E’ durissima.
La gara francese dimostra ancora una volta l’estremo equilibrio che
caratterizza questo campionato. E’ durissima per la Ferrari ripetersi dopo il
brillante 2003. Si nota e si sente nell’aria la difficoltà di cogliere
risultati. Evidentemente ai box Ferrari si fa sentire il terribile stress
causato da McLaren e Williams, che non mollano assolutamente nulla ed inseguono
ad un’incollatura.... MA QUANDO MAI!!!!! Torniamo alla dura (per gli altri)
realtà: ieri pomeriggio è andata in onda la nona sinfonia di Suchmaker, epica
rappresentazione dello strapotere Rosso imperante.
Il fine settimana doveva essere difficile, si correva sulla pista preferita
da monsieur Bibendum con asfalto nero caldo come la pece ed assolutamente
scontroso con la Bridgestone. I big decaduti mettono sul piatto le ultime
speranze per finire l’annata decorosamente. La Williams fa arrivare in moto
dall’Inghilterra il vecchio Patrizio, con tanto di caschetto ed occhialini
stile seconda guerra mondiale, e mette in pista l’evoluzione della sua super
car. La vulcanica Antonia Terzi (è confermato, dopo questa stagione sarà
rinominata Antonia Quarti), l’ingegnere più sexy in circolazione, modifica
leggermente la sua creatura, la famosa ala anteriore trasformandola da tricheco
ad ornitorinco. Fa il suo ingresso in campo il buon Marc Genè, bilaureato
multilingue, in sostituzione del Ralfonso fratturato. A proposito, si spera che
questa mega botta gli faccia finalmente capire che è meglio smettere. Dal canto
loro gli scarrafoni, che nello staff annoverano sempre più psicologi e
psichiatri e sempre meno ingegneri, mettono in mezzo alla strada la nuova MP4
XYZVAIFORTETIPREGOSENOASCHIFIUFINISCE.
Le prove si susseguono vorticose con la solita brillantezza tanto decantata
da Max & Tux, tra un grandinare di maroni inevitabilmente caduti alla
maggioranza degli spettatori paganti e ronfanti. A proposito dei padri -
padroni - padrini della F1, Max ha detto in conferenza stampa che si vuole
dimettere a ottobre perchè la F1 fa pena. E’ vero la F1 ormai regala emozioni
solo a noi che siamo malati di Rosso, ma non penso che le idee di Max possano
migliorare lo spettacolo, anzi. Quindi caro Max, dimettiti sereno, e noi
mettiamo un bel Franco Carraro alla guida della FIA, così tutti faranno quello
che vogliono e lui non si dimetterà mai, questo è sicuro. Oltretutto alle
interviste fa ridere anche più di Max e Tux in piena catalessi da cannone
Pakistano.
Ma torniamo alle qualifiche. Rubinetto, che aveva rotto l’impianto idraulico
(si era scassato lo scarico del water che ha sotto la scocca), non riesce a
fare la sessione di pre qualifica e quindi esce per primo. Gira lotta barcolla
ma tiene botta nei confronti dei poveri carneadi che arrancano sull’asfalto
tutte le sacrosante domeniche. Ma quando scendono in campo quelli con macchine
decorose ecco che Rubinetto si scioglie come neve al sole precipitando in una
decima posizione sulla griglia degna di una costina di maiale.
Gli altri big si avventano sulla pista transalpina e, udite udite, le
scarafo car riescono a fare una buona prestazione. Pare incredibile ma De
Mascellonis artiglia di prepotenza il terzo posto in griglia, una cosa che non
succedeva da tempo. Ciccio Haug inizia tutto contento a preparare la legna per
la domenica, tanto se la scarafo car va bene grigliata per tutti, altrimenti se
va male almeno il combustibile per il rogo è già pronto.
Sato san fa la sua porca figura assieme a Batton, ma il BAR dopo le
prestazioni esaltanti di qualche tempo fa stenta un pochino e si piazza dalla
quarta fila in giù. Il Grullo tenta di andare forte, fa un buon tempo ma non
riesce a restare in testa. Il Kaiser tenta il colpaccio e si piazza in testa
facendo però alcuni piccoli errori. Arriva Alonso che fa il tempone, spara ad
alzo zero e si piazza in prima posizione bastonando il Kaiser. Efflavius se la
ride circondato da tutto il gotha della Renault (ovviamente tutti dotati di
maschere antigas), presente in forze al GP di casa.
Menzione particolare alla Williams. Il Colombia, che ho sempre giudicato un
pilota non eccelso e poco continuo (è continuo solo nel commettere tavanate
galattiche), ha una macchina che pare non sia in grado di stare in strada.
Forse le modifiche di Patrizio hanno creato degli scompensi o forse gli
scompensi cerebrali del Colombia scompensano anche la macchina. Si piazza ben
dietro nello schieramento di partenza con una serie di problemi legati alle
veroniche che ha iniziato a compiere nelle chicane francesi sin dalla prima
curva, molto bene.
Ed eccoci alla domenica. Siamo pronti alla partenza con i fratelli Marx che
attentissimi hanno sospeso la partita di beach volley, e tutti quanti pensano
alla prima curva. Il team Rai inizia con le solite litanie, Mazzonictus
snocciola innumerevoli numeri a vanvera, mentre dallo studio gli esperti fanno
discorsi semiseri su strategie di gara ed altro. Il solito teatrino insomma, da
cui si salva solo il mitico ing. Piola che tenta di dare un minimo di serietà
al carrozzone Rai (impresa ardua) fornendo una serie di particolari tecnici su
gomme, carburante, carico aerodinamico, deflettori, riflettori, sospensioni,
sospensori e chi più ne ha più ne metta.
Ma l’ora fatidica è ormai giunta, si accendono i semafori, poi si spengono e
via tutti a fionda verso la prima curva. Non succede nulla di particolare,
tanto che Mazzonictus comincia a dubitare dei suoi superpoteri, e Alonso gira
in testa seguito dal Kaiser, mentre in terza posizione arriva il Grullo che ha
sparato la solita gran bordata in partenza, tenendo in esterna il barista
Batton. Nelle retrovie Rubinetto agguanta una gloriosissima nona posizione.
Dopo pochissimi giri si inizia ad ipotizzare quale strategia possa essere
utilizzata dalle varie scuderie e in quel momento il colpo di scena si compie.
Alonso riesce a distanziare di poco la Rossa nei primi giri per essere poi
riagguantato nella seconda parte. Tutti pensano che il Kaiser sia carico di
carburante ma dopo pochissimi giri eccolo fiondarsi ai box per il primo pit
stop. Panico tra i tifosi: la Renault dello spagnoletto va quanto la Rossa del
Kaiser, e con più benzina!!! Dopo il primo rifornimiento la classifica rimane
invariata. Nel frattempo l’unica novità è l’ennesima veronica del Colombia che
si gira come un tordo alla chicane prima dell’arrivo, perdendo tre posizioni.
Le McLaren restano nella mediocrità mentre Batton cerca di attaccare il grullo
e Rubens, in gran recupero, cerca di riprendere Batton. Passano alcuni giri e
si nota il muretto rosso che ondeggia paurosamente a causa di movimenti
ondulatori e sussultori della panza di Poldo. Cosa sta succedendo? Difficoltà
digestive e cambio di strategia.
Il Kaiser parla con i ragazzi del muretto e si concorda il cambio di
strategia: 18 pit stop e ritmo infernale. Il Kaiser si ferma tre giri prima di
Alonso, carica poca benzina e riparte come un forsennato. Alonso arranca un
pochino dato che le famose gomme del professor Piero Dupasquier e del grand
uff. Bibendum non vanno benissimo e si degradano alquanto. Le petit imperateur
prega S.Alvaro da Vitale affinchè la tattica dei 18 pit stop possa pagare a
fine gara, altrimenti “les Omnipresident chissà come si incassè!!!!” Al rientro
in pista il Kaiser inizia a fare tempi incredibili e quando Alonso rientra dopo
il pit stop si ritrova secondo. L’alito mortifero di Efflavius esprime tutta la
delusione nel verificare che anche questa volta non c’è trippa per gatti.
Il Kaiser passa a condurre in carrozza ed inizia ad inanellare giri come un
moulinex impazzito. Ad ogni tornata stampa sul faccione di Alonso oltre un
secondo, alla faccia delle gomme giapponesi che si squagliano con il caldo.
Gira vorticosamente e Piola, unico non cerebroleso assieme a Capelli in cabina
Rai, inizia a dire che il Kaiser potrebbe fermarsi quattro volte. A questo
punto il panico assale Mazzonictus che inizia subito a sfogliare la sua
raccolta rilegata delle Settimane Enigmistiche degli ultimi 75 anni per cercare
le statistiche relative a gare con quattro pit stop. In preda a vampate e
sbalzi di pressione, dopo alcuni minuti di sano silenzio snocciola nuovamente
tutti i numeri più incredibili della terra, tanto incredibili quanto inutili.
Dopo il primo stop Sato san brasa la bancata di destra e rientra mestamente
ai box. La prima vetrina del BAR chiude ma pare che le brasature del nippo
siano da imputarsi a due fattori: 1 - la Honda monta sulla sua macchina un
motore tirato al massimo; 2 - Lui usa il controllo di trazione da animale. Pare
che la combinazione di questi due fattori porti alle frequenti rotture del muso
giallo. Mi sembrava strano che un nippo fosse diventato un fenomeno, non è mai
capitato e difficilmente capiterà.
Con il secondo giro di valzer le posizioni dietro ai primi restano immutate
e si continua con 3tre GP distinti. Il Kaiser gira per gli affari suoi a
cannone dando gran paga ad Alonso, il quale dà la paga al Grullo ed agli altri.
Passano le tornate ed il Kaiser aumenta il vantaggio per fare poi il terzo
stop. Tutti si fermano per rientrare in pista nelle stesse posizioni, ma non
appena rientra il barista ecco il colpaccio. Batton si piazza tra il Grullo e
Rubinetto, che lo tallonava a brevissima distanza. E qui Il prode brasileiro
riesce a combinarne una buona, approfitta del fatto che il BAR ha ancora il
bancone freddo e passa immediatamente il buon Batton, portandosi in quarta
posizione.
Mancano ormai pochi giri e la situazione sembra consolidata. Il Kaiser fa
vita a sè e in poche tornate stacca di altri 20 secondi YYYY Alonso, quindi si
ferma a cambiare le gomme e mettere la benzina che serve per finire la gara,
ritira i bollini alla cassa e riparte sempre in testa per finire la passerella
verso il traguardo.
I giri si susseguono ripetitivi in attesa di qualche cosa che non succede.
Tutti sperano nel sorpasso del tapiro Rubinetto nei confronti del grullo, che
in quanto pilota di casa fa di tutto per tenere la posizione. Ultimi giri e la
televisione si sofferma sul duello tra la Rossa ed il Grullo, duello per modo
di dire dato che Rubinetto resta ad alcuni decimi dal pilota Renault senza mai
tentare un attacco serio. A proposito di televisione, sinceri complimenti alla
televisione francese. Per i primi giri ha inquadrato esclusivamente Alonso e la
sua bella Renault, poi ha inquadrato il Grullo e pochissime volte gli altri,
perdendosi quel poco di episodi interessanti che si potevano notare.
Bravissimi.
Ma torniamo al duello rusticano. Si arriva all’ultimo giro e per fortuna o
sfortuna di Rubens la televisione va sul Kaiser che si avvia solitario a
vincere anche questo GP. Les Omnipresidet nel frattempo era stato avvisato da
le petit imperateur che la tattica dei quattro pit stop aveva dato i suoi
frutti. Riportiamo nel seguito la conversazione.
Suona il telefonino dell’Omnipresident, con collegamento etereo stellare e
ponte radio su Plutone. Ovviamente la suoneria altro non è che il suono delle
campane della basilica di San Pietro. “Omnipresident, ma divinitè, je suis les
imperateur a rappòrt” “L’inferiore ha facoltà di parlare” “Bon, la tactique de
le qattr pit stop c’est azzecchè e le Kaisèr est davant a tout les outres
pilotons con deux jounè de vantage” “Bene inferiore, ma il subalterno come va”
“Ominpresident, est in quart position dietr a le Grullò, ma lo sta attaccand
pour salir sur le podiò!” “Come!? Cosa dobbiamo udire! Non è ancora almeno in
terza posizione!!!! Lo scendiletto subirà le ire della nostra onnipotenza!”
“Atansion mes amies pretoriens, les ominpresident est tres incassè con le petit
garcon! Vit, ai refuges anti atomìc!!”
E dopo l’urlo terrificante dell’imperateur tutti si buttano nei rifugi
antiatomici che vengono costruiti dai meccanici della Rossa ad ogni gara, per
fronteggiare appunto simili evenienze.
Le macchine si stanno avvicinando alle ultime curve ed il trenino formato
dal Grullo, Rubens e Batton si avvicina al traguardo, quando si materializza
l’ira del divino Omnipresident. In cielo dardeggia un fulmine che va a colpire
in pieno il casco di Rubinetto tramortendolo. Il risultato è che al brasileiro
si irrigidisce subito la gamba destra che va a pestare pesantemente sul gas. La
Rossa accelera a cannone, ed eccola affiancare il Grullo che stupefatto vede il
brasierio passarlo alla penultima curva di gran carriera. Senza mai mollare il
gas, dato che la gamba è in preda a crampi incredibili, Rubens gira così
davanti al Grullo e taglia il traguardo in terza posizione.
Les omnipresident finisce il suo lavoro scagliando un’altro fulmine sul
casco del nostro pilota che viene preso da sindrome da tarantolato ed inizia il
solito show con gesti, grida, risolini e saltelli in macchina. Dai rifugi
riemergono i meccanici e corrono ad abbracciare il Kaiser, che nel frattempo
era arrivato al parco chiuso da oltre 20 minuti e non aveva trovato nessuno.
Arrivano Alonso e Rubens che non riesce più a fermarsi e continua a ballare.
Tutti pensano che sia un gesto di gioia ma in realtà sono le scosse elettriche
che gli girano per il corpo. Il grullo ci è rimasto male e dichiara che forse
(come forse!) è stata colpa sua, intanto il nostro scendiletto preferito
continua a ballare come un fesso anche sul podio. NON SI FERMA PIU’!!!! Le
trasmissioni si concludono con la solita conferenza stampa dove il kaiser dice
di essersi divertito e gli altri molto meno.
Finalmente una nota positiva per la Ferrati nel mondiale, dopo tante
sofferenze. Adesso si può azzardare che la Rossa ha qualche remota possibilità
di vincere anche quest’anno il mondiale piloti e costruttori, certo sarà
durissima. Il vantaggio sugli immediati inseguitori è risicato ma c’è, nel
mondiale piloti il Kaiser è davanti di 22 punti sul tarantolato e di 42 su
Batton, che è terzo e non ventesimo. Considerato che a Batton non basterebbero
quattro GP vinti senza punti per il kaiser per passare in testa possiamo
nutrire qualche piccolissima speranza, vedremo!! Ma non c’illudiamo, in realtà
il Colombia è in pieno recupero, e con la nuova Williams può tranquillamente
raggiungere il Kaiser in pochi GP, una cinquantina dovrebbero bastare. . A
proposito di comprimari, la McLaren è arrivata con entrambe le auto al
traguardo e questo è un gran risultato. De Mascellonis si è piazzato sesto
davanti a Rikkio che intervistato da Giovannello Tenerello ha dichiarato
(ovviamente a gesti, lui muto rimane!!) di essere molto, ma molto contento
delle prestazioni della nuova macchina. Il distacco finale dal Kaiser ammonta
ad oltre 36 secondi, quasi mezzo giro, non sparo sulla croce rossa quindi non
aggiungo commenti. Il Colombia invece è arrivato in ottava posizione, un ottimo
punto mondiale, così da tenere a bada la Minardi nella classifica costruttori.
Pare che a Silverstone le Rosse siano intenzionate a fare la gara con 8 pit
stop montando alternativamente gomme da asciutto e da pioggia a prescindere dal
meteo, tanto vincono lo stesso. Sarà sicuramente durissima, e come no!
Il Criticatutto