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Malesia 2003.

Ci siamo, si passa dalla terra degli aborigeni a quella dei tigrotti di Salgariana memoria. Le guarnigioni rosse aggrediscono la Malesia con fare minaccioso, è tassativo lavare l'onta del mancato podio in Australia. Michelone Nostro è leggerissimamente teso e si presenta con una faccia simile a quella mostrata ai box McLaren dopo l'incidente con De Mascellonis a Spa 98, mentre il grande puffo, dopo avere sofferto ustioni di terzo grado alle parti basse per avere assaggiato i fulmini scagliati dal Divino Presidentissimo, arriva al circuito a bordo del suo speciale 747 Air Puff One. Appena dopo l'atterraggio sul rettilineo dei box, il Grande Puffo viene scortato al motorhome da una guardia rinforzata di pretoriens in tenuta da battaglia. Poldo, appena rimessosi dai lievissimi problemi gastrointestinali legati alla "fagiolata dell'aborigeno", arriva con i 75 panini d'ordinanza pressati nella sua pratica Samsonite da viaggio, contenente i piani strategici segretissimi per il GP redatti dalla signora Pina, l'inafferrabile donna delle pulizie di Maranello. Tra briciole di michette e macchie di maionese i microfilm con le strategie di gara questa volta sono chiari ed infallibili: si ritorna a fare sul serio!

Il team degli scarrafoni intanto, nero e lugubre nella sua tipica livrea, attrezza i suoi spazi nel paddock. Il Padrino, che dopo tanto tempo ha ritrovato il suo famoso ghigno abbagliante con dente d'oro, lucida soddisfatto la sua collezione di lupare. Anche Rikkio, appena nominato da Ron the Boss "picciotto d'onore di prima classe" dopo le performances australiane, fa la sua parte per preparare il covo, naturalmente nel più assoluto silenzio. De Mascellonis invece non è della partita, è assente giustificato. Dopo l'ultima magistrale vittoria caparbiamente ottenuta a suon di sorpassi mozzafiato (NdS: si, dei doppiati) ha finalmente ottenuto gli onori meritati: Italia 1 lo ha ingaggiato per una partecipazione fissa a "Zelig Circus F1", dove riprenderà il personaggio di Leonardo "energia pura" Manera e ribadirà la sua determinazione e la sua mistica premonizione per la vittoria nel campionato 2003 per la gioia degli estimatori del cabaret. Ciccio Haugh ovviamente si occupa dei vettovagliamenti, e per meglio calarsi nell'atmosfera locale sta iniziando a preparare una monumentale grigliata di serpenti.

Niente da dichiarare ai box Williams, se non il fatto che Ralfonso, sempre più furioso a causa di voci secondo le quali lui sarebbe gay e la moglie un pochino mign.. (che simpatici buontemponi questi giornalisti tedeschi), gira nei box con mutandoni di ghisa originali Krupp.

In molti notano che Efflavius Briatorius, che gira per il paddock direttamente in motoscafo, è stranamente raggiante. Il noto pirata deve averne pensata qualcuna delle sue, e fa la ruota sfoggiando il suo nuovo profumo "eau de tarteuf", che gli consente di far sentire la sua fragrante presenza a circa 2 km di distanza. Di conseguenza, cresce il numero di puntate sulle caffettiere Renault vincenti, come si dice "Efflavius che olezza, la Renault impazza".

Il venerdì parte la festa e tutti si affannano a fare temponi a serbatoi vuoti. Nei box della rossa le facce sono allegre,perfino Rubinetto non piange. Tutto sembra essere sotto controllo. Le petit imperateur e Poldo sono soddisfatti e sognano un fine settimana stile 2002. Illusi. Ralfonso, che più che guardare la pista si guarda le spalle, fa schifo oltremisura, ma per fortuna Emiliano salva l'onore dell'Ordine della Carrozzella. Rikkio va forte ed alle interviste fa dire dal suo orso bianco ventriloquo che le gomme vanno molto bene, mentre De Mascellonis con occhio pallato già pensa alle orge monumentali per festeggiare il suo titolo mondiale. Efflavius, non visto, aggiunge un additivo a base di bagna cauda al propellente e le Renault viaggiano a mille.
Colpo di scena il Sabato con la prima fila monopolizzata dalla Renault, che producendo un olezzzo Mefistofelico ottiene i due migliori tempi! In terza ruota Michelone Nostro, che prende paga nel terzo settore anche se ha una velocità di punta degna di un F15. Rubinetto non perde l'occasione di fare la sua solita figura di cacca finendo dietro a De Mascellonis, mentre Rikkio canna glacialmente da par suo finendo dietro alla motofalciatrice svizzera di Heidi. Al rientro deve affrontare il Padrino incazzato, che guardandolo negli occhi gli urla "e che minkia!!!". Lui umilmente ringrazia per il paragone....
Tutti tranquilli, compreso Michelone che si ritrova in seconda fila. Gli hanno appena assicurato che le Renault partiranno con un ditale di benzina nel serbatoio. Ma non è vero, il bieco Briatorius è riuscito a tenere nascosta la verità: nel serbatoio delle Renault c'è si un ditale, ma di bagna cauda agliata ad alto potenziale, che assicura un'autonomia per un terzo di gara.

Durante l'ultima parte del giro di Rikkio il regista Malese, evidentemente ubriaco, riprende De Mascellonis, che lo aveva preceduto, mentre rientra ai box. Mazzoncino ovviamente scambia scozzesi bolliti per finnici glaciali, e si scatena: "Amici telespettatori, colpo di scena! Raikkonen ha deciso di cambiare strategia, rinuncia al giro lanciato e parte in ultima fila! Che cosa avranno pensato alla McLaren? Forse vogliono essere sicuri di adattare l'assetto all'ultimo momento, se domani nevica partiranno con le catene, un vantaggio notevole!". Fin qui nulla di nuovo. Quello che mi preoccupa è che Capelli, che pure nel 92 ha guidato (male) una (pessima) Ferrari in più di un GP, va dietro convinto alle elucubrazioni del Mazzoncino. Dobbiamo arrenderci all'evidenza: la sindrome da telecronista scemo è infettiva.

Eccoci alla domenica con i consueti pronostici dei sedicenti telecronisti. Le Renault dovrebbero avere un litro di benzina e quindi dovrebbero fermarsi appena dopo la prima curva, no in realtà sono carichi come delle petroliere ed il primo pit dovrebbe essere a metà gara in Giappone. Il prode Mazzoncino tronca di netto i discorsi delle altre sibille con un deciso "non preoccupatevi tanto vince la Ferrari con Schumacher". Ed ecco che improvvisamente il cielo della Malesia si incupisce modello "La famiglia Addams", mentre svolazzano attorno i primi avvoltoi a caccia di carogne. Capelli e Piola indicano speranzosi agli avvoltoi Mazzoncino, ma i simpatici volatili si allontanano velocemente toccandosi gli attributi con le zampette.
Giro di lancio ed ecco che allo schieramento Giancarlo Stitichella arriva lemme lemme in una zona adibita a parcheggio per carico scarico. Si avvicina prontamente un policeman che in perfetto malese gli chiede "tu muso bianco palcheggiale in zona ploibita, cosa dovele scalicale?" "alimortè sta cazzo de machina me và a sinistra e mo sono fuori posto. Eddai viggile non fa er precisino, aspetta du minuti che faccio er parcheggio e parlamo, stamme a guardà che faccio na manovrina...". Detto, fatto: il buon Panzanella innesta la retro e si sposta per poi riprendere la sua corretta postura, ma così facendo surriscalda impercettibilmente la trasmissione del gioiello Jordan, per cui il ferro da stiro giallo si rifiuterà ostinatamente di partire: in pratica un abbacchio che guida un ciuchino, uno spettacolo pietoso.
Si accendono le luci, l'adrenalina sale, semafori spenti e via. Scattano tutti i bolidi all'arrembaggio, seguiti a breve distanza da Villeneuve che di corsa, munito ovviamente di collare HANS, tiene la scia delle piastrelle Minardi. I primi 4 arrivano come palle di cannone alla prima curva. De mascellonis parte a razzo ed entra all'interno in netto vantaggio su Michelone Nostro, che ci aveva deliziato con una bella partenza da bradipo addormentato degna di quelle sfoggiate ai tempi ante launch control. Lo scozzese fetente si accoda diligentemente a Jarno Grullo, e si trova sul fianco sinistro Michelone. Il quale un pò per la deliziosa fragranza all'aglio proveniente dalle Renault, un pò per l'incazzatura della partenza al moviolone s'imbufalisce nel più perfetto stile guerrigliero Zapatista. Dopo avere salutato De Mascellonis sventolandogli indice e mignolo, insiste in una improbabile lotta ed arriva al di fuori di ogni plausibile traiettoria alla seconda curva dove si ritrova chiuso dal povero Jarno Grullo. E così il nostro pentacampione, fulgido esempio di freddezza teutonica, strategia e bon ton, va a bocciare clamorosamente il bolide agliato di Jarno C.!

Si scatena così un gran caos alla seconda curva, con esplosioni, botti, mortaretti e pezzi di carbonio ovunque. Efflavius che stava festeggiando la brillante partenza con una magnum di tavernello e pinzimonio di peperoni, perde il controllo e scatta brandendo una damigiana del suo nuovo profumo verso i box Ferrari, minacciando rappresaglie chimiche. Poldo si prepara alle difese brandendo un tubo maxi di mostarda extraforte di Digione, fortunatamente intervengono alcuni commissari attrezzati con tuta ed equipaggiamento NBC e sedano la rissa.
Scattante come un bradipo e furbo come una volpe zoppa Rubinetto passa sul prato falciandolo con perizia, ed al rientro si ritrova in 75ma posizione. Prende la testa Fernando y Pereira y Peppino y Augusto y Felipe y Alonso, che riesce a prendere un lieve margine stordendo gli inseguitori con i letali effluvi provenienti dai suoi tubi di scarico.

Intanto Mazzoncino delira, pensa a una congiura di Ecclestone con i servizi segreti, forse ad un attentato ("Aaaatentato! Si tratta di attentato...") di Al Qeida, ma nulla di tutto ciò. L'amara verità è che... IL KAISER HA NUOVAMENTE CAPPELLATO!!!! Ai box Ferrari c'è un trambusto incredibile, le petit imperateur si sta confessando telefonicamente con l'onnipotente Presidant snocciolando nervosamente il rosario, Poldo si fa uno shampoo alla maionese mentre Pinocchio Colajanni tiene buoni i giornalisti: "tranquilli situazione sotto controllo tutto bene tutto previsto fa parte della strategia non ci sono problemi possiamo ancora vincere la corsa ed i prossimi 27 mondiali".

Dopo 2 giri in 128ma posizione il Kaiser rientra. I fidi meccanici si precipitano per cambiare il musetto ma pare che il problema sia lo scucchione che fa attrito sull'asfalto. Riparte di slancio e, come si poteva ampiamente supporre, al giro successivo viene penalizzato con un drive through. Morale: distacchi abissali e maschia lotta con le Minardi. Non male questo inizio di mondiale.
Intanto Giancarlo Salmonella è già da "Marino la mejo porchetta de Roma" a mangiarsi qualche cosa, mentre Jacques Villeneuve rientra ai box sempre correndo come un forsennato per un veloce rabbocco di Gatorade, tra l'altro rischiando davvero molto con il bocchettone dei rifornimenti, di diametro davvero notevole per le sue dimensioni di tappetto Canadese.

Per fortuna il leggendario culo di Michelone non lo abbandona nemmeno questa volta, tanto è vero che di lì a poco Sir De Mascellonis si ferma sul tracciato con evidenti noie elettroniche ed esce evidenziando perdite idrauliche sia proprie che della macchina. Ralfonso dal canto suo, partito con circa 10 minuti di ritardo ma in gran recupero, viaggia di conserva avendo un carico di benzina pari a quello della USS Enterprise, avendo optato per una originale tattica di un solo stop in 3 gare.

Ormai la situazione è compromessa, e Michelone in cuffia urla come un matto su pene corporali ed esecuzioni di massa al paddock. A questo punto si inserisce via radio Rubinetto: "la conoscengi quella del pilotengi crucchengi che si schiantengi alla prima curvangi?" La trasmissione si interrompe subito a causa di una una scarica punitiva a 360.000 volt che ragginge Tristigno (Nota dello Scemeggiatore: la Ferrari ha ottenuto di mantenere questo tipo di telemetria bidirezionale con la seguente motivazione: necessario il controllo elettrico a distanza per un pilota profondamente incapace di intendere e di volere. Gli allegati con la documentazione delle prestazioni di Tristigno in Australia si sono rivelati completi e molto convincenti). Nonostante l'elettroshock e l'assenza del collare HANS Rubinetto non si sveglia e Rikkio lo controlla con irridente facilità. A proposito del collare, come ben sapete Tristigno ha ottenuto la dispensa papale dalla FIA una volta chiarito che nel suo caso il mitico sistema HANS altro non è che un amico del Kaiser di nome Otto Hans (2,02 mt per 220 kg di peso), che per vedere da vicino le vicende del Circus Togni si attacca al collo del brasiliano come un pangolino e non lo molla mai durante tutto il fine settimana. La scomodità della cosa è notevole, ed in attesa di una cura dimagrante del simpatico tedescone il brasileiro guida in libertà, cioè è libero di combinare tutte le cazzate che vuole, tanto fa lo stesso.
Primi cambi gomme ed ecco che Rubinetto, con una mossa felina degna di un gatto di marmo rotto, passa senza sorpassi Fernando y Pereira y Peppino y Augusto y Felipe y Alonso e si trova brillantemente al secondo posto con circa 2 giorni di distacco dal finnico muto che, devo dire, parla poco ma corre tanto.
Dietro la bagarre è notevole, con Jarno Grullo che fa spettacolo e cerca in tutti i modi di rimontare, trascinandosi dietro Michelone che però non riesce a prenderlo. Alla fine Jarno C. Trulli farà di tutto per farsi superare, persino una splendida veronica a pochi giri dalla fine, ma il Kaiser prosegue sui suoi recenti livelli di apatia e non approfitta. Ma arriva insperata l'ultima botta di culo per Michelone, con Button che decide di mandare la sua gara a batton e va per prati cedendo gentilmente la sua posizione prima al Grullo e poi a Michelone.

Finisce il cinema con le scene da podio. Prima vittoria di Rikkio, che ovviamente tace e giustamente per l'occasione fa la faccia da funerale (NdS: alle interviste dichiarerà, scrivendo su una lavagnetta: non mi rendo conto di quanto è successo, forse domani, probabilmente tra qualche anno... io comunque non ho visto nè sentito nulla, non c'ero e se c'ero dormivo, comunque nulla saccio). Anche Ron the boss è sul podio, e piange commosso. Tutti pensano siano lacrime di gioia per il suo picciotto prediletto, ma si saprà poi che avendo in appalto la gestione delle scommesse clandestine stava pensando alle quote da pagare su Rikkio vincente. Intanto alla vista di Fernando y Pereira y Peppino y Augusto y Felipe y Alonso con la coppa del terzo posto Efflavius Briatorius fa festa grande. In preda a delirio si concede un bagno in una tinozza piena di una nuova fragranza (1/3 di barbera, 1/3 di tamarindo e 1/3 di polenta taragna).

Ed infine concludiamo con una nuova rubrica di grande successo che durerà forse per questa volta: la mitica pagella
Rikkio e McLaren Bravo, e con macchina in gran progresso. Non ride mai ma guida bene. Manca un pochino in fase di qualifica, e deve migliorare nell'uso della lupara, come dice Ron. Vedo bene De Mascellonis: un futuro da scendiletto. Voto 9
Ferrari
Non sembra più così superiore. Saranno le gomme, le nuove regole o le minchiate, fatto sta che si fa fatica e ai box non mi pare che si brilli particolarmente. Colpa forse della maionese di Poldo, troppo pesante. Voto 5/6

Rubinetto
Mi chiedo sempre a cosa serva il brasiliano, visto che i crash test sono già stati superati. Se il capo sbaglia lui deve andare a coprire il buco, ma l'unico buco che copre, a fatica, è quello che ha in testa, dalla quale esce ben poco. Ride sempre come un giapponese in Duomo, ma almeno fa 8 punti. Voto 5

Michelone Nostro
Il Kaiser è in crisi??? Forse no, ma l'errore alla seconda curva è palese e dimostra un nervosismo che non si addice ad un pentacampeon, anche con la testa surriscaldata dal problema allo sfogo d'aria sul casco (testa calda, cervello in manutenzione). Prende punti grazie al suo immancabile culo, per il quale diamo un bel 5 di stima.

Renault
Macchina lenta come velocità di punta ma molto efficace nel misto e notevole in staccata. Peccato per il motore elettrico a V di 179 gradi. Bravi i piloti, Alonso e pure Jarno C. Grullo. Bella rimonta la sua, difficile superare con il motorino elettrico, ma la dovrebbe finire con le cavolate gratuite (veronica a fine gara). voto 10 per Fernando y Pereira y Peppino y Augusto y Felipe con tanti auguri per il futuro, e voto 9 per il Grullo vista la sfiga e la tenacia.

BAR
Chiuso per turno.
Tutto il resto è chiacchera e distintivo. Ci si vede in Brasile per il carnevale carioca. Altra storia, vedremo se la Ferrari è in crisi o meno. Certo che se Michelone si appanna sono razzi amari, quando penso al brasiliano mi vengono in mente solo cose belle ma assolutamente inutili.
 

Il Criticatutto


 
Altre critiche.
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005. Europa 2006.
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Aggiornato il: 19-dic-2023