Ed ecco riemergere dalle ceneri della Fenice la nuova stagione di F1, che
pare offrire fulgidi bagliori rossi fin dall’inizio.
Durante i test invernali tutti hanno giocato al gatto col topo cercando di non
far trasparire pregi e difetti delle rispettive utilitarie, ma in prossimità
della prima prova del mondiale gli incontri tra le squadre erano diventati
molto ravvicinati e si erano cominciati a delineare con impietosa evidenza i
reali rapporti di forza. Ma in fondo la storia è sempre la stessa, restano in
lotta per le prime posizioni le solite danarose scuderie, con la Ferrari in
testa, mentre gli altri annaspano pietosamente nella polvere.
In casa Williams ritroviamo due cari personaggi intenti a discutere sulla
complessa situazione piloti. "Well Frank, our Emilian driver is good, almeno
quando non gli fumano le orecchie, ma next year mr. cocain trasloca nella
Picciotto’s car. Ralfons is definitely boiled ma non vuole migrare in another
team... e se usassimo del disinfestante per ratti teutonici?"
"Don't worry Patrizio, tanto quella beautiful manza della Antonia Terzi ci ha
disegnato the best car in the world of foche e trichechi, siamo imbattibili
negli acqua park!"
Nella Picciotto’s house i lavori fervono da diversi mesi. Dopo la grande
stagione dello scorso anno che ha visto la rivoluzionaria MP4-18 andare
immediatamente in pensione senza passare dal via, valendo meno di vicolo Corto,
la scuderia del boss ha deciso di correre ai ripari. Ha quindi messo in pista
la nuova freccia di latta pochi giorni dopo l'ultima gara di Suzuka (il tempo
di recuperare Sir De Mascellonis e Rikkio dallo stage di espiazione full time
organizzato dal padrino presso la clinica gay di Bellano, dove hanno potuto
godere di rilassanti saune, massaggi e trattamenti più energici a cura di
decine di solerti, robusti ed affascinanti infermieri tuttofare). La nuova
macchina ha così potuto percorrere centinaia di migliaia di km, sia su pista
che su sterrato, sia con pioggia che con grandine. Il problema però è che li ha
percorsi in massima parte sul carro attrezzi di recupero rottami, essendo il
motore di Mario 'o meccanico tarato per una gittata massima di 5 km e mezzo
(considerando anche la distanza percorsa per inerzia dopo le solite grigliate).
Per risolvere questi minimi difettucci di affidabilità Mario 'o meccanico e
Adriano Celentano Newey avevano chiesto un pochino di tempo, proponendo di fare
debuttare il bolide entro il 2027. Ma Ron the Boss, le palle già turbinanti a
vortice, non ha sentito ragioni: "Picciotti, la stagione ora comincia, e se u
carretto non va veloce nessuno di voi mangerà la cassata a fine anno, pecchè
negli ingredienti vi metto aaaaa!!!!!”.
Come quarta forza del campionato ecco presentarsi dal Cuneese il prode
Efflavius, che alla guida della rinnovata Renault tartufata cerca di inserirsi
nella lotta tra i grandi. Abbandonato il motorino elettrico con le bancate ad
angolo piatto Efflavius, da tecnico sopraffino, ha dato disposizioni per un
motore ad angolo più stretto. "Ragazzi, già che ci siamo non mi lesinate sulla
riduzione di angolo, neh!". E' così gli yes men transalpini hanno prodotto un
fantastico Girmi con bancate a 15°, permettendo un assottigliamento
impressionante dietro le pance, ma alzando il baricentro di circa due mt e
mezzo. Chissà cosa inventeranno il prossimo anno pur di fare gli originali.
La pattuglia acrobatica Rossa dopo le brillanti performance dimostrate nel
corso dei test invernali sbarca in Australia carica di buoni propositi. Nulla
di nuovo da segnalare: Rubinetto delira come al solito dicendo che sarà il
maggior antagonista del Kaiser e che punta a vincere il mondiale, mentre anche
il suo abile manager, Ciccio di Nonna Papera, lo guarda perplesso di fronte a
queste curiose affermazioni.
Tutti danno Michelone Nostro come stracotto. Dicono che incomincia ad essere
vecchio, che appena perde due gare a fila si ritira, e poi spazio ai giovani,
il mondiale lo vincerà Rikkio di sicuro, e via di questo passo, nel più puro
stile "una puttanata tira l'altra". In particolare, sul pronostico a favore di
Rikkio è degna di nota la dichiarazione del mai dimenticato Minkia Hakkinen
che, con una P38 puntata alla tempia dal generale Erya, dichiara spontaneamente
che l’era Suchmaker sta per finire e guardandosi in giro non vede altro
successore che il ghiacciolo muto su McLaren. Ottimistica visione del panorama
motoristico!!!!
Pronti via. Iniziano le prove libere del Venerdì in base ai nuovi regolamenti
che Max & Tux hanno abilmente creato tra i fumi dell'alcool e delle droghe
leggere (come i loro cervelli). E si inizia da dove si era terminato alcuni
mesi or sono: record della pista da parte del Kaiser e seconda posizione per lo
scudiero del sambodromo. E a questo punto tutti iniziano a gettare vagonate di
acqua sul fuoco: sono le prime prove, la Ferrari ha girato scarica, era munita
di un motore da qualifica e gomme speciali, per non parlare dell'alettone non
regolamentare a 54 profili che si auto distruggono al rientro ai box, il Kaiser
ha tagliato per sentieri nel parco dopo le prime curve per fare prima, ecc.
ecc.
Ma il Sabato il dominio Rosso diventa amara realtà (Nota dello Scemeggiatore:
amara per gli altri, ovviamente non per noi) e si capisce che le cose vanno
molto bene per la Ferrari e molto male per il resto della truppa. Prima fila
per le Rosse con temponi esagerati, mentre al primo posto della muta degli
inseguitori si piazza uno spumeggiante, anzi fumante (dalle orecchie) Emiliano,
che comunque massacra a puntino il prode Ralfonso.
Dopo anni di vergognosi cartelli di "chiuso per turno", finalmente riapre la
BAR, grazie alla ristrutturazione Honda. Brillante quarto posto del primo
barman, l'ex bambino prodigio Batton (con la a). E qui mi pare giusto ricordare
il buon Villeneuve, campione tappetto nonchè ex, che ha guidato lo scorso anno
una BAR assolutamente sconfortante. Certo in un campionato dove si annoverano
nomi blasonati tipo Klien o Sato, forse un piccolo Villeneuve non sfigurerebbe
del tutto!!!
La pattuglia italica è diventata la più folta per via di Pantano e Bruni, più i
classici Stitichella e Grullo. Non iniziamo ad infierire sui giovani, che più
che piloti sembrano turisti ad una gita pasquale fuori porta, ma siamo ben
lontani da una lontana illusione di competitività. La piastrella Minardi si
conferma sempre per quella che è, bella e simpatica ma drammaticamente lenta,
che il Cielo la conservi intonsa.
Niente altro da dichiarare sulle prove, se non un interessante tentativo di
decollo dell'inossidabile Sir De Mascellonis. Colto dal solito raptus da
preveggenze mistiche di inizio stagione ("Oh Lord, lo sento, questo è l'anno
del mondiale, i tarocchi del mago Oronzo non mentono!!") il nostro si distrae
un attimino all'ultima curva e corona un giro da urlo (di terrore) con uno
sterrato a 700 kmh stile Dune Buggy. Nonostante tiri a sè come un ossesso il
volante a mo di cloche (era convinto di pilotare uno Spitfire e voleva andare
ad intercettare dei Me 109 nazi) la MP4-19 non decolla anche se, non
sopportando un ciuco come pilota, fa di tutto per disarcionarlo. E così
l'animale mascellato conquista un turpe 12° posto in griglia. Well done David.
Il cielo aborigeno si fa plumbeo sulle teste dei top team e tutti vanno a
dormire. O meglio, quasi tutti. Grazie all'ausilio dei potenti mezzi
elettrofotonici capaci di captare ogni minimo sibilo dai motorhome riusciamo ad
intercettare qualche interessante conversazione nei meeting dopo le prove
ufficiali.
“Picciotti, quaqquaraquà nell'anima siete!!!!! Questa gran minchia di macchina
fa pena anche come tagliaerba! Pure il primo picciotto parla con i giornalisti,
dice che la macchina non va e che in compenso il motore è già bollito prima di
cominciare! Ah, come mi manca il generale Erya, allora si che a schifiu
finiva....". A questo punto la conversazione si fa convulsa, si sentono
chiaramente due colpi di lupara che gambizzano un paio di ingegneri di pista,
un segno di leggero nervosismo del Boss. "E tu, Davide fetusissimo, che mi
racconti, aaaa! Dodicesimo finisti, e mezzo fondo scocca rovinasti, con quello
che costa!!! Ma cosa credi, i meccanici non possono mica rapinare più di tre
banche al giorno!!" "Ayaye boss, De Mascellonis a rapporto. La macchina è ok,
la prestazione è ok, io sono ok e voglio guidare per te per altri twenty years
a 5.000.000.000.000.000 di euro a stagione, così tutti siamo contenti, e poi
quest'anno il mondiale lo vinco io, me lo sento!!!" "Ma brutto fetusu di un Sir
dei miei gonnellini, tu che vai più lento di un bradipo cieco e paraplegico
vieni accà a dirmi questo!! Scioglietelo nell’acido!!!" "Ma herr Boss", cerca
di intervenire Ciccio Haug "noi poterlo gassare in nostro nuofo mini motorhome
di concentramenten, ma poi come facciamo a trofare per domani un altro gonzo da
mettere in macchinen!?" "Il vero dicisti, Ciccio, e allora facciamo in un altro
modo... Davide assettate accà ed ascolta il padrino tuo. Domani dopo la corsa
partirai per la traversata della calotta polare in apnea, tanto sono solo 2000
Km, così almeno ti alleni con due bracciate e freni i bollori, che sono stanco
di tutte le bottane che ti girano attorno, aaaa!!!!”. La riunione termina con
un altro paio di impiccagioni a caso, dopo di che tutto il team va
tranquillamente a dormire.
In casa Williams si sentono solo dei sommessi singhiozzi. Incredibile, è
proprio lui, il feroce Emiliano Zapata Montoya, guerrillero di Medellin. Il
ragazzo guarda due foto: nella sinistra tiene quella del Kaiser con un mirino
disegnato sul cranio, foto che mette sempre sul cruscotto ad ogni gara. Nella
destra ha la foto della McLaren, con i tempi ottenuti da Rikkio alle prove. Il
poveraccio guarda alternativamente le foto, pensa al futuro e singhiozza come
un bambino.
Il prode Ralfonso intanto si lamenta con Patrizio: “gran felloni della terra di
Albione, qual ronzino mi faceste cavalcar come destriero? Come osaste piazzar
al vostro paladino un simil pacco? E poi, parlando in prosa semplice,
l’armatura aveva un'efficienza aerodinamica assolutamente insufficiente!".
Patrizio non replica, semplicemente estrae dal porta ombrelli la clava n.8,
quella per le riunioni tese con i piloti, e la pone violentemente a due mani in
mezzo all'ampia fronte del prode paladino che si accascia al suolo cominciando
ad intonare le solite canzonacce da October Fest. Anche Frank inizia a dare
segni di squilibrio, e non riesce a capacitarsi: "ma come, la prima gara non è
nemmeno iniziata, ed il mondiale è già finito? Well, devo essermi perso qualche
cosa..."
Efflavius invece, davanti al solito piatto di fonduta, cozze e crema
pasticcera, cerca di delineare le tattiche di gara per il giorno successivo.
"Si parte a cannone e si cerca di eliminare subito tutti alla prima curva. Chi
riesce a buttare fuori pista più avversari vince una settimana sulla mia barca
con un bel numero di patonzole molto disponibili, le mie fidanzate integerrime.
Così mi sfogo anche io, sapete che quando diventerò padre del figlio della mia
compagna dovrò mettere fine alle mie scorribande notturne."
Dal motorhome Ferrari si ode un suono celestiale, cosa starà accadendo?
Cerchiamo di avvicinarci. E' in corso il collegamento su canale
satellite-trascendentale con il Divino. Il Puffo esordisce: "Monsieurs les
Onnipresidents, cosa ne pansè del risultè de les proves di qualification? Sont
stat di votre gradimont?" "Noi immensità stellare Luca Cordero di Montezemolo
in quanto Presidenti di qualsiasi cosa compresa a breve la Confindustria
italica, e padroni incontrastati delle terre di Marte, Giove ed ogni altro
pianeta conosciuto e sconosciuto, diciamo che l’anno sembra iniziare sotto i
migliori nostri auspici. Il nostro Kaiser continua ad essere il migliore e
anche l’altro, il suo aiutante zerbinetto o rubinhetto o rubens come diavolo si
chiama il subalterno, sembra andare per il meglio. Confidiamo in una splendida
annata piena di riconoscimenti e trionfi, ma ricordate mortali che io vedo
tutto da quassù e sono in grado di punirvi in ogni modo. Pace in terra a voi e
gloria nei cieli a me”.
L’ologramma raffigurante les Onnipresident svanisce e restano solo i mortali
che si affannano subito a riprendere le fila del discorso. Il Kaiser
all'imbrunire è particolarmente inquietante, indossa infatti una strana
maschera modello Dr. Hannibal. Pare infatti che alla presentazione del mondiale
sia stato avvicinato da un giornalista che gli ha chiesto se aveva ancora fame
di vittorie. Del giornalista si sono perse le tracce (è stato ritrovato solo
qualche pezzo di falange rosicata) e opportunamente les mecaniques pretoriens
hanno ridimensionato l’incidente mettendo il Kaiser in condizione di non
azzannare.
Ed eccoci all'evento più atteso. Sveglia ad ore allucianati, accensione della
TV ed immediato terrore. Si pensa ad un incubo, invece è tutto vero. Non paghi
di avere assoldato uno dei maggiori jettatori della storia moderna come
telecronista, in RAI hanno pensato bene di affidare i commenti del pre gara ad
una specie di sinistra Mortiria, al confronto della quale il generale Erya
sembra un'allegra ragazza pon pon. La nostra lugubre amica si presenta con
lunghi capelli neri, camicetta e jeans neri, scarpe nere ecc. ecc. Unica nota
di colore una discreta scollatura che mette in evidenza alcune grazie, il tutto
con l'unico scopo di mantenere sveglio l'ormai centenario Poltronieri. Il quale
già non capiva una mazza di F1 quando commentava i GP di Lauda e Regazzoni
(NdS: i più decrepiti di voi - o si dice maturi? - ricorderanno sicuramente le
sue pur notevoli doti di menasfiga, quando affermava allucinato di vedere un
fil di fumo levarsi dal 12 cilindri boxer del buon Clay circa 50 giri prima che
l'impareggiabile baffo svizzero si fermasse col motore arrosto...), figuriamoci
adesso. Gli altri poveracci nello studio, più lucidi, si limitano a guardare
impauriti Mortiria, e ad eseguire i poco eleganti gesti scaramantici di
prammatica appena la telecamera non li riprende.
Ma torniamo sul circuito dei canguri. Tutte le auto sono schierate sulla linea
di partenza ed i lavori in griglia fervono con grande concitazione. Tutti
lavorano febbrilmente, tutti tranne le falangi Ferrari, dove i meccanici sono
schierati a bordo pista con sdraio, occhiali e drink e sbadigliano annoiati in
attesa della partenza.
Il Kaiser, visibilmente pago degli allori passati, viene slegato ed introdotto
a forza dai meccanici nell’abitacolo. Lo tengono a bada con tanto di frusta e
seggiolino, sembra Emiliano quando è perseguitato dalle emorroidi. Le petit
imperateur, nella notte, si è messo in contatto con Moira Orfei e ha fatto fare
ai meccanici un corso in pillole da domatore di leoni incazzati. Una volta
indossato il casco il Kaiser si infila nel cockpit, afferra come una furia il
volante e vuole immediatamente partire. Si nota solo un rivolo di bava bianca
scendere dai lati della bocca, mentre in cuffia si sentono solo dei ringhi,
inframmezzati ogni tanto da qualche parola: “io bolliten!?? Razza inferioren di
piloten sarete voi bolliten a fine anno, ma per faren saponetten!!!!”.
Tutto è pronto, compreso purtroppo la triste pattuglia RAI capitanata da un
fantasmagorico Mazzonictus. In astinenza da alcuni mesi il nostro inizia la
telecronaca snocciolando una serie di numeri da fare invidia alle estrazioni
del lotto, tutte cose che forse hanno anche un fondamento statistico ma che
alle 04.00 del mattino credo risultino non molto interessanti. Iniziano alcune
macumbe di rito del tipo ”certo che se la Ferrari risulterà affidabile come lo
scorso anno... le gomme Bridgestone sono sicuramente migliorate con il caldo...
il Kaiser forse è appagato dai risultati..."
Il direttore di gara ci viene in aiuto ed inizia la trafila della partenza,
interrompendo così il deleterio rosario del Mazzonictus maleficus. Si accendono
i semafori, motori a 30.000 giri e via. Le Rosse decollano senza indugiare ed
alla prima staccata sono nelle prime due posizioni, il tutto senza launch
control. Incredibile. Il bambino accenna timidamente ad un affiancamento del
Kaiser, il quale si volta e gli mostra ruggendo la maschera di Hannibal appena
tolta. Ciò basta a Trisigno per incolonnarsi con ordine e rassegnazione alle
terga del fenomeno pago degli allori conquistati. Poi nel dopo gara il
brasileiro dirà che ha ingaggiato col Kaiser una lotta serrata ed all'ultimo
sangue, dalla quale è uscito perdente solo per gravi problemi di
surriscaldamento ai freni. A questi commenti il Kaiser ha annuito sorridendo,
dopo di che ha preso amorevolmente per il coppino il buon Tristigno e l'ha
messo a guardare le apotte col carillon nel suo lettino con le sponde.
Fernando y Felipe y Ildebrando y Alonso, che dispone sempre di launch control
(NdS: come è noto la Renault è l'unica a disporre ancora di launch control, Max
& Tux hanno vietato i dispositivi di assistenza allo start di tipo elettronico
ma non quelli di tipo chimico, e noi sappiano che alla Renault il trucco è
basato su di un additivo alla bagna cauda ad alto contenuto di ottani messo a
punto dal piratone Efflavius), parte a cannone e cerca di uccellare a sinistra
Emiliano alle prese con una partenza leggermente pasticciata, per dirla con un
giro di parole un'autentica cagata. Secondo il suo codice di guida da gentleman
driver il guerrillero cerca di buttare nel prato Alonso, ma Efflavius aveva
alitato sopra le gomme dell’iberico e quindi l’aderenza sull’erba non risulta
compromessa, anzi la Renault affianca e supera di slancio la Williams. Ma
Emiliano si riprende e scatena la possente cavalleria, arriva a fine rettilineo
a circa 700 kmh ed inizia a frenare anche con le suole delle scarpe. Troppo
tardi, il nostro arriva ovviamente lungo e viene passato da circa 250
concorrenti.
Nelle retrovie pasticciano un pò tutti e le scarafo car si fanno notare per lo
squallore fuori dal comune. Emiliano cerca di recuperare fin dai primi giri a
colpi di machete, mentre davanti (molto davanti) le Rosse salutano e vanno
dritte per la loro strada guadagnando secondi ad ogni giro con irrisoria
facilità.
All’ottavo passaggio ecco pronto il primo arrosto di freccia argentea. Rikko
viene passato da Batton ed arriva dondolando a ruote bloccate alla successiva
staccata. Uno spettacolo desolante. Esce in testacoda con il motore in fase di
lenta cottura, prontamente bloccata dai commissari con gli estintori. Al
Finnico girano vorticosamente gli zebedei e così, a differenza dell’anno
scorso, ice driver si toglie immediatamente il casco e si avvicina ai box dove
rilascia interviste a tutti i giornalisti presenti. Dichiara: “La macchina era
bene a punto, solo che è più lenta di un bradipo zoppo (NdS: questo mi ricorda
le dichiarazioni alla stampa del mitico taxi driver Irvine di qualche anno fa,
dopo qualcuna delle sue qualifiche da decima fila in griglia: "il setup era a
posto, macchina molto equilibrata, tutto ok. Solo che va piano". Che
nostalgia...). Poi forse aver usato il lardo di Colonnata di Ciccio al posto
dell’olio è stato un errore, ha favorito la pressofusione di tutto il blocco
cambio motore. Dopo otto giri è già finita la mia gara, d'altronde non ero
messo benissimo essendo già a oltre 30 secondi dal Kaiser. Mi pare un grande
inizio e ringrazio tutti dal Boss alla Merdecess per questa grande macchina che
ho il privilegio di guidare”. Visti i precedenti mutismi viene immediatamente
ricoverato in un centro per malattie mentali sotto diretto controllo del Boss.
I Picciotti immediatamente partono per le prime rappresaglie e le Alfetta
sgommano fumanti in direzione delle abitazioni private dei vari ingegneri che
hanno partecipato al progetto della MP4-19. Il piano prevede il rapimento di
tutti i famigliari in attesa che la macchina torni ad essere competitiva, si
prevedono tempi lunghi di residenza nelle grotte dell'Aspromonte.
In cuffia De Mascellonis continua a gridare "Tutto well, car fantastica, è
confortevole e se allarghiamo un pò il bagagliaio come station wagon è
perfetta!", ma il Boss strappa i fili del collegamento e imbraccia la sua
fidata carabina, soprannominata carmelina, iniziando a sparare cartucce a sale
ad ogni passaggio dello Scozzese.
Dopo pochi giri la situazione è ormai chiara. I primi due fanno gara a sè, poi
un pacchetto di mischia centrale vede i meno peggio e nelle retrovie i soliti
noti arrancano indegnamente. Al 20° giro ci sono solo tre piloti a pieni giri,
i nostri e Alonso, mentre De Mascellonis si trova gia ad oltre un minuto, una
disfatta completa. La Williams di Emiliano, avvolta in una coltre di nebbia per
il fumo dalle orecchie, arranca ma si porta con qualche sorpasso nelle prime
posizioni. Comunque i distacchi dalle Rosse rimangono imbarazzanti.
Al secondo pit stop il Kaiser scende dalla macchina, va nei box e guarda tutto
il secondo tempo di una partita della Bundesliga, poi doccia, pranzo leggero e
via nuovamente in pista con un vantaggio di 20 secondi su Rubinetto e alcune
ore sul quarto. A questo punto le petit imperateur e Poldo si accordano per
fare alcuni test e gli ultimi giri vedono le Rosse provare la partenza, fare
giri con gomme di mescole differenti, valutare nuove soluzioni aerodinamiche,
montare nuovi freni, insomma una sessione di test in piena regola, per
l'incazzatura di "Rambo" Badoer che si vede derubato del mestiere.
Alla fine la vittoria arriva con una tranquillità ed una superiorità
assolutamente disarmanti, mentre buon terzo si piazza Alonso, unico a chiudere
con un distacco non misurabile in termini di anni luce. Il Kaiser sale sul
palco e dichiara “si sapete io andaren pianinen dato che sono appagaten di
vittorien”, Rubinetto sprizza gioia da tutti i pori e si inventa incredibili
duelli col Kaiser, che in realtà si è sognato durante la pennichella che si è
concesso al pit stop. In realtà sa benissimo che se il Kaiser non viene
tramortito da almeno due litri di valium al giro di ricognizione lui non
vincerà mai.
Gara onestamente noiosa ma bellissima, fin che si umiliano così gli avversari
va molto bene, speriamo che continui (NdS: mi associo e sottoscrivo in toto,
voglio annoiarmi per tutta la stagione!!)
Prima di darci appuntamento nella jungla Malese un'ultima chicca da
intercettazione telefonica riservatissima, che ci ha lasciato nello sconforto
più totale.
”Hello Tux ? Max speaking. La situazione è già da delirio, se la Ferrari vince
così anche nel forno Malese dobbiamo cercare di fare un nuovo regolamento
d'emergenza. Propongo di obbligare a sostituire tutti i dirigenti Ferrari con
quelli dell’Inter, compreso il presidente. Con Moratti al posto del Divino è
probabile che la Red machine non vinca più nei prossimi 150 anni!!" "Good idea,
Max. A mali estremi, li oblighiamo anche a colorare le macchine di nerazzurro,
e siamo a posto”. Ragazzi, il nemico trama nell'ombra...
Ed ecco le pagelle
Ferrari
Macchina 10
La F2004 pare essere nata sotto una ottima stella. Va fortissimo e sembra
essere esente da problemi. Se il Kaiser ha ragione, e come possiamo dubitare,
ci sono ancora ampi margini di miglioramento. Quindi possiamo pensare ad una
annata con tutte doppiette? MAGARI!!!!
Kaiser 10+
E’ un predatore senza pari, lui non cerca solo di andare forte, vuole
distruggere fisicamente gli avversari. E’ in uno stato psicofisico invidiabile
e non può che essere tranquillo. E’ di gran lunga il miglior pilota, peccato
che non ci siano un Senna o un Prost in circolazione per fare qualche bel
numero. Si rimpiangono i duelli con Minkia e con quella McLaren.
Barrichello 9,5
Questa volta il nome non merita storpiature di sorta, guida bene da buon
secondo su una macchina superiore di alcune spanne ai rivali, ma per vincere
deve drogare il Kaiser.
Williams
Macchina 6,5
Grandi proclami e sonora sconfitta. La solita tecnica di Sir Frank che non
punta su un pilota ma tiene due galli nello stesso pollaio, con il Colombiano
che sa già di andare via e Ralfonso che non rinnova il contratto. La situazione
è messa male e le polemiche arriveranno immediate e feroci. Non li vedo bene.
Emiliano 6,5
Parte male poi lotta con il coltello tra i denti per recuperare, solo che non
arriva nemmeno sul podio, complici anche i mitici fratelli Marx al cambio
gomme. Lo scorso anno era partito benissimo e alla fine aveva perso, se tanto
mi da tanto quest’anno farà una gran fatica.
Ralfonso 6,5
Come il suo degno compare di merende, anzi peggio. Non è un fenomeno e si vede,
difficilmente lo diventerà.
McLaren
Macchina 4,5
Figura veramente di cacca. La macchina arranca paurosamente e sembra sfiatata
in confronto alla concorrenza. Certamente recupereranno, ma le premesse sono
modello Inter.
Rikkio SV
Ha fatto solo otto giri, meglio non dire nulla. Meglio per lui. 10 per le
dichiarazioni a fine gara.
De Mascellonis 4,5
Arriva alla fine ma sembra veramente bollito, probabilmente lo è e con quella
macchina lui non riesce a fare di più.
Renault
Macchina 7
La macchina va meglio di molte altre blasonatisime rivali. Il piratone
Efflavius sarà anche un personaggio particolare ma ci sa fare. Penso che potrà
togliersi diverse soddisfazioni nel corso dell’anno.
Alonso 8
Va fortissimo e guida molto bene. Se fossi alla Ferrari penserei che il
sostituto del Kaiser potrebbe essere lo spagnolo. Ma deve ancora mangiarne di
michette (e di polvere dal Kaiser).
Grullo 6,5
Buon pilota nelle qualifiche, si perde sempre un pò in gara. Rischia di essere
definitivamente catalogato come buon secondo.
BAR
Macchina 6,5
Pare che il BAR Nuova Gestione sia partito bene, vedremo. Certo che una casa
come la Honda non può più permettersi certe figure da malfamata taverna di
Caracas.
Button 6,5
Va forte, lotta e si disimpegna bene. Non mi pare un campione ma nel mazzo ci
può stare.
Sato 6
Gira bene anche lui ma siamo lontani dal vertice.
Il Criticatutto