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Malesia 2004.

E due. "Ebbene si, cari i miei autisten della Malesia, vi ho uccellaten un'altra volten...", disse Hannibal il Kaiser a suggello di una memorabile giornata. Ma andiamo con ordine.

I carrozzoni del circus Togni arrivano in Malesia sull’onda della batosta propinata dalla Rossa nel continente Australe, e tutti hanno fatto le ore piccole per cercare di capire come mai le macchine di Maranello sono riuscite a schiantare la concorrenza con tale irridente facilità.

Dalla Picciotto’s house le ore che precedono le prime prove del GP Malese scorrono nella usuale atmosfera distesa tra interrogatori, torture e fucilazioni di massa. Tutti comunque possono almeno contare su di una certezza: finalmente De Mascellonis, invitato caldamente dal Boss ad intraprendere la traversata in apnea della calotta polare, non potrà più nuocere essendo probabilmente finito dentro le fauci di una foca leopardo.

Per Rikkio invece il Padrino ha deciso di organizzare una terapia aggressiva che favorisca l’affermazione della sua spiccata personalità. Allo scopo è stata attrezzata sul nuovo motor home di Ciccio Haug una apposita stanza di espiazione.

In sostanza si tratta di una grande sala completamente tappezzata di poster del Kaiser che tiene in mano la foto di Rikkio e ridendo dice "sei una brutta kopien di CoGliYYYYYYYYYongen!!!". In contemporanea un video a tutta parete manda in onda senza interruzione le immagini vittoriose della Rossa e le brasature della Scarafo car. Alla fine del video appare il Boss che tronfio nel suo completo di fustagno con coppola sulla testa abbraccia la sua compagna di esecuzioni, la fida lupara carmelina e mormora: "corri fetusu, vai forte e arriva primo, altrimenti pensa a noi, aaaaaa!!!!"

Le prime riunioni presso lo Scarafo team cercano di fare il punto sulla situazione, ma qualcuno bussa alla porta "Ciccio, guarda chi è stu spacca zebedei!!!" Non appena Ciccio apre la porta il gelo si fa completo. Si presenta uno sgocciolante De Mascellonis, ancora in costume ascellare a righe del nonno. "Well guys, your top driver is here! Però, freddina l'acqua, mi sembrava di nuotare nel Lochness lake. Ah, le mie Highlands...." "Magari a Lochness ti avessi mandato, forse il mostro riusciva a digerirti, col gonnellino e tutto!!! Ma non è mai troppo tardi...".

E così dopo un primo momento di comprensibile sgomento il Boss deve rassegnarsi ad avere anche per questa gara lo Scozzese fetente in macchina. Si ricompone ed attacca la solita arringa: "bene picciotti miei, ascoltatemi bene... a questo punto l’unica strategia vincente, a parte lo sterminio di lupara, è quella di scaldare l’asfalto oltre i 200 gradi, così le gomme a mandorla a schifiu finiscono e noi vinciamo di sicuro. Per scaldarle bisogna creare un tappeto di raudi che scoppiando genereranno un calore bestiale". Tutti i picciotti ululano di gioia e iniziano a caricare le Alfetta con i raudi più potenti mai conosciuti. "E tu Cicciuzzo stella di latta, che mi dici del frullatore Merdecess!? Riusciamo a farli 30 giri in prima, stavolta!!????" "Sicuramenten mein fuhrer, dopo ultimi test al banco dei salumi va tutto molto penissimen! Il nostro boliden può fare 3 GP a tavoletta senza andare kaputt, ja!! Se poi ritrofo i 4 bulloni che stringono la testata sarò ancora più sikuren, ehm..." "Santa Rosalia, ma che ho fatto per meritare tutto questo... prima con un Minkia solo si vinceva, adesso che di minkioni ce n'è un esercito si perde sempre!!!".

Nel quartiere Rosso è tutto tranquillo, solo il Kaiser, sempre con la maschera del Dr.Hannibal, cerca di azzannare tutti quelli che gli si avvicinano, generando una certa apprensione tra i meccanici più giovani. Per portarsi avanti col lavoro ha già fatto ingabbiare una dozzina di Nippo ingegneri Bridgestone, così se le gomme vanno male sono già pronti per l'esecuzione sommaria. Rubinhetto, gasato dalla ottima prestazione Australiana, dove tramite sedute di autoipnosi si è convinto di avere lottato allo stremo col Kaiser che lo ha battuto solo dopo maschia lotta (NdS: brutta cosa le droghe pesanti), si lancia nelle solite previsioni di trionfo tra l'assoluta indifferenza generale. I Nippo dalla gabbia ridono come deficienti e spergiurano che le gomme andranno benissimo, l'atmosfera è idilliaca e Poldo sgranocchia placido il suo sfilatino pugliese da 20Kg.

Anche le petit imperateur gongola, e chiosa: "Mes pretoriens, se si fa risultè anche ici dans le Malesian, le mondial est terminè, monsieur Ecclestone avec dit che ci premia senza fare la gara, tant se l'istesss!!"

Ma come al solito, dopo le parole si passa ai fatti. Il Venerdì le McLaren sfoggiano grandi novità aerodinamiche: un'ala anteriore originalissima stile cucchiaio da polenta, ma deforme. Piola alla vista della nuova meraviglia ha un coccolone, e appena ripresosi va alla disperata ricerca del suo idolo Newey per baciarlo in bocca. Ma Adrian non c'entra nulla in tutto questo, in realtà grazie ai detective privati della nostra agenzia di spionaggio (NdS: la famosa PCS - Paraboloni, Cimici e Scarrafoni - seconda solo alla SPECTRE del gen. Erya) abbiamo scoperto che la spiegazione è ben diversa. Il Giovedì il buon Ciccio Haugh inciampando del forchettone da griglia era planato di tergo sull'ala anteriore dell'utilitaria di Rikkio man, bombandola alla grande. A seguito del frittatone il buon Ciccio rischiava la garrota, e ha chiesto allora consiglio al buon De Mascellonis, esperto di pene corporali dopo le tante punizioni subite in anni di onorata carriera nello scarafo team. Su suo consiglio Ciccio ha bombato pure l'altra ala, spacciandola come soluzione aerodinamica.

Sarà l'innovazione, sarà il culo di Ciccio, sta di fatto che il Venerdì Rikkio si beve tutti quanti, e alla fine della giornata guida la muta con il nuovo record della pista. Ma fu vera gloria? Non si direbbe, a giudicare dai sorrisini diabolici che sfoggiano nei box della Rossa.

Arriva il Sabato ed inizia quella pallosissima sequenza che secondo le teorie di Max & Tux dovrebbe corrispondere alle qualifiche. La prima sessione vede una Renault galattica seguita dal resto della truppa. Rikkio si difende ed è davanti al Kaiser che pare essere arrivato sul traguardo con il freno a mano tirato. Le Williams arrancano, Patrizio e Frank sono allo sbando e cominciano a pensare seriamente al suicidio di massa.

Quando iniziano le cinquine della seconda sessione, queste si abbattono pesantemente sui caschi dei malcapitati. I nostri Pantano e Bruni, e i vari Klien e Baumgartner si perdono nella loro mediocrità. Così come Nicolino Heidi, che sarà anche molto amico di Suchmaker ma va pianino, e farebbe bene a rientrare al suo nido sui mondi, con le caprette che gli fanno ciao.

Merita subito una citazione la Piastrella di Faenza, che pare aver trovato nuovi fondi attraverso la graziosa riffa di beneficenza "adotta una piastrella". Alla fine sono stati raccolti denari bastevoli per provare in galleria del vento della Polistil. Si prevedono test aerodinamici per auto, piloti, meccanici, piastrelle e calcestruzzi in genere.

E finalmente è il turno dei magnifici dieci. De Mascellonis fa pena come al solito, ma questa volta è in ottima compagnia. Ad esempio, anche Ralfonso fa schifo, ed alla fine scende dal suo destriero avventandosi minaccioso sui fratelli Marx: "che faceste, o comici felloni, al ronzino che messer Patrizio mi ha donato? Gli zoccoli non erano ben bilanciati e avevo nello stesso tempo sottosterzo e sovrasterzo, come Herbie il maggiolino tutto matto!"

Una nota importante va scritta per Sato, il Nippo squilibrato. Il nostro arriva in una sinistra destra veloce e si gira come un tordo. La pattuglia RAI interroga il suo manager che dichiara: "Sato san essele pilota, folse, tloppo temelalio. Lui sapele di dovel lasciale gas in culva ma lui urlato banzai e tenuto piede giù. Gilato come uccello. Sato san molto colaggioso, ma un pochino imbecille. Saionara.". Si dimostra quindi come il teorema

Sato = classico Nippoglione

risulta assolutamente dimostrato.

Arrivano gli ultimi top driver, Rubinetto entra in pista e stampa un ottimo tempo. Lo si deduce dal fatto che va davanti a tutti e nessuno riesce a prenderlo. Anche il Colombia, che aveva fatto un buon tempo, si piazza inopinatamente dietro, così come Rikkio man col suo muso a cucchiaietto. Ma in tutto questo casino, ecco entrare in pista il Kaiser che, schiumante come non mai, compie il capolavoro. Al primo rilevamento è già in vantaggio di 4 decimi. Capelli esulta e Mazzonictus inizia a snocciolare il solito rosario di dati che ormai non possiamo più sentire. Al secondo rilevamento è davanti di mezza giornata e sul traguardo riesce ad andare così forte da simulare un viaggio tipo "Ritorno al Futuro". Clamoroso, è in pole con un tempo che risulta essere fatto il venerdì prima!!!. Tra i due ferraristi si inserisce Webber con una Jaguar in ottima forma, anche se con benzina equivalente ad un pieno del Ciao. Comunque, è ad un anno luce dal Kaiser.

Fernando Y Felipe YYYYYYYYYYAlonso, tenta il tutto per tutto. Monta sulle sue gomme una buona dose di scaglie di tartufo che dovrebbero dare un maggior grip con asfalto rovente. Ma la mossa di Efflavius non si rivela buona e lo spagnolo si gira dovendo partire in ultima posizione. Poco male, tenuto conto del mitico launch controlo Reanult chimico all'essenza di bagna cauda.

Lo sconforto attanaglia tutte le scuderie. "Ma come, siamo in Malesia, fa un caldo terribile, tutti girano con la benzina al minimo, i motori vanno a palla e comunque prendiamo una vita dal Kaiser???" In preda allo sconforto tutti vanno nei box a piangere, mentre Mazzonictus non ci sta più dentro e ulula in continuazione tempi, ordini di arrivo, statistiche dal 1950 ad oggi e qualsiasi altra informazione inutile che riesce a ricordare. Comunque la nottata trascorre tranquilla, dato che tutti sperano in un caldo asfissiante.

La domenica tutti sono pronti, ed il collegamento si apre con una leggera pioggerellina che in alcune zone della pista pare cadere copiosa. Rubinetto ha fatto una scelta di gomme diversa dal Kaiser. Non ha ancora capito che quello che fa il Kaiser è per definizione sempre giusto, lui tenta spesso di fare qualche cazzata e ci riesce quasi sempre.

I semafori si accendono, poi si spengono pronti via e la Jaguar di Webber parte in sesta con un leggerissimo ritardo. Le Rosse schizzano come proiettili e dietro inizia la bagarre. Da notare la partenza veramente infernale di Alonso che nel solo rettilineo passa una decina di utilitarie, incredibile il launch control alla bagna cauda. (NdS: le immagini dal camera car di Alonso allo start sono sconcertanti, sembravano tutti fermi!! I casi sono due: o si è trattato di siesta fulminante collettiva, od il launch control chimico è il tiro mancino 2004 del piratone Efflavius...)

La corsa sembra già finita, doppietta Rossa annunciata con il Colombia e Rikkio dietro al brasileiro. Ma come sempre il nostro prode triste fa la sua cappella quotidiana. Avendo scelto gomme dure, così tanto per fare l'originale, al secondo giro con l’asfalto bagnaticcio si scompone ad una curva e si fa uccellare pesantemente sia dal Colombia che da Rikkio man, salvando a stento la quarta posizione. La pirlaggine conclamata è una brutta bestia.

Il Kaiser gira guardingo e si fa avvicinare dal Colombia, ma non appena capisce dove staccare nelle curve bagnate ecco che saluta tutti e se ne va. La situazione mette in allarme le petit Imperateur, che grida "pretoriens, voglio immediatamont ici les ingegneurs nippons!". "Nippons, le gommons sont in difficultè quand piov pochen, vi sovvien de le glorieux GP americhen??? E alors enfants de la patrie, quand cass trovate un mescolon che va bien sur l'asfalt beucoup humid??". Ma

fortunatamente il tempo migliora e il Kaiser vola.

Dopo pochi giri Alonso è in ottava posizione (veramente brillante il giovin virgulto), mentre i soliti noti si scazzottano. Degno di nota è il duello tra Grullo e Button, i due si passano e si ripassano durante i pit stop dando vita ad un eccellente duello. Per dire la verità, all'inizio più che un duello sembrava una rissa, a giudicare dalla piratesca chiusura di porta del Grullo allo start, una manovra degna dei più classici scambi di complimenti tra il guerrillero Colombiano ed il gentleman driver Michelone Nostro, quando i due sono particolarmente incarogniti.

Nel frattempo Rubinetto, che resta sempre un simpatico pisquano, riesce a retrocedere addirittura fino alla settima posizione, prima che l’incapacità degli altri riesca a farlo risalire. La gara oramai vive esclusivamente dell’elastico tra Colombia ed il Kaiser, ma quest’ultimo tiene a bada abbastanza agevolmente il guerrilero, che avrebbe bisogno di un machete con la prolunga per provocare danni.

Verso metà gara inizia a brasarsi il primo motore, si tratta del BMW di Ralfonso, che ai box dichiara "ohibò, ero tranquillamente in sella al mio destriero quando ha iniziato ad avere problemi intestinali e si è fermato fumante a bordo strada. Io l'avevo detto a sir Patrizio di andarci piano con le carrube. Certo che facevo fatica ad andare dritto". A questo punto va confermata la poca stima che nutro nei confronti di Ralfonso. Pur con la miglior macchina dopo la Rossa le prende sempre dal Colombia, tranne casi rarissimi o quando il guerrigliero fuma troppo (dalle orecchie ovviamente). Ha solo il culo di essere il fratello del Kaiser, altrimenti al massimo farebbe il collaudatore alla Skoda. (NdS: se alla fine il Ralfonso rimedia un nuovo contratto principesco con la Williams, aggiungo un nuovo elemento tra i miei maggiori idoli: a fianco dell'Olonese, di Morgan, di Barbanera e di Efflavius metto anche Willi Weber, bucaniere honoris causa)

Passano ancora alcuni giri ed ecco che la caponata di Merdecess è cotta. Rikkio parcheggia fumante il suo bolide dalla stella di latta fusa. Il boss in preda a sconforto fa murare alcuni ingegneri nei piloni della sua nuova villa in costruzione, e sin qui siamo alle solite. Ma ci sono delle eclatanti novità: Ice driver, forse a causa del calore causato dalla fusione del Girmi teutonico, non è più ghiacciato e prende a spintoni un commissario di pista che gli si era avvicinato troppo. Poi riacquista la calma ed organizza con altri scarrafoni una conferenza stampa degna di Zelig. Dichiara: "E' sempre spiacevole non finire una gara, ma credo che abbiamo fatto un passo nella giusta direzione (forse ha parcheggiato meglio la macchina fusa rispetto all'Australia?), potevo arrivare tranquillamente a podio se se non avessi avuto problemi al rifornimento, se non si fosse rotta la trasmissione (ah, adesso il motore si chiama trasmissione?), se le Ferrari le Williams e le Renault si fossero tutte fermate, se oggi avesse grandinato, se Mario 'o meccanico lavorasse per la Ferrari, se la mia macchina non fosse una ciofeca, se..." e qui ha cominciato a piangere come un bambino, ricadendo subito in uno stato di rassegnato mutismo. Mentre altri tecnici della cupola insistevano con la balla clamorosa del guasto al cambio (più che guasto c'è un errore sul cambio, nel senso che hanno sbagliato a non cambiare il motore Merdecess con qualcosa di più affidabile, che so un bel Diesel MultiJet di una Stilo SW potrebbe consentire un buon passo avanti), anche Sir De Mascellonis diceva la sua: "Ho provato una certa soddisfazione migliorando rispetto a Melbourne, oh yes! Sono arrivato a soli tre quarti d'ora dal Kaiser, io godo come un riccio quando riesco ad incalzarlo così da vicino!". Chissà, forse in McLaren si stanno riconvertendo da top team F1 a banda di cabarettisti. Auguroni!

Siamo al gran finale. Grazie anche al ritiro di Rikkio Rubinetto torna in quarta posizione ad un paio di giorni dal Kaiser e dietro alla BAR. Per il gioco dei pit stop il prode Tristigno si ritrova secondo con il guerrillero Montoya a distanza ravvicinata. Emiliano scalpita e probabilmente in Ferrari ritardano il rientro del bimbo per dargli un pò fastidio, ma da qui a dichiarare che Rubinetto ha fatto da ignobile tappo ce ne passa. Ma tant'è, alla fine Montoya sostiene che senza Barrichello davanti avrebbe sicuramente preso ed affettato il Kaiser. Il fatto è che il guerrillero la coca dovrebbe spacciarla, non usarla in prima persona...

Quasi alla fine Mazzonictus inizia la macumba e va in piena trance da tifoso ferrarista. Prevede che Rubinetto riesca a bruciare Batton sul filo di lana. E che ci vuole, basta recuperare 9 sec in 8 giri e passare l'Inglesino sulle orecchie all'ultima curva. Mazzoncino, stiamo parlando di Rubinetto, non di Ayrton Senna (e perdonatemi l'irriverente accostamento di questi nomi...). E naturalmente non accade nulla di tutto ciò. Primo meritato podio per il buon Batton, e tutti felici e contenti. Tutti quelli che ci interessano, cioè quelli della banda Rossa. Il Kaiser dopo due gare è a 20 punti, un dominio nettissimo e nessuno in grado di dar fastidio. Forse solo il Colombia può fare qualche cosa ma per ora non riesce a dare veramente fastidio. L’Omnipresident benedice tutti dal monte Olimpo, le petit imperateur e Poldo sono contenti come bambini e ridacchiano di gusto nel vedere il Boss, sir Frank e Patrizio picchiare la testa contro il muro senza avere la minima idea di cosa combinare per recuperare un minimo di dignità competitiva. Il mondiale pare finito, speriamo bene!!!

Niente pagelle questa volta, ma solo qualche critica aggiuntiva. Degno di nota è il gran lavoro della Toyota. Fate le Yaris e i gipponi, non le F1, è meglio. Se la macchina fa schifo, il team non mi sembra il massimo dell'efficienza. Il vecchio marpione Panis, partito dal fondo dello schieramento, con una condotta di gara accorta era riuscito faticosamente a rimontare fino ad arrivare attorno alla decima posizione. Ma a questo punto riceve il segnale di rientro per il cambio gomme, arriva in pit lane e prosegue gioioso senza fermarsi, visto che i suoi meccanici non sono pronti per nulla. Stanno infatti giocando a pallone nel retro box. Il grande Oliviero non si scompone, e si limita con molta signorilità ad un amichevole gesto di auguri ai meccanici, alla squadra tutta ed alla relativa parentela, peccato che si distragga per questo piccolissimo disguido e venga beccato per velocità eccessiva in pit lane. Il terribile appuntato Cacace san, il collega orientale del mitico eroe della Polstrada, non ha abbastanza senso dell'umorismo per capire che il buon Panis è stato vittima di uno Scherzi a Parte, quindi lo sanziona senza pietà. E così altro giro altro regalo con transito in pit lane, e così via. Un giro fuori un giro dentro fino a fare 5 pit stop di fila, una bella strategia, nulla da obiettare.

Ci risentiamo per i commenti dal deserto. Se i cammelli non rompono forse vanno più forte della scarafo car.


 

Il Criticatutto


 
Altre critiche.
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Aggiornato il: 19-dic-2023