelli a cui aveva partecipato alla tenera età di un anno, ma quella volta era appesantito nell'assetto per via di un pannolino troppo pieno ecc. ecc.

A questo punto la situazione si complica notevolmente. Nessuno sa più cosa dire in cabina RAI, l'unico pensiero di Capelli è quello di far visitare le profondità marine a Mazzoni accompagnato da una pietra di 2 quintali. Ai box Ferrari fortunatamente si erano preparati ai casi più critici, ed avevano approntato un sistema che in caso di mancata pole del Kaiser attivava automaticamente degli schermi protettivi equivalenti ad un bunker stile vallo atlantico, inattaccabili dal napalm. Questa protezione resisteva per qualche minuto alla furia del Kaiser, permettendo così agli uomini della Rossa di trovare scampo in mare aperto.

Les president, informato tramite l'arcangelo Gabriele del triste evento, chiede all'amico Zeus di lanciare qualche fulmine intelligente all'indirizzo degli ingegneri Bridgestone, che nel frattempo si erano attardati a fare foto sul piazzale di palazzo Grimaldi per il cambio della guardia, ovviamente ridendo in continuazione da bravi turisti.

Il Kaiser dopo il suo giro di rallentamento arriva con la valvola della pressione che sibila dal casco e con un leggerissimo vorticoso roteare degli zebedei che gli stanno sgretolando l'interno del cockpit. Il Nostro eroe si ferma e si toglie il casco andando a parlare con il fratello Ralfonso che si trova in pole ma non sa come mai. Sfoggia uno scucchione olimpico a cinque cerchi, camuffato dietro spallucce ed espressione distaccata, tipo "sono cose che capitano, non importa va bene così", ma non ci crede nessuno. Appena raggiunge l'interno dei box, al riparo di sguardi indiscreti (ma non dal nostro parabolone) si sfoga con Poldo ed il Puffo: "cacchien, io fe lo afefo detten di non esageraren! Fa pene partiren col serbatoio pienen, ma le due tanichen di benzinen appese alle fiancaten mi rofinavano l'aerodinamichen!!". I giornalisti non trovano Michelone, e si devono accontentare dell'immancabile Pinocchio Colajanni che sgrana il suo rosario: "siamo andati bene, la nostra strategia è comunque vincente e possiamo sicuramente conquistare il GP domani in gara, grazie al nostro launch control dovremmo passare primo e secondo alla prima curva, e con un pò di fortuna ci potrebbe scappare anche il contorno ed il dolce". Un "vaffanculen" gigantesco si ode dal fondo box, il boato pervade tutta Monte Carlo rendendo il resto del pomeriggio assolutamente silenzioso.

Calato il sipario del sabato ecco arrivare la domenica. Il pre collegamento RAI mette in mostra tutta una serie di competenti fanciulle che con la F1 c'entrano tanto quanto il sottoscritto con il Dalay Lama. Ma essendo in definitiva una bella parata di figheire è evidente l'importanza del contributo tecnico tattico all'evento sportivo.

Il Mazzonictus Vulgaris inizia a snocciolare tutta una serie di statistiche che francamente non fregano niente a nessuno e dopo circa 20 minuti, accortosi che si sono addormentati tutti, passa ad ipotizzare le strategie. "Ho saputo" chiosa "che la Ferrari ha scelto di non fare pit stop. Questa è una chicca che ho catturato ai box, pare che le Rosse abbiano circa 2.000 litri di carburante. Amici telespettatori, considerate che se ne consumano 1,8 a giro Schumacher può fare senza soste oltre 1.100 giri: quei vecchi volponi hanno la vittoria in pugno". In cabina tutti lo guardano con compassione, comunque alla fine non possono fare a meno di ributtarlo in mare. Piola e Capelli cercano di riprendere la trasmissione dandole un senso ma anche loro sono vittime della Mazzonite ed iniziano a sparare cazzate notevolissime. "La Williams forse resterà in pista per 3 giri poi rifornisce, la Renault invece potrebbe restare in pista per mezza giornata..." e così via. Dalla cabina di regia arriva perentorio il cartello BASTA CAZZATE e parte lo spot dei condizionatori, un pò di refrigerio farebbe bene anche alle loro menti annebbiate.

Giro di riscaldamento, semafori che si accendono e via. La mandria al galoppo arriva alla curva di St. Devote, si spera almeno in un trito modello Girmi Gastronomo così da creare un pò di movimento. Nulla da fare, tutto come da copione, tranne qualche lampo. Rikkio viene passato da Emiliano che parte come un gattopardo in crisi d'astinenza, il Ralfonso scatta bene e scappa, Fernando y Felipe y Cincita y Pereira y y y y y y y y Alonso supera in un colpo solo De Mascellonis che guardava della gran gnocca a bordo pista ed un fantastico Rubinetto che si fa uccellare come un tordo da passeggio.

Tutto qui, il GP è finito tutti a casa. Tra la partenza e l'arrivo ci sono davvero pochi episodi degni di nota. Al primo giro HHHHHHHHH Frentzen, in evidente stato di ubriachezza molesta, si brasa contro le piscine. Un piccolissimo sussulto c'è quando dopo il primo pit stop il Kaiser passa sia il Grullo che Ralfonso e si trova in terza posizione. A questo punto i tifosi vedono la luce: senza il rompiballe abruzzese che fa da tappo il Kaiser potrebbe raggiungere Rikkio, per poi uccellarlo al secondo pit stop. E Rikkio è vicino ad Emiliano, vuoi vedere che, nonostante tutto.... E invece no, le Bridgestone fanno schifo, secondo Mazzoni vanno bene solo quando è appena tirata la cera, e Michelone si trascina in modo discontinuo senza riuscire ad avvicinarsi al nemico, anzi. In telecabina RAI ci si lancia in incredibili disquisizioni sul rapporto tra le prestazioni della Bridgestone e la temperatura, giustificando i pochi lampi del Kaiser in questa fase con la presenza di qualche nuvoletta che oltre ad interrompere l'abbronzatura delle figheire causa una diminuzione della temperatura di un decimo di grado. Mah.... Sta di fatto che Michelone arriva più o meno mestamente sino al secondo pit stop, da cui non riesce ad uscire in posizione migliore. Negli ultimi giri rimonta ma ormai, come si dice al casinò, le jeux sont fait.

Comunque un podio a Monte Carlo partendo quinti, in una gara senza ritiri tra i migliori, ci può anche stare. Bilancio in profondo rosso invece per lo zerbinotto, che partito settimo è riuscito a peggiorare ulteriormente ed a portare a casa un entusiasmante ottavo posto dietro tutti quelli dotati di una monoposto appena decente. Mi pare che Rubinetto continui a guidare una F-2003, corredata di motore a benzina e non elettrico, di un cambio da F1 e non della Punto, e di gomme Bridgestone e non di cingoli. Nonostante ciò Rubinetto perde una posizione in partenza, e poi rimane lì senza dare alcun segno di vita fino alla fine. Dopo la gara pare che il nostro collaudator Felipe fosse stranamente di ottimo umore...

Ma passiamo alle pagelle.

Williams

Ci hanno suonato duramente. Macchina da 8 con Montoya da 10. Ha guidato con la tradizionale cattiveria da guerrillero ma a differenza del solito ci ha anche messo materia grigia, e non ha sbagliato nulla. Anche la squadra non ha commesso errori (grande l'idea di Sir Frank di incatenare i fratelli Marx alle slot machine del casinò prima dello start). L'unica pecca è quella di tenere sotto contratto Ralfonso. Il fratellino del Kaiser è fondamentalmente scarso, riesce di tanto in tanto a centrare una pole, ma non ha la capacità e la freddezza per tenere a bada la concorrenza nei momenti topici. Non merita più di un 5 di stima.

McLaren

La MP4-17D evoluzione 2003 è nettamente inferiore alla F-2003 GA, ma i picciotti vanno sempre a punti e Rikkio resta un mastino finlandese (una razza che non abbaia ma morde, eccome). L'unica cosa che non ci possiamo augurare è che diventi il migliore, perchè in questo caso servirebbe un sosia dotato di corde vocali, dato che ad oggi il finnico di ghiaccio non parla, non ride e non si incazza mai. Siamo sicuri che non sia imbalsamato? In ogni caso, darei un bel 8 sia alla macchina che al pilota. Ed a proposito di macchina, se è vero che gli ingegneri grigi dicono che quella nuova è sicuramente molto più forte di questa, forse in quel di Maranello qualcuno dovrebbe cominciare a manifestare un leggerissimo mal di testa. Ed infatti tutti nel clan Rosso ostentano sicurezza e distacco nelle loro dichiarazioni sulla MP4-18, e questo in Maranellese significa che hanno una paura della Madonna... Fortunatamente De Mascellonis resta un mediocre, alla stessa stregua di Ralfonso, se non peggio. Non si capisce come un fesso di questo genere possa resistere tanti anni in un top team, mentre ci sono moltissimi giovani che potrebbero dargli la paga dopo pochi giri. Probabilmente vanta doti nascoste, il che tra l'altro spiega in parte lo sciame di pulzelle che continuamente lo circonda. Voto 3 come pilota, 10 come trombettiere.

Ferrari

La macchina è sempre la migliore (per ora), ma le gomme dagli occhi a mandorla non danno più alcun vantaggio, anzi perdono e con costanza. In queste condizioni servirebbero strategie vincenti, mentre secondo me le cavolate sono fin troppo frequenti. Tenuto conto della fede Ferrarista, non posso andare sotto il 6. Il Kaiser fa quello che può e non è poco, i tempi del secondo stint non traggano in inganno. Anche qui ha guidato alla grande, non merita meno di 9. E ora parliamo di Rubinetto. Non ci sono più scusanti: è stato, è e sarà sempre un pilota mediocre. Non appena fuori dalla Ferrari non lo vedremo più, le uniche sue notizie saranno gli sfoghi cutanei che gli verranno a seguito del pianto singhiozzante che spargerà a destra e sinistra a causa di scuse puerili alle quali si attaccherà per giustificare il suo ingaggio assolutamente immeritato. Se il Kaiser sbaglia lui non c'è mai a prenderne il posto, e le poche volte che corre bene è sfigato. Voto 2, e cambiamolo in fretta. Mettiamo Massa o anche Carrara, ma mettiamo qualcuno con la voglia di attaccare, di inventarsi qualche cosa per arrivare primo. Come ultima chance per Rubinetto, propongo un paio di settimane di rieducazione con il generale Erya.

Renault

La macchina va bene ma mancano i cavalli. Ha un launch control veramente efficace ed ha trovato un buon pacchetto tra gomme, telaio e meccanica. Voto 8. I piloti sono giovani e vanno forte, credo che Alonso sia più forte di Jarno Grullo, anche se quest'ultimo ha più esperienza. Bisogna ammettere che Efflavius oltre ad essere un grande trombeur de femmes è anche una vecchia volpe: ha sotto contratto tutti i giovani piloti emergenti e se li tiene stretti. Giova ricordare che un certo M. Schumacher è stato un suo pilota, quindi avrà anche il fiato più pesante della F1, ma è uno che ci prende.

BAR

Chiuso per quasi lutto, per la botta di Button. Villeneuve rompe l'ennesimo motore, ormai è la controfigura sbiadita del campione che ha vinto il mondiale nel 97. Non do un voto ma un giudizio: bollito.

Ed ora si vola in Canada dove il muretto della chicane all'ingresso del rettilineo del traguardo aspetta fregandosi le mani. Cosa succederà nelle lontane terre nordamericane? Boh, si spera sempre che la Rossa sia in grado di fare la differenza. Certo questo lo si aspetta solo da Suchmaker, dato che il brasileiro avrà sicuramente una nuova scusa da accampare per la sua scarsezza di fondo. Speriamo bene.

Un cosa sola vorrei dire prima di concludere. Le cose così non vanno assolutamente bene dato che lo spettacolo fa schifo e non ci sono sorpassi nemmeno per sbaglio. In questi giorni ho rivisto su Nuvolari, canale satellitare per malati di pistoni, tutta una serie di rievocazioni delle gare a Monte Carlo. Schianti o roghi a parte, non esisteva curva senza un tentativo di sorpasso. Adesso il pilota non sbaglia più le cambiate sia in salita che in scalata, quindi non si può nemmeno passare per quello, non scoda per eccesso di potenza perchè entra in gioco l'antispin, non sbaglia le partenze a meno che non si fulmini il launch control o si chiami Barrichello, non sbaglia nemmeno il momento di rientro ai box perchè c'è il GPS che determina dove sono gli altri e un computer onnipotente che calcola tutto lo scibile umano. Non piove nemmeno più a metà gara!

Basta con questa F1 finta, togliamo tutti gli aggeggi elettronici, antispin, launch control, telemetria, ecc. Lasciamo solo il cambio robotizzato, se proprio volete, e riduciamo la sezione delle gomme, poi vediamo cosa succede. Ma i dittatori FIA hanno altre idee per la testa. Ho sentito un'intervista a Bianca / Bernie Ecclestone, in cui ha detto in rapida successione una notevolissima quantità di cazzate, tra cui: "facciamo le prove con un giro per ciascun pilota, poi i primi 10 rifanno un'altro giro per vedere come si piazzano e poi la domenica mattina sorteggiamo la griglia di partenza magari aiutati da un VIP così lo spettacolo ne beneficerà di certo"!! Già vedo la scena. Un giro lo facciamo e definiamo i primi 10 che sono sempre gli stessi, poi estrazione alla domenica mattina con bambino bendato e pezzo di figheira che maneggi abilmente le palle. Risultato: dopo le prove sei in pole ma parti dalla quinta fila perchè uno stronzo di bambino ti ha estratto per decimo. Per quale motivo allora non facciamo direttamente un'estrazione al 2 gennaio per stabilire chi vince il campionato, volendo potremmo decretare un campione al mese ed uno complessivo annuale. Gli ingaggi per Gastone Paperone andrebbero alle stelle.

Questa gente va chiusa in un manicomio.

 

Il Criticatutto


 
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Aggiornato il: 19-dic-2023