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Australia 2004.

Ed ecco riemergere dalle ceneri della Fenice la nuova stagione di F1, che pare offrire fulgidi bagliori rossi fin dall’inizio.

Durante i test invernali tutti hanno giocato al gatto col topo cercando di non far trasparire pregi e difetti delle rispettive utilitarie, ma in prossimità della prima prova del mondiale gli incontri tra le squadre erano diventati molto ravvicinati e si erano cominciati a delineare con impietosa evidenza i reali rapporti di forza. Ma in fondo la storia è sempre la stessa, restano in lotta per le prime posizioni le solite danarose scuderie, con la Ferrari in testa, mentre gli altri annaspano pietosamente nella polvere.

In casa Williams ritroviamo due cari personaggi intenti a discutere sulla complessa situazione piloti. "Well Frank, our Emilian driver is good, almeno quando non gli fumano le orecchie, ma next year mr. cocain trasloca nella Picciotto’s car. Ralfons is definitely boiled ma non vuole migrare in another team... e se usassimo del disinfestante per ratti teutonici?"

"Don't worry Patrizio, tanto quella beautiful manza della Antonia Terzi ci ha disegnato the best car in the world of foche e trichechi, siamo imbattibili negli acqua park!"

Nella Picciotto’s house i lavori fervono da diversi mesi. Dopo la grande stagione dello scorso anno che ha visto la rivoluzionaria MP4-18 andare immediatamente in pensione senza passare dal via, valendo meno di vicolo Corto, la scuderia del boss ha deciso di correre ai ripari. Ha quindi messo in pista la nuova freccia di latta pochi giorni dopo l'ultima gara di Suzuka (il tempo di recuperare Sir De Mascellonis e Rikkio dallo stage di espiazione full time organizzato dal padrino presso la clinica gay di Bellano, dove hanno potuto godere di rilassanti saune, massaggi e trattamenti più energici a cura di decine di solerti, robusti ed affascinanti infermieri tuttofare). La nuova macchina ha così potuto percorrere centinaia di migliaia di km, sia su pista che su sterrato, sia con pioggia che con grandine. Il problema però è che li ha percorsi in massima parte sul carro attrezzi di recupero rottami, essendo il motore di Mario 'o meccanico tarato per una gittata massima di 5 km e mezzo (considerando anche la distanza percorsa per inerzia dopo le solite grigliate). Per risolvere questi minimi difettucci di affidabilità Mario 'o meccanico e Adriano Celentano Newey avevano chiesto un pochino di tempo, proponendo di fare debuttare il bolide entro il 2027. Ma Ron the Boss, le palle già turbinanti a vortice, non ha sentito ragioni: "Picciotti, la stagione ora comincia, e se u carretto non va veloce nessuno di voi mangerà la cassata a fine anno, pecchè negli ingredienti vi metto aaaaa!!!!!”.

Come quarta forza del campionato ecco presentarsi dal Cuneese il prode Efflavius, che alla guida della rinnovata Renault tartufata cerca di inserirsi nella lotta tra i grandi. Abbandonato il motorino elettrico con le bancate ad angolo piatto Efflavius, da tecnico sopraffino, ha dato disposizioni per un motore ad angolo più stretto. "Ragazzi, già che ci siamo non mi lesinate sulla riduzione di angolo, neh!". E' così gli yes men transalpini hanno prodotto un fantastico Girmi con bancate a 15°, permettendo un assottigliamento impressionante dietro le pance, ma alzando il baricentro di circa due mt e mezzo. Chissà cosa inventeranno il prossimo anno pur di fare gli originali.

La pattuglia acrobatica Rossa dopo le brillanti performance dimostrate nel corso dei test invernali sbarca in Australia carica di buoni propositi. Nulla di nuovo da segnalare: Rubinetto delira come al solito dicendo che sarà il maggior antagonista del Kaiser e che punta a vincere il mondiale, mentre anche il suo abile manager, Ciccio di Nonna Papera, lo guarda perplesso di fronte a queste curiose affermazioni.

Tutti danno Michelone Nostro come stracotto. Dicono che incomincia ad essere vecchio, che appena perde due gare a fila si ritira, e poi spazio ai giovani, il mondiale lo vincerà Rikkio di sicuro, e via di questo passo, nel più puro stile "una puttanata tira l'altra". In particolare, sul pronostico a favore di Rikkio è degna di nota la dichiarazione del mai dimenticato Minkia Hakkinen che, con una P38 puntata alla tempia dal generale Erya, dichiara spontaneamente che l’era Suchmaker sta per finire e guardandosi in giro non vede altro successore che il ghiacciolo muto su McLaren. Ottimistica visione del panorama motoristico!!!!

Pronti via. Iniziano le prove libere del Venerdì in base ai nuovi regolamenti che Max & Tux hanno abilmente creato tra i fumi dell'alcool e delle droghe leggere (come i loro cervelli). E si inizia da dove si era terminato alcuni mesi or sono: record della pista da parte del Kaiser e seconda posizione per lo scudiero del sambodromo. E a questo punto tutti iniziano a gettare vagonate di acqua sul fuoco: sono le prime prove, la Ferrari ha girato scarica, era munita di un motore da qualifica e gomme speciali, per non parlare dell'alettone non regolamentare a 54 profili che si auto distruggono al rientro ai box, il Kaiser ha tagliato per sentieri nel parco dopo le prime curve per fare prima, ecc. ecc.

Ma il Sabato il dominio Rosso diventa amara realtà (Nota dello Scemeggiatore: amara per gli altri, ovviamente non per noi) e si capisce che le cose vanno molto bene per la Ferrari e molto male per il resto della truppa. Prima fila per le Rosse con temponi esagerati, mentre al primo posto della muta degli inseguitori si piazza uno spumeggiante, anzi fumante (dalle orecchie) Emiliano, che comunque massacra a puntino il prode Ralfonso.

Dopo anni di vergognosi cartelli di "chiuso per turno", finalmente riapre la BAR, grazie alla ristrutturazione Honda. Brillante quarto posto del primo barman, l'ex bambino prodigio Batton (con la a). E qui mi pare giusto ricordare il buon Villeneuve, campione tappetto nonchè ex, che ha guidato lo scorso anno una BAR assolutamente sconfortante. Certo in un campionato dove si annoverano nomi blasonati tipo Klien o Sato, forse un piccolo Villeneuve non sfigurerebbe del tutto!!!

La pattuglia italica è diventata la più folta per via di Pantano e Bruni, più i classici Stitichella e Grullo. Non iniziamo ad infierire sui giovani, che più che piloti sembrano turisti ad una gita pasquale fuori porta, ma siamo ben lontani da una lontana illusione di competitività. La piastrella Minardi si conferma sempre per quella che è, bella e simpatica ma drammaticamente lenta, che il Cielo la conservi intonsa.

Niente altro da dichiarare sulle prove, se non un interessante tentativo di decollo dell'inossidabile Sir De Mascellonis. Colto dal solito raptus da preveggenze mistiche di inizio stagione ("Oh Lord, lo sento, questo è l'anno del mondiale, i tarocchi del mago Oronzo non mentono!!") il nostro si distrae un attimino all'ultima curva e corona un giro da urlo (di terrore) con uno sterrato a 700 kmh stile Dune Buggy. Nonostante tiri a sè come un ossesso il volante a mo di cloche (era convinto di pilotare uno Spitfire e voleva andare ad intercettare dei Me 109 nazi) la MP4-19 non decolla anche se, non sopportando un ciuco come pilota, fa di tutto per disarcionarlo. E così l'animale mascellato conquista un turpe 12° posto in griglia. Well done David.

Il cielo aborigeno si fa plumbeo sulle teste dei top team e tutti vanno a dormire. O meglio, quasi tutti. Grazie all'ausilio dei potenti mezzi elettrofotonici capaci di captare ogni minimo sibilo dai motorhome riusciamo ad intercettare qualche interessante conversazione nei meeting dopo le prove ufficiali.

“Picciotti, quaqquaraquà nell'anima siete!!!!! Questa gran minchia di macchina fa pena anche come tagliaerba! Pure il primo picciotto parla con i giornalisti, dice che la macchina non va e che in compenso il motore è già bollito prima di cominciare! Ah, come mi manca il generale Erya, allora si che a schifiu finiva....". A questo punto la conversazione si fa convulsa, si sentono chiaramente due colpi di lupara che gambizzano un paio di ingegneri di pista, un segno di leggero nervosismo del Boss. "E tu, Davide fetusissimo, che mi racconti, aaaa! Dodicesimo finisti, e mezzo fondo scocca rovinasti, con quello che costa!!! Ma cosa credi, i meccanici non possono mica rapinare più di tre banche al giorno!!" "Ayaye boss, De Mascellonis a rapporto. La macchina è ok, la prestazione è ok, io sono ok e voglio guidare per te per altri twenty years a 5.000.000.000.000.000 di euro a stagione, così tutti siamo contenti, e poi quest'anno il mondiale lo vinco io, me lo sento!!!" "Ma brutto fetusu di un Sir dei miei gonnellini, tu che vai più lento di un bradipo cieco e paraplegico vieni accà a dirmi questo!! Scioglietelo nell’acido!!!" "Ma herr Boss", cerca di intervenire Ciccio Haug "noi poterlo gassare in nostro nuofo mini motorhome di concentramenten, ma poi come facciamo a trofare per domani un altro gonzo da mettere in macchinen!?" "Il vero dicisti, Ciccio, e allora facciamo in un altro modo... Davide assettate accà ed ascolta il padrino tuo. Domani dopo la corsa partirai per la traversata della calotta polare in apnea, tanto sono solo 2000 Km, così almeno ti alleni con due bracciate e freni i bollori, che sono stanco di tutte le bottane che ti girano attorno, aaaa!!!!”. La riunione termina con un altro paio di impiccagioni a caso, dopo di che tutto il team va tranquillamente a dormire.

In casa Williams si sentono solo dei sommessi singhiozzi. Incredibile, è proprio lui, il feroce Emiliano Zapata Montoya, guerrillero di Medellin. Il ragazzo guarda due foto: nella sinistra tiene quella del Kaiser con un mirino disegnato sul cranio, foto che mette sempre sul cruscotto ad ogni gara. Nella destra ha la foto della McLaren, con i tempi ottenuti da Rikkio alle prove. Il poveraccio guarda alternativamente le foto, pensa al futuro e singhiozza come un bambino.

Il prode Ralfonso intanto si lamenta con Patrizio: “gran felloni della terra di Albione, qual ronzino mi faceste cavalcar come destriero? Come osaste piazzar al vostro paladino un simil pacco? E poi, parlando in prosa semplice, l’armatura aveva un'efficienza aerodinamica assolutamente insufficiente!". Patrizio non replica, semplicemente estrae dal porta ombrelli la clava n.8, quella per le riunioni tese con i piloti, e la pone violentemente a due mani in mezzo all'ampia fronte del prode paladino che si accascia al suolo cominciando ad intonare le solite canzonacce da October Fest. Anche Frank inizia a dare segni di squilibrio, e non riesce a capacitarsi: "ma come, la prima gara non è nemmeno iniziata, ed il mondiale è già finito? Well, devo essermi perso qualche cosa..."

Efflavius invece, davanti al solito piatto di fonduta, cozze e crema pasticcera, cerca di delineare le tattiche di gara per il giorno successivo. "Si parte a cannone e si cerca di eliminare subito tutti alla prima curva. Chi riesce a buttare fuori pista più avversari vince una settimana sulla mia barca con un bel numero di patonzole molto disponibili, le mie fidanzate integerrime. Così mi sfogo anche io, sapete che quando diventerò padre del figlio della mia compagna dovrò mettere fine alle mie scorribande notturne."

Dal motorhome Ferrari si ode un suono celestiale, cosa starà accadendo? Cerchiamo di avvicinarci. E' in corso il collegamento su canale satellite-trascendentale con il Divino. Il Puffo esordisce: "Monsieurs les Onnipresidents, cosa ne pansè del risultè de les proves di qualification? Sont stat di votre gradimont?" "Noi immensità stellare Luca Cordero di Montezemolo in quanto Presidenti di qualsiasi cosa compresa a breve la Confindustria italica, e padroni incontrastati delle terre di Marte, Giove ed ogni altro pianeta conosciuto e sconosciuto, diciamo che l’anno sembra iniziare sotto i migliori nostri auspici. Il nostro Kaiser continua ad essere il migliore e anche l’altro, il suo aiutante zerbinetto o rubinhetto o rubens come diavolo si chiama il subalterno, sembra andare per il meglio. Confidiamo in una splendida annata piena di riconoscimenti e trionfi, ma ricordate mortali che io vedo tutto da quassù e sono in grado di punirvi in ogni modo. Pace in terra a voi e gloria nei cieli a me”.

L’ologramma raffigurante les Onnipresident svanisce e restano solo i mortali che si affannano subito a riprendere le fila del discorso. Il Kaiser all'imbrunire è particolarmente inquietante, indossa infatti una strana maschera modello Dr. Hannibal. Pare infatti che alla presentazione del mondiale sia stato avvicinato da un giornalista che gli ha chiesto se aveva ancora fame di vittorie. Del giornalista si sono perse le tracce (è stato ritrovato solo qualche pezzo di falange rosicata) e opportunamente les mecaniques pretoriens hanno ridimensionato l’incidente mettendo il Kaiser in condizione di non azzannare.

Ed eccoci all'evento più atteso. Sveglia ad ore allucianati, accensione della TV ed immediato terrore. Si pensa ad un incubo, invece è tutto vero. Non paghi di avere assoldato uno dei maggiori jettatori della storia moderna come telecronista, in RAI hanno pensato bene di affidare i commenti del pre gara ad una specie di sinistra Mortiria, al confronto della quale il generale Erya sembra un'allegra ragazza pon pon. La nostra lugubre amica si presenta con lunghi capelli neri, camicetta e jeans neri, scarpe nere ecc. ecc. Unica nota di colore una discreta scollatura che mette in evidenza alcune grazie, il tutto con l'unico scopo di mantenere sveglio l'ormai centenario Poltronieri. Il quale già non capiva una mazza di F1 quando commentava i GP di Lauda e Regazzoni (NdS: i più decrepiti di voi - o si dice maturi? - ricorderanno sicuramente le sue pur notevoli doti di menasfiga, quando affermava allucinato di vedere un fil di fumo levarsi dal 12 cilindri boxer del buon Clay circa 50 giri prima che l'impareggiabile baffo svizzero si fermasse col motore arrosto...), figuriamoci adesso. Gli altri poveracci nello studio, più lucidi, si limitano a guardare impauriti Mortiria, e ad eseguire i poco eleganti gesti scaramantici di prammatica appena la telecamera non li riprende.

Ma torniamo sul circuito dei canguri. Tutte le auto sono schierate sulla linea di partenza ed i lavori in griglia fervono con grande concitazione. Tutti lavorano febbrilmente, tutti tranne le falangi Ferrari, dove i meccanici sono schierati a bordo pista con sdraio, occhiali e drink e sbadigliano annoiati in attesa della partenza.

Il Kaiser, visibilmente pago degli allori passati, viene slegato ed introdotto a forza dai meccanici nell’abitacolo. Lo tengono a bada con tanto di frusta e seggiolino, sembra Emiliano quando è perseguitato dalle emorroidi. Le petit imperateur, nella notte, si è messo in contatto con Moira Orfei e ha fatto fare ai meccanici un corso in pillole da domatore di leoni incazzati. Una volta indossato il casco il Kaiser si infila nel cockpit, afferra come una furia il volante e vuole immediatamente partire. Si nota solo un rivolo di bava bianca scendere dai lati della bocca, mentre in cuffia si sentono solo dei ringhi, inframmezzati ogni tanto da qualche parola: “io bolliten!?? Razza inferioren di piloten sarete voi bolliten a fine anno, ma per faren saponetten!!!!”.

Tutto è pronto, compreso purtroppo la triste pattuglia RAI capitanata da un fantasmagorico Mazzonictus. In astinenza da alcuni mesi il nostro inizia la telecronaca snocciolando una serie di numeri da fare invidia alle estrazioni del lotto, tutte cose che forse hanno anche un fondamento statistico ma che alle 04.00 del mattino credo risultino non molto interessanti. Iniziano alcune macumbe di rito del tipo ”certo che se la Ferrari risulterà affidabile come lo scorso anno... le gomme Bridgestone sono sicuramente migliorate con il caldo... il Kaiser forse è appagato dai risultati..."

Il direttore di gara ci viene in aiuto ed inizia la trafila della partenza, interrompendo così il deleterio rosario del Mazzonictus maleficus. Si accendono i semafori, motori a 30.000 giri e via. Le Rosse decollano senza indugiare ed alla prima staccata sono nelle prime due posizioni, il tutto senza launch control. Incredibile. Il bambino accenna timidamente ad un affiancamento del Kaiser, il quale si volta e gli mostra ruggendo la maschera di Hannibal appena tolta. Ciò basta a Trisigno per incolonnarsi con ordine e rassegnazione alle terga del fenomeno pago degli allori conquistati. Poi nel dopo gara il brasileiro dirà che ha ingaggiato col Kaiser una lotta serrata ed all'ultimo sangue, dalla quale è uscito perdente solo per gravi problemi di surriscaldamento ai freni. A questi commenti il Kaiser ha annuito sorridendo, dopo di che ha preso amorevolmente per il coppino il buon Tristigno e l'ha messo a guardare le apotte col carillon nel suo lettino con le sponde.

Fernando y Felipe y Ildebrando y Alonso, che dispone sempre di launch control (NdS: come è noto la Renault è l'unica a disporre ancora di launch control, Max & Tux hanno vietato i dispositivi di assistenza allo start di tipo elettronico ma non quelli di tipo chimico, e noi sappiano che alla Renault il trucco è basato su di un additivo alla bagna cauda ad alto contenuto di ottani messo a punto dal piratone Efflavius), parte a cannone e cerca di uccellare a sinistra Emiliano alle prese con una partenza leggermente pasticciata, per dirla con un giro di parole un'autentica cagata. Secondo il suo codice di guida da gentleman driver il guerrillero cerca di buttare nel prato Alonso, ma Efflavius aveva alitato sopra le gomme dell’iberico e quindi l’aderenza sull’erba non risulta compromessa, anzi la Renault affianca e supera di slancio la Williams. Ma Emiliano si riprende e scatena la possente cavalleria, arriva a fine rettilineo a circa 700 kmh ed inizia a frenare anche con le suole delle scarpe. Troppo tardi, il nostro arriva ovviamente lungo e viene passato da circa 250 concorrenti.

Nelle retrovie pasticciano un pò tutti e le scarafo car si fanno notare per lo squallore fuori dal comune. Emiliano cerca di recuperare fin dai primi giri a colpi di machete, mentre davanti (molto davanti) le Rosse salutano e vanno dritte per la loro strada guadagnando secondi ad ogni giro con irrisoria facilità.

All’ottavo passaggio ecco pronto il primo arrosto di freccia argentea. Rikko viene passato da Batton ed arriva dondolando a ruote bloccate alla successiva staccata. Uno spettacolo desolante. Esce in testacoda con il motore in fase di lenta cottura, prontamente bloccata dai commissari con gli estintori. Al Finnico girano vorticosamente gli zebedei e così, a differenza dell’anno scorso, ice driver si toglie immediatamente il casco e si avvicina ai box dove rilascia interviste a tutti i giornalisti presenti. Dichiara: “La macchina era bene a punto, solo che è più lenta di un bradipo zoppo (NdS: questo mi ricorda le dichiarazioni alla stampa del mitico taxi driver Irvine di qualche anno fa, dopo qualcuna delle sue qualifiche da decima fila in griglia: "il setup era a posto, macchina molto equilibrata, tutto ok. Solo che va piano". Che nostalgia...). Poi forse aver usato il lardo di Colonnata di Ciccio al posto dell’olio è stato un errore, ha favorito la pressofusione di tutto il blocco cambio motore. Dopo otto giri è già finita la mia gara, d'altronde non ero messo benissimo essendo già a oltre 30 secondi dal Kaiser. Mi pare un grande inizio e ringrazio tutti dal Boss alla Merdecess per questa grande macchina che ho il privilegio di guidare”. Visti i precedenti mutismi viene immediatamente ricoverato in un centro per malattie mentali sotto diretto controllo del Boss. I Picciotti immediatamente partono per le prime rappresaglie e le Alfetta sgommano fumanti in direzione delle abitazioni private dei vari ingegneri che hanno partecipato al progetto della MP4-19. Il piano prevede il rapimento di tutti i famigliari in attesa che la macchina torni ad essere competitiva, si prevedono tempi lunghi di residenza nelle grotte dell'Aspromonte.

In cuffia De Mascellonis continua a gridare "Tutto well, car fantastica, è confortevole e se allarghiamo un pò il bagagliaio come station wagon è perfetta!", ma il Boss strappa i fili del collegamento e imbraccia la sua fidata carabina, soprannominata carmelina, iniziando a sparare cartucce a sale ad ogni passaggio dello Scozzese.

Dopo pochi giri la situazione è ormai chiara. I primi due fanno gara a sè, poi un pacchetto di mischia centrale vede i meno peggio e nelle retrovie i soliti noti arrancano indegnamente. Al 20° giro ci sono solo tre piloti a pieni giri, i nostri e Alonso, mentre De Mascellonis si trova gia ad oltre un minuto, una disfatta completa. La Williams di Emiliano, avvolta in una coltre di nebbia per il fumo dalle orecchie, arranca ma si porta con qualche sorpasso nelle prime posizioni. Comunque i distacchi dalle Rosse rimangono imbarazzanti.

Al secondo pit stop il Kaiser scende dalla macchina, va nei box e guarda tutto il secondo tempo di una partita della Bundesliga, poi doccia, pranzo leggero e via nuovamente in pista con un vantaggio di 20 secondi su Rubinetto e alcune ore sul quarto. A questo punto le petit imperateur e Poldo si accordano per fare alcuni test e gli ultimi giri vedono le Rosse provare la partenza, fare giri con gomme di mescole differenti, valutare nuove soluzioni aerodinamiche, montare nuovi freni, insomma una sessione di test in piena regola, per l'incazzatura di "Rambo" Badoer che si vede derubato del mestiere.

Alla fine la vittoria arriva con una tranquillità ed una superiorità assolutamente disarmanti, mentre buon terzo si piazza Alonso, unico a chiudere con un distacco non misurabile in termini di anni luce. Il Kaiser sale sul palco e dichiara “si sapete io andaren pianinen dato che sono appagaten di vittorien”, Rubinetto sprizza gioia da tutti i pori e si inventa incredibili duelli col Kaiser, che in realtà si è sognato durante la pennichella che si è concesso al pit stop. In realtà sa benissimo che se il Kaiser non viene tramortito da almeno due litri di valium al giro di ricognizione lui non vincerà mai.

Gara onestamente noiosa ma bellissima, fin che si umiliano così gli avversari va molto bene, speriamo che continui (NdS: mi associo e sottoscrivo in toto, voglio annoiarmi per tutta la stagione!!)

Prima di darci appuntamento nella jungla Malese un'ultima chicca da intercettazione telefonica riservatissima, che ci ha lasciato nello sconforto più totale.

”Hello Tux ? Max speaking. La situazione è già da delirio, se la Ferrari vince così anche nel forno Malese dobbiamo cercare di fare un nuovo regolamento d'emergenza. Propongo di obbligare a sostituire tutti i dirigenti Ferrari con quelli dell’Inter, compreso il presidente. Con Moratti al posto del Divino è probabile che la Red machine non vinca più nei prossimi 150 anni!!" "Good idea, Max. A mali estremi, li oblighiamo anche a colorare le macchine di nerazzurro, e siamo a posto”. Ragazzi, il nemico trama nell'ombra...


Ed ecco le pagelle

Ferrari

Macchina 10

La F2004 pare essere nata sotto una ottima stella. Va fortissimo e sembra essere esente da problemi. Se il Kaiser ha ragione, e come possiamo dubitare, ci sono ancora ampi margini di miglioramento. Quindi possiamo pensare ad una annata con tutte doppiette? MAGARI!!!!

Kaiser 10+

E’ un predatore senza pari, lui non cerca solo di andare forte, vuole distruggere fisicamente gli avversari. E’ in uno stato psicofisico invidiabile e non può che essere tranquillo. E’ di gran lunga il miglior pilota, peccato che non ci siano un Senna o un Prost in circolazione per fare qualche bel numero. Si rimpiangono i duelli con Minkia e con quella McLaren.

Barrichello 9,5

Questa volta il nome non merita storpiature di sorta, guida bene da buon secondo su una macchina superiore di alcune spanne ai rivali, ma per vincere deve drogare il Kaiser.

Williams

Macchina 6,5

Grandi proclami e sonora sconfitta. La solita tecnica di Sir Frank che non punta su un pilota ma tiene due galli nello stesso pollaio, con il Colombiano che sa già di andare via e Ralfonso che non rinnova il contratto. La situazione è messa male e le polemiche arriveranno immediate e feroci. Non li vedo bene.

Emiliano 6,5

Parte male poi lotta con il coltello tra i denti per recuperare, solo che non arriva nemmeno sul podio, complici anche i mitici fratelli Marx al cambio gomme. Lo scorso anno era partito benissimo e alla fine aveva perso, se tanto mi da tanto quest’anno farà una gran fatica.

Ralfonso 6,5

Come il suo degno compare di merende, anzi peggio. Non è un fenomeno e si vede, difficilmente lo diventerà.

McLaren

Macchina 4,5

Figura veramente di cacca. La macchina arranca paurosamente e sembra sfiatata in confronto alla concorrenza. Certamente recupereranno, ma le premesse sono modello Inter.

Rikkio SV

Ha fatto solo otto giri, meglio non dire nulla. Meglio per lui. 10 per le dichiarazioni a fine gara.

De Mascellonis 4,5

Arriva alla fine ma sembra veramente bollito, probabilmente lo è e con quella macchina lui non riesce a fare di più.

Renault

Macchina 7

La macchina va meglio di molte altre blasonatisime rivali. Il piratone Efflavius sarà anche un personaggio particolare ma ci sa fare. Penso che potrà togliersi diverse soddisfazioni nel corso dell’anno.

Alonso 8

Va fortissimo e guida molto bene. Se fossi alla Ferrari penserei che il sostituto del Kaiser potrebbe essere lo spagnolo. Ma deve ancora mangiarne di michette (e di polvere dal Kaiser).

Grullo 6,5

Buon pilota nelle qualifiche, si perde sempre un pò in gara. Rischia di essere definitivamente catalogato come buon secondo.

BAR

Macchina 6,5

Pare che il BAR Nuova Gestione sia partito bene, vedremo. Certo che una casa come la Honda non può più permettersi certe figure da malfamata taverna di Caracas.

Button 6,5

Va forte, lotta e si disimpegna bene. Non mi pare un campione ma nel mazzo ci può stare.

Sato 6

Gira bene anche lui ma siamo lontani dal vertice.
 

Il Criticatutto


 
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Aggiornato il: 19-dic-2023