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San Marino 2003.

Le orde armate sono pronte ad invadere la terra della piadina e del sangiovese. Si tratta del GP del Titano, gran bel pezzo di terra largo quanto il parco giochi della casa di Monsieur le President. Nel team rosso la tensione per la prima Europea è alle stelle, viste anche le magre figure fatte nei precedenti GP. Le petit imperateur arriva in portantina con i suoi meccanici pretoriens e si mette subito al lavoro per far vinscere la Ferrarì. Poldo nel frattempo ha attrezzato il suo posto lavoro con un piccolo frigorifero portatile matrimoniale con doppia porta blindata. Poco distante il fido Pinocchio Colajanni, l'addetto GES alle comunicazioni alla stampa, sta facendo il solito training autogeno davanti allo specchio ripetendo ossessivamente "va tutto bene la Ferrari è fortissima non ci sono problemi vinceremo sicuramente il mondiale e anche a livello galattico siamo confidenti di battere i Klingon".

Al venerdì si iniziano le danze. Le Williams girano forte e sembrano minacciose, ma le Rosse sono fortissime e la vecchia F-2002 è ancora la miglior macchina in circolazione. Le Ferrari sbancano ed il Kaiser infligge la consueta paga a Rubinetto. La muta degli inseguitori inferociti si piazza a debita distanza e tra questi gli scarafi non brillano. Nel team della McLaren Ron the Boss inizia ad essere nervoso, Rikkio ed il fetuso sono lontani dai vertici. Nel mentre il fido Ciccio Haug si consola seguendo un corso accelerato CEPU di piadina grigliata, assistito da Raul Casadei quale tutor d'eccezione.

Il clima del Sabato è di grande incertezza, il caporale Giuliacci ha previsto pioggia per le prove e nevicate per la gara. Tutto questo alimenta di pesanti incognite nel cervello esangue di Mazzoncino. Quale sarà l'assetto che verrà scelto dai team? Si userà un assetto da asciutto per privilegiare la pole, oppure uno da bagnato in previsione gara? La domanda sembra sensata, e questo meraviglia non poco tutto lo staff RAI. Come al solito c'è una spiegazione agli eventi più incredibili. Pare che il prode Mazzoncino si sia iscritto alla Scuola Radio Elettra di Torino per diventare Perito Elettrotecnico per corrispondenza, ed il primo esercizio che doveva fare era quello di realizzare un contatto elettrico per una lampadina. Purtroppo l'infelice ha sbagliato e si è collegato direttamente all'industriale. Contro ogni pronostico, invece di rimanere fulminato Mazzoncino ha fatto saltare la vicina centrale Enel. Ma non tutto il male viene per nuocere, questo shock ha dato un pò di ossigeno al cervello del sedicente cronista che, un pò impacciato a causa della mancanza di abitudine ad un comportamento razionale, ha iniziato a fornire qualche informazione interessante. Incredibile.

L'ora di prove del Sabato ha inizio, e come al solito i comprimari girano erranti per la pista. Iniziano le piastrelle, che nonostante corrano in casa forniscono il solito livello di prestazioni adeguato alle gare di trattori truccati: pur essendo dotate di motore (a volte ne dubitiamo) non vanno nemmeno a spingerle. D'altra parte che cosa può capirci un Australiano di F1? Il buon Stoddart è abituato agli aerei, ai canguri ed ai superalcolici, non mi pare sia un fenomeno in fatto di monoposto. Ma comunque, come recita il famoso motivo della grande interprete Orietta Berti, "fin che la piastrella va, lasciala andare".

Ed ecco che arriva il turno dei vari fenomeni del volante: Da Matta, fortissimo a pigiare il piedone sugli ovali ma alquanto chiavica in Europa; Pizzonia, un nome che sembra anticipare un brillante quanto prossimo futuro nel ramo della ristorazione alimentare; Villeneuve, passato dalle glorie sulla Williams alle tristi mansioni di BARista tra caffè e cappuccini.

Ed ecco arrivare il turno dei picciotti. Nonostante il ruggito del Merdecess gli scarafi remano a metà schieramento (diciamo metà schieramento mediando tra una prova dignitosa di Rikkio ed una frittata faraonica di De Mascellonis) convincendo il Padrino sulla necessità di richiamare il generale Erya per le necessarie rappresaglie sadomaso. Poco dopo esce lo Zapatista, che ultimamente pare in leggero calo. Dicono che la nuova dieta priva della la quotidiana razione di carne umana a cui era abituato non faccia bene al suo spirito combattivo, e lo dimostra il fatto che il prode Ralfonso ha inopinatamente ripreso a martellarlo con imbarazzante regolarità. Bella prova del Ralfonso Furioso, che dimostrando una capacità di concentrazione mostruosa fa un giro veramente notevole. Tanto è vero che il buon Tristigno, che pure non fa gravi errori, si ritrova nettamente dietro pur disponendo della F-2002 (e scusate se è poco).

Ma si oscura la vallata, c'è Michelone in picchiata. Il Kaiser affronta il giro lanciato con la determinazione e l'emotività di un Terminator, e strappa la pole al fratello di 14 millesimi! Risultato finale: i due Suchmaker in prima fila, gli altri staccati più o meno nettamente. Ora, come tutti voi sapete i due scucchioni hanno affrontato le prove mentre la madre era in fin di vita in un ospedale di Colonia, alla volta della quale i fratelloni partono appena terminate le prove, non prima di assicurare la loro presenza per la gara del giorno dopo. Tanto di cappello ai due cyborg, non credo proprio sia stato facile lavorare in quelle condizioni.

Ed eccoci a Domenica. Tutti davano per scontato la presenza di una tempesta sub tropicale, invece è coperto ma non piove. Naturalmente tutto il club "Meteorologi si nasce, non si diventa" si scatena in previsioni più o meno apocalittiche. Per Tenerello Giovannello ci sono buone probabilità di grandine durante gli ultimi 5 minuti di gara, secondo Efflavius invece è necessario aumentare di molto il carico aerodinamico, visto che tra breve sarebbe arrivata una tromba d'aria. Rubinetto medita di partire direttamente con un catamarano, mentre su ordine del Padrino, colto al solito da manie di grandezza, Ciccio Haug sta allestendo in tutta fretta un'arca per salvare almeno un maschio ed una femmina per le più importanti specie animali: Rikkio e la sua fidanzata, De Mascellonis e la sua cornamusa. Ovviamente tutte le previsioni meteo sono sbagliate, ma tanto fa lo stesso, quando i semafori si spengono di queste cavolate non si ricorda più nessuno.

Ed allora si comincia a fare sul serio: semafori spenti, e Michelone sembra partire bene ma ovviamente è solo un'illusione. Ralfonso è più leggero, lo recupera in un microsecondo e riesce a passarlo, e così alla prima curva il cavaliere errante è primo, ed il Nostro non può fare altro che accodarsi. Più indietro, grazie alla partenza fulminea dei ramarri (Webber deve scendere a dare un giro di manovella al motore, mentre il pizzaiolo si era dimenticato una napoli in forno e decide di partire più tardi, casomai) Rikkio e De Mascellonis scattano come pantere grigie, nonostante abbiano imbarcato più benzina di un autobotte. Nonostante il cielo coperto, si nota un riflesso abbagliante in pit lane, il canino d'oro del Padrino spunta sinistro...

Michelone francobolla Ralfonso, ma non ha spunto sufficiente per passarlo. Ci prova seriamente un paio di volte, ma il fratellino vigila, quindi si rimane a posizioni immutate sino al pit stop. Ralfonso, partito leggero come una piuma, entra prima e riparte a singhiozzo. Tanto basta perchè Michelone Nostro rifornisca e riesca a rientrare primo.

A Rubinetto non riesce la stessa cosa anche perchè rientra esattamente il giro dopo Ralfonso ed imbarca la stessa quantità di benzina, una strategia sopraffina del genio incompreso Poldo. Per di più si scopre che la strategia di Rikkio prevede solo 2 pit stop. Morale, il Brasiliano triste si ritrova dietro anche al picciotto modello che zitto zitto, al solito, scala posizioni.

Il mitico Michelone con pista libera davanti a lui, come dice il grandissimo Ivan Capello, macina alla grande verso la meritata vittoria, mentre un paio di ore dietro il guerrigliero di Medellin sta sperimentando una rivoluzionaria strategia basata su 32 pit stop. Siccome la pompa per il rifornimento si è inopinatamente bloccata, ogni volta che si ferma uno dei comici della claque di Sir Frank, che nel mentre piange disperato sulla spalla di Patrizio Head, gli versa un misurino di benzina direttamente nell'air scope. Ad ogni pit stop Emiliano si sfoga a modo suo. Alla fine della gara avrà notevolmente sfrondato a colpi di machete la compagnia dei comici, facendo ritrovare il sorriso sul viso di Frank.

La gara prosegue, ed arriva il secondo pit stop. Ralfonso si ferma, e puntuale come una clessidra brasiliana il giro dopo si ferma pure Rubinetto, imbarcando la stessa quantità di benzina. Strategia fotocopia, l'ideale per riuscire a stare dietro nonostante si abbia la macchina più veloce. L'ho sempre detto che la maionese troppo carica annebbia le menti più acute, figuriamoci quella di Poldo. Ma il capolavoro deve ancora arrivare. All'ultimo pit stop Rubinetto entra come un cucciolo di belva assetata di sangue, sa di avere il secondo posto nelle manine. Tra lo stupore generale aveva comunicato per interfono di rinunciare al solito cambio del pannolino pur di beccare Rikkio e Ralfonso. Ma purtroppo alcuni meccanici Williams si sono infiltrati nel box Ferrari per sfuggire ai colpi di machete di Emiliano, e ne approfittano per combinare un simpatico scherzo a Tristigno. L'addetto al cric alza ed abbassa la F-2002 a ritmo di samba, e così il bimbo triste si ritrova con la macchina alzata per il cambio gomme, poi abbassata, poi rialzata per una verifica ai bulloni, poi abbassata ancora, e così via per una ventina di minuti. Alla fine il meccanico del cric viene freddato con un colpo alla nuca e Tristigno riparte leggermente alterato, facendo simpatici gesti di augurio con il dito medio a tutta la pit lane. Nulla di grave, in fondo si è trattato solo di un piccolo disguido quasi senza conseguenze: al rientro in pista il Brasileiro si ritrova quarto anzichè secondo, con davanti due innocui comprimari quali Rikkio e Ralfonso. Per non parlare del pannolino sporco.

Ma una volta tanto Tristigno non si abbandona ai pianti ed agli sfoghi nel pannolino. E' incazzato al punto giusto, e si mette immediatamente alla caccia di Ralfonso. Dopo averlo raggiunto, lo pressa per alcuni giri fino a che la furia di Ralfonso raggiunge i livelli di guardia. Qui il cavaliere errante, come dice il nome, erra e prende troppo veloce la Rivazza, Tristigno gli si mette a 15 micron di distanza, ed alla variante prima del rettilineo lo finta, poi lo controfinta e sfruttando la mitica trazione della F-2002 lo passa alla grande all'inizio del rettilineo!! Bella l'immagine dal camera car con Tristigno che agita il pugnetto al sorpasso, stessa scena dell'uscita dal terzo pit stop, ma con questa volta con il medio ripiegato.

Alla vista di questo dribling alla Maradona le Petit Imperateur vede il business e si precipita al cellulare "alò alò??? Parlo con messieur Morattì? Mon cher Presidànt, oui, je suis Cathrine Den... me no, suis le Directeur general della Ferrarì... Com sa va quella banda di biricchini? La fanno sempre incassare? Me no, me no, non dica così... a volte fanno incassare anche me i miei ragassi, sa? Ma ho qui la solution des votre problèms: un piccolo centravanti Basilièn... no non di sfondamont, casomai un beacoup sfondatò, ma quand è in forma dribla alla grande.. Il cartellin? Non c'è problèm, un prestito per 99 anni, pagamont in pannolin Pampèrs". Conoscendo il fiuto di Massimo "the winner" Moratti, credo che presto vedremo in azione Tristigno al Meazza....

A questo punto non succede più quasi nulla, Rubinetto prova ad agganciare Rikkio, ma quello picciotto d'onore è, il ragazzo è freddo come un ghiacciolo e non si fa fregare tanto facilmente. E si arriva alla triste premiazione, col cyborg che alza la coppa e scappa via col suo dolore, e con il Grande Puffo che fa le sue veci alle interviste di rito. Per un attimo mi immagino che la gara l'abbia davvero vinta Todt, manco il resto della muta fosse costituita solo da cloni di Co Gli Yongggg, e non riesco a trattenere una risata.

Riflessioni e pagelle dello scemeggiatore.

Ferrari F-2002. Voto 10 e lode.

Va in pensione una delle migliori F1 che io abbia mai visto. Non ha mai perso una gara a causa di inaffidabilità o prestazioni inferiori, sia nel 2002 che nel 2003: signori, giù il cappello! Ora, pare che in Spagna arrivi la F-2003GA, che il MinCulPop di Maranello sostiene essere superiore alla grande vecchia di 4 - 5 decimi a giro. Da Ferrarista lo spero tanto, comunque se (e incrociamo anche le dita dei piedi) Michelone in Spagna si fermasse per problemi di affidabilità un vaff.... d'incoraggiamento allo stato maggiore della GES non glielo leva nessuno.

Michelone Nostro. Fuori concorso, essendo non umano.

Lo sappiamo tutti che il Kaiser non è un ghiacciolo, e correre in quelle condizioni di spirito deve essere stato durissimo. Dimostra forza e capacità di concentrazione incredibili. Fa quasi paura.

Rubinetto. Voto 8

Il sorpasso sarebbe da 10, ma levo due punti di tara per la sfiga che immancabilmente lo accompagna le rare volte in cui guida bene. Irrecuperabile.

Poldo Brawn, Quattrocchi Baldisserri e gli altri strateghi rossi. Voto 0

Ragazzi, vedete di svegliarvi dal torpore dei 7 mondiali portati a casa negli ultimi 4 anni (come mi piace ricordarlo!). Il secondo posto di Tristigno lo avete buttato al vento voi. E Rikkio ringrazia.

Rikkio. Voto 8

Continua a guidare bene, sbaglia poco, 4 podi consecutivi, non dice mai cavolate. Per la verità non dice mai nulla, ma non mi pare che la cosa sia della massima importanza. Pericoloso.

Ralfonso. Voto 10

Bella prova di carattere, grandissimo giro lanciato, poi in gara commette qualche errore ma lotta duro fino alla fine. Complimenti, e condoglianze.

Mazzoncino. Voto -2

Questa volta, oltre a propinarci le consuete idiozie, Mazzoncino voleva farci piangere a tutti i costi. Ogni due per tre parlava con voce rotta di mamma Elisabeth, in quel triste letto d'ospedale, ecc ecc. Questa volta il cattivo gusto supera l'incompetenza. Il cui livello, come è noto, non è facilmente raggiungibile.

E per chiudere una famosa esortazione del Liga: "Mario, dai un colpo di straccio al banco della BAR", che male non fa.

 

Il Criticatutto


 
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Aggiornato il: 19-dic-2023