Eccoci finalmente a commentare il GP di
MonteCarlo, la gara più snob della stagione. L'ambiente è davvero chic, dai
balconi dei condomini da tre fantastilioni di dollari al metro quadro pendono
come lenzuoloni stesi ad asciugare i bandieroni italico - ferraristi, mentre
sulle ampie terrazze un simpatico signore in canottiera griffata macchiata di
sugo e panza al vento saluta le telecamere, all'urlo di "forza cavallino, forza
Italiaaaaa! Mamma che nostalgia, se nun fosse per le tasse da pagà, ce
ritornerei subbito... Maraaaa, e passame un altro piatto de bucatini,
aoooooo!!" E mentre la simpatica signora Mara in camicione firmato scola i
bucatini, la scena si sposta su una splendida panoramica del porto, dove fanno
bella mostra yacht che farebbero schiattare d'invidia il Conte di Montecristo.
Ma è ora di cominciare le cronache, dimentichiamo i cabinati e passiamo ai
numerosi tuonati che girano per il circuito cittadino. Già dal Giovedì si
capisce che qualcosa è cambiato. La Ferrari non pare in forma smagliante, e
qualche outsider si mette prepotentemente in mostra. Primo fra tutti il nostro
Jarno C. Trulli, che strano. Ma al solito c'è una spiegazione: la Renault ha
un'arma segreta. Il bieco Briatore da Cuneo ne escogita una delle sue. Si
attacca direttamente al tubo dell'impianto di rifornimento e soffia a pieni
polmoni nel serbatoio della macchina di Jarno Grullo. In tal modo, sfruttando
le sue efflatulenze mefistofeliche satura il serbatoio con gas butano ad
altissima deflagrazione. Il famoso Fiato Flavius è di una potenza terrificante
e Jarno si trova proiettato ai vertici delle classifiche. Sbriciola record e
sbriciola anche il sistema olfattivo di gran parte dei nobili spettatori
presenti sulle gradinate più prossime al circuito. Sui balconi dei condomini i
miasmi si stemperano, ed a qualcuno addirittura non dispiacciono del tutto:
"Maraaaaaa! Ma che è 'sto aromino!? Ma er bucatino come lo hai fatto, nun ce
avrai mica messo troppo peperoncino? Ma va bbbene, lo sai che me piace
tanto...".
Dopo questa divagazione si passa al Venerdì, giornata tradizionalmente
piuttosto vuota. Quest'anno, giusto per vivacizzare, l'organizzazione ha
sistemato alla curva della vecchia stazione il mercatino del pesce. Subito
notati sul posto CoGliYooooooooong e Satosan, quattro occhi a mandorla ed un
neurone in due, che felici e contenti scattavano le solite migliaia di foto
turistiche. Il saggio CoGliYong ha comprato in blocco il banco dei merluzzi,
temendo in caso contrario di esserne fatto bersaglio nel resto del week end.
Finalmente si arriva al Sabato e si rovesciano le clessidre per le prove
cronometrate. Il primo ad uscire è il mito CoGliYooooonnnnggggg, che questa
volta si supera. Già nelle libere era riuscito a fare la chicane delle piscine
modello boomerang, ovvero tramite una serie di veroniche aveva tagliato la
pista e si era ritrovato direttamente alla curva del tabaccaio, senza passare
dal via, come a Monopoli. Ma chissà che cavolo di sigarette vende questo
tabaccaio, visto che chi le fuma riparte a 350 Kmh? Boh.... Ma non divaghiamo.
La bestia Malese (non è ancora stato appurato se la pronuncia giusta sia
"Cogliong" o "Cogliung", come dice Mazzoncino) questa volta riesce a stamparsi
durante il giro di lancio, mentre procedeva a circa 30 - 40 kmh. Alla scena
persino Rikkionen non riesce a mantenersi imperturbabile ed azzarda un
sorrisino ironico, mentre il resto della banda Disney lacrima dal ridere.
Ma dopo questa parentesi da cabaret, i duellanti iniziano a fare sul serio.
Alla McLaren hanno appena terminato di sistemare il mega motorhome voluto da
Ciccio Haug, in leggero ritardo dato che necessita di uno spazio pari ad un
campo da calcio. Alla fine il prode Ciccio si è visto costretto a sistemare il
tutto nel piazzale della dogana di Ventimiglia.
Gli scarrafoni comunque sono molto gasati visto che Sir de Mascellonis naviga
nelle prime posizioni, mentre Rikkio, alle prese con una tenuta non ottimale
dei pattini della motoslitta, arranca penosamente.
Ma ecco esordire sulla scena Sato, il giapponese ammaccato. Il compagno
scalcagnato di Stitichella si è preso una tuonata esagerata sull'autostrada
austriaca A1 Ring e non conoscendo il circuito monegasco si è preso una seconda
tuonata nella corsa delle auto d'epoca, dove ha denunciato seri problemi al
controllo di trazione. Ma naturalmente Sato san non deluderà i suoi affezionati
tifosi, e riprenderà a tuonarsi da par suo anche la Domenica.
Ma che succede alla Ferrari??? Tutto bene, anche se serpeggia un certo
nervosismo per l'inusitato ritardo di Tristigno. Ma ecco che arriva trafelato,
nell'ormai usuale tenuta da colf. Tra le pulizie, la spesa e la passeggiata al
parco con Gina Maria il povero Cenerello non è riuscito ad evitare il ritardo.
Ma niente paura: in un attimo lascia grembiule e spolverino, ed eccolo tornare
l'indomito Rubinho do Rimbambimiento. Intercettato dal cronista in agguato,
dichiara: "io soi contentengi, ho parlangi con il presidengi e mi dicengi che
non succederangi un'altra voltangi. L'unico dubbiengi è che alla fine della
chiaccherengi lui ridengi un pò troppangi, forse che mi prendengi per il
culengi???????".
Il Grande Puffo Todt questa volta non assume i soliti atteggiamenti da
grandeur. Dopo i fatti d'Austria è stato messo in castigo dal Presidentissimo,
ha lasciato a Maranello la feluca e circola per i box con la cuffia rossa con
le antennuccie da lumachina. Solo che questa volta alle antenne hanno attaccato
due lunghe orecchie d'asino. Affiancando "Pinocchio" Colajanni, il nostro caro
Directeur Generàl ricorda da vicino una sorta di mini Lucignolo, completando
alla perfezione un ridente quadro Collodiano. Ma questo è il minore dei mali.
Il vero problema per lui è che il Presidentissimo, che a Montecarlo si sente
come a casa sua, è presente sul pezzo! Montezuma sorride a tutti, dando pacche
sulle spalle a chiunque incroci, ed offrendo sigari a pacchi. Ma al Grande
Puffo riserva un trattamento speciale: "Todt, Todt!!! Il mio caro ed
(inde)fesso generale..." esclama con sorriso a 64 denti, e qui fa partire un
amorevole e dolorosissimo super buffetto a torciglione sull'abbondate
guanciotto sinistro del Puffo. "Monsieur le Presidànt, troppo buono con moi...
è solo il lavoro, il gran lavoro del team..." "Già, già, il lavoro... ma Todt,
Todt!!! Il lavoro a volte stanca troppo, e fa prendere decisioni dolorose... ma
noi simili decisioni dolorose non le prenderemo più, vero Todt!?" - e qui
riprende un altro attorcigliamento di guancia da 12 giri, questa volta a destra
- "E' vero, caro Todt, che, come dice lei 'non faremo più certe cassate'? Lei
lo sa, vero, quante tonnellate di guano mi sono arrivate tra capo e collo per
quel sorpassino, per non parlare delle coglionate che ho dovuto dire ai
giornalisti per salvare il salvabile... La prossima volta se volete fare i
birichini quel simpatico pilota, come si chiama, Barricotto, Barrichino... lo
fermate per dodici pit stop a fila ma non lo lasciate in testa fino all'ultima
curva, è vero Todt!??? Perchè, sa, mi ha telefonato il dottor Fresco, e mi
assicura che, nel caso, un posticino per lei in catena di montaggio a Mirafiori
è sempre pronto...". Al Puffo non rimane che arrotolare i resti dei guanciotti
sfilacciati e ritrottolare in castigo dietro la lavagna, a muro.
Alla Renault decidono di proseguire con il super propellente gassoso prodotto
da Briatore, ma per un errore di collegamento il Fiato Flavius questa volta è
entrato nel casco del Trullo. L'effetto è quasi mortale anche se con un ultimo
sforzo Jarno C. riesce a fare un giro decoroso, giusto prima del ricovero al
reparto grandi agliati di Nizza.
Tutti contro tutti e le Ferrari stranamente arrancano. Sir de Mascellonis
compie il miracolo e scavalca Michelone Nostro, ma lui con un colpo del suo
famosissimo culo, non essendo in grado di arrivare primo fa in modo che in pole
arrivi Emiliano Zapata Montoja, così almeno lui resta sulla parte gommata della
pista. Dietro la bagarre è tremenda, Rikkio gira a più non posso con la
motoslitta ma non combina un granchè, mentre Tristi, pur incazzandosi con De
Mascellonis perchè non gli da strada, resta nelle retrovie. Quinto per
l'esattezza, dietro come da contratto al generale Michelone, ma anche dietro a
Williams, McLaren, Skoda, Prinz.... insomma, una qualifica notevole per il
maghetto.
Todt sbuca da dietro la lavagna e cerca di consolare Michelone, in evidente
crisi scucchionifera: "Mon chere Michelon, fatti passare l'icazzaton mon ami,
pàns che le magò è dietro, e Poldo ha già la stratescgia vincent, gli modifìc
il launch control e lo fa partir in retrò, così combina un gran casèn e ti
copre le spalle. De Mascellonies e le trafficant ti hanno trombè, ma tu sei
innocènt, le problem son le gommon. Le Michelin francaise son miglieur de kes
Bridgestons japaneise. Ah questi japanise son i solit coglionaises, solo ridere
e fare le photo a tout le monde, ma monsieur le Presidànt ha già parlatò con il
lor directeur...".
E infatti Montezuma ha già detto due paroline al banzai n.1 Bridgestone. Il
quale subito dopo si è munito di lunghissima spada Katana, ha chiamato
d'urgenza tutti i nippo ingegneri e si è detto pronto a farli suicidare tutti
in un sol colpo, a spiedino, in caso di insuccesso domenicale. Morale alle
stelle ed ottimismo sfrenato tra i nippo, che hanno dedicato il resto del
Sabato a mettersi bene in ordine in fila indiana, per il triste rituale,
naturalmente continuando a fotografarsi tra loro ridendo. Su richiesta del
principe Ranieri, in caso di suicidio i corpi dei poveri nippo verranno dati
come mangime allo zafferano ai pesci del museo oceanografico.
Nonostante Rikkio abbia già scassato 12 motoslitte tra prove libere e
cronometrate, Ron the boss una volta tanto è soddisfatto. Uno scarrafone in
prima fila non si vedeva da tempo. Si tratta del prode mascellone, che per
l'occasione aveva già deciso di festeggiare la sera stessa sul suo megacanotto
(dotato di un congruo numero di materassi) con il solito manipolo di
puttanosaure. Ma Ron conosce fin troppo bene il suo pollacchione scozzese, e lo
invita con un gentilissimo giro di parole a desistere: "Davide fetuso, guai a
tttia se stanotte la passi a futtiri come un riccio ziciliano aaaaa! Che poi
domani un pesce lesso mi diventi. Lo sai che il padrino tuo una sola parola
tiene: se domani non ti comporti da picciotto d'onore, gli zebedei ti taglio, e
ci gioco a tamburello con Erja... capiti ci siamo aaaaaa!!!!!" A seguito di
questo gentile invito all'astinenza, Sir de Mascellonis decide saggiamente di
trascorrere la notte nel cockpit della sua fida macchina grigia, seguendo le
abitudini di Rikkio, che, come è noto, entra nella motoslitta per le libere e
non ne esce se non dopo la gara, nutrendosi di latte di renna via cannuccia
intra casco e sempre mantenendo il massimo silenzio.
Arriva finalmente l'ora della gara e il primo colpo di scena è che a causa di
uno sciopero improvviso del neurone di Mazzoni non ci sarà la telecronaca. Alla
notizia dello sciopero si nota un generale sollievo in pit lane. Efflavius
toglie dalle pareti del box Renault le 250 collane d'aglio piazzate con
previdenza sin dalle libere; Poldo decide di rinunciare al suo copricapo da
stregone indiano con due cornoni attorcigliati da fare invidia agli stambecchi
del Gran Paradiso, e annuncia alla muta di meccanici che possono riprendere a
lavorare con due mani, non essendo più necessario tenerne una costantemente
sugli attributi. Che bello per una volta udire il rumore dei supermotori, non
coperto dalle cazzate olimpioniche sparate da Mazzoncino!
Parte la gara, tutti pronti. In pole come detto Emiliano, che per l'occasione
si è dipinto la faccia stile Highlander Brave Heart, e fissa con occhio
spiritato de Mascellonis al suo fianco "basleton o mascellon, es lo steso por
migo, chi me pasa lo mato!!". Mascellone intanto osserva con grande tenerezza
la foto delle sue palle che troneggia al centro del volante, con la scritta
"pensa a noi vai veloce!". In terza posizione lo scucchione da guerra che sta
ancora cercando di capire per quale motivo non abbiano squalificato quei due
miscredenti davanti: "Ach! defo chiederen a Ferrari di fare firmaren contratten
da terzo e quarto piloten a questi disgraziaten!!" Alle sue spalle il maghetto
sta ballando una samba sull'alettone, per tirarsi un po su di morale.
Si accendono le luci rosse, poi si spengono e via. Ad Emiliano cade una bustina
di coca tra i pedali, lui si distrae a cercarla e non riesce a partire come un
razzo. Viene quindi infilato da de Mascellonis che già alla prima curva esulta
"Wonderful!! vuoi vedere che riesco a salvarmi i balli anche this time?".
Ovviamente vorrebbe far finire qui il GP, ma mancano ancora 847 giri. Terzo
Michelone Nostro mentre il mago, sorpreso dallo start mentre era ancora
sculettante sull'alettone, riesce a farsi sorpassare da quasi tutti. Morale
dopo la prima curva è già settimo, dopo Jarno Grullo che, come è noto, parte
come un dragster ma poi va come un diesel. Gara compromessa dopo 5 sec dal via,
niente male davvero! Tranquilli, pensavate che Tristigno fosse diventato un
buon pilota vero? Non preoccupatevi, è tornato il caro vecchio pirla di sempre,
a cui in fondo (molto in fondo) tutti noi siamo affezionati.
Ed inizia il noioso trenino classico di Montecarlo. Lo sa bene il principe
Ranieri, che come al solito dopo lo start, complice il litro di bonarda che si
è scolato di soppiatto con Ciccio Haug e Poldo, ronfa boccheggiando sonoramente
in tribuna d'onore. Per dire la verità il trenino è meno noioso del solito,
Brave Heart Montoya non si capacita ancora dello sgarro fattogli da Sir de
Mascellonis, e cerca di raggiungerlo per affettarlo. Ma è troppo scosso, e di
conseguenza la sua guida non è proprio pulitissima: prende cordoli, urta gard
rail, stira diversi commissari di pista... insomma mette in mostra in una volta
sola tutte le cazzate che lo caratterizzano, e che tanto entusiasmano i suoi
affezionati fan. Appena dietro, a circa duemilionesimi di secondo, lo segue a
francobollo Michelone, la faina di Kerpen: "Lo spacciatoren è più nervosetten
del soliten.. wunderbar, lo seguo come un fantasmen, e appena fa una
coglionaten troppo grossen gli passo sulle orecchien...". Ma lo scucchione non
ha fatto bene i suoi conti, e dopo avere rischiato il tamponamento almeno
dodici volte, decide che forse è meglio aspettare tempi migliori (leggi pit
stop).
Il fratello Ralfonso era già arrivato alla conclusione che la tattica
attendista era la migliore, e naviga tranquillo in quarta posizione.
"Questa volta furioso non son, errori non commetto"
"Il frate ferrarista prima o poi tampona lo spacciator borioso"
"Il motor dello Scozzese finirà quale arrosto di capretto"
"Ed io, che fesso non son, la tenzone vincerò per Grove glorioso"
In effetti questa volta Ralfonso sembra avere ragione. Dopo una trentina di
giri, infatti, si comincia a levare un fil di fumo intermittente dalla zona
motore della grigia in testa. De Mascellonis chiama prontamente i box:
"Gentlemen, scusate se vi devo disturbare proprio all'ora del the, ma sono
leggermente preoccupato per una fitta nebbiolina che distinguo a volte negli
specchietti, e per uno strano puzzo di bruciato...". Ron the Boss teme il
solito brasato con patate: "ecche minchiaminchia succede aaaaa! Alle solite
siamo!? Portatemi subito Mario 'o meccanico, ed i lacci per l'incapretamento!!"
"Padrinen, pietà per un povero motoristen innocenten!" - supplica Ilien in
ginocchio - "Afere qvi i dati della telemetria, sta funzionando tutto pene!".
Nel frattempo Ciccio Haug si aggira per i box bardato con grembiule e
forchettone da griglia "Mein gott!! Ma dofe sono finiti i 12 wursteloni di
pollo che ho afanzato qvesta mattina a colazionen? Se me li ha fregaten ancora
Poldo, qvesta volta lo denuncien alla FIA!!! Padrinen, tu afere visto miei
wurstel, ja?" Il Boss ha un'illuminazione: "Cicco fetusissimo, ancora una volta
sul motore di Davide li lasciasti, dopo la grigliata del warm up!!!! Ma quando
imparerai ad essere ordinato, aaaa!!!!" "Pronto pronto, Davide, mi senti
picciotto di mammasantissima!? Tranquillo e muto devi stare, il problema sotto
controllo è! Non fare caso al puzzo di pollo bruciato, e pensa a stare in
pista, altrimenti una partita a tamburello devo giocare... tu mi capisci aaaa!"
"Comprendo perfettamente ed eseguo Boss, ho già aperto la visiera del casco,
così la puzza si disperde. Passo e chiudo sir". Falso allarme quindi, e tutto
finisce bene, tranne che per Ciccio, messo a dieta liquida per punizione.
Per un falso arrosto, arriva un brasato vero. Si tratta del BMW di Emiliano,
che per sfogare la rabbia si tuffa nella vasca degli squali nel museo
oceanografico, cercando di sbranare le atterrite bestiole. Il suo ritiro
avrebbe potuto fare entrare in zona punti Tristigno, se questi non avesse
preventivamente bocciato con encomiabile entusiasmo il retrotreno di Rikkio
cercando di infilarsi in un varco che aveva visto solo lui. Subito dopo, per
non fornire alcun dubbio sul fatto di essere tornato ai suoi soliti livelli,
pensa bene di farsi beccare per eccesso di velocità al rientro per il cambio
musetto. Ho già scritto troppe parolacce oggi, quindi non commento oltre le
gesta del maghetto.
Notevole la manovra di Satosan, che arriva fuori dal tunnel a centropista con
il muso voltato dalla parte sbagliata, verso il sopraggiungente Sfigatella. La
spiegazione del tutto è stata poi fornita da Eddie Jordan, alle prese con una
festa della birra a Nizza. "Dato che Sato è nuovo e non conosce bene questa
pista, avendo alle spalle Stitichella si è girato così da poter parlare meglio
con il suo compagno di team, peccato che si sia distratto per fargli una foto,
e non si sia quindi fermato in tempo finendo come un tonno tuonato alla chicane
successiva. Ma può succedere...".
Ma come mai CoGliYooonnnngggg è ancora in pista dopo ben 29 giri? Strano! Ma
no, eccolo piallare la piastrella di Faenza di fronte al casinò. Il mito
assoluto Malese scende incazzato gridando "ma che cacchiosan di posto è questo,
io dovele palcheggiale per andale a giocale alla roulette. Sono gia venti volte
che passo davanti al casinò e non tlovo palcheggio, allola io mi felmo qui e
basta, tanto la multa me la paga papalino!!!".
Non manca naturalmente il classico "Festival della tuonata" di Montecarlo.
Molti i partecipanti di questa edizione. Per esempio Massa, che alla fine del
rettilineo del traguardo aggancia il buon Bernoldi e lo accompagna
amichevolmente nelle vie di fuga, e poi dopo pochi giri ripete la stessa
manovra, ma senza Bernoldi centra pesantemente le barriere suonandosi il
neurone. Notevoli poi le tuonate dei baldi piloti Toyota, di Button e Panis, e
dei già citati Satosan, Tristigno e CoGliYong. E se li mandassimo tutti a
Gardaland, sugli autoscontri? Sicuramente il tutto sarebbe meno costoso.
Alla fine tutto bene quel che finisce bene, Michelone si accontenta dei 6 punti
a zero su Emiliano, il Ralfono è tranquillo terzo, ed il mago porta a casa
soddisfatto gli 0 punti del settimo posto. Naturalmente, il più felice alla
fine è Sir de Mascellonis, che per la gioia delle sue numerose fans conserva
intatti gli attributi. E' di prossima pubblicazione il suo primo libro, che
molti critici ritengono possa diventare un classico del genere thriller, dal
titolo "i miei cari coglioni". A fine gara lo Scozzese ha annunciato un party
privato per la presentazione del volume. Ovviamente, appena ne è venuto a
conoscenza Tristi si è precipitato credendo si trattasse di un party in suo
onore....
Si parte alla volta del Canada, circuito di motore, freni e... serbatoi
capienti. Come farà la F-2002? Pare che Poldo stia studiando un rabbocco in
pista dalla macchina di Tristigno (destinata a fare 12 pit stop) a quella di
Michelone. Dopo Montecarlo pare che la nostra colf preferita sia stata
degradata da secondo pilota a benzinero aggiunto... vedremo!
Il Criticatutto