Ci siamo, il carnevale va in onda in Brasiu, e ad
Interlagos la terza frittatona si compie. Tutto la banda del cavallino rampante
piomba sulle bianche spiagge Carioca condizionata dai precedenti risultati, ma
convinta che si sia trattato solo di una serie incredibile di sfortune. E così
i nostri i presentano come al solito motivati, a parole, e pieni di buone
intenzioni.
Come unica precauzione indossano tutti una doppia collana d'aglio anti
Mazzoncino.
Il grande puffo ha ricevuto direttamente da Monsieur le President, in settimana
bianca sul monte Olimpo assieme a due suoi carissimi compagni di merende,
Apollo e Zeus, le tavole divine contenenti il cammino da compiere. "Noi,
Presidentissimo uno e trino Luca Cordero di Montezemolo, in quanto Cordero di
Monte Zemolo momentaneamente c/o Monte Olimpo, impartiamo la nostra divina
indicazione a le petit imperateur uno e cretino, le Grand Puffò. O inferiore,
che rappresenti nella vita dei box la controfigura di Alvaro Vitali, tu devi
vincere la gara del Brasile, curare l'incontinenza di Rubinetto e limare lo
scucchione di Suchmaker a dimensioni confacenti il nuovo regolamento FIA. Noi
da quassù provvediamo a fornirti tutto il supporto di cui hai bisogno.
Inferiore, se vuoi qualche cosa fammelo sapere attraverso il solito sistema
"ekkolon" (NdS: il famoso apparato di intercettazioni
videobradiporadiofoniche), anche se la nostra divina conoscenza non ci fa
comprendere che cacchio ti serve di più di quello che hai per vincere una gara.
Chiudo la mia illuminata indicazione e benedico tutti voi fedeli aspergendovi
con la sacra Acqua di Parma".
E così la truppa rossa arriva ad Interlagos forte
di questa nuovo Verbo pronunciato dal President di tutti i President,
accompagnata dal solito giro di fenomeni circensi. Gli scarrafoni ormai hanno
il morale alle stelle, due vittorie nelle prime due gare. Ron the Boss ha
ritrovato il ghigno dei tempi d'oro, quando sguinzagliava De Mascellonis alla
caccia di incidenti con Michelone, ed abbaglia tutti coi riflessi dei sui
incisivi d'oro. Ciccio Haug invece vuole festeggiare con la più grande
grigliata della storia sulla spiaggia di Ipanema.
Nel mentre Efflavis Briatorius si gode una splendida serata con la Naomi, detta
"Amerigo Vespucci", la gloriosa nave scuola di tante e tante generazioni. Il
poverino è vittima dell'ennesima operazione di spionaggio architettata dal
Grande Puffo e dal bieco Poldo. I quali hanno provveduto a richiamare in terra
Brasiliana la supermodella che, grazie alle sue riconosciute doti
intellettuali, era stata assoldata dal petit Imperateur per annebbiare prima
del GP i riflessi del grande uomo della provincia di Cuneo.
Ma bando alle ciance e passiamo alle prove.
Venerdì tempesta e mare forza 7, tutti vanno in pista con batiscafo e sonar da
profondità e fanno delle artistiche veroniche. Arriva Sabato e con un
martellamento incessante il prode Mazzoncino ricorda per la 170ma volta che
solo tre brasiliani hanno vinto un GP in brasile e che questo è successo nel
1973, 1983, 1993, quindi per ovvie ragioni matematiche nel 2003 la vittoria è
già scritta per Rubinetto. Dopo questa macumba indegna i primi condor si
aggirano sulle carogne e pare abbiano tatuato sotto le ali il volto sorridente
di Mazzoncino. Fortunatamente questi stupidi uccelli non volano quando piove e
in Brasile, terra di sole pizza e mandolino (NdS: si allude ovviamente ai
preziosi retrotreno femminili del luogo), di questi tempi piove circa 70 ore al
giorno. La pista in queste condizioni ricorda l'idroscalo e girare con questi
piccoli rigagnoli simili al Rio delle Amazzoni risulta alquanto critico. Un
pallidissimo sole si affaccia tra le nubi quando i "migliori" scendono in
pista. Wilson, Firman, Pizzonia, Verstappen and company vanno come dei matti
sul bagnato (si fa per dire), mentre Ralfonso con la nuova Williams fa pena ed
il suo degno compare non è da meno.
Finalmente arriva il resto della truppa e qui
accade l'impossibile. Michelone Nostro (che solo a posteriori si scoprirà aver
montato un assetto da ghiaccio con picozza e ramponi inclusi) fa il settimo
tempo,non era mai stato così indietro fin da quando giocava con le autopiste
Polistil. Meglio di lui fanno nell'ordine:
Ralfonso - un perfetto scarso;
Jarno Grullo - Efflavius "vigila" sul suo campione
dopo la notte brava con la nave scuola;
Rikkio - ieri pare abbia riso, non succedeva dal
lontano 28 quando vide i risparmi di Suchmaker andare in fumo per la grande
recessione;
Mark Webber - incredibile il ramarro australiano
ammolla oltre tre decimi al pentacampeon;
Sir de Mascellonis - che gestisce al meglio la
scarafo car;
e, udite udite...
Tristigno do Rimbambimiento!! Il quale,
incredibile, con un giro bello tosto mette tutti in fila, compreso De
Mascellonis. Il puffo accenna ad un sorrisetto scemo dei suoi, mentre Don Vito
Cascio Dennis fa calare il sipario sul ghigno abbagliante. Ovviamente alla fine
delle prove il prode brasileiro non sta più nella pelle e per calmarlo Poldo
deve metterlo nel girello.
Le dichiarazioni sono improntate al più sfrenato
entusiasmo e le petit imperateur dice "nous siam les plus fort e vincerem
sicuramont la garà e les proxim trois mondials". Ma appena finisce la frase
scoccano due fulmini nel cielo cupo. Pessimo auspicio, probabilmente si tratta
del Presidentissimo che è caduto sul baby....
Arriva la splendida domenica e come al solito il
centro Epson Meteo capitanato dal caporale Giuliacci (NdS: su richiesta di
Michelone è stato degradato con ignominia dopo i fattacci dell'Albert Park)
dichiara "remota possibilità di pioggia in Brasile". Detto fatto: tutta
l'umidità presente sull'oceano Pacifico, Indiano ed Atlantico, incluso il mar
di Marmara, piomba su Interlagos. In brasiliano Interlagos ha un significato
sinistro. Il nome ha origine dall'unione di INTER, ovvero "squadra che perde
sempre qualsiasi tipo di campionato o competizione di qualunque genere", e
LAGOS, che è appunto un paesino gemellato con Bellagio dove si trova il lago
più profondo del Brasile. In sintesi un posto sfigatissimo e bagnatissimo.
Ma prima di proseguire permettetemi di ringraziare
i super cervelloni della FIA che sono finalmente riusciti nell'intento di
vivacizzare i GP, che ormai regalano al pubblico festante le stesse emozioni
dell'estrazione dei numeri del Lotto. Come da regolamento dei famosi MAX
(Mosley) & TUX (Ecclestone), i due comici al potere, le scelte del Sabato sono
pesanti in quanto:
1 - Le gomme scelte per le qualifiche devono
essere utilizzate per almeno altri 5 GP. In caso di pioggia si dovranno tenere
le slick, ma i piloti potranno utilizzare l'ombrello.
2 - E' vietatissimo fare qualsivoglia intervento
sulle macchine dopo le qualifiche, a meno che non si tratti di sostituzione del
motore crepato di una McLaren (più che un caso di sicurezza, un caso umano).
3 - Non si può modificare l'assetto per tutto il
mondiale, e bisogna sceglierlo durante il veglione di capodanno alla mezzanotte
in punto, od in seconda istanza durante la notte di S.Lorenzo, a patto di
individuare almeno 3 stelle cadenti.
4 - La benzina usata per le prove deve bastare
anche per rimandare a casa i camion della squadra.
Con queste poche ma significative regole siamo
tutti pronti per la partenza.
L'immenso Mazzoncino, che propongo ufficialmente
di mandare come inviato speciale in Iraq legato ad un missile balistico
intelligente (NdS: almeno il missile...), snocciola il suo famoso rosario delle
ovvietà e ripete con sistematica agonia il fatto che solo tre piloti brasiliani
1973, 83, 93 ecc. ecc. ecc... Cerca di rendere la situazione meno funebre il
grande Piola, l'unico che abbia un cervello posizionato correttamente. Questi
da spiegazioni interessanti circa gli assetti da asciutto con aerodinamica da
bagnato ed interpretazioni valide sull'uso della telemetria e delle varie
possibili impostazioni meccaniche e elettroniche. Il prode Ivan (senza) Capelli
cerca anche lui di dare notizie interessanti, ma si sa che, come dice il
proverbio, "chi va con Mazzoni finisce per Mazzonizzarsi".
Tutto pronto e, come regolamento comanda, ecco che
la mitica Merdecess CL55 AMG fa partire il serpentone stile proposta Lunardi
sulla Milano-Venezia in caso di nebbia. Tutti pensano: "va bene, faranno 2/3
giri giusto per evitare guai allo start e poi via". E invece nulla di tutto
ciò, i giri sono 700, giusto per far ambientare i piloti, e poi appena l'ultimo
telespettatore ha cambiato per vedere l'ultima parte di "Buona Domenica",
nettamente più interessante, si parte davvero.
Rubinetto va alla grande, sembra giocare come il
gatto con il topo, peccato che lui faccia il topo. Rallenta prima dei curvoni
che precedono il traguardo, poi affonda come un matto, ma alla fine del
rettilineo ecco che viene uccellato da De Mascellonis.
Poco male, si pensa, forse le gomme francesi rendono meglio fin da subito. Mica
vero, ecco che con rapidità sconvolgente il brasileiro viene passato più o meno
da tutti e in meno di tre giri si trova in 45ma posizione. Forse le gomme con
gli occhi a mandorla necessitano di 80 giri per scaldarsi. I tifosi pensano:
"ecco è il solito Stupidigno", ma nessuno si preoccupa davvero dato che
Michelone sta arrivando di gran carriera.
Nel frattempo quel vecchio guerrigliero di
Emiliano Zapata Montoya ha fatto una partenza notevolissima e sta inanellando
una serie di sorpassi non indifferente. Poldo Brown parla con Rubinetto al
citofono e per fare fronte all'emergenza concorda di attivare via telemetria il
noto "spruzzo de maio". Si tratta di inserire la prodigiosa "majonnaise Poldò",
a base di olio per macchine diesel, benzina avio, uova sale e pepe di Cajenna,
direttamente nel differenziale per facilitare il controllo di trazione. Ma ecco
che Michelone lo prende e lo passa di gran carriera. La pista si sta
rapidamente asciugando e con le intermedie la Rossa sembra essere in gran
forma. Dietro la bagarre è stratosferica. Le piastrelle cominciano ad uscire a
ripetizione alla curva do Sol (!!),dove si intravede appena un leggerissimo
rivolo d'acqua di portata pari al Ticino in piena.
Il Brasileiro è in netta difficoltà e il solerte
intervistatore sulla pit-lane chiede a Pinocchio Colajanni cosa sta succedendo.
La risposta arriva puntuale, come da copione: "tutto bene, anzi benissimo.
Rubens si tiene indietro perchè è troppo veloce e avendo perso i paraspruzzi
non vuole buttare acqua in faccia ai suoi amici che lo seguono, sapete che lui
è molto gentile, ma il nostro Kaiser sta andando come un fulmine, li passerà
tutti e vincerà qualsiasi cosa, anche la riffa benefica a Kerpen".
Passano altri due - tre giri e la situazione si
stabilizza. Emiliano non capisce più nulla sul funzionamento suo
traction-control, cerca di parlare con i box ma qui tutti dormono, e quindi
esce come un pisquano. Un pò dappertutto fioccano altri botti, sembra di essere
al veglione di Capodanno e il pilota della Safety Car lavora come un matto,
covando la segreta speranza di riuscire a finire a podio. Dentro e fuori dai
box ogni 5 minuti, mentre il servizio del circuito mostra una efficienza
veramente ragguardevole. Gli uomini e i mezzi di Monte Carlo sfigurano al
confronto, alcuni di loro prendono diligentemente appunti su come NON si
gestisce una gara. Non appena esce una macchina ecco entrare un carro a tema
con ballerine di samba disseminate ovunque. Tutto si ferma e la torcida esplode
in balli forsennati. Prima che arrivi un carro attrezzi o una ruspa, ieri si
sono visti anche trattori e mietitrici all'opera, passano dai 10 ai 15 minuti.
Un autentico spettacolo, horror.
Dopo questa bagarre ecco che Mazzoni ci mette lo
zio pino. In pieno rettilineo ci sono Panis con la sua Toyota seguito da
Stitichella su Jordan e un Firman sempre su Jordan che va come un matto.
L'English deb inizia la staccata prima della chicane Senna, il telecronista
bonsai commenta, e cosa accade? Nulla di che preoccuparsi, solo un dettaglio.
In piena frenata gli si stacca di netto un particolare irrilevante, tutto il
blocco della sospensione anteriore sinistra. Pare che Eddie il tirchio abbia
montato sulla macchina di Firman l'avantreno della DAF Variomatic, ma questo
inopinatamente ha ceduto. Forse si cercherà al prossimo GP di usare quello
della UAZ.
Mazzoni a quella vista dice: "strano che si sia
verificato questo guasto, speriamo che non accada nulla alla macchina del
nostro Gianc....." non finisce la frase. Prontamente viene imbavagliato da Ivan
il grande calvo e dall'ing Piola e messo in una grande vasca di salamoia
concentrata. Pare sia l'unico antidoto per debellare il morbo Mazzonico.
Stitichella, informato dei commenti di Mazzoncino via interfono, stacca
prontamente le mani dal volante e le porta all'interno dell'abitacolo.
Entra e esci, cambia e forca, ecco che Michelone
recupera, recupera e recupera. Lo si vede aggressivo come ai bei tempi, mentre
da la caccia agli scarrafoni. Ciccio annusa il pericolo nell'aria e si fionda
sul furgoncino con friggitrice per scappare dal circuito, mentre il padrino
ringhia minacciosamente. Ron the Boss chiama il suo servizio meteo, che
consiste nel lanciare un suo picciotto in orbita geostazionaria per vedere
dall'alto la situazione. Ricadendo pesantemente al suolo il fedele picciotto
sussurra prima di svenire: "Boss eccellentissimo, accà di sicuro piove, bacio
le mani a vossia!". Ron si calma, e Ciccio scende prontamente dal furgoncino.
Il sistema innovativo di previsioni meteo degli scarrafoni ci prende e inizia a
piovere a catinelle. Tutti arrivano alla curva do Sol (!!!!) con circospezione,
tranne una trentina di piloti che escono come triglie e si vanno a schiantare
allegramente, aiutati alla bisogna delle vie di fuga asfaltate, in queste
condizioni impercettibilmente sdrucciolevoli.
Ma veniamo al punto. Siamo al giro 27, Michelone
sbava come un mastino napoletano all'attacco, sente odore di scarrafone in
decomposizione e punta la preda con inaudita cattiveria. Peccato che arrivato
alla curva do Sol (!!!!!!!) inizia una specie di ballo delle debuttanti che lo
porta dritto dritto contro le barriere spaccando alettone, macchina e resto
della gara. Poche curve prima dello schianto Poldo ascoltava in cuffia il
glorioso Kaiser: "Io andaren a sorpassaren gli scarrafonen, io passaren sulle
orecchien del mascellonen, io annichiliren il Rikkionen, io essere
pentacampionen, io essere.......(qui arrivano suoni di lamiere contorte, poi di
risate degli astanti)... EINE CRANDISSIMO KOLLIONEN!!!". Ma ecco che Michelone
viene impietosamente inquadrato dalla telecamera. Si vede un leggerissmo
scucchione di circa 35 mt, in caduta libera. Il Nostro cerca con fare
distaccato di riavvolgersi la scucchia, ma Michelone nell'intimo lo sa di
averla fatta grossa: De Mascellonis in quel punto non è uscito e lui si, vuol
dire che ha fatto una delle sue cagate più possenti!!. Ma ecco che si
avvicinano Emiliano, Wilson e Pizzonia, gli altri appartenenti al "Club della
triglia", muniti di carte, segnapunti e patatine. Avevano già deciso per un bel
tresette col morto, ora possono proporre al Kaiser una mano di tresette col
tonto. Ma il nostro rifiuta sprezzante, poco dopo rientra ai box e dichiara che
parlerà solo a fine GP del 2005. Oltre al danno le beffe: I giudici di gara lo
squalificano in quanto l'altezza da terra dello scucchione è tale da limare
eccessivamente la tavola sotto mento. Per punizione dovrà trascorrere la notte
nel girello di Rubinetto, con lui che piange a fontanella.
Già, ma che ne è di Rubinetto? Mentre il Kaiser
piomba in depressione, lui rimonta più cattivo di una tigre con i calli.
Vedendo il brasileiro incalzare tutti, sale l'adrenalina e ci si dimentica
addirittura l'uscita del Maestro. Ma chi non dimentica è il Presidentissimo
Luca Cordero, che dal Monte Olimpo lancia un fulmine centrando le parti nobili
de le Grand Puffò, il quale viene iscritto d'ufficio, assieme alla muta di
meccanici pretoriani, al coro di voci bianche dell'Antoniano di Bologna.
E allora tutto bene, Rubinetto arriva come un
facocero infoiato sulla preda De Mascellonis. Ecco che lo punta feroce, ma in
rettilineo lo 051 fatica assai rispetto al Merdecess Benz. Pare che la
strategia per la macchina di Tristigno sia stata quella di applicare una
aerodinamica da Caterpillar con molle da asciutto, quindi la rossa non va
nemmeno a lanciarla nel vuoto. Ma ecco inaspettato il coup de teatre, alla fine
del rettilineo De Mascellonis arriva lungo, ed il brasileiro furbo come una
faina cieca si infila nel pertugio e passa al comando. Esplode la torcida e la
pista si riempie di carri che arrivano direttamente dal sambodromo di Rio. Gli
addetti iniziano a ballare e impiegano circa due ore per recuperare le auto
incidentate ancora sulla pista.
Mazzoncino in preda ad erezione precoce non capisce - parola impropria per lui
- più nulla, esce dalla salamoia come una molla e riprende la sua macumba da
combattimento: "solo tre Brasiliani hanno vinto un GP in brasile, questo è
successo nel 1973, 1983, 1993, quindi per ovvie ragioni matematiche....".
Esclama queste formule di magia nera a gran voce, impugnando per il collo un
pollo sanguinolento con la testa mozzata: il destino di Rubinetto è segnato.
Intanto ai box Poldo Brown fa la ruota come un
pavone, e le Imperateur cerca di ammansire al telefono il Presidentissimo
narrandogli delle gesta di Rubinetto. I pretoriani sono lievemente tesi per le
prossime prove presso il coro dell'Antoniano, ed anche perchè il Kaiser vuole
sacrificare 10 meccanici vergini agli Dei per farsi perdonare il suo errore. E
così la distrazione regna sovrana al muretto della Rossa, e l'inesorabile
macumba mazzoncinica arriva a buon fine. Dopo due giri al comando la Rossa si
ammutolisce a bordo pista. E' finita la benzina, come l'anno scorso!!! Nel box
della rossa tutto tace, solo Pinocchio snocciola dati e statistiche positive,
ma un solerte meccanico lo abbatte con una chiave del 28. Le President, che
vede tutto e provvede, telefona a Lucifero per prenotare una cinquantina di
camere nei bassifondi, mentre i pretoriani cercano di disertare negli altri box
con fare camaleontico.
Le petit imperateur confabula a lungo con Poldo,
che annuisce pilluccando il suo "magnum alla mortadella", e dopo poco rilascia
la dichiarazione ufficiale sull'accaduto: "A causa della pioscgia tres battènt
abbiam perdu la telemetrie sur la machine di Rubèns, et non ci siamo accort che
gli stava finàndo le benzin. Daltrond le petit bresilièn avev un problem a le
sistèm di alimentasion, il tubicin per les bibites di Rubèns pescava
direttamont nel serbatoise della benzin, lui ha trincat tres fort, et le consum
è stat tremend.....".
Nulla di che preoccuparsi quindi, peccato che la
Rossa avesse previsto un consumo pari a quello della nuova Mini diesel. Per
fortuna che Tristigno per una volta non ha pianto, la nuova bevanda all'arancio
arricchito di ottani lo ha messo comunque su di giri. Dopo le dichiarazioni del
Puffo, Pinocchio Colajanni si riprende e riparte a macchinetta: "non ci sono
problemi non siamo in crisi e vinceremo il mondiale di ciclismo a fine
Settembre". Finisce la frase e piomba in un sonno definitivo.
La gara continua e ci sono ancora un paio di
carambole, ma la corsa sembra ritornare di un qualche interesse dato che
Stitichella su di una macchina indegna arriva alle spalle di Rikkio.
Mazzoncino, che dopo i danni a Tristigno era stato chiuso dentro ad un baule
pieno d'aglio in chiaro stato di trance, si riprende e riparte con l'ennesima
macumba: "Ecco il nostro Giancarlo che può farcela, sarebbe il primo italiano a
vincere dopo 4 millenni, ecco che attacca Raikkonen, bellissimo, vincerà
sicuramente!!!". Ivan Capello (uno) è ormai esausto e non riesce a fermare lo
jettatore, oggi veramente incontenibile. Non passa un giro ed ecco che Webber
si schianta contro il muro e lascia dappertutto pezzi di ramarro verde, subito
dopo passa Stitichella, quindi Rikkio. Nessun commissario si sogna di
sventolare, sono tutti stanchissimi dopo la gara di samba, ed ecco che
sopraggiunge Alonso y Felipe y Augusto y Peppino Y quello che volete voi e
centra brillantemente una gomma.
Efflavius che si stava preparando a festeggiare il
podio aveva già stappato inavvertitamente una magnum di eau de bagna cauda
mettendo in grave crisi tutta la pit lane, ma il prode Alonso carambola a
sinistra, destra, centro, alto e basso e si sfracella contro il muretto. Arriva
un commissario che lo invita a ballare il samba fuori dalla macchina ma lo
spagnolo è rotto e si accascia al suolo senza dire una parola. Il direttore di
gara fatti due rapidi conti, visto che la moglie lo aspetta a casa e sta
scolando la pasta, sventola la bandiera rossa: gara sospesa!!!
Stitichella arriva al box e la sua spettacolare
Jordan, che essendosi la gara interrotta non ha fatto in tempo a rompersi,
festeggia con un succulento brasato di dieci cilindri. Ma non fa nulla, tutti
gli uomini canarino lo acclamano, è lui il vincitore!!! Mazzoni, sudato come un
cammello, urla nel microfono: "campioni del mondo, campioni del mondo, campioni
del mondo!!!" nel più perfetto stile Nando Martellini e tenta una ola da
stadio, cercando di coinvolgere Capelli che vegeta in uno stato semi comatoso
tra gli spicchi d'aglio e l'aroma eau bagna cauda che si spande dalla pit lane.
Ma arriva desolante il verdetto finale, una doccia
fredda, anzi peggio, una sauna Finlandese. Secondo il regolamento, che sappiamo
bene essere una cosa serissima, contano le posizioni del 34mo giro precedente
l'interruzione, quindi ha vinto Rikkio, mentre il prode stitico è solo secondo.
Terzo Felipe y Augusto y Peppino Y Alonso, il quale è in ospedale. Ma non fa
nulla, gli porteranno il Moet in corsia per festeggiare con le infermiere. Che
bello spettacolo la formula 1.
Le pagelle del Criticatutto
FERRARI
Speriamo che F2003 vada bene e che ai box ci sia gente leggermente più
attenta. Non siamo in crisi ma poco ci manca, se Michelone va in catalessi da
bollito stile Minkia dei tempi peggiori sono cavoli amari. In quanto a
Rubinetto, è irrecuperabile, le poche volte che guida bene è sfigatissimo.
WILLIAMS
La nuova macchina sta migliorando, peccato sia guidata da due incapaci.
JORDAN
Un miracolo. Per quest'anno non credo si avvererà mai più.
MCLAREN
Macchina buona e Rikkio pericoloso. Il picciotto
che non ride mai guida bene, è veloce ed è un mastino. Occhio. Per fortuna che
hanno De Mascellonis in squadra.
JAGUAR
Abitacolo che tiene bene ai botti, è l'unico pregio.
MINARDI
Una comica. Nel prossimo GP di casa perchè montano il motore di un F15,
almeno un giro da campioni lo fanno.
TOYOTA
Sono più portati per le auto di serie. Decisamente.
BAR
Un panino e una Coca.
Appendice aerodinamica della settimana seguente.
Colpo di scena! Il prode stitico è stato rimesso
in prima posizione dopo attento esame dei tabulati TIM. Ancora una volta i
commissari confermano di essere dei comici serissimi, alla Buster Keaton.
Ed ecco a voi i primi concitati commenti del
mitico Panzanella alla grande notizia. Lo abbiamo scovato nel suo ridente
ritiro di Tor Bellamonca, in compagnia dei suoi preparatori atletici, Giggetto
“er trojone” e Nando detto "er panza". Il pilota romano ha prontamente
rilasciato le seguenti dichiarazioni a caldo: "Ecchime! me trovavo dar sor
Ciccio a mejo porchetta de Roma, quanno Eddie mio m'ha detto sta robbbbba...
gajardo, aooooo!!!!!". Il buon Stitico ha poi intonato con la coppia di
preparatori atletici un simpatico stornello:
"sta bella FIAAAAAAAA prima lo mette in c... e poi
lo pijaaaaaaaa
Ron er padrino lui c'ha provatooooo
e il gp quasi l'ha arrubbatooooo
ma la FIA con sta mossa rettaaaaaaaaa
li ha fregati a quei fiji de mig.....ttaaaaa"
E così finalmente l'italia motoristica si gode la
prima vittoria dopo circa due secoli e mezzo. E bravo 'sto bbbburino,
aoooooo!!!!!
A voi regia.
Il Criticatutto