E due. "Ebbene si, cari i miei autisten della Malesia, vi ho uccellaten
un'altra volten...", disse Hannibal il Kaiser a suggello di una memorabile
giornata. Ma andiamo con ordine.
I carrozzoni del circus Togni arrivano in Malesia sull’onda della batosta
propinata dalla Rossa nel continente Australe, e tutti hanno fatto le ore
piccole per cercare di capire come mai le macchine di Maranello sono riuscite a
schiantare la concorrenza con tale irridente facilità.
Dalla Picciotto’s house le ore che precedono le prime prove del GP Malese
scorrono nella usuale atmosfera distesa tra interrogatori, torture e
fucilazioni di massa. Tutti comunque possono almeno contare su di una certezza:
finalmente De Mascellonis, invitato caldamente dal Boss ad intraprendere la
traversata in apnea della calotta polare, non potrà più nuocere essendo
probabilmente finito dentro le fauci di una foca leopardo.
Per Rikkio invece il Padrino ha deciso di organizzare una terapia aggressiva
che favorisca l’affermazione della sua spiccata personalità. Allo scopo è stata
attrezzata sul nuovo motor home di Ciccio Haug una apposita stanza di
espiazione.
In sostanza si tratta di una grande sala completamente tappezzata di poster
del Kaiser che tiene in mano la foto di Rikkio e ridendo dice "sei una brutta
kopien di CoGliYYYYYYYYYongen!!!". In contemporanea un video a tutta parete
manda in onda senza interruzione le immagini vittoriose della Rossa e le
brasature della Scarafo car. Alla fine del video appare il Boss che tronfio nel
suo completo di fustagno con coppola sulla testa abbraccia la sua compagna di
esecuzioni, la fida lupara carmelina e mormora: "corri fetusu, vai forte e
arriva primo, altrimenti pensa a noi, aaaaaa!!!!"
Le prime riunioni presso lo Scarafo team cercano di fare il punto sulla
situazione, ma qualcuno bussa alla porta "Ciccio, guarda chi è stu spacca
zebedei!!!" Non appena Ciccio apre la porta il gelo si fa completo. Si presenta
uno sgocciolante De Mascellonis, ancora in costume ascellare a righe del nonno.
"Well guys, your top driver is here! Però, freddina l'acqua, mi sembrava di
nuotare nel Lochness lake. Ah, le mie Highlands...." "Magari a Lochness ti
avessi mandato, forse il mostro riusciva a digerirti, col gonnellino e tutto!!!
Ma non è mai troppo tardi...".
E così dopo un primo momento di comprensibile sgomento il Boss deve
rassegnarsi ad avere anche per questa gara lo Scozzese fetente in macchina. Si
ricompone ed attacca la solita arringa: "bene picciotti miei, ascoltatemi
bene... a questo punto l’unica strategia vincente, a parte lo sterminio di
lupara, è quella di scaldare l’asfalto oltre i 200 gradi, così le gomme a
mandorla a schifiu finiscono e noi vinciamo di sicuro. Per scaldarle bisogna
creare un tappeto di raudi che scoppiando genereranno un calore bestiale".
Tutti i picciotti ululano di gioia e iniziano a caricare le Alfetta con i raudi
più potenti mai conosciuti. "E tu Cicciuzzo stella di latta, che mi dici del
frullatore Merdecess!? Riusciamo a farli 30 giri in prima, stavolta!!????"
"Sicuramenten mein fuhrer, dopo ultimi test al banco dei salumi va tutto molto
penissimen! Il nostro boliden può fare 3 GP a tavoletta senza andare kaputt,
ja!! Se poi ritrofo i 4 bulloni che stringono la testata sarò ancora più
sikuren, ehm..." "Santa Rosalia, ma che ho fatto per meritare tutto questo...
prima con un Minkia solo si vinceva, adesso che di minkioni ce n'è un esercito
si perde sempre!!!".
Nel quartiere Rosso è tutto tranquillo, solo il Kaiser, sempre con la
maschera del Dr.Hannibal, cerca di azzannare tutti quelli che gli si
avvicinano, generando una certa apprensione tra i meccanici più giovani. Per
portarsi avanti col lavoro ha già fatto ingabbiare una dozzina di Nippo
ingegneri Bridgestone, così se le gomme vanno male sono già pronti per
l'esecuzione sommaria. Rubinhetto, gasato dalla ottima prestazione Australiana,
dove tramite sedute di autoipnosi si è convinto di avere lottato allo stremo
col Kaiser che lo ha battuto solo dopo maschia lotta (NdS: brutta cosa le
droghe pesanti), si lancia nelle solite previsioni di trionfo tra l'assoluta
indifferenza generale. I Nippo dalla gabbia ridono come deficienti e
spergiurano che le gomme andranno benissimo, l'atmosfera è idilliaca e Poldo
sgranocchia placido il suo sfilatino pugliese da 20Kg.
Anche le petit imperateur gongola, e chiosa: "Mes pretoriens, se si fa
risultè anche ici dans le Malesian, le mondial est terminè, monsieur Ecclestone
avec dit che ci premia senza fare la gara, tant se l'istesss!!"
Ma come al solito, dopo le parole si passa ai fatti. Il Venerdì le McLaren
sfoggiano grandi novità aerodinamiche: un'ala anteriore originalissima stile
cucchiaio da polenta, ma deforme. Piola alla vista della nuova meraviglia ha un
coccolone, e appena ripresosi va alla disperata ricerca del suo idolo Newey per
baciarlo in bocca. Ma Adrian non c'entra nulla in tutto questo, in realtà
grazie ai detective privati della nostra agenzia di spionaggio (NdS: la famosa
PCS - Paraboloni, Cimici e Scarrafoni - seconda solo alla SPECTRE del gen.
Erya) abbiamo scoperto che la spiegazione è ben diversa. Il Giovedì il buon
Ciccio Haugh inciampando del forchettone da griglia era planato di tergo
sull'ala anteriore dell'utilitaria di Rikkio man, bombandola alla grande. A
seguito del frittatone il buon Ciccio rischiava la garrota, e ha chiesto allora
consiglio al buon De Mascellonis, esperto di pene corporali dopo le tante
punizioni subite in anni di onorata carriera nello scarafo team. Su suo
consiglio Ciccio ha bombato pure l'altra ala, spacciandola come soluzione
aerodinamica.
Sarà l'innovazione, sarà il culo di Ciccio, sta di fatto che il Venerdì
Rikkio si beve tutti quanti, e alla fine della giornata guida la muta con il
nuovo record della pista. Ma fu vera gloria? Non si direbbe, a giudicare dai
sorrisini diabolici che sfoggiano nei box della Rossa.
Arriva il Sabato ed inizia quella pallosissima sequenza che secondo le
teorie di Max & Tux dovrebbe corrispondere alle qualifiche. La prima sessione
vede una Renault galattica seguita dal resto della truppa. Rikkio si difende ed
è davanti al Kaiser che pare essere arrivato sul traguardo con il freno a mano
tirato. Le Williams arrancano, Patrizio e Frank sono allo sbando e cominciano a
pensare seriamente al suicidio di massa.
Quando iniziano le cinquine della seconda sessione, queste si abbattono
pesantemente sui caschi dei malcapitati. I nostri Pantano e Bruni, e i vari
Klien e Baumgartner si perdono nella loro mediocrità. Così come Nicolino Heidi,
che sarà anche molto amico di Suchmaker ma va pianino, e farebbe bene a
rientrare al suo nido sui mondi, con le caprette che gli fanno ciao.
Merita subito una citazione la Piastrella di Faenza, che pare aver trovato
nuovi fondi attraverso la graziosa riffa di beneficenza "adotta una
piastrella". Alla fine sono stati raccolti denari bastevoli per provare in
galleria del vento della Polistil. Si prevedono test aerodinamici per auto,
piloti, meccanici, piastrelle e calcestruzzi in genere.
E finalmente è il turno dei magnifici dieci. De Mascellonis fa pena come al
solito, ma questa volta è in ottima compagnia. Ad esempio, anche Ralfonso fa
schifo, ed alla fine scende dal suo destriero avventandosi minaccioso sui
fratelli Marx: "che faceste, o comici felloni, al ronzino che messer Patrizio
mi ha donato? Gli zoccoli non erano ben bilanciati e avevo nello stesso tempo
sottosterzo e sovrasterzo, come Herbie il maggiolino tutto matto!"
Una nota importante va scritta per Sato, il Nippo squilibrato. Il nostro
arriva in una sinistra destra veloce e si gira come un tordo. La pattuglia RAI
interroga il suo manager che dichiara: "Sato san essele pilota, folse, tloppo
temelalio. Lui sapele di dovel lasciale gas in culva ma lui urlato banzai e
tenuto piede giù. Gilato come uccello. Sato san molto colaggioso, ma un pochino
imbecille. Saionara.". Si dimostra quindi come il teorema
Sato = classico Nippoglione
risulta assolutamente dimostrato.
Arrivano gli ultimi top driver, Rubinetto entra in pista e stampa un ottimo
tempo. Lo si deduce dal fatto che va davanti a tutti e nessuno riesce a
prenderlo. Anche il Colombia, che aveva fatto un buon tempo, si piazza
inopinatamente dietro, così come Rikkio man col suo muso a cucchiaietto. Ma in
tutto questo casino, ecco entrare in pista il Kaiser che, schiumante come non
mai, compie il capolavoro. Al primo rilevamento è già in vantaggio di 4 decimi.
Capelli esulta e Mazzonictus inizia a snocciolare il solito rosario di dati che
ormai non possiamo più sentire. Al secondo rilevamento è davanti di mezza
giornata e sul traguardo riesce ad andare così forte da simulare un viaggio
tipo "Ritorno al Futuro". Clamoroso, è in pole con un tempo che risulta essere
fatto il venerdì prima!!!. Tra i due ferraristi si inserisce Webber con una
Jaguar in ottima forma, anche se con benzina equivalente ad un pieno del Ciao.
Comunque, è ad un anno luce dal Kaiser.
Fernando Y Felipe YYYYYYYYYYAlonso, tenta il tutto per tutto. Monta sulle
sue gomme una buona dose di scaglie di tartufo che dovrebbero dare un maggior
grip con asfalto rovente. Ma la mossa di Efflavius non si rivela buona e lo
spagnolo si gira dovendo partire in ultima posizione. Poco male, tenuto conto
del mitico launch controlo Reanult chimico all'essenza di bagna cauda.
Lo sconforto attanaglia tutte le scuderie. "Ma come, siamo in Malesia, fa un
caldo terribile, tutti girano con la benzina al minimo, i motori vanno a palla
e comunque prendiamo una vita dal Kaiser???" In preda allo sconforto tutti
vanno nei box a piangere, mentre Mazzonictus non ci sta più dentro e ulula in
continuazione tempi, ordini di arrivo, statistiche dal 1950 ad oggi e qualsiasi
altra informazione inutile che riesce a ricordare. Comunque la nottata
trascorre tranquilla, dato che tutti sperano in un caldo asfissiante.
La domenica tutti sono pronti, ed il collegamento si apre con una leggera
pioggerellina che in alcune zone della pista pare cadere copiosa. Rubinetto ha
fatto una scelta di gomme diversa dal Kaiser. Non ha ancora capito che quello
che fa il Kaiser è per definizione sempre giusto, lui tenta spesso di fare
qualche cazzata e ci riesce quasi sempre.
I semafori si accendono, poi si spengono pronti via e la Jaguar di Webber
parte in sesta con un leggerissimo ritardo. Le Rosse schizzano come proiettili
e dietro inizia la bagarre. Da notare la partenza veramente infernale di Alonso
che nel solo rettilineo passa una decina di utilitarie, incredibile il launch
control alla bagna cauda. (NdS: le immagini dal camera car di Alonso allo start
sono sconcertanti, sembravano tutti fermi!! I casi sono due: o si è trattato di
siesta fulminante collettiva, od il launch control chimico è il tiro mancino
2004 del piratone Efflavius...)
La corsa sembra già finita, doppietta Rossa annunciata con il Colombia e
Rikkio dietro al brasileiro. Ma come sempre il nostro prode triste fa la sua
cappella quotidiana. Avendo scelto gomme dure, così tanto per fare l'originale,
al secondo giro con l’asfalto bagnaticcio si scompone ad una curva e si fa
uccellare pesantemente sia dal Colombia che da Rikkio man, salvando a stento la
quarta posizione. La pirlaggine conclamata è una brutta bestia.
Il Kaiser gira guardingo e si fa avvicinare dal Colombia, ma non appena
capisce dove staccare nelle curve bagnate ecco che saluta tutti e se ne va. La
situazione mette in allarme le petit Imperateur, che grida "pretoriens, voglio
immediatamont ici les ingegneurs nippons!". "Nippons, le gommons sont in
difficultè quand piov pochen, vi sovvien de le glorieux GP americhen??? E alors
enfants de la patrie, quand cass trovate un mescolon che va bien sur l'asfalt
beucoup humid??". Ma
fortunatamente il tempo migliora e il Kaiser vola.
Dopo pochi giri Alonso è in ottava posizione (veramente brillante il giovin
virgulto), mentre i soliti noti si scazzottano. Degno di nota è il duello tra
Grullo e Button, i due si passano e si ripassano durante i pit stop dando vita
ad un eccellente duello. Per dire la verità, all'inizio più che un duello
sembrava una rissa, a giudicare dalla piratesca chiusura di porta del Grullo
allo start, una manovra degna dei più classici scambi di complimenti tra il
guerrillero Colombiano ed il gentleman driver Michelone Nostro, quando i due
sono particolarmente incarogniti.
Nel frattempo Rubinetto, che resta sempre un simpatico pisquano, riesce a
retrocedere addirittura fino alla settima posizione, prima che l’incapacità
degli altri riesca a farlo risalire. La gara oramai vive esclusivamente
dell’elastico tra Colombia ed il Kaiser, ma quest’ultimo tiene a bada
abbastanza agevolmente il guerrilero, che avrebbe bisogno di un machete con la
prolunga per provocare danni.
Verso metà gara inizia a brasarsi il primo motore, si tratta del BMW di
Ralfonso, che ai box dichiara "ohibò, ero tranquillamente in sella al mio
destriero quando ha iniziato ad avere problemi intestinali e si è fermato
fumante a bordo strada. Io l'avevo detto a sir Patrizio di andarci piano con le
carrube. Certo che facevo fatica ad andare dritto". A questo punto va
confermata la poca stima che nutro nei confronti di Ralfonso. Pur con la
miglior macchina dopo la Rossa le prende sempre dal Colombia, tranne casi
rarissimi o quando il guerrigliero fuma troppo (dalle orecchie ovviamente). Ha
solo il culo di essere il fratello del Kaiser, altrimenti al massimo farebbe il
collaudatore alla Skoda. (NdS: se alla fine il Ralfonso rimedia un nuovo
contratto principesco con la Williams, aggiungo un nuovo elemento tra i miei
maggiori idoli: a fianco dell'Olonese, di Morgan, di Barbanera e di Efflavius
metto anche Willi Weber, bucaniere honoris causa)
Passano ancora alcuni giri ed ecco che la caponata di Merdecess è cotta.
Rikkio parcheggia fumante il suo bolide dalla stella di latta fusa. Il boss in
preda a sconforto fa murare alcuni ingegneri nei piloni della sua nuova villa
in costruzione, e sin qui siamo alle solite. Ma ci sono delle eclatanti novità:
Ice driver, forse a causa del calore causato dalla fusione del Girmi teutonico,
non è più ghiacciato e prende a spintoni un commissario di pista che gli si era
avvicinato troppo. Poi riacquista la calma ed organizza con altri scarrafoni
una conferenza stampa degna di Zelig. Dichiara: "E' sempre spiacevole non
finire una gara, ma credo che abbiamo fatto un passo nella giusta direzione
(forse ha parcheggiato meglio la macchina fusa rispetto all'Australia?), potevo
arrivare tranquillamente a podio se se non avessi avuto problemi al
rifornimento, se non si fosse rotta la trasmissione (ah, adesso il motore si
chiama trasmissione?), se le Ferrari le Williams e le Renault si fossero tutte
fermate, se oggi avesse grandinato, se Mario 'o meccanico lavorasse per la
Ferrari, se la mia macchina non fosse una ciofeca, se..." e qui ha cominciato a
piangere come un bambino, ricadendo subito in uno stato di rassegnato mutismo.
Mentre altri tecnici della cupola insistevano con la balla clamorosa del guasto
al cambio (più che guasto c'è un errore sul cambio, nel senso che hanno
sbagliato a non cambiare il motore Merdecess con qualcosa di più affidabile,
che so un bel Diesel MultiJet di una Stilo SW potrebbe consentire un buon passo
avanti), anche Sir De Mascellonis diceva la sua: "Ho provato una certa
soddisfazione migliorando rispetto a Melbourne, oh yes! Sono arrivato a soli
tre quarti d'ora dal Kaiser, io godo come un riccio quando riesco ad incalzarlo
così da vicino!". Chissà, forse in McLaren si stanno riconvertendo da top team
F1 a banda di cabarettisti. Auguroni!
Siamo al gran finale. Grazie anche al ritiro di Rikkio Rubinetto torna in
quarta posizione ad un paio di giorni dal Kaiser e dietro alla BAR. Per il
gioco dei pit stop il prode Tristigno si ritrova secondo con il guerrillero
Montoya a distanza ravvicinata. Emiliano scalpita e probabilmente in Ferrari
ritardano il rientro del bimbo per dargli un pò fastidio, ma da qui a
dichiarare che Rubinetto ha fatto da ignobile tappo ce ne passa. Ma tant'è,
alla fine Montoya sostiene che senza Barrichello davanti avrebbe sicuramente
preso ed affettato il Kaiser. Il fatto è che il guerrillero la coca dovrebbe
spacciarla, non usarla in prima persona...
Quasi alla fine Mazzonictus inizia la macumba e va in piena trance da tifoso
ferrarista. Prevede che Rubinetto riesca a bruciare Batton sul filo di lana. E
che ci vuole, basta recuperare 9 sec in 8 giri e passare l'Inglesino sulle
orecchie all'ultima curva. Mazzoncino, stiamo parlando di Rubinetto, non di
Ayrton Senna (e perdonatemi l'irriverente accostamento di questi nomi...). E
naturalmente non accade nulla di tutto ciò. Primo meritato podio per il buon
Batton, e tutti felici e contenti. Tutti quelli che ci interessano, cioè quelli
della banda Rossa. Il Kaiser dopo due gare è a 20 punti, un dominio nettissimo
e nessuno in grado di dar fastidio. Forse solo il Colombia può fare qualche
cosa ma per ora non riesce a dare veramente fastidio. L’Omnipresident benedice
tutti dal monte Olimpo, le petit imperateur e Poldo sono contenti come bambini
e ridacchiano di gusto nel vedere il Boss, sir Frank e Patrizio picchiare la
testa contro il muro senza avere la minima idea di cosa combinare per
recuperare un minimo di dignità competitiva. Il mondiale pare finito, speriamo
bene!!!
Niente pagelle questa volta, ma solo qualche critica aggiuntiva. Degno di
nota è il gran lavoro della Toyota. Fate le Yaris e i gipponi, non le F1, è
meglio. Se la macchina fa schifo, il team non mi sembra il massimo
dell'efficienza. Il vecchio marpione Panis, partito dal fondo dello
schieramento, con una condotta di gara accorta era riuscito faticosamente a
rimontare fino ad arrivare attorno alla decima posizione. Ma a questo punto
riceve il segnale di rientro per il cambio gomme, arriva in pit lane e prosegue
gioioso senza fermarsi, visto che i suoi meccanici non sono pronti per nulla.
Stanno infatti giocando a pallone nel retro box. Il grande Oliviero non si
scompone, e si limita con molta signorilità ad un amichevole gesto di auguri ai
meccanici, alla squadra tutta ed alla relativa parentela, peccato che si
distragga per questo piccolissimo disguido e venga beccato per velocità
eccessiva in pit lane. Il terribile appuntato Cacace san, il collega orientale
del mitico eroe della Polstrada, non ha abbastanza senso dell'umorismo per
capire che il buon Panis è stato vittima di uno Scherzi a Parte, quindi lo
sanziona senza pietà. E così altro giro altro regalo con transito in pit lane,
e così via. Un giro fuori un giro dentro fino a fare 5 pit stop di fila, una
bella strategia, nulla da obiettare.
Ci risentiamo per i commenti dal deserto. Se i cammelli non rompono forse
vanno più forte della scarafo car.
Il Criticatutto