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Ormai è fatta.


Quest'anno attendevo il GP di Silvertstone con grande impazienza. Sapete, per noi Ferraristi vedere la Rossa martellare i team Inglesi a casa loro è un pò come per un Interista vedere un due a zero dei nerazzurri contro la Juve al Delle Alpi, tanto per fare un paragone calcistico. Tuttavia, mentre l'esempio calcistico è di alquanto improbabile realizzazione (e non me ne vogliano i tifosi Nerazzurri, stiano zitti e tengano duro, come dice la pubblicità di Massimo "the winner" Moratti...), una vittoria pesante della Rossa quest'anno era chiaramente prevedibile. E così è stato. Ed è andata ancora meglio di ogni più rosea previsione, visto che Williams e McLaren sono state martellate sonoramente anche sulla strategia (NdS: leggi sul numero di tavanate commesse) oltre che sulle prestazioni. La Rossa quindi ha fatto bingo, non solo per la doppietta ma per il modo assolutamente irriverente nei confronti dei suoi pseudo contendenti in cui l'ha ottenuta. Ma, come di consueto, andiamo con ordine.
Saltiamo a piè pari le libere, con il dominio senza storia dalle Rosse, ed andiamo alle cronometrate del Sabato. Esce in anticipo rispetto al solito Michelone Nostro, che tanto per far capire che aria tira stacca un tempone, con pista ancora semi sporca, tale da fare perdere di colpo la rinomata abbronzatura ad Efflatus Flavius Briatore, e da fare cadere il parrucchino ad Eddie Jordan. Gli altri hanno un distacco di una mezzoretta circa, con l'unica eccezione del maghetto, che rimane entro distacchi ragionevoli.
E a questo punto si scatena il nostro esperto di F1 preferito, colui al passaggio del quale gli jettatori si toccano, il più alto tra i telecronisti di Puffolandia. Avete capito di chi sto parlando: del prode Mazzoncino. Il nostro eroe dopo avere visto l'exploit di Michelone non sta più nella pelle. Comincia a commentare con i soliti risolini i tempi Ferrari, concludendo a circa mezzora dalla fine delle prove che la prima fila sarebbe stata senza fallo tutta rossa. Incurante del fatto che gli altri, specie le Williams, con il passare del tempo si avvicinavano sempre più ai tempi di Michelone e del Maghetto, il nostro oracolo di Delfi della mutua insisteva nelle sue opinioni: "Di chi sarà la pole? Di Schumacher o di Barrichello?". Ma non basta. Si arriva all'ultima uscita col Maghetto davanti per 10 millesimi, e Mazzoncino: "ora i due Ferraristi miglioreranno di sicuro entrambi, vedremo chi sarà il migliore!". Dopo queste frasi, io trascorro l'ultimo giro in ginocchio, pregando la Madonnina di Maranello che Michelone e Tristigno non si spappolino contro qualche treno gomme. Fortunatamente non accade il peggio, anche se Emiliano brucia le Rosse con un giro da urlo e si becca la pole per l'ennesima volta quest'anno. Come volevasi dimostrare, i due Ferraristi migliorano solo nel tasso di incazzatura, ma non nei tempi. Emiliano non riesce a contenere la gioia, e fa una specie di giro d'onore dotato di bandierone con scritta "mucias gracias, Mazzoncinho!!!" seguita da 12 corna stilizzate.
Naturalmente non si può tacere l'ennesima bellissima prestazione della piastrella di Faenza, alla quale voglio molto bene, purtroppo rappresentata da quel gran pezzo di CoGliYooooonnnngggggggg che tutti noi abbiamo imparato a conoscere. Incredibilmente il fesso Malese non riesce a stare nemmeno all'interno del 107% di differenza tra il primo e l'ultimo, e trascorre quindi la Domenica scattando foto ricordo. Prende almeno 4/5 secondi dal penultimo in ogni circuito. Capisco che lui sia ricco, ma allora perchè non diamo una guida anche a Bill Gates. Credo che lui con gli spiccioli per il Superenalotto si possa acquistare tutta Faenza e, seppure lievemente miope a giudicare dagli occhialoni/lenti di ingrandimento, possa prendere gli stessi distacchi di CoGliYong per ciascuna pista.
Contro ogni pronostico, alla gara ha partecipato anche l'Arrows. La freccia è alquanto spuntata e si vede, anche se in gara il buon vecchio HHHHH Frentzen ha dato filo da torcere a tutti (NdS: e botti di birra alle Jaguar, per la gioia di Nikko Lauda....) prima di finire in una nube di fumo. Evidentemente i dollaroni racimolati da Walkinshaw (4.999.854$, 76 centesimi, due tappi del Crodino, 8 biglie, 4 elastici ed una scatola di cerini usata a metà) non erano sufficienti per tutta la gara. Per questa cifra Niki Lauda aveva consegnato delle centraline a gettone, come sugli autoscontri: autonomia di 30 giri, dopo "please insert coin", oppure il tutto si brasa.
Nella ridente campagna inglese, la settimana pre gara Sir de Mascellonis aveva dichiarato ai giornali che per battere la rossa bisognava correre in un giorno feriale, e che forse il loro camion era più veloce di quello Ferrari. Mi era sembrata una battuta carina, ma il meglio del suo repertorio comico si doveva ancora vedere in pista.
E dopo il numero di Emiliano alle cronometrate (gran bel giro il suo!!!), eccoci alla Domenica della gara. Attorno ai motorhome Williams e McLaren c'è fermento, cosa accade? Ecco Ron the Boss e Sir Frank che si accordano per un rito propiziatorio al grande Manitu perchè non faccia piovere, ma come sempre Giove Pluvio ci metterà la mano. Ad una mezzora dalla partenza Ettore "tenerello" Giovannelli vaga per la griglia facendo le consuete domande sceme. Il tempo è incerto, e quindi il tema è: "pioverà?". Il cielo è plumbeo, e le risposte dei vari responsabili dei team sono pazzesche. Il Puffo: "me no, che non piovè! Abbiam interpellat il servissio di previsiòn meteoroligique dell'aeronatutica militaire, e la probabilitè di pioggia è meno del quindici percent!!!". Il Padrino: "Ma che minkia vai dicendo, tenereddu! Il circuito asciutto rimane, aaa! Abbiamo chiesto alle centro previsioni di Mammasantissima, quelli non sbagliano mai! E poi Ciccio dice che i calli non gli fanno male, aaaaaaaa!". Tutti gli altri sono sulla stessa lunghezza d'onda, ma tenerello intercetta Nigel Mansell, il vecchio leone, ora senza baffi. Alla solita domanda, il Leone guarda in alto e dice "ma scusa, secondo te che succede, con queste nubi nere? Ovvio che pioverà!" e si allontana ridacchiando. Evidentemente dopo qualche anno lontano dal Circus Togni si riacquista un normale quoziente di intelligenza.
Dopo il warm-up che evidenzia una Ferrari con circa 2 secondi su tutti, e scusate se è poco, eccoci alla partenza. Ore 14: partono tutti, tranne il maghetto, che alza sconsolato il braccino. Motore silente, nervoso montante. 350 tra meccanici, motoristi, giocolieri, infermieri e nurse si precipitano verso la Ferrari n.2 e cominciano ad armeggiare febbrilmente. Sembra di rivedere le tristi scene del GP di Spagna, ma questa volta il Grande Puffo ha predisposto un piano di emergenza: manda i suoi fidi meccanici pretoriani a legare immediatamente le mani del Maghetto, che già si faceva prendere dalla sindrome del pianista e stava cominciando a schiacciare di tutto, dai pulsanti sul volante ai punti neri sulle facce dei motoristi, mettendo così a rischio la trasmissione. E così col mago impacchettato come un salame i tecnici lavorano in modo efficiente, ed in breve lo 051 ruggisce. A questo punto Il Grande Puffo e Poldo confabulano tra loro: è meglio lasciare Rubinetto legato e guidare dai box, o togliere le funi? Decisione ardua, ma alla fine la scelta è per fare guidare il Brasileiro, anche perchè nessuno ha voglia di giocare col radiocomando (il figlio del Presidentissimo infatti questa volta non è venuto). Naturalmente alla scena i telecronisti RAI lanciano urla di disperazione, non capendo che trattasi di vera bella notizia. Partendo da buon ultimo, infatti, il Maghetto potrà arrivare nei primi 3 dopo una settantina di sorpassi.
Semafori rossi, spenti e via. Le posizioni rimangono inalterate davanti, mentre dietro Rubinetto ne ha già passati una mezza dozzina dopo 300 metri. Dopo pochissimi giri è già alle spalle delle Renault e la gara è appena iniziata. Ma ecco che iniziano le comiche. Arriva la pioggia e da questo momento è il caso di collegarsi con il muretto McLaren. Il padrino è leggerissimamente nervoso: "Davideeeeeeee!!!!! Ma che minkia vuoi fare, qui diluvia e i picciotti sono pronti con le catene da neve!! rientra, fetusissimo!!!!!!" "Ehm, dear boss, qui parla De Mascellonis. Please io ho preso mia decisione, io conosco bene la campagna inglese e ti dico che questa è la classica pioggerellina londinese, dura minga! Vedrai boss gli italiani entreranno subito a mettere le rain e noi li freghiamo!!". A questo punto al box tutti si esaltano e si fanno i complimenti a vicenda. Giusto per festeggiare si organizza una mega frittura di wuberoni sotto la pioggia, naturalmente a cura di Ciccio Haug.
Ma non appena si inizia ad accendere il fuoco sull'alettone del muletto ecco che De Mascellonis inizia ad avere qualche piccolissimo problema. La regia lo inquadra impietosamente mentre si guarda intorno con aria smarrita nella pioggia battente. Ha perso completamente il senso dell'orientamento e solleva curioso la visiera gocciolante: "Well, forse la pioggerellina intensifica un pò... peccato non avere il cestino, forse qualche funghetto potrebbe spuntare nell'erba...." Mario o' meccanico corre dal Padrino gridando "Der Teufel, devono essersi rotti gli strumenti della telemetria, pare che de Mascellonis si stia girando come una trottola! No aspetta sta tagliando per i prati!! No aspetta ancora sta centrando un cartellone pubblicitario!!!! Cavoli, Boss non ci capisco più una valeria!!!!!".
In realtà De Mascellonis è scatenato. Alla fine, con una tattica veramente indovinata riuscirà a fare 18 cambi gomma per un totale di quattro ore di fermo ai box, terminando in decima posizione felicemente conquistata dopo maschia lotta con Pedrito De La Rosa, a 12 giorni da Michelone. Il tutto ovviamente dopo avere rasato tutti i prati della zona, per la gioia dei residenti. A fine gara il generale Erya lo stava aspettando ai box per portarlo immediatamente in Patagonia: corso di aggiornamento per orientamento su ghiacciaio, a piedi nudi ed in kilt. Alla data non si hanno notizie sullo Scozzese, incerta la partecipazione in Francia.
Rikkio si è difeso bene ma non appena Ciccio ha spento definitivamente il fornello per i wuberoni, a lui si è infiammato inaspettatamente il motore, provocando una nube di fumo benefico che è servito a Ciccio per i suoi quotidiani aerosol. Che disastro... Ah dimenticavo di darvi la solita notizia riservatissima: pare che come stratega ai box McLaren sia stato nominato Willie il cojote. E' stato preso lui per via del suo cv di sicuro interesse e per la sua fama di vincente visto il suo ricco palmares di vittorie ottenute nei confronti di beep beeep.
Ma se la McLaren ha dato spettacolo, la Williams ha superato ogni livello. Partiamo dal via, quando il grande Piola, unico cervello pensante nel panorama motoristico Rai, avverte Mazzoni dicendo che si è visto uno strano spettacolo ai box Williams. Sono arrivati i due attori del noto spot Agip che ballavano la macarena cercando la propria card fai da te. Anche qui è appena arrivato un nuovo stratega. Si tratta nientepopodimeno che del mago Oronzo, scelto per via delle sue notevoli capacità medianiche, oltreche intestinali, che gli permettono di capire con grande anticipo le mosse degli avversari. E' l'unico, infine, che con la sola imposizione delle mani sia in grado di far cambiare la storia di questo mondiale, che al momento pare impercettibilmente indirizzato verso Maranello. Così almeno sostiene lui...
Ed ecco che al 74° cambio gomme a Ralfonso accade un piccolo, ma che dico piccolo, insignificante problemino. Non funziona la pompa della benzina. Ma niente paura, Groucho Marx, il solerte meccanico che si era appena fumato uno spinello di 30 kg, passa alla pompa di emergenza. Che peccato, anche questa non funziona! Allora si cerca di mettere la benzina con una canna dell'acqua usata per bagnare i fiori sul posteriore della motoccarrozzetta di Frank. Nulla da fare. Per ultimo arriva Groucho con l'innaffiatoio della nonna di Patrick Head. Tutti guardano con sospetto Gerardo Berger, che puzza di benzina lontano un miglio. In effetti il buon Gerardo ha assistito con trepidazione alle nefandezze ai box Williams e per dimenticare si è attaccato al bocchettone della benzina scolandosi tutto il rifornimento di Ralfonso. A questo punto il fratellino è più incazzato che furioso. Estrae la sua bella card Fai da te e urla "Non facciamo scherzi!! Io voglio i punti della promozione, devo prendere lo spremiagrumi della Foppa Pedretti in massello di noce, l'ho già promesso a Cora!!!", unendosi infine alla macarena di gruppo. Tutti capiscono che la situazione sta velocemente degenerando e lo rimandano in pista per evitare il peggio. Il Ralfonso furioso comincia a fare i fari a tutti quelli che lo sorpassano per avvertirli di non fermarsi ai box dato che non consegnano i punti e non si può completare la tessera.
Il caos regna sovrano. C'è chi rientra e gli montano due slick a sinistra e due pattini da ghiaccio a destra, chi invece riceve delle gomme da TIR, altri hanno in cambio una bicicletta e proseguono di buona lena. Alla Ferrari Poldo vigila mangiando banane, e con flemma britannica non sbaglia un colpo. Al solito, il Puffo è in crisi da attorcigliamento intestinale, e per cercare di rilassarsi mangia le bucce. Nel frattempo i due Ferraristi si sono bevuti tutti e la doppietta sembra assolutamente sicura, a parte qualche numero dell'eroico Emiliano, che nemmeno con due bustine di coca (una per narice) riesce a contrastarli. Le intermedie danno un vantaggio abissale. Ormai la frittata sembra fatta e i meccanici di quasi tutte le squadre si sono trovati nello spazio dietro la pit-lane per giocare a bandiera. Ovviamente la bandiera è tenuta da Sir Frank Williams, che poveretto in questi anni ha visto ai suoi box i fratelli Marx dare il meglio del loro repertorio, e non ce la più. Ha quindi lasciato ai box solo Bernardo, il servitore muto di Zorro, che sarà muto ma non è pirla, ed almeno riesce ad assecondare Emiliano che rientra in terza posizione.
E adesso che succede?? I Ferraristi in lievissimo vantaggio (hanno doppiato tutti tranne il solo Emiliano) stanno viaggiando appaiati giocando a volano. Ecco Emiliano che rimonta e passa con un bellissimo sorpasso un sorpreso Rubinetto. Michelone vede la manovra, quindi si mette in tasca il volano e dopo tre curve ha di nuovo un vantaggio di 30/40 secondi. Rubinetto ci rimane male e dopo due giri sorpassa nuovamente Emiliano, che in modo lievemente bastardo cerca di segargli una gomma.
Tutto è bene quel che finisce bene, e la Ferrari fa nuovamente una doppietta. Menzione di merito a Rubinetto, che partendo da ultimo arriva secondo, superando qualunque cosa si presentasse davanti a lui, compreso quattro aviogetti della pattuglia acrobatica inglese in volo radente.
Michelone si ritrova con qualche punticino di vantaggio in classifica, e potrebbe andare al mare fino a Marzo del prossimo anno senza troppe preoccupazioni. L'unica verità è che la Ferrari è nettamente superiore, e che gli avversari sono globalmente piuttosto scarsi. A parte forse Emiliano Montoya, un pilota veloce, e talmente stupido da non cedere mai.
Ormai è difficile trovare qualche cosa interessante da dire. Ci proverò ancora tra 15 giorni dopo il GP di Francia. Azzardo un pronostico: campionato chiuso in Germania con trionfo finale di Michelone e grande frittatona con cipolle a cura di Ciccio Haugh. Ne volete un pezzettone?

Il Criticatutto


 
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Aggiornato il: 19-dic-2023