Disastro, catastrofe, sciagura.
In occasione dello stesso GP in cui qualche anno fa il nostro eroe ruppe
un incantesimo malvagio che durava ormai da poco meno di 25 anni, abbiamo
assistito alla fine sbagliata di una impresa che avrebbe suggellato il mito
della scucchia più veloce della storia.
Personalmente sono rimasto impietrito in piedi davanti alla tv, nel
silenzio più totale, gli occhi pallati e la mandibola caduta a terra come
nei cartoon di Willie il coyote. A 17 giri dalla fine la freccia Rossa, per
l'ennesima volta lanciata verso una vittoria impeccabile, rallenta in una
scia di fumo bianco. Ebbene si, contro ogni ragionevole previsione l'otto
cilindri, evidentemente figlio degenere (e bastardo) nella nidiata 056 di
motori ultra affidabili, va in fumo distruggendo il morale e le speranze del
popolo ferrarista.
Tra una pioggia di santi e madonne, evocati da ogni angolo del mondo con
epiteti non propriamente rispettosi dalle orde di tifosi assatanati, il
Kaiser esce dal cockpit della sua fida (si fa per dire) 248, e con
l'espressione delle grandi occasioni (di disgrazia) trascina la scucchia
verso i box, arando vistosamente terreno ed asfalto. E mentre lo spagnoletto
prosegue attonito e incredulo verso una vittoria decisiva e regalata dalla
suerte, il Nostro entra in pit lane, tristemente a piedi.
Sembra incredibile ma è accaduto: il leggendario fattore CdK (Culo del
Kaiser) è stato tragicamente annichilito dal solo deretano capace di
competere a questi livelli stratosferici: quello del mitico piratone
Efflavius, di dimensioni proporzionate alla brillante cafonaggine con cui
conduce la sua vita di perdizione. Certo che con la Gregoraci, fanciulla di
cotante doti artistiche ed intellettuali, ci perderemmo più che volentieri
tutti quanti, in fila per tre col resto di due. Ma non divaghiamo.
All'arrivo in pit lane il Kaiser è già più disteso, l'espressione è meno
carica d'odio e meno ansiosa. In fondo ha già fatto tutto ciò che doveva: 1)
ha appena chiamato al cellulare le petit imperateur, ordinando di comunicare
subito a Gilles Simon e Paolo Martinelli l'obbligo immediato al suicidio di
massa con tutto il reparto motoristi. 2) I responsabili motoristi di gara
sono già nelle segrete del motorhome sotto le grinfie della santa
inquisizione. 3) La squadra meccanici è già sottoposta alla decimazione di
rito. 4) La Luger del nonno è già oliata e carica per il doveroso colpo alla
nuca dopo l'interrogatorio degli addetti alla telemetria. Non c'è proprio
altro da fare.
Ed ecco che la telecamera lo inquadra mentre distribuisce addii e strette
di mano ai suoi uomini del team, prima di assitere alle necessarie
fucilazioni. La florida inviata RAI Stellona Bruno lo raggiunge driblando le
guarnigioni che stanno ammassando fascine per i prossimi roghi, ed inizia
l'intervista in italiano. Lui sorride affabile. "Qvesta essere formulen
ein... noi afefamo fatto crande rimonten, e foi giornalisten lincua
biforcuten ci afefate già dato per defunten... (ja anche tu, crassa
fraulein...). E poi qvesta latrinen di motoren mi ha lasciaten a pieden...
ma io sono contenten lo stessen, perchè siamo una bella panzerdivisionen,
una familia... e poi ci foliamo tutti pene, e l'importante è parteciparen...
". Nel mentre passa un manipolo di meccanici pretoriani, che spingono con
dei forconi gli addetti alla telemetria, o ciò che ne rimane dopo le torture
dell'interrogatorio, verso il plotone di esecuzione appena approntato nei
retrobox. "Mon petit cannibàl, voulez vous comandèr le ploton d'execution
direttamont, o faccio ordinar la fucilation a notre ami Poldò? Si lo trouvè
naturalmont, che per smorser le dolor si è nascosto a mangiar 25 sfilatèn a
la mortadellà... ah, alor siam daccord con Ciccio Haug, me oui, ci presta la
carbolell pour le rogue dei motorist...". "Noi ezzeren un crande squadra,
infatti noi afere perso il campionaten con la macchina miglioren, fedete
come siamo generosen?" e in quel mentre spara un terrificante calcio negli
zebedei al petit imparateur, che si era intrufolato interrompendo
l'intervista "qvesto è un piccolo acconten, puffo immonden... ho cià
chiamato il presidenten, ha detto che l'anno prossimo il campionaten
mondialen macchinen agricolen non te lo toglie nessunen...".
Tra gli alti guaiti del mitico leader della GES, ormai impossibilitato a
diventare ancora padre, l'intervista prosegue rivelando finalmente il vero
animo umano e generoso del nostro imparreggiabile Kaiser. "Ja, dobbiamo
essere soddisfatten di questo risultaten. In fondo risparmieremo un zacco di
stipendi adessen che mezza squadren laforerà nelle miniere di sale per tutto
il 2007... Zcusa balena crassa, suona il telefoninen... tu aspetta, ja?
Pronto? Ah, Presidenten... si sono già suicidaten? Non ancoren??? che pallen
con questi saluti ai familiaren.... comunque, hai cià parlaten con Byrnen e
Costa, stanno profando in calleria del venten la scocca coi rostri per il
bambinen??? Ma siamo sicuren che in Prasilen non si sbaglia quel
deficienten, se centra Stitichen siamo rofinaten!!!".
Il mitico Kaiser. Che bello vederlo finalmente rivelarsi come quella
nobile persona che solo i suoi intimi (Nosferatu, Jack lo squartatore, il
collega Hannibal the Cannibal e lo squalo 1 2 3 e 4) conoscono veramente.
Quell'uomo che in fondo è soddisfatto di partecipare alla competizione, e
che considera la vittoria e lo sconfitta con lo stesso distacco...
Caro, grandissimo Kaiser. Un mostro di bravura, e soprattutto un mastino
assetato di sangue come te non lo troveremo più, almeno in questa era
geologica.
Il Criticatutto