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Austria 2003.

Ennesimo episodio della saga dei super robot quella andata in onda nelle splendide valli Austriache. Eccoci sull'A1 ring, più o meno all'altezza del casello di Melegnano. La variopinta truppa arriva da ogni dove sul circuito che vedrà la sua ultima rappresentazione in F1. Lo sostituirà nella prossima stagione un circuito asiatico che francamente non vediamo l'ora di conoscere, considerato anche il fuso (NdS: orario, non Mazzoni) si tratta di una ulteriore rottura di maroni che la coppia Max & Tux ci potevano sicuramente risparmiare.

La gara è sicuramente di grande interesse. Tutti ricordano il lievissimo ed assolutamente inutile ordine di scuderia dello scorso anno dove a circa 50 cm dal traguardo Rubinetto tirò il freno a mano e lasciò passare il Kaiser. In questa occasione si arriva con una situazione leggermente diversa. La F-2003 GA (Già Astronomica) c'è eccome, le altre stanno arrancando e l'ultimo GP ha evidenziato solo una buona Renault.

Come sempre Le petit Puffò arriva con i suoi pretoriens, Poldo, Pinocchio e tutta la corte Rossa. Gli altri si presentano al circuito con le solite dichiarazioni circa la bontà della Macchina (Williams), l'insieme piloti auto team (McLaren), i notevoli progressi fatti (Renault), i grandi pregi del motore (BAR), l'enorme potenzialità inespressa (Toyota), la sicura simpatia e tenerezza di piloti, squadra, motore, gomme, deodorante, tappetini ecc. (Minardi).

Saltiamo i convenevoli ad arriviamo al Sabato. Come al solito da Venerdì la furia di Ralfonso lo avvolge peggio di un banco di nebbia in una risaia del Pavese, ed il fratello scemo non riesce di conseguenza a combinare una mazza. Ma nell'occasione è in ottima compagnia. Messer Cultardo De Mascellonis lavora come sempre pensando solo a quella cosa che gli piace tanto (NdS: no, non è la cornamusa). Ottiene così il solito risultato: un schifezza incredibile. Dopo il suo giro entusiasmante che gli frutta un fantasmagorico 14mo posto in griglia, Ron the Boss chiama il fetuso: "Sir della mink, per farti capire che è meglio pestare sul pedale a destra, due dita del piede sinistro ti faccio tagliare se non mi rimonti 25 posizioni in gara, aaaaaaaaa!!!".

In casa Williams la situazione questa volta non è malvagia, tutti sono fiduciosi dato che lo Zapatista Montoya ha al suo fianco quella gallinella da combattimento della moglie (gran bel pezzo di ubalda) che ne controbilancia i bollenti spiriti, ma anche il guerrillero non riesce a stare davanti al ghiacciolo Rikkio. Certo, al confronto di Ralfonso si conferma su altro livello (del resto, anche Barrichello al confronto di Pippo Baudo non sfigura come pilota), ma sta di fatto che alla fine delle prove davanti alla Williams più veloce ci sta anche una McLaren. Patrizio Head sorprende tutti, ormai è diventato un esempio di self control inglese. Il fatto è che oramai pasteggia a tranquillanti per sopravvivere agli spettacoli di Ralfonso alle qualifiche.

Ed eccoci agli ultimi disperati del Sabato. Qualche turno prima i nostri Stitichella e Jarno Grullo avevano dato il loro meglio con le ciofeche a disposizione (motore adatto ad un tagliaerba per il Grullo, catorcio integrale per il pupone de Roma) ed erano riusciti a piazzarsi in modo dignitoso (il che non è poco). Il buon Felipe y Alvaro y Calogero y Fernando y Alonso aveva invece cappellato miseramente guadagnandosi per la Domenica una bella partenza dai box. Alla vista delle grandi prestazioni Renault, Efflavius in preda ad uno sbalzo di pressione di 12 atmosfere origina una nube tossica di eau de concim che si espande nella pit-lane devastando i polmoni di tutti gli astanti. Montate le maschere anti SARS, ecco che Rikkio si lancia e fa un gran bel tempone, poi torna al box e dimostra tutto il suo entusiasmo andando immediatamente a dormire nel parco chiuso, con casco indossato e cinture allacciate. A questo punto inizia una singolare gara a chi fa il miglior castello di sabbia in pit lane, e tutti i piloti che devono ancora girare pensano bene di imbarcare carrettate di sabbia uscendo in fantasiose traiettorie per le più remote vie di fuga. Uno spettacolo pietoso.

Così facendo, però, questo branco di bufali porta in pista un paio di quintalate di spazzatura, ed in queste condizioni la pista è leggerissimamente rallentata. Ma sappiamo bene che nelle condizioni più proibitive il nostro impavido secondo pilota si esalta, ed ecco che il Rubinetto che perde sempre si lancia per dimostrare il suo valore. Tira, molla, va e forca, ed alla fine ovviamente arriva dietro agli altri. E COME MAI? Nulla di che preoccuparsi, la macchina è ottima, la pista gli piace, le gomme vanno bene, la strategia è tranquilla... E' IL PILOTA CHE FA SCHIFO!! Il gran brasileiro che doveva prendere il posto di Senna, e spero di non essere centrato da un fulmine a ciel sereno per avere pronunciato simili bestemmie, altro non è che la controfigura di Eddy taxi driver Irvine. La fine di Tristigno è già scontata. Quando sarà inutile nella Rossa, forse già da oggi, verrà svenduto al miglior offerente ed andrà in una squadra modello Jaguar dove prenderà paghe epiche dai primi della classe, dichiarando che la macchina, le gomme, l'aerodinamica, il vento, l'anticiclone delle Azzorre, ecc. ecc. tramano contro di lui.

Ma ecco che arriva il Kaiser, adesso si fa su serio. Nonostante la polvere, la sabbia ed i sacchi rotti di spazzatura che i bufali hanno riversato in pista, Michelone punta dritto alla prima curva a velocità fotonica, esce bene ma al tornantino sbaglia, si scompone e quasi si gira. Mazzoncino non attendeva altro. Inizia la solita macumba da combattimento chiedendosi quanti minuti ha perso in quella manovra. "forse non è più lui, cosa sarà successo, le troppe vittorie lo hanno demotivato, gli sono rimasti i crauti sullo stomaco..." ecc. ecc. Capelli non ne può più e tenta di addentargli una caviglia, mentre il Kaiser arriva alla fine del secondo intermedio che chiude nonostante tutto con un tempo vicinissimo a Rikkio. Ancora non basta, è ancora dietro, ma la zampata finale nel terzo tratto lo porta in pole per 39 millesimi! (NdS: e anche questa volta il sottoscritto si è beccato il cazziatone dalla consorte per avere spaventato tutto il vicinato urlando stile lupo mannaro con i calli alla lettura del tempone da pole. Ragazzi, la consorte può dire quello che vuole, ma in certi casi non mi trattengo...).

E così tutto torna nella normalità, con i meccanici Ferrari che rientrano contenti al box dopo che al primo intertempo si erano già dati alla macchia cercando scampo dei boschi. "Mes pretoriens c'etè un coup de cul. Tres bien!" gongola il Grande Puffo, mentre Pinocchio Colajanni viene mandato sulla pit lane con display elettronico montato sul cappellino: "Va tutto bene e siamo i migliori, anche a tresette". Il sabato termina fornendo le stesse indicazioni del Venerdì, con l'eccezione di Rubinetto per il quale è meglio stendere un pietoso velo.

Arriva la Domenica e ci si accorge che la macchina di Rikkio ha un piccolissimo problema al motore. Un dettaglio da poco, che ovviamente il Boss cerca di risolvere con l'impeccabile eleganza che lo contraddistingue. Il motore non funziona dato che una valvola si è guastata. Il regolamento recita che in caso di problemi dopo le prove ufficiali non si può mettere mano alla macchina altrimenti si viene declassati e si parte in ultima posizione, ma il boss interviene e manda dai commissari il suo consigliori per le questioni legali, l'avv. Calogero Mitraglia detto "il bombarolo". Questi si presenta alla direzione corsa vestito di tutto punto: indossa un classico gilet da Kamikaze con tutti gli optional a disposizione: timer, candelotti di dinamite, bombe a mano, ed una elegante bandoliera di bombe ananas senza sicura. Utilizzando il classico linguaggio dei messaggi subliminali lo stimato avv. Mitraglia fa una proposta che non si può rifiutare, e riesce a convincere il direttore di gara che è giusto consentire il cambio di qualsiasi cosa sia contenuto all'interno del motore, purchè questo abbia il marchio di qualità con stella a tre punte (gingle: le stelle sono tante, milioni di milioni, la stella tripunta dei bast..rdoni... vuol dire qualità!). Tutto bene, lo spirito del nuovo regolamento (NdS: in effetti è molto spiritoso...) viene come sempre rispettato ed il Boss può finalmente tornare ad occuparsi in santa pace delle sue attività criminose.

Le macchine sono già schierate e Mazzoni, che purtroppo si è ripreso dai morsi di Capelli, inizia la tua tristemente nota attività menasfiga: "Alonso, anche se parte dai box, è il pilota che è sempre arrivato a fine gara prendendo punti. Certamente anche questa volta non deluderà i sui fans....". Efflavius lo sta ascoltando e pone le sue mani nei paesi bassi per le doverose quanto inutili attività scaramantiche.

Tutti pronti per la partenza, ma ci sono difficoltà: Fuori Da Matta,che si trova in griglia con la sua Toyota più o meno all'altezza di Salisburgo, inizia a sbracciarsi come un forsennato a causa, pare, dello spegnimento del motore. Vabbè, si rifa tutta la procedura dello start, ed alla fine tutti pronti a scattare dalla griglia, ancora più bavosi di prima. Pronti, partenza e........ Da Matta, che questa volta partiva direttamente da Oslo, inizia nuovamente a sbracciarsi come un suo pari. Una formazione di commissari sbandieratori, fatti arrivare appositamente per l'occasione da Gubbio, si esibisce in fondo allo schieramento lanciando acrobaticamente bandieroni coloratissimi a 250 mt di altezza. A questo punto si cominciano a notare i primi segni di nervosismo tra i piloti: un leggero fil di fumo si alza dalle orecchie di Emiliano Zapata Montoya, che contempla il machete indeciso se uscire dal cockpit e farsi giustizia da solo, mentre Michelone chiede per interfono di lucidare e caricare il lanciafiamme d'ordinanza: "Puffen, mi rakkomado al primo pit stop tu passare me lanzafiammen, già eine brasilianen rompere appastanza i maronen, zwei esseren un pò troppen, ja!". Anche Rubinhetto non è proprio calmissimo, ed infatti allo schieramento pasticcia ed oscilla avanti ed indietro per 3/4 metri, così giusto per polverizzare la frizione.

Ma tutti si chiedono quali misteriosi guai meccanico elettrico magnetici affliggano il povero Fuori Da Matta. Lauch control in tilt? Eccessiva temperatura del motore? Problemi elettronici? Nulla di tutto ciò. E' lo stesso pilota che spiegherà il mistero nel dopo gara, prima di essere scortato da quattro robusti infermieri presso il più vicino manicomio: "La mia fidangi mi mandava i bacini dal murangi, io la salutangi con le braccingi, mi sono distrangi ed ho spento il motorengi... sono cose che succedengi, anche se la seconda volta potevo stare più attengi..."

Terza partenza e tutto finalmente procede senza interruzioni, la Rossa va via come un siluro, lo Zapatista brucia Rikkio e si piazza in seconda posizione. Ice Driver non si fa superare anche da Rubinetto (e quando mai), il quale comunque fa stranamente una buona partenza. La muta segue ringhiante ma non ci sono danni. Dopo i primi 500 mt le piastrelle sono già ferme e vista la grande capacità di sgombero della pista escono 12 safety car. Il casino è apocalittico, e mi chiedo chissà che cosa combineranno l'anno prossimo i musi gialli in Cina o dove cavolo si andrà a correre. Prevedo il 95% della gara in regime di safety car.... comunque, al rientro della safety arriva il carogna-show di Michelone Nostro, che per non farsi uccellare, come spesso accade, da Montoya decide di fintare 82 volte lo scatto, alternando ripresine a frenatoni a velocità ridicole. L'effetto è quello delle code sulla Salerno Reggio Calabria all'esodo estivo, mancano soltanto Cacace e Lalegge. Dietro tutti protestano con gestacci osceni, urla, insulti, clacson e trombe varie. In particolare, lo Zapatista inventa per l'occasione nuovi ed originalissimi gesti di apprezzamento per il Kaiser, i suoi antenati ed i discendenti tutti.

Ed arriviamo così alla grigliata che, per una volta, non riguarda le costolette di brontosauro di Ciccio Haug, ma la F-2003 GA numero 1. Al primo stop delle Rosse tutta la GES va decisamente in palla. Entra Rubinetto e si ferma per un paio di settimane dato che sfortunatamente al suo arrivo c'è ancora parcheggiata l'autocisterna Agip che sta riempiendo i serbatoi degli erogatori. Poldo si avvicina allo sfigato e a gesti gli fa capire che deve aspettare, ma che per consolarlo gli farà avere più bollini per il concorso a premi "vinci un gommone Ferrari e parti per Cesenatico (e restaci)". Rubinetto si agita come un ossesso, ma nessuno si preoccupa dato che fa sempre così in ogni occasione, e poi è normale che lui sia sfigato.

Dopo i 20 min di sosta di Tristigno ecco sopraggiungere il Kaiser. A seguito della richiesta di lanciafiamme per rosolare i brasiliani, i meccanici fanno un pò di confusione, e cercano di fare il pieno di napalm alla Rossa. Ed ecco che le prime lingue di fuoco si alzano dalla valvola per il rifornimento. "Mon conductor", chiede le petit imperateur, "accendiam???" "Che cosa folere accendere, il brasiliano??? Fa penissimo, accendere preco!!!" E così, per un terribile equivoco, la Rossa rischia di andare a fuoco, stile Giovanna d'Arco!

Ma a questo punto vale la pena descrivere nel dettaglio la sequenza degli eventi, anche perchè da ciò si evince che il campione del mondo non è umano, come da molti ormai sostenuto.

1) Il mostro vede le fiamme dallo specchietto ma non fa assolutamente nulla, nè gesti nè scene isteriche.

2) Il mostro resta assolutamente tranquillo quando le fiamme diventano più importanti.

3) Il mostro sgranocchia un Bounty al cocco quando gli spruzzano sulla visiera la schiuma antincendio.

4) Il mostro scende e rincorre l'uomo con il lecca lecca che per il panico aveva alzato la sbarra, quindi si mette lui davanti alla sua macchina per indicarsi da solo quando deve ripartire.

5) Il mostro tranquillizza tutti, rilascia una intervista, da una lavata alla macchina dato che non gli piace andare in giro quando è sporca, paga con la carta di credito e riparte tranquillamente.

E' OVVIO CHE ABBIAMO A CHE FARE CON UN ESSERE DI UN ALTRO PIANETA.

Proviamo ora ad immaginare la stessa scena con Rubinetto.

1) Alle prime fiamme scende gridando dalla macchina in preda a raptus da Samba Isterico.

2) Quando le fiamme diventano più alte prende un Canadair e ne svuota la cisterna sui box inondando il tutto.

3) In preda a convulsioni intestinali mistiche si rifugia in un convento e si ritira a vita monastica.

Tenendo conto del punto 3, peccato che il fattaccio non sia capitato al brasileiro.

Si riparte consolati da una serie di auguri di Mazzoni: "speriamo che non ci sia nulla di rotto, speriamo che sia entrata la benzina necessaria, speriamo....". Si, speriamo che ti succeda qualche cosa prima o poi, caro Mazzoncino menasfiga, che sono stufo di passare metà GP toccandomi gli zebedei!!!

Inizia la caccia del Kaiser, che si avvicina immediatamente a Rikkio, lo punta e lo costringe alla difensiva su tutte le curve. Ice Driver in questa situazione si scalda un attimino e sbaglia, e Michelone Nostro lo passa limandogli le orecchie. Nello stesso istante, Mazzoni dice "ma questa Williams sembra essere fortissima oggi". E dopo 5 millisecondi ecco andare in onda il brasato del BMW dello Zapatista.

Mazzoni 1 Resto del mondo 0.

Festa in studio per la ritrovata prima posizione del Kaiser e complimenti ad Alonso che, partito stracarico di benzina, si affaccia nelle prime posizioni. Mazzoni conferma: "Gran pilota Alonso, amici telespettatori, pensate che fino ad oggi è sempre andato a punti!". Efflavius sente questa frase ed avvinghia con forza i suoi maroni provocandosi un dolore immenso, ma appena lascia la presa i famosi condor Mazzonici arrivano immediatamente e svolazzano sinistri sui box Renault. Ed il fato si compie: in fondo al rettilineo il motore di Alonso si squaglia come un gelato.

Mazzoni 2 Resto del mondo 0.

Ora non resta che capire cosa succederà al secondo pit stop. Il Kaiser rientra guardingo ma fortunatamente il rifornimento procede abbastanza bene. E di conseguenza arriva la vittoria e tutto quello che ne consegue. Prima di chiudere con le cazzate vorrei porre la vostra attenzione sulla guida veramente aggressiva di Rubinetto. Con una macchina che da una paga di oltre un secondo al giro alla McLaren lo zerbinotto arriva alle spalle di Rikkio quando mancano 9 giri alla fine. Si vede che nonostante tutto è più veloce, ma lui da buon guarda spalle non fa nulla. Solo a due giri dalla fine forza un pelino e si affianca a Rikkio. E' vero che si trova all'esterno ma lui da grande gentleman qual'è gli fa un cenno e lo fa passare. Risultato arriva terzo. MOLTO BENE!!

Ed ora le pagelle

FERRARI

Squadra 2. Ma cosa cavolo combinano ai box?? Ultimamente non sono così forti come prima.

Macchina 10. Puoi intraversarla, incendiarla, fucilarla, comunque resiste, ed al confronto le altre sembrano ferme.

Suchmaker 10. Mostruoso. Se parte davanti non ce n’è per nessuno, resiste persino alle macumbe di Mazzoni ed alla presenza di Umberto Agnelli, che come portasfiga ha pochi rivali.

Rubinetto 5. Serve assolutamente un corso di guida sicura con De Adamich, o meglio un corso di guida acrobatica con Holer Togni.

MCLAREN

Macchina 7. Una macchina onesta e nulla più. Speriamo che quella nuova vada come la precedente ovvero molto più piano della Rossa.

Rikkio 8. E' forte e tiene bene in situazioni dure (vedi come ha tenuto dietro Rubinetto).

De Mascellonis 4. E' fondamentalmente scarso. Se si trattasse di un pilota italiano verrebbe da dire che è in McLaren da anni per l'interessamento di qualche politico.

WILLIAMS

Macchina, squadra, piloti, sponsor, gomme ecc. 2. Fanno pietà. O si rompe il motore, o non vanno in qualifica, o non vanno in gara o si massacrano da fermi. E' meglio cambiare il tutto. L'unica buona nuova è che Patrizio Head sembra essere interessato a Stitichella. Lo spero vivamente per il pupone, che ce la mette tutta per far andar forte quella chiavica della Jordan.

JAGUAR

Macchina scarsa ma Pizzonia è andato benino. Forse ha trovato la ricetta giusta, la nuova pizza cozze, albicocche e mascarpone sembra funzionare.

SAUBER

E' iniziata la campagna estate. Prendi un solare e ti danno HHHHHHH Frentzen come autista. VOTO 4.

MINARDI

Ha fatto 3 giri con 2 piloti. Non male. Voto 0

Ci si vede nel principato per capire che cosa combineranno i ragazzacci nel tabooga monegasco.

 

Il Criticatutto


 
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Aggiornato il: 19-dic-2023