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Canada 2006.

Che tuonata, ragazzi!

Eccoci nuovamente immersi nel magico mondo della F1 dove le certezze sono poche e tutte immancabilmente riferite alla Renault. La doppia trasferta nordamericana parte da Maranello con la solita valigia piena di buone intenzioni. L’aerodinamica è ok, le gomme sono nu babbà, la pista di Montreal è favorevole alla Rossa e quella di Indy lo è ancora di più. Il Kaiser è gasato, Filippo pure e degli altri chi se ne frega. Ma lo sbarco nella terra del grande freddo sortisce le solite situazioni: che si corra in Europa, in America o a Tumbuctu, la solfa è sempre la stessa e la Rossa resta dietro.

La formula della disfida per la pole è sicuramente interessante e tutti si picchiano alla grande per restare vivi dopo i primi due turni. Ma si sa, se la macchina va piano non c’è nulla da fare si resta nelle ultime file. volte assistiamo ad eliminazioni che sembrano clamorose, ma forse non lo sono poi così tanto. Nella definizione dei primi dieci posti ecco che inizia il martellamento dei tempi, ma dopo poche tornate il tutto pare assolutamente e drammaticamente claro. Come sempre la bontà della macchina si percepisce più dalla seconda guida che non dal numero uno. Ed alla Renault la regola si conferma, dato che Stitico gira vicinissimo ad Alonso che è davanti a tutti. Alla fine la prima file è tutta del color puffo - giallo diarrea, un triste spettacolo. Rikkio è buon terzo mentre il piedone in massello massiccio del Grullo porta la Yaris al quarto posto. Il prode Kaiser con una macchina che funzionicchia appena sopra lo squallore si affaccia in quinta posizione a 1 (uno) secondo e 4 (quattro) decimi da Alonso. In sintesi, diciamo una bella mezza giornata dal primo, giusto per quantificare il distacco. Ma si tratta di un problema di gomme, di caldo, di freddo, di mescole, di strategia, di tua nonna in carriola.... la triste realtà è che la puledra NON VA'!!!!! La Rossa non è abbastanza veloce, e basta!!!!!!

Alla domenica sul calar della sera eccoci tutti pronti davanti al video per capire quante bastonate prenderà la Rossa. Possibilità di vincere zero, a meno di un disastro termonucleare planetario che non intacchi miracolosamente il Kaiser. E ovviamente noi tutti confidiamo fiduciosi in questo evento.

La partenza è già un cinema. Il Kaiser estrae dalla scucchia una delle sue più raccapriccianti partenze, per le quali si è guadagnato sul campo il titolo di Lumacher dello start, e si fa infinocchiare come un fesso da Montoya e dal figlio del tricheco. Morale il Kaiser perde ben due posizioni in griglia facendo una figura oscena. Fortunatamente partiva dalla parte pulita, in caso contrario si sarebbe trovato a lottare alla prima curva con il nostro mitico Vitantonio.

Ma ecco che alla partenza un’altro bel tordone fa la sua porca figura. E’ il prode stitico che parte con una mezza giornata di anticipo, si ferma, riparte e chissà cos’altro combina. nel dopo gara denuncerà un problema di candele sporche. In seconda posizione, dietro Alonso che parte sempre a cannone e non sbaglia mai (NdS: mortacci sua!), si piazza quindi il buon Rikkio. Mentre la giuria rivede la partenza di Stitico (anche Stevie Wonder si sarebbe accorto della partenza anticipata) passano alcuni giri, durante i quali Montoya ne tenta di tutti i colori su Rosberg finchè non lo stende alla chicane entrandogli elegantemente nella fiancata. Incidente di gara si dirà, ma a in realtà appare evidente la smagliante imbecillità Colombiana, grazie alla quale l'incidente è sicuro se chi subisce l'attacco accenna ad una minima resistenza.

In tutta questa baraonda il Kaiser recupera con pieno merito del suo culo leggendario le sue due posizioni perse, portandosi alle spalle del grullo. Poi fermano Stitico e la Rossa si trova quarta alle spalle della Yaris F1. Che bel risultato. Ma al di là dei coup de cul, la dura realtà si evidenzia crudele: dopo nove giri il Kaiser è a oltre dieci secondi da Alonso e risulta chiaro che per passare il grullo gli deve sparare.

Bene, tutto procede per il meglio ed ecco che il prode Ralfonso prende la scena. Come i bene informati sanno, il nostro eroe sta testando l’ultimo modello di navigatore satellitare Tom Tom Go, il nuovo optional della Yaris, ma la mappa che gli hanno montato ha qualche difettuccio. Arriva infatti da un disco crackkato che proviene dalla famosissima ditta "Fott Iamo o Qua Glione srl" di Castellamare di Stabia. E si sa in queste zone alcune volte la destra e la sinistra sono cose assai difficili da identificare. Infatti il Ralfonso arriva al tornantino e invece di girare verso destra gira regolarmente dall'altra parte finendo nel prato fiorito. Questo bel film si sbobina almeno una decina di volte. Alla cuffia di Ralfonso pare che la voce del navigatore dica “cumpà volta dove vuoi, segui la strada”. Ma il chip mono neuronico montato nel cranio di Ralfonso non decide il dove e quindi il tapino si gira sempre su se stesso.

Passano malinconicamente i giri ed ecco che lo scarafo team ne fa una delle sue. Dato che Rikkio è alle spalle di Alonso e magari lo può anche attaccare, al secondo stop entrano in scena sulla ruota posteriore destra i due nuovi valenti meccanici: il mago Forrest e il fantasma Formaggino. Non appena Rikkio si ferma i due magici inservienti fanno al meglio il loro lavoro che consiste nell’apparizione - sparizione della posteriore destra. Et voilà gomma vince / gomma perde, e Rikkio riparte dopo una mezz’ora con una fumata inequivocabile proveniente dal centro dell’abitacolo. Di colpo il distacco da Alonso passa da pochi decimi a oltre 5 secondi. E la giostra è veramente finita.

Negli ultimi giri ecco che le grand cul del Kaiser si materializza sotto forma dell'indegno Villeneuve. Il figlio del figlio del vento arriva alle spalle di un doppiato, esce leggermente di traiettoria nonche di testa e centra in modo vergognoso il muro facendo un frullato della sospensione anteriore sinistra . Safety Car e tutti nuovamente in gruppo compatto. Certo tra Alonso e Rikkio ci sono un paio di doppiati come tra Rikkio e il Kaiser, ma magari negli ultimi giri qualche cosa succede. Si, succede che Alonso in poche tornate rifila cinque secondi a tutti con una facilità irrisoria, per poi fare gli ultimi km in piedi sull'alettone salutando le folle.

Nel mentre, il Kaiser approfitta della pochezza della McLaren e del suo alfiere Rikkio che si svampa a pochi km dal traguardo sbagliando come un bambino e perdendo così una ormai saldissima seconda posizione. Stitico arriva quarto, Massa ottimo quinto a due giorni ed il Grullo raccatta il primo punto dell’anno.

Una desolazione totale. Siamo indietro come non mai e le possibilità di vittoria sono legate esclusivamente ad una cappella di Alonso oppure, visti i precedenti nel recente passato, ad una gomma che si caramella sul catino di Indy. Altrimenti il catino lo si deve riempire nuovamente di lacrime.

Pensierini della notte (buia). Mazzonictus è completamente brasato e sulla stessa linea lo stanno raggiungendo Capelli Persi e Piola. Allo start non si accorgono che Stitico anticipa leggermente la partenza. Pensate che Stitico è partito alle 14 ora italiana e il resto alle 14 ora di Montreal!!

In quanto alla Rossa, servono a poco le dichiarazioni di ottimismo. Ormai sono necessari i fatti e questi dimostrano senza alcuna ombra di dubbio che la Renault spopola, fa quello che vuole, va tremendamente più forte degli altri e vince a mani basse con il suo pilota di punta. Il quale non denuncia il minimo accenno di errore o incertezza. Altro discorso è quello di Stitico che da buon gregario fa la fine di tristigno dei bei tempi, quando il Kaiser poteva guidare anche bendato tanto vinceva con margini giganteschi mentre lui se andava molto bene arrivava secondo, se invece cappellava qualche cosa arrivava dietro agli altri. Così succede anche oggi alla Renault.

Per ultimo che dire di Tristigno. Dopo alcuni giri fatti al rallentatore si ferma e si ritira dichiarando che si tratta di un "problemangi di potengi del motorengi". Lui scende dalla macchina e va subito dai cronisti per farfugliare tra le lacrime che la macchinengi era piena di problemangi ecceterengi ecceterengi. Dopo qualche minuto lo chiamano con l’altoparlante modello bagni di Romagna: "il bambino tristigno è pregato di andare al box perchè è atteso dai fucilieri del re". Il motivo è veramente banale, gli ingegneri hanno rimesso in moto il motore, che pare funzionare come un violino.....

Domenica prossima ci sarà la gara di Indy ed io fortunatamente sarò in ferie, probabilmente non riuscirò a vedere la gara e questo francamente non mi crea alcun problema dato che come al solito saremo dietro ad annaspare.

 

Il Criticatutto


 
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Aggiornato il: 19-dic-2023