Il mondo fatato delle belle figheire è lì ad
aspettare i nostri baldi giovanotti al Monte, luogo ameno dove vige la legge
del commercio equo e solidale. In un fazzoletto di terra spesso strappato al
mare con il sudore della fronte, dove gli affitti sono tutti rigorosamente ad
equo canone e la Panda, anche in versione Country, è la macchina preferita dai
cani per il passeggio, va in scena lo spettacolo più ricco di fascino di tutta
la stagione. Naturalmente non mi riferisco alla F1, ma alla ricca fauna
donzellesca che circola e staziona in abiti succinti nei dintorni del Circus.
La maggiore concentrazione di anatomie interessanti si ritrova sul mezzo più
utilizzato per questa trasferta: la barca. E per l'occasione ecco emergere i
soliti mezzucci che usualmente solcano le acque del principato.
Nella settimana che precede il GP arrivano alla
spicciolata le prime imbarcazioni. Nell'occasione si nota come al solito la
classe di Efflavius, che arriva in gondola d'altura dove trovano posto 130
uomini di equipaggio, dotata di 20 camere da letto per le sue simpatiche
scorribande notturne, e di un campo da calcio regolamentare per mantenere la
pancetta entro livelli accettabili. Al Monte tutti dormono in barca o quasi, e
tra i tanti, come di consueto, ecco arrivare taxi driver Irvine, che vanta la
più alta concentrazione di gnocca per cm quadrato di panfilo che la storia del
GP ricordi. Il buon De Mascellonis lo segue a ruota, un pò come fa nelle gare
con Rikkio.
In questa cornice i problemi sono quelli del
parcheggio. Ed infatti i truck, che notoriamente trainano le città mobili delle
varie scuderie, non appena arrivati nelle vicinanze del circuito staccano i
loro rimorchi che vengono gettati in mare in segno di festa e così da creare
ulteriore terrapieno per una successiva ardita costruzione dei regnanti
monegaschi.
La pattuglia Ferrari si presenta al gran completo.
Le petit Napoleon, che per ragioni di tonnellaggio non riesce ad entrare in
porto con la sua petroliera, opta per un più modesto sbarco. Alla testa dei
suoi pretoriens arriva utilizzando lo stesso numero di mezzi che la marina
militare americana aveva utilizzato in occasione dello sbarco in Normandia.
D'altronde qualche migliaio di mezzi sono appena sufficienti per garantire
l'approdo di tutti i meccanici, la guardia di pretoriens, gli ingegneri, i
cuochi, i saltimbanchi, i domatori, le nurse ecc ecc.
Sull'onda delle precedenti gare la Rossa arriva
con un certo distacco, fiduciosa nei propri mezzi che sembrano adattarsi alla
perfezione al circuito cittadino. Ed infatti il giovedì la F-2003 GA (Grandi
Attese) esordisce col botto. I tempi di Suchmaker e del bravissimo Rubinetto
sono di gran lunga i migliori. Dietro il duo di Maranello gli altri attori
arrancano pesantemente.
Ma ecco che prontamente arriva l'armata RAI
capitanata dal grande Mazzonictus Vulgaris, il quale inizia subito con la
macumba black jack indicando nel complesso macchina - pilota Ferrari un fulgido
esempio di lungimiranza da parte della dirigenza, senza tralasciare l'apporto
determinate delle gomme giapponesi che "pare abbiano portato per questo
circuito il famosissimo polimero H"!! E questa notizia scuote inesorabilmente
il circus. "Mes pretoriens", grida le petit imperateur, "scovatemi les
traditeurs, immediatemont!". I pretoriani coordinati da Poldo setacciano
impietosi i box senza individuare il colpevole, ma la loro attenzione si
focalizza inesorabilmente su Pinocchio Colajanni, che in un angolo continua a
ripetere la sua nenia mortale "siamo i più forti, la macchina è eccellente e i
piloti sono assolutamente i migliori. Le gomme poi non sono seconde a nessuno,
casomai terze". Gli indizi portano a definirlo traditore e per punizione
preventiva viene condannato a lavare con Spic e Span tutti i mezzi da sbarco
usati dagli uomini dell'imperateur.
Il Venerdì il Principato viene investito da un
alone di luce chiarissima. Dopo la solita partitella a golf presso l'Empireo, a
cui aveva partecipato nel ruolo di mazza anche il buon Rubinetto (che gran
pilota che è quest'uomo), arriva con la sua Ferrari fuori serie mod. Paradise
il divino Presidentissimo. Ai box l'agitazione è immensa, tutti aspettano con
ansia di vederlo uscire dal tunnel con la vettura avvolta dalla sua luce
celeste, ma come nei migliori film gialli ecco un fatto assolutamente
imprevisto. Come accade nella pubblicità della Shell, Luca Cordero da
Montezuma, avvolto in una splendida tunica bianca firmata Luigi da Vittuone,
arriva galoppando sull'acqua in groppa al cavallino rampante, tra due colonne
spumaggianti che si formano al suo passaggio. Ebbene sì, il divino President è
partito direttamente da Forte dei Marmi e tagliando tutto il golfo Ligure è
arrivato direttamente a Monte Carlo. Gli astanti esterrefatti vedono che il suo
incedere è preceduto dalla sollevazione del mare e dalla costruzione di una
autostrada marina a 4 corsie più emergenza completamente ombreggiata con
appositi teloni. Al suo arrivo le petit imperateur tronfio di grandeur si
avvicina con la sua spada da cerimonia (coltello da sub, altrimenti tocca
terra), e per l'occasione vengono sacrificati una trentina di pretoriens che
vengono gettati dalla rupe Grimaldi.
I grandi del circus si ritirano in solenne
conclave, ed alla fine il Sommo President benedice i giornalisti e rilascia la
seguente dichiarazione: "Noi in qualità di Luca Cordero Di Montezemolo, già
sovrano ed onnipotente dell'ordine dei 12 cilindri ed ora in fase di
santificazione per il 10, dichiariamo che non è possibile vincere 3 GP ed
essere dietro il grigio demone Buster Keaton. Ora andiamo sul monte Olimpo per
uno scopone con gli altri Dei, ma prima vogliamo lanciare un anatema ai comici
Max & Tux o Bianca & Bernie o come cavolo si vogliano definire, affinchè
possano vivere l'annata con lo stesso movimento tellurico intestinale che
contraddistingue il nostro uomo di fatica Rubinetto".
Dopo l'avvento del President tutti sono convinti
che la Rossa possa facilmente ottenere il grande risultato, ma ecco arrivare il
Sabato foriero di tristi disillusioni. Già il warm-up mattutino fa calare dei
lugubri presagi sulla prestazione della Rossa, sia il Kaiser che il suo
scudiero si ritrovano dietro. Iniziano i commenti del cabaret RAI, il
Mazzonictus Vulgaris ed il Capellone dichiarano: "il problema per la Ferrari
sta nel fatto che la pista si è gommata...". Ottima deduzione cari i miei
Starsky e Hutch dei poveri, pare abbastanza chiaro che una pista sulla quale
girano macchine da corsa che hanno gomme slick tenda a gommarsi. Ma tutto ciò
secondo i telecazzisti RAI danneggia la Ferrari. MA COSA SIGNIFICA CHE IL
PROBLEMA E' LA PISTA GOMMATA!! Se questo è vero i Giapponesi si organizzeranno
di conseguenza. Dalla prossima gara se la pista si gomma in maniera non consona
alle Bridgestone sarà cura dei pretoriens prevedere un superlavaggio
utilizzando Mocio Vileda in abbinamento con Mastro Lindo e, se del caso, una
bella cerata al pavimento renderà tutto pulito e splendente.
Arrivano le ore 14.00 ed iniziano le prove. Le
cinquine si susseguono e nell'ultima la cinquina si abbatte con fragore sulla
faccia della Ferrari. Escono le grigie che fanno ottimi tempi, poi arrivano le
Williams che balzano al comando e poi arrivano i nostri. Rubinetto inizia con
un tempo al primo settore che fa già capire come andrà la giornata (MALE). Nel
secondo settore le cose peggiorano inesorabilmente, e nel terzo settore si
consacra l'inettitudine del brasiliano triste, ma il popolo Rosso spera ancora
nel miracolo. Se Michelone lima 5 decimi al brasileiro (normale
amministrazione) la pole è alla sua portata. Ed entra in pista il Kaiser, ma
nel mentre il Mazzonictus Vulgaris snocciola i suoi insipidi numeri secondo i
quali Schumacher ha fatto 32.000 pole, ha vinto 700 mondiali, ha trionfato
4.500 volte a Monte Carlo e ne manca una per eguagliare Senna. Tutti si toccano
i maroni con grande tempismo ma contro il Mazzonictus pensiero a nulla valgono
questi palliativi, le statistiche di Mazzoni sono peggio delle più
catastrofiche profezie di Nostradamus.
Ed eccolo il fulgido Kaiser che al primo
intertempo con un’uscita pirotecnica dalla curva del casinò (NdS: dopo
quell'episodio la quantità dei miei già numerosi capelli bianchi è notevolmente
aumentata) segna un decimo di vantaggio su Ralfonso. "Tranquilli raga tutto
rego" chiosa Pinocchio Colajanni, ma subito arriva il secondo intermedio e cade
il gelo: all'altezza delle piscine il Kaiser è dietro al fratellino, ed il
divario si amplifica ulteriormente sul traguardo. Alla fine il Kaiser cade in
quinta posizione e la paura serpeggia ai box Ferrari, si teme un distacco del
baslettone. E' un'onta terribile, di cui il Mazzonictus Vulgaris approfitta per
snocciolare le statistiche della vergogna: si tratta della peggiore performance
di Michelone da quando guida macchine dotate di motore, e per trovare risultati
peggiori si deve risalire ad una gara di girelli a cui aveva partecipato alla
tenera età di un anno, ma quella volta era appesantito nell'assetto per via di
un pannolino troppo pieno ecc. ecc.
A questo punto la situazione si complica
notevolmente. Nessuno sa più cosa dire in cabina RAI, l'unico pensiero di
Capelli è quello di far visitare le profondità marine a Mazzoni accompagnato da
una pietra di 2 quintali. Ai box Ferrari fortunatamente si erano preparati ai
casi più critici, ed avevano approntato un sistema che in caso di mancata pole
del Kaiser attivava automaticamente degli schermi protettivi equivalenti ad un
bunker stile vallo atlantico, inattaccabili dal napalm. Questa protezione
resisteva per qualche minuto alla furia del Kaiser, permettendo così agli
uomini della Rossa di trovare scampo in mare aperto.
Les president, informato tramite l'arcangelo
Gabriele del triste evento, chiede all'amico Zeus di lanciare qualche fulmine
intelligente all'indirizzo degli ingegneri Bridgestone, che nel frattempo si
erano attardati a fare foto sul piazzale di palazzo Grimaldi per il cambio
della guardia, ovviamente ridendo in continuazione da bravi turisti.
Il Kaiser dopo il suo giro di rallentamento arriva
con la valvola della pressione che sibila dal casco e con un leggerissimo
vorticoso roteare degli zebedei che gli stanno sgretolando l'interno del
cockpit. Il Nostro eroe si ferma e si toglie il casco andando a parlare con il
fratello Ralfonso che si trova in pole ma non sa come mai. Sfoggia uno
scucchione olimpico a cinque cerchi, camuffato dietro spallucce ed espressione
distaccata, tipo "sono cose che capitano, non importa va bene così", ma non ci
crede nessuno. Appena raggiunge l'interno dei box, al riparo di sguardi
indiscreti (ma non dal nostro parabolone) si sfoga con Poldo ed il Puffo:
"cacchien, io fe lo afefo detten di non esageraren! Fa pene partiren col
serbatoio pienen, ma le due tanichen di benzinen appese alle fiancaten mi
rofinavano l'aerodinamichen!!". I giornalisti non trovano Michelone, e si
devono accontentare dell'immancabile Pinocchio Colajanni che sgrana il suo
rosario: "siamo andati bene, la nostra strategia è comunque vincente e possiamo
sicuramente conquistare il GP domani in gara, grazie al nostro launch control
dovremmo passare primo e secondo alla prima curva, e con un pò di fortuna ci
potrebbe scappare anche il contorno ed il dolce". Un "vaffanculen" gigantesco
si ode dal fondo box, il boato pervade tutta Monte Carlo rendendo il resto del
pomeriggio assolutamente silenzioso.
Calato il sipario del sabato ecco arrivare la
domenica. Il pre collegamento RAI mette in mostra tutta una serie di competenti
fanciulle che con la F1 c'entrano tanto quanto il sottoscritto con il Dalay
Lama. Ma essendo in definitiva una bella parata di figheire è evidente
l'importanza del contributo tecnico tattico all'evento sportivo.
Il Mazzonictus Vulgaris inizia a snocciolare tutta
una serie di statistiche che francamente non fregano niente a nessuno e dopo
circa 20 minuti, accortosi che si sono addormentati tutti, passa ad ipotizzare
le strategie. "Ho saputo" chiosa "che la Ferrari ha scelto di non fare pit
stop. Questa è una chicca che ho catturato ai box, pare che le Rosse abbiano
circa 2.000 litri di carburante. Amici telespettatori, considerate che se ne
consumano 1,8 a giro Schumacher può fare senza soste oltre 1.100 giri: quei
vecchi volponi hanno la vittoria in pugno". In cabina tutti lo guardano con
compassione, comunque alla fine non possono fare a meno di ributtarlo in mare.
Piola e Capelli cercano di riprendere la trasmissione dandole un senso ma anche
loro sono vittime della Mazzonite ed iniziano a sparare cazzate notevolissime.
"La Williams forse resterà in pista per 3 giri poi rifornisce, la Renault
invece potrebbe restare in pista per mezza giornata..." e così via. Dalla
cabina di regia arriva perentorio il cartello BASTA CAZZATE e parte lo spot dei
condizionatori, un pò di refrigerio farebbe bene anche alle loro menti
annebbiate.
Giro di riscaldamento, semafori che si accendono e
via. La mandria al galoppo arriva alla curva di St. Devote, si spera almeno in
un trito modello Girmi Gastronomo così da creare un pò di movimento. Nulla da
fare, tutto come da copione, tranne qualche lampo. Rikkio viene passato da
Emiliano che parte come un gattopardo in crisi d'astinenza, il Ralfonso scatta
bene e scappa, Fernando y Felipe y Cincita y Pereira y y y y y y y y Alonso
supera in un colpo solo De Mascellonis che guardava della gran gnocca a bordo
pista ed un fantastico Rubinetto che si fa uccellare come un tordo da
passeggio.
Tutto qui, il GP è finito tutti a casa. Tra la
partenza e l'arrivo ci sono davvero pochi episodi degni di nota. Al primo giro
HHHHHHHHH Frentzen, in evidente stato di ubriachezza molesta, si brasa contro
le piscine. Un piccolissimo sussulto c'è quando dopo il primo pit stop il
Kaiser passa sia il Grullo che Ralfonso e si trova in terza posizione. A questo
punto i tifosi vedono la luce: senza il rompiballe abruzzese che fa da tappo il
Kaiser potrebbe raggiungere Rikkio, per poi uccellarlo al secondo pit stop. E
Rikkio è vicino ad Emiliano, vuoi vedere che, nonostante tutto.... E invece no,
le Bridgestone fanno schifo, secondo Mazzoni vanno bene solo quando è appena
tirata la cera, e Michelone si trascina in modo discontinuo senza riuscire ad
avvicinarsi al nemico, anzi. In telecabina RAI ci si lancia in incredibili
disquisizioni sul rapporto tra le prestazioni della Bridgestone e la
temperatura, giustificando i pochi lampi del Kaiser in questa fase con la
presenza di qualche nuvoletta che oltre ad interrompere l'abbronzatura delle
figheire causa una diminuzione della temperatura di un decimo di grado. Mah....
Sta di fatto che Michelone arriva più o meno mestamente sino al secondo pit
stop, da cui non riesce ad uscire in posizione migliore. Negli ultimi giri
rimonta ma ormai, come si dice al casinò, le jeux sont fait.
Comunque un podio a Monte Carlo partendo quinti,
in una gara senza ritiri tra i migliori, ci può anche stare. Bilancio in
profondo rosso invece per lo zerbinotto, che partito settimo è riuscito a
peggiorare ulteriormente ed a portare a casa un entusiasmante ottavo posto
dietro tutti quelli dotati di una monoposto appena decente. Mi pare che
Rubinetto continui a guidare una F-2003, corredata di motore a benzina e non
elettrico, di un cambio da F1 e non della Punto, e di gomme Bridgestone e non
di cingoli. Nonostante ciò Rubinetto perde una posizione in partenza, e poi
rimane lì senza dare alcun segno di vita fino alla fine. Dopo la gara pare che
il nostro collaudator Felipe fosse stranamente di ottimo umore...
Ma passiamo alle pagelle.
Williams
Ci hanno suonato duramente. Macchina da 8 con
Montoya da 10. Ha guidato con la tradizionale cattiveria da guerrillero ma a
differenza del solito ci ha anche messo materia grigia, e non ha sbagliato
nulla. Anche la squadra non ha commesso errori (grande l'idea di Sir Frank di
incatenare i fratelli Marx alle slot machine del casinò prima dello start).
L'unica pecca è quella di tenere sotto contratto Ralfonso. Il fratellino del
Kaiser è fondamentalmente scarso, riesce di tanto in tanto a centrare una pole,
ma non ha la capacità e la freddezza per tenere a bada la concorrenza nei
momenti topici. Non merita più di un 5 di stima.
McLaren
La MP4-17D evoluzione 2003 è nettamente inferiore
alla F-2003 GA, ma i picciotti vanno sempre a punti e Rikkio resta un mastino
finlandese (una razza che non abbaia ma morde, eccome). L'unica cosa che non ci
possiamo augurare è che diventi il migliore, perchè in questo caso servirebbe
un sosia dotato di corde vocali, dato che ad oggi il finnico di ghiaccio non
parla, non ride e non si incazza mai. Siamo sicuri che non sia imbalsamato? In
ogni caso, darei un bel 8 sia alla macchina che al pilota. Ed a proposito di
macchina, se è vero che gli ingegneri grigi dicono che quella nuova è
sicuramente molto più forte di questa, forse in quel di Maranello qualcuno
dovrebbe cominciare a manifestare un leggerissimo mal di testa. Ed infatti
tutti nel clan Rosso ostentano sicurezza e distacco nelle loro dichiarazioni
sulla MP4-18, e questo in Maranellese significa che hanno una paura della
Madonna... Fortunatamente De Mascellonis resta un mediocre, alla stessa stregua
di Ralfonso, se non peggio. Non si capisce come un fesso di questo genere possa
resistere tanti anni in un top team, mentre ci sono moltissimi giovani che
potrebbero dargli la paga dopo pochi giri. Probabilmente vanta doti nascoste,
il che tra l'altro spiega in parte lo sciame di pulzelle che continuamente lo
circonda. Voto 3 come pilota, 10 come trombettiere.
Ferrari
La macchina è sempre la migliore (per ora), ma le
gomme dagli occhi a mandorla non danno più alcun vantaggio, anzi perdono e con
costanza. In queste condizioni servirebbero strategie vincenti, mentre secondo
me le cavolate sono fin troppo frequenti. Tenuto conto della fede Ferrarista,
non posso andare sotto il 6. Il Kaiser fa quello che può e non è poco, i tempi
del secondo stint non traggano in inganno. Anche qui ha guidato alla grande,
non merita meno di 9. E ora parliamo di Rubinetto. Non ci sono più scusanti: è
stato, è e sarà sempre un pilota mediocre. Non appena fuori dalla Ferrari non
lo vedremo più, le uniche sue notizie saranno gli sfoghi cutanei che gli
verranno a seguito del pianto singhiozzante che spargerà a destra e sinistra a
causa di scuse puerili alle quali si attaccherà per giustificare il suo
ingaggio assolutamente immeritato. Se il Kaiser sbaglia lui non c'è mai a
prenderne il posto, e le poche volte che corre bene è sfigato. Voto 2, e
cambiamolo in fretta. Mettiamo Massa o anche Carrara, ma mettiamo qualcuno con
la voglia di attaccare, di inventarsi qualche cosa per arrivare primo. Come
ultima chance per Rubinetto, propongo un paio di settimane di rieducazione con
il generale Erya.
Renault
La macchina va bene ma mancano i cavalli. Ha un
launch control veramente efficace ed ha trovato un buon pacchetto tra gomme,
telaio e meccanica. Voto 8. I piloti sono giovani e vanno forte, credo che
Alonso sia più forte di Jarno Grullo, anche se quest'ultimo ha più esperienza.
Bisogna ammettere che Efflavius oltre ad essere un grande trombeur de femmes è
anche una vecchia volpe: ha sotto contratto tutti i giovani piloti emergenti e
se li tiene stretti. Giova ricordare che un certo M. Schumacher è stato un suo
pilota, quindi avrà anche il fiato più pesante della F1, ma è uno che ci
prende.
BAR
Chiuso per quasi lutto, per la botta di Button.
Villeneuve rompe l'ennesimo motore, ormai è la controfigura sbiadita del
campione che ha vinto il mondiale nel 97. Non do un voto ma un giudizio:
bollito.
Ed ora si vola in Canada dove il muretto della
chicane all'ingresso del rettilineo del traguardo aspetta fregandosi le mani.
Cosa succederà nelle lontane terre nordamericane? Boh, si spera sempre che la
Rossa sia in grado di fare la differenza. Certo questo lo si aspetta solo da
Suchmaker, dato che il brasileiro avrà sicuramente una nuova scusa da accampare
per la sua scarsezza di fondo. Speriamo bene.
Un cosa sola vorrei dire prima di concludere. Le
cose così non vanno assolutamente bene dato che lo spettacolo fa schifo e non
ci sono sorpassi nemmeno per sbaglio. In questi giorni ho rivisto su Nuvolari,
canale satellitare per malati di pistoni, tutta una serie di rievocazioni delle
gare a Monte Carlo. Schianti o roghi a parte, non esisteva curva senza un
tentativo di sorpasso. Adesso il pilota non sbaglia più le cambiate sia in
salita che in scalata, quindi non si può nemmeno passare per quello, non scoda
per eccesso di potenza perchè entra in gioco l'antispin, non sbaglia le
partenze a meno che non si fulmini il launch control o si chiami Barrichello,
non sbaglia nemmeno il momento di rientro ai box perchè c'è il GPS che
determina dove sono gli altri e un computer onnipotente che calcola tutto lo
scibile umano. Non piove nemmeno più a metà gara!
Basta con questa F1 finta, togliamo tutti gli
aggeggi elettronici, antispin, launch control, telemetria, ecc. Lasciamo solo
il cambio robotizzato, se proprio volete, e riduciamo la sezione delle gomme,
poi vediamo cosa succede. Ma i dittatori FIA hanno altre idee per la testa. Ho
sentito un'intervista a Bianca / Bernie Ecclestone, in cui ha detto in rapida
successione una notevolissima quantità di cazzate, tra cui: "facciamo le prove
con un giro per ciascun pilota, poi i primi 10 rifanno un'altro giro per vedere
come si piazzano e poi la domenica mattina sorteggiamo la griglia di partenza
magari aiutati da un VIP così lo spettacolo ne beneficerà di certo"!! Già vedo
la scena. Un giro lo facciamo e definiamo i primi 10 che sono sempre gli
stessi, poi estrazione alla domenica mattina con bambino bendato e pezzo di
figheira che maneggi abilmente le palle. Risultato: dopo le prove sei in pole
ma parti dalla quinta fila perchè uno stronzo di bambino ti ha estratto per
decimo. Per quale motivo allora non facciamo direttamente un'estrazione al 2
gennaio per stabilire chi vince il campionato, volendo potremmo decretare un
campione al mese ed uno complessivo annuale. Gli ingaggi per Gastone Paperone
andrebbero alle stelle.
Questa gente va chiusa in un manicomio.
Il Criticatutto