Le orde armate sono pronte ad invadere la terra
della piadina e del sangiovese. Si tratta del GP del Titano, gran bel pezzo di
terra largo quanto il parco giochi della casa di Monsieur le President. Nel
team rosso la tensione per la prima Europea è alle stelle, viste anche le magre
figure fatte nei precedenti GP. Le petit imperateur arriva in portantina con i
suoi meccanici pretoriens e si mette subito al lavoro per far vinscere la
Ferrarì. Poldo nel frattempo ha attrezzato il suo posto lavoro con un piccolo
frigorifero portatile matrimoniale con doppia porta blindata. Poco distante il
fido Pinocchio Colajanni, l'addetto GES alle comunicazioni alla stampa, sta
facendo il solito training autogeno davanti allo specchio ripetendo
ossessivamente "va tutto bene la Ferrari è fortissima non ci sono problemi
vinceremo sicuramente il mondiale e anche a livello galattico siamo confidenti
di battere i Klingon".
Al venerdì si iniziano le danze. Le Williams
girano forte e sembrano minacciose, ma le Rosse sono fortissime e la vecchia
F-2002 è ancora la miglior macchina in circolazione. Le Ferrari sbancano ed il
Kaiser infligge la consueta paga a Rubinetto. La muta degli inseguitori
inferociti si piazza a debita distanza e tra questi gli scarafi non brillano.
Nel team della McLaren Ron the Boss inizia ad essere nervoso, Rikkio ed il
fetuso sono lontani dai vertici. Nel mentre il fido Ciccio Haug si consola
seguendo un corso accelerato CEPU di piadina grigliata, assistito da Raul
Casadei quale tutor d'eccezione.
Il clima del Sabato è di grande incertezza, il
caporale Giuliacci ha previsto pioggia per le prove e nevicate per la gara.
Tutto questo alimenta di pesanti incognite nel cervello esangue di Mazzoncino.
Quale sarà l'assetto che verrà scelto dai team? Si userà un assetto da asciutto
per privilegiare la pole, oppure uno da bagnato in previsione gara? La domanda
sembra sensata, e questo meraviglia non poco tutto lo staff RAI. Come al solito
c'è una spiegazione agli eventi più incredibili. Pare che il prode Mazzoncino
si sia iscritto alla Scuola Radio Elettra di Torino per diventare Perito
Elettrotecnico per corrispondenza, ed il primo esercizio che doveva fare era
quello di realizzare un contatto elettrico per una lampadina. Purtroppo
l'infelice ha sbagliato e si è collegato direttamente all'industriale. Contro
ogni pronostico, invece di rimanere fulminato Mazzoncino ha fatto saltare la
vicina centrale Enel. Ma non tutto il male viene per nuocere, questo shock ha
dato un pò di ossigeno al cervello del sedicente cronista che, un pò impacciato
a causa della mancanza di abitudine ad un comportamento razionale, ha iniziato
a fornire qualche informazione interessante. Incredibile.
L'ora di prove del Sabato ha inizio, e come al
solito i comprimari girano erranti per la pista. Iniziano le piastrelle, che
nonostante corrano in casa forniscono il solito livello di prestazioni adeguato
alle gare di trattori truccati: pur essendo dotate di motore (a volte ne
dubitiamo) non vanno nemmeno a spingerle. D'altra parte che cosa può capirci un
Australiano di F1? Il buon Stoddart è abituato agli aerei, ai canguri ed ai
superalcolici, non mi pare sia un fenomeno in fatto di monoposto. Ma comunque,
come recita il famoso motivo della grande interprete Orietta Berti, "fin che la
piastrella va, lasciala andare".
Ed ecco che arriva il turno dei vari fenomeni del
volante: Da Matta, fortissimo a pigiare il piedone sugli ovali ma alquanto
chiavica in Europa; Pizzonia, un nome che sembra anticipare un brillante quanto
prossimo futuro nel ramo della ristorazione alimentare; Villeneuve, passato
dalle glorie sulla Williams alle tristi mansioni di BARista tra caffè e
cappuccini.
Ed ecco arrivare il turno dei picciotti.
Nonostante il ruggito del Merdecess gli scarafi remano a metà schieramento
(diciamo metà schieramento mediando tra una prova dignitosa di Rikkio ed una
frittata faraonica di De Mascellonis) convincendo il Padrino sulla necessità di
richiamare il generale Erya per le necessarie rappresaglie sadomaso. Poco dopo
esce lo Zapatista, che ultimamente pare in leggero calo. Dicono che la nuova
dieta priva della la quotidiana razione di carne umana a cui era abituato non
faccia bene al suo spirito combattivo, e lo dimostra il fatto che il prode
Ralfonso ha inopinatamente ripreso a martellarlo con imbarazzante regolarità.
Bella prova del Ralfonso Furioso, che dimostrando una capacità di
concentrazione mostruosa fa un giro veramente notevole. Tanto è vero che il
buon Tristigno, che pure non fa gravi errori, si ritrova nettamente dietro pur
disponendo della F-2002 (e scusate se è poco).
Ma si oscura la vallata, c'è Michelone in
picchiata. Il Kaiser affronta il giro lanciato con la determinazione e
l'emotività di un Terminator, e strappa la pole al fratello di 14 millesimi!
Risultato finale: i due Suchmaker in prima fila, gli altri staccati più o meno
nettamente. Ora, come tutti voi sapete i due scucchioni hanno affrontato le
prove mentre la madre era in fin di vita in un ospedale di Colonia, alla volta
della quale i fratelloni partono appena terminate le prove, non prima di
assicurare la loro presenza per la gara del giorno dopo. Tanto di cappello ai
due cyborg, non credo proprio sia stato facile lavorare in quelle condizioni.
Ed eccoci a Domenica. Tutti davano per scontato la
presenza di una tempesta sub tropicale, invece è coperto ma non piove.
Naturalmente tutto il club "Meteorologi si nasce, non si diventa" si scatena in
previsioni più o meno apocalittiche. Per Tenerello Giovannello ci sono buone
probabilità di grandine durante gli ultimi 5 minuti di gara, secondo Efflavius
invece è necessario aumentare di molto il carico aerodinamico, visto che tra
breve sarebbe arrivata una tromba d'aria. Rubinetto medita di partire
direttamente con un catamarano, mentre su ordine del Padrino, colto al solito
da manie di grandezza, Ciccio Haug sta allestendo in tutta fretta un'arca per
salvare almeno un maschio ed una femmina per le più importanti specie animali:
Rikkio e la sua fidanzata, De Mascellonis e la sua cornamusa. Ovviamente tutte
le previsioni meteo sono sbagliate, ma tanto fa lo stesso, quando i semafori si
spengono di queste cavolate non si ricorda più nessuno.
Ed allora si comincia a fare sul serio: semafori
spenti, e Michelone sembra partire bene ma ovviamente è solo un'illusione.
Ralfonso è più leggero, lo recupera in un microsecondo e riesce a passarlo, e
così alla prima curva il cavaliere errante è primo, ed il Nostro non può fare
altro che accodarsi. Più indietro, grazie alla partenza fulminea dei ramarri
(Webber deve scendere a dare un giro di manovella al motore, mentre il
pizzaiolo si era dimenticato una napoli in forno e decide di partire più tardi,
casomai) Rikkio e De Mascellonis scattano come pantere grigie, nonostante
abbiano imbarcato più benzina di un autobotte. Nonostante il cielo coperto, si
nota un riflesso abbagliante in pit lane, il canino d'oro del Padrino spunta
sinistro...
Michelone francobolla Ralfonso, ma non ha spunto
sufficiente per passarlo. Ci prova seriamente un paio di volte, ma il
fratellino vigila, quindi si rimane a posizioni immutate sino al pit stop.
Ralfonso, partito leggero come una piuma, entra prima e riparte a singhiozzo.
Tanto basta perchè Michelone Nostro rifornisca e riesca a rientrare primo.
A Rubinetto non riesce la stessa cosa anche perchè
rientra esattamente il giro dopo Ralfonso ed imbarca la stessa quantità di
benzina, una strategia sopraffina del genio incompreso Poldo. Per di più si
scopre che la strategia di Rikkio prevede solo 2 pit stop. Morale, il
Brasiliano triste si ritrova dietro anche al picciotto modello che zitto zitto,
al solito, scala posizioni.
Il mitico Michelone con pista libera davanti a
lui, come dice il grandissimo Ivan Capello, macina alla grande verso la
meritata vittoria, mentre un paio di ore dietro il guerrigliero di Medellin sta
sperimentando una rivoluzionaria strategia basata su 32 pit stop. Siccome la
pompa per il rifornimento si è inopinatamente bloccata, ogni volta che si ferma
uno dei comici della claque di Sir Frank, che nel mentre piange disperato sulla
spalla di Patrizio Head, gli versa un misurino di benzina direttamente nell'air
scope. Ad ogni pit stop Emiliano si sfoga a modo suo. Alla fine della gara avrà
notevolmente sfrondato a colpi di machete la compagnia dei comici, facendo
ritrovare il sorriso sul viso di Frank.
La gara prosegue, ed arriva il secondo pit stop.
Ralfonso si ferma, e puntuale come una clessidra brasiliana il giro dopo si
ferma pure Rubinetto, imbarcando la stessa quantità di benzina. Strategia
fotocopia, l'ideale per riuscire a stare dietro nonostante si abbia la macchina
più veloce. L'ho sempre detto che la maionese troppo carica annebbia le menti
più acute, figuriamoci quella di Poldo. Ma il capolavoro deve ancora arrivare.
All'ultimo pit stop Rubinetto entra come un cucciolo di belva assetata di
sangue, sa di avere il secondo posto nelle manine. Tra lo stupore generale
aveva comunicato per interfono di rinunciare al solito cambio del pannolino pur
di beccare Rikkio e Ralfonso. Ma purtroppo alcuni meccanici Williams si sono
infiltrati nel box Ferrari per sfuggire ai colpi di machete di Emiliano, e ne
approfittano per combinare un simpatico scherzo a Tristigno. L'addetto al cric
alza ed abbassa la F-2002 a ritmo di samba, e così il bimbo triste si ritrova
con la macchina alzata per il cambio gomme, poi abbassata, poi rialzata per una
verifica ai bulloni, poi abbassata ancora, e così via per una ventina di
minuti. Alla fine il meccanico del cric viene freddato con un colpo alla nuca e
Tristigno riparte leggermente alterato, facendo simpatici gesti di augurio con
il dito medio a tutta la pit lane. Nulla di grave, in fondo si è trattato solo
di un piccolo disguido quasi senza conseguenze: al rientro in pista il
Brasileiro si ritrova quarto anzichè secondo, con davanti due innocui
comprimari quali Rikkio e Ralfonso. Per non parlare del pannolino sporco.
Ma una volta tanto Tristigno non si abbandona ai
pianti ed agli sfoghi nel pannolino. E' incazzato al punto giusto, e si mette
immediatamente alla caccia di Ralfonso. Dopo averlo raggiunto, lo pressa per
alcuni giri fino a che la furia di Ralfonso raggiunge i livelli di guardia. Qui
il cavaliere errante, come dice il nome, erra e prende troppo veloce la
Rivazza, Tristigno gli si mette a 15 micron di distanza, ed alla variante prima
del rettilineo lo finta, poi lo controfinta e sfruttando la mitica trazione
della F-2002 lo passa alla grande all'inizio del rettilineo!! Bella l'immagine
dal camera car con Tristigno che agita il pugnetto al sorpasso, stessa scena
dell'uscita dal terzo pit stop, ma con questa volta con il medio ripiegato.
Alla vista di questo dribling alla Maradona le
Petit Imperateur vede il business e si precipita al cellulare "alò alò??? Parlo
con messieur Morattì? Mon cher Presidànt, oui, je suis Cathrine Den... me no,
suis le Directeur general della Ferrarì... Com sa va quella banda di
biricchini? La fanno sempre incassare? Me no, me no, non dica così... a volte
fanno incassare anche me i miei ragassi, sa? Ma ho qui la solution des votre
problèms: un piccolo centravanti Basilièn... no non di sfondamont, casomai un
beacoup sfondatò, ma quand è in forma dribla alla grande.. Il cartellin? Non
c'è problèm, un prestito per 99 anni, pagamont in pannolin Pampèrs". Conoscendo
il fiuto di Massimo "the winner" Moratti, credo che presto vedremo in azione
Tristigno al Meazza....
A questo punto non succede più quasi nulla,
Rubinetto prova ad agganciare Rikkio, ma quello picciotto d'onore è, il ragazzo
è freddo come un ghiacciolo e non si fa fregare tanto facilmente. E si arriva
alla triste premiazione, col cyborg che alza la coppa e scappa via col suo
dolore, e con il Grande Puffo che fa le sue veci alle interviste di rito. Per
un attimo mi immagino che la gara l'abbia davvero vinta Todt, manco il resto
della muta fosse costituita solo da cloni di Co Gli Yongggg, e non riesco a
trattenere una risata.
Riflessioni e pagelle dello scemeggiatore.
Ferrari F-2002. Voto 10 e lode.
Va in pensione una delle migliori F1 che io abbia
mai visto. Non ha mai perso una gara a causa di inaffidabilità o prestazioni
inferiori, sia nel 2002 che nel 2003: signori, giù il cappello! Ora, pare che
in Spagna arrivi la F-2003GA, che il MinCulPop di Maranello sostiene essere
superiore alla grande vecchia di 4 - 5 decimi a giro. Da Ferrarista lo spero
tanto, comunque se (e incrociamo anche le dita dei piedi) Michelone in Spagna
si fermasse per problemi di affidabilità un vaff.... d'incoraggiamento allo
stato maggiore della GES non glielo leva nessuno.
Michelone Nostro. Fuori concorso, essendo non
umano.
Lo sappiamo tutti che il Kaiser non è un
ghiacciolo, e correre in quelle condizioni di spirito deve essere stato
durissimo. Dimostra forza e capacità di concentrazione incredibili. Fa quasi
paura.
Rubinetto. Voto 8
Il sorpasso sarebbe da 10, ma levo due punti di
tara per la sfiga che immancabilmente lo accompagna le rare volte in cui guida
bene. Irrecuperabile.
Poldo Brawn, Quattrocchi Baldisserri e gli altri
strateghi rossi. Voto 0
Ragazzi, vedete di svegliarvi dal torpore dei 7
mondiali portati a casa negli ultimi 4 anni (come mi piace ricordarlo!). Il
secondo posto di Tristigno lo avete buttato al vento voi. E Rikkio ringrazia.
Rikkio. Voto 8
Continua a guidare bene, sbaglia poco, 4 podi
consecutivi, non dice mai cavolate. Per la verità non dice mai nulla, ma non mi
pare che la cosa sia della massima importanza. Pericoloso.
Ralfonso. Voto 10
Bella prova di carattere, grandissimo giro
lanciato, poi in gara commette qualche errore ma lotta duro fino alla fine.
Complimenti, e condoglianze.
Mazzoncino. Voto -2
Questa volta, oltre a propinarci le consuete
idiozie, Mazzoncino voleva farci piangere a tutti i costi. Ogni due per tre
parlava con voce rotta di mamma Elisabeth, in quel triste letto d'ospedale, ecc
ecc. Questa volta il cattivo gusto supera l'incompetenza. Il cui livello, come
è noto, non è facilmente raggiungibile.
E per chiudere una famosa esortazione del Liga:
"Mario, dai un colpo di straccio al banco della BAR", che male non fa.
Il Criticatutto