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Francia 2004.

E’ durissima.

La gara francese dimostra ancora una volta l’estremo equilibrio che caratterizza questo campionato. E’ durissima per la Ferrari ripetersi dopo il brillante 2003. Si nota e si sente nell’aria la difficoltà di cogliere risultati. Evidentemente ai box Ferrari si fa sentire il terribile stress causato da McLaren e Williams, che non mollano assolutamente nulla ed inseguono ad un’incollatura.... MA QUANDO MAI!!!!! Torniamo alla dura (per gli altri) realtà: ieri pomeriggio è andata in onda la nona sinfonia di Suchmaker, epica rappresentazione dello strapotere Rosso imperante.

Il fine settimana doveva essere difficile, si correva sulla pista preferita da monsieur Bibendum con asfalto nero caldo come la pece ed assolutamente scontroso con la Bridgestone. I big decaduti mettono sul piatto le ultime speranze per finire l’annata decorosamente. La Williams fa arrivare in moto dall’Inghilterra il vecchio Patrizio, con tanto di caschetto ed occhialini stile seconda guerra mondiale, e mette in pista l’evoluzione della sua super car. La vulcanica Antonia Terzi (è confermato, dopo questa stagione sarà rinominata Antonia Quarti), l’ingegnere più sexy in circolazione, modifica leggermente la sua creatura, la famosa ala anteriore trasformandola da tricheco ad ornitorinco. Fa il suo ingresso in campo il buon Marc Genè, bilaureato multilingue, in sostituzione del Ralfonso fratturato. A proposito, si spera che questa mega botta gli faccia finalmente capire che è meglio smettere. Dal canto loro gli scarrafoni, che nello staff annoverano sempre più psicologi e psichiatri e sempre meno ingegneri, mettono in mezzo alla strada la nuova MP4 XYZVAIFORTETIPREGOSENOASCHIFIUFINISCE.

Le prove si susseguono vorticose con la solita brillantezza tanto decantata da Max & Tux, tra un grandinare di maroni inevitabilmente caduti alla maggioranza degli spettatori paganti e ronfanti. A proposito dei padri - padroni - padrini della F1, Max ha detto in conferenza stampa che si vuole dimettere a ottobre perchè la F1 fa pena. E’ vero la F1 ormai regala emozioni solo a noi che siamo malati di Rosso, ma non penso che le idee di Max possano migliorare lo spettacolo, anzi. Quindi caro Max, dimettiti sereno, e noi mettiamo un bel Franco Carraro alla guida della FIA, così tutti faranno quello che vogliono e lui non si dimetterà mai, questo è sicuro. Oltretutto alle interviste fa ridere anche più di Max e Tux in piena catalessi da cannone Pakistano.

Ma torniamo alle qualifiche. Rubinetto, che aveva rotto l’impianto idraulico (si era scassato lo scarico del water che ha sotto la scocca), non riesce a fare la sessione di pre qualifica e quindi esce per primo. Gira lotta barcolla ma tiene botta nei confronti dei poveri carneadi che arrancano sull’asfalto tutte le sacrosante domeniche. Ma quando scendono in campo quelli con macchine decorose ecco che Rubinetto si scioglie come neve al sole precipitando in una decima posizione sulla griglia degna di una costina di maiale.

Gli altri big si avventano sulla pista transalpina e, udite udite, le scarafo car riescono a fare una buona prestazione. Pare incredibile ma De Mascellonis artiglia di prepotenza il terzo posto in griglia, una cosa che non succedeva da tempo. Ciccio Haug inizia tutto contento a preparare la legna per la domenica, tanto se la scarafo car va bene grigliata per tutti, altrimenti se va male almeno il combustibile per il rogo è già pronto.

Sato san fa la sua porca figura assieme a Batton, ma il BAR dopo le prestazioni esaltanti di qualche tempo fa stenta un pochino e si piazza dalla quarta fila in giù. Il Grullo tenta di andare forte, fa un buon tempo ma non riesce a restare in testa. Il Kaiser tenta il colpaccio e si piazza in testa facendo però alcuni piccoli errori. Arriva Alonso che fa il tempone, spara ad alzo zero e si piazza in prima posizione bastonando il Kaiser. Efflavius se la ride circondato da tutto il gotha della Renault (ovviamente tutti dotati di maschere antigas), presente in forze al GP di casa.

Menzione particolare alla Williams. Il Colombia, che ho sempre giudicato un pilota non eccelso e poco continuo (è continuo solo nel commettere tavanate galattiche), ha una macchina che pare non sia in grado di stare in strada. Forse le modifiche di Patrizio hanno creato degli scompensi o forse gli scompensi cerebrali del Colombia scompensano anche la macchina. Si piazza ben dietro nello schieramento di partenza con una serie di problemi legati alle veroniche che ha iniziato a compiere nelle chicane francesi sin dalla prima curva, molto bene.

Ed eccoci alla domenica. Siamo pronti alla partenza con i fratelli Marx che attentissimi hanno sospeso la partita di beach volley, e tutti quanti pensano alla prima curva. Il team Rai inizia con le solite litanie, Mazzonictus snocciola innumerevoli numeri a vanvera, mentre dallo studio gli esperti fanno discorsi semiseri su strategie di gara ed altro. Il solito teatrino insomma, da cui si salva solo il mitico ing. Piola che tenta di dare un minimo di serietà al carrozzone Rai (impresa ardua) fornendo una serie di particolari tecnici su gomme, carburante, carico aerodinamico, deflettori, riflettori, sospensioni, sospensori e chi più ne ha più ne metta.

Ma l’ora fatidica è ormai giunta, si accendono i semafori, poi si spengono e via tutti a fionda verso la prima curva. Non succede nulla di particolare, tanto che Mazzonictus comincia a dubitare dei suoi superpoteri, e Alonso gira in testa seguito dal Kaiser, mentre in terza posizione arriva il Grullo che ha sparato la solita gran bordata in partenza, tenendo in esterna il barista Batton. Nelle retrovie Rubinetto agguanta una gloriosissima nona posizione.

Dopo pochissimi giri si inizia ad ipotizzare quale strategia possa essere utilizzata dalle varie scuderie e in quel momento il colpo di scena si compie. Alonso riesce a distanziare di poco la Rossa nei primi giri per essere poi riagguantato nella seconda parte. Tutti pensano che il Kaiser sia carico di carburante ma dopo pochissimi giri eccolo fiondarsi ai box per il primo pit stop. Panico tra i tifosi: la Renault dello spagnoletto va quanto la Rossa del Kaiser, e con più benzina!!! Dopo il primo rifornimiento la classifica rimane invariata. Nel frattempo l’unica novità è l’ennesima veronica del Colombia che si gira come un tordo alla chicane prima dell’arrivo, perdendo tre posizioni. Le McLaren restano nella mediocrità mentre Batton cerca di attaccare il grullo e Rubens, in gran recupero, cerca di riprendere Batton. Passano alcuni giri e si nota il muretto rosso che ondeggia paurosamente a causa di movimenti ondulatori e sussultori della panza di Poldo. Cosa sta succedendo? Difficoltà digestive e cambio di strategia.

Il Kaiser parla con i ragazzi del muretto e si concorda il cambio di strategia: 18 pit stop e ritmo infernale. Il Kaiser si ferma tre giri prima di Alonso, carica poca benzina e riparte come un forsennato. Alonso arranca un pochino dato che le famose gomme del professor Piero Dupasquier e del grand uff. Bibendum non vanno benissimo e si degradano alquanto. Le petit imperateur prega S.Alvaro da Vitale affinchè la tattica dei 18 pit stop possa pagare a fine gara, altrimenti “les Omnipresident chissà come si incassè!!!!” Al rientro in pista il Kaiser inizia a fare tempi incredibili e quando Alonso rientra dopo il pit stop si ritrova secondo. L’alito mortifero di Efflavius esprime tutta la delusione nel verificare che anche questa volta non c’è trippa per gatti.

Il Kaiser passa a condurre in carrozza ed inizia ad inanellare giri come un moulinex impazzito. Ad ogni tornata stampa sul faccione di Alonso oltre un secondo, alla faccia delle gomme giapponesi che si squagliano con il caldo. Gira vorticosamente e Piola, unico non cerebroleso assieme a Capelli in cabina Rai, inizia a dire che il Kaiser potrebbe fermarsi quattro volte. A questo punto il panico assale Mazzonictus che inizia subito a sfogliare la sua raccolta rilegata delle Settimane Enigmistiche degli ultimi 75 anni per cercare le statistiche relative a gare con quattro pit stop. In preda a vampate e sbalzi di pressione, dopo alcuni minuti di sano silenzio snocciola nuovamente tutti i numeri più incredibili della terra, tanto incredibili quanto inutili.

Dopo il primo stop Sato san brasa la bancata di destra e rientra mestamente ai box. La prima vetrina del BAR chiude ma pare che le brasature del nippo siano da imputarsi a due fattori: 1 - la Honda monta sulla sua macchina un motore tirato al massimo; 2 - Lui usa il controllo di trazione da animale. Pare che la combinazione di questi due fattori porti alle frequenti rotture del muso giallo. Mi sembrava strano che un nippo fosse diventato un fenomeno, non è mai capitato e difficilmente capiterà.

Con il secondo giro di valzer le posizioni dietro ai primi restano immutate e si continua con 3tre GP distinti. Il Kaiser gira per gli affari suoi a cannone dando gran paga ad Alonso, il quale dà la paga al Grullo ed agli altri. Passano le tornate ed il Kaiser aumenta il vantaggio per fare poi il terzo stop. Tutti si fermano per rientrare in pista nelle stesse posizioni, ma non appena rientra il barista ecco il colpaccio. Batton si piazza tra il Grullo e Rubinetto, che lo tallonava a brevissima distanza. E qui Il prode brasileiro riesce a combinarne una buona, approfitta del fatto che il BAR ha ancora il bancone freddo e passa immediatamente il buon Batton, portandosi in quarta posizione.

Mancano ormai pochi giri e la situazione sembra consolidata. Il Kaiser fa vita a sè e in poche tornate stacca di altri 20 secondi YYYY Alonso, quindi si ferma a cambiare le gomme e mettere la benzina che serve per finire la gara, ritira i bollini alla cassa e riparte sempre in testa per finire la passerella verso il traguardo.

I giri si susseguono ripetitivi in attesa di qualche cosa che non succede. Tutti sperano nel sorpasso del tapiro Rubinetto nei confronti del grullo, che in quanto pilota di casa fa di tutto per tenere la posizione. Ultimi giri e la televisione si sofferma sul duello tra la Rossa ed il Grullo, duello per modo di dire dato che Rubinetto resta ad alcuni decimi dal pilota Renault senza mai tentare un attacco serio. A proposito di televisione, sinceri complimenti alla televisione francese. Per i primi giri ha inquadrato esclusivamente Alonso e la sua bella Renault, poi ha inquadrato il Grullo e pochissime volte gli altri, perdendosi quel poco di episodi interessanti che si potevano notare. Bravissimi.

Ma torniamo al duello rusticano. Si arriva all’ultimo giro e per fortuna o sfortuna di Rubens la televisione va sul Kaiser che si avvia solitario a vincere anche questo GP. Les Omnipresidet nel frattempo era stato avvisato da le petit imperateur che la tattica dei quattro pit stop aveva dato i suoi frutti. Riportiamo nel seguito la conversazione.

Suona il telefonino dell’Omnipresident, con collegamento etereo stellare e ponte radio su Plutone. Ovviamente la suoneria altro non è che il suono delle campane della basilica di San Pietro. “Omnipresident, ma divinitè, je suis les imperateur a rappòrt” “L’inferiore ha facoltà di parlare” “Bon, la tactique de le qattr pit stop c’est azzecchè e le Kaisèr est davant a tout les outres pilotons con deux jounè de vantage” “Bene inferiore, ma il subalterno come va” “Ominpresident, est in quart position dietr a le Grullò, ma lo sta attaccand pour salir sur le podiò!” “Come!? Cosa dobbiamo udire! Non è ancora almeno in terza posizione!!!! Lo scendiletto subirà le ire della nostra onnipotenza!” “Atansion mes amies pretoriens, les ominpresident est tres incassè con le petit garcon! Vit, ai refuges anti atomìc!!”

E dopo l’urlo terrificante dell’imperateur tutti si buttano nei rifugi antiatomici che vengono costruiti dai meccanici della Rossa ad ogni gara, per fronteggiare appunto simili evenienze.

Le macchine si stanno avvicinando alle ultime curve ed il trenino formato dal Grullo, Rubens e Batton si avvicina al traguardo, quando si materializza l’ira del divino Omnipresident. In cielo dardeggia un fulmine che va a colpire in pieno il casco di Rubinetto tramortendolo. Il risultato è che al brasileiro si irrigidisce subito la gamba destra che va a pestare pesantemente sul gas. La Rossa accelera a cannone, ed eccola affiancare il Grullo che stupefatto vede il brasierio passarlo alla penultima curva di gran carriera. Senza mai mollare il gas, dato che la gamba è in preda a crampi incredibili, Rubens gira così davanti al Grullo e taglia il traguardo in terza posizione.

Les omnipresident finisce il suo lavoro scagliando un’altro fulmine sul casco del nostro pilota che viene preso da sindrome da tarantolato ed inizia il solito show con gesti, grida, risolini e saltelli in macchina. Dai rifugi riemergono i meccanici e corrono ad abbracciare il Kaiser, che nel frattempo era arrivato al parco chiuso da oltre 20 minuti e non aveva trovato nessuno. Arrivano Alonso e Rubens che non riesce più a fermarsi e continua a ballare. Tutti pensano che sia un gesto di gioia ma in realtà sono le scosse elettriche che gli girano per il corpo. Il grullo ci è rimasto male e dichiara che forse (come forse!) è stata colpa sua, intanto il nostro scendiletto preferito continua a ballare come un fesso anche sul podio. NON SI FERMA PIU’!!!! Le trasmissioni si concludono con la solita conferenza stampa dove il kaiser dice di essersi divertito e gli altri molto meno.

Finalmente una nota positiva per la Ferrati nel mondiale, dopo tante sofferenze. Adesso si può azzardare che la Rossa ha qualche remota possibilità di vincere anche quest’anno il mondiale piloti e costruttori, certo sarà durissima. Il vantaggio sugli immediati inseguitori è risicato ma c’è, nel mondiale piloti il Kaiser è davanti di 22 punti sul tarantolato e di 42 su Batton, che è terzo e non ventesimo. Considerato che a Batton non basterebbero quattro GP vinti senza punti per il kaiser per passare in testa possiamo nutrire qualche piccolissima speranza, vedremo!! Ma non c’illudiamo, in realtà il Colombia è in pieno recupero, e con la nuova Williams può tranquillamente raggiungere il Kaiser in pochi GP, una cinquantina dovrebbero bastare. . A proposito di comprimari, la McLaren è arrivata con entrambe le auto al traguardo e questo è un gran risultato. De Mascellonis si è piazzato sesto davanti a Rikkio che intervistato da Giovannello Tenerello ha dichiarato (ovviamente a gesti, lui muto rimane!!) di essere molto, ma molto contento delle prestazioni della nuova macchina. Il distacco finale dal Kaiser ammonta ad oltre 36 secondi, quasi mezzo giro, non sparo sulla croce rossa quindi non aggiungo commenti. Il Colombia invece è arrivato in ottava posizione, un ottimo punto mondiale, così da tenere a bada la Minardi nella classifica costruttori.

Pare che a Silverstone le Rosse siano intenzionate a fare la gara con 8 pit stop montando alternativamente gomme da asciutto e da pioggia a prescindere dal meteo, tanto vincono lo stesso. Sarà sicuramente durissima, e come no!

 

Il Criticatutto


 
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Aggiornato il: 19-dic-2023