E commentiamo anche l'ultima puntata
dell'esilarante "Bernie Ecclestone Show". Il tutto si è svolto nella torcida
brasileira dove sono successe cose decisamente interessanti.
Ma andiamo con ordine. Già dalle prove libere si
capisce che l'esito della lotta sarà deciso dalle gomme. Nugoli di giapponesini
Bridgestone corrono preoccupati senza interruzione lungo pit lane e circuito,
per prendere ogni tipo di dato sullo stato dell'asfalto. Scontrandosi in
continuazione ("scusi, pelmesso, glazie, plego!") siringano l'asfalto in tutte
le condizioni, e la confusione è tale che spesso si siringano tra di loro! Il
più sfigato di tutti ha sondato la temperatura della chiappa sinistra del
Kaiser, in piena siesta post ginnastica: gli è stata concessa una veloce
telefonata a casa prima della fucilazione alla schiena.
In casa Michelin la situazione è molto più
tranquilla: la joint venture con la Perfetti ormai sta dando i suoi frutti, la
"Mescola del Ponte" all'aroma di fragola ha una performance fantastica con le
temperature stile forno a microonde delle ex paludi di Interlagos (NdS: prima
si chiamava Interpaludos, poi i furbissimi agenti immobiliari del posto hanno
pensato che i nuovi palazzoni si sarebbero venduti meglio con un nome, come
dire, più lacustre. Ci è cascata persino la nonnina di Rubinetto, in gioventù.
Buon sangue non mente...). Per non parlare dei palloni big bubble che riescono
a fare Ralfonso ed Emiliano Zapata. E così troviamo quell'arzillo vecchietto di
Dupasquier (102 anni, ci avreste mai pensato? Io gliene davo al massimo 101!)
al bar, rilassatissimo, mentre si gusta una bella birrazza ghiacciata ghignando
amabilmente col fido Bibendum.
Ma qualcosa non quadra... Bibendum accompagna la
birretta (una pinta da 12 lt) con un buon 3 mt di sfilatino crudo e mozzarella.
Ma non era a dieta? E infatti, siamo di fronte al solito caso di spionaggio
industriale: il Grande Puffo, preoccupatissimo per il consumo eccessivo dei
copertoni Bridgestone (per la disperazione aveva deciso di bruciarne un bel
gruppo la sera prima, attirando presso il motorhome Ferrari un discreto numero
di puttanieri), aveva inviato il fido Poldo travestito da Bibendum (quando si
dice "le fisique du role") nel campo Michelin per carpire informazioni
preziose. Ma nulla da fare: come è noto, Dupasquier si limita a ghignare ma non
dice ne capisce nulla, e comunque quando Poldo è alle prese con lo sfilatino
non ascolta certo chi gli sta parlando. Di conseguenza i segreti della Mescola
del Ponte rimangono tali, ed ai nostri eroi non rimane che cercare nuove armi.
Ma perbacco, la Ferrari ha una nuova super arma:
l'arma letale, finale, proibita, atomica e batteriologica. Per decisione
solenne del Presidentissimo e del Grande Puffo la nuova F-2002 ha attraversato
l'Atlantico per debuttare ed annichilire avversari e campionato! La tanto
agognata affidabilità era stata raggiunta: ben due simulazioni di GP nella
settimana precedente. In effetti la creatura si era fermata diverse volte per
guasti vari, c'era ancora un certo margine di rischio. La decisione non era
facile da prendere, ma alla fine era arrivato dalla RAI il telegramma
risolutivo: "Richiesta Ferrari accolta. Mazzoni non pronuncierà per tutto il
week end del GP le parole "F-2002" ed "affidabile" nella stessa frase, pena
evirazione immediata sul posto ad opera di Piola e Capelli. In culo alla balena
(da tutti ma non da Mazzoni). La Direzione RAI Sport". Ed allora il rischio era
accettabile, ed il dado doppio brodo Star era tratto.
Purtroppo però i pezzi disponibili per la nuova
creatura sono ancora pochi, e quindi si è resa necessaria la dolorosa decisione
di lasciare il povero Rubinetto sulla F-2001. In effetti dalla fabbrica arriva
il minimo indispensabile per supportare la macchina di Michelone Nostro: 4
scocche, 57 motori 051 completi di tutti i ricambi per coprire 2 stagioni
complete, 35 cambi in fusione completi di relativo apriscatole. A seguito dello
spazio richiesto per questo equipaggiamento minimo, è stato possibile portare
per Rubinetto solo una scocca F-2001 ed uno 050 smontato (due pistoni li ha
portati in tasca Do Rimbabimiento). Ma Rubinetto non si abbatte più di tanto:
può contare sull'assistenza di due valenti tecnici dello squadrone di 70
persone partite da Maranello: il cuoco (quando libero da impegni culinari) e la
nonnina, promossa sul campo a capo macchina / addetto unico al pit stop /
motorista e meccanico. Per il muletto (come si dice, il muletto per il somaro)
nessun problema: nella cantina della nonna si è ritrovato il vecchio kart a
pedali. Una bella verniciata di rosso, un rapido set up ed il gioco è fatto.
Quando si firma un contratto di secondo zerbino ci si deve pur adattare...
Niente da dichiarare per quanto riguarda le prove
libere. Do Rimbambimiento si esprime da sfigato par suo, forando al primo giro,
ed andando a carambola al secondo. Un vero maestro di automacumbe, il nostro
Tristigno. Come ormai tradizione, la pole position dei poveracci, quella del
Venerdì, è conquistata da Sir De Mascellonis, che alla conferenza stampa post
libere si abbandona a dichiarazioni davvero esilaranti: "well, as you can see
qui in Brasile siamo tornati competitivi... at this point sarebbe davvero
disdicevole se qualcuno andasse più veloce di noi alle prove ufficiali, una
eventualità quasi impossibile, anche se non si può del tutto escludere,
indeed...". Presente in sala stampa, Ralfonso non resiste a questo classico
esempio di humor scozzese, ed è costretto ad abbassare la visiera dell'elmo per
nascondere le risate...
Alle prove ufficiali si comincia a fare sul serio,
di conseguenza le McLaren del padrino tornano nell'ombra ed i giochi si
decidono tra i fantastici tre: Michelone Nostro ed i guerrieri della Williams.
Poco prima della luce verde i due amiconi per la pelle si scrutano. Il Ralfonso
Furioso è seduto in un'angolo legato con guinzaglio corto e museruola ed
attende il via per le prove ringhiando ferocemente, mentre il grande Emiliamo
Zapata Montoya è inginocchiato di fronte al suo tempietto personale con le
immagini della revolucion ed in alto a destra e sinistra le fotografie dei due
Suchmaker con mirino sovrapposto.
Semaforo verde e iniziano le danze. Emiliano
attacca, Risponde Ralfonso, il Kaiser stacca un tempone e le McLaren si
sciolgono al sole brasileiro, per la gioia del padrino. Tutti si chiedono dove
sia Tristigno do Rimbambimiento. Lui, anche per il caldo, sta girando senza
casco salutando il suo pubblico. Bisogna capirlo gioca in casa e quindi è
leggerissimamente distratto, come al mattino, quando era uscito dalla pit lane
senza vedere il semaforo rosso perchè stava gettando coriandoli e stelle
filanti alla folla festante.
Nonostante l'arma finale, Michelone Nostro non
annichilisce il nemico, anzi arranca in terza posizione per quasi tutta la
sessione, e solo nel finale spreme la Rossa come un limone e strappa la prima
fila al fratellino. Emiliano mette in fila tutti senza troppe difficoltà, ed
appena si rende conto che l'indomani partirà con Michelone al fianco, comincia
ad affilare il machete rimuginando tra risatine isteriche "lo mato, esta vuelta
lo mato...".
Ma Tristigno dov'è? Siamo abituati a trovarlo
quarto su quattro macchine competitive, ma questa volta a fianco di Ralfonso
c'è De Mascellonis. E allora? Andiamo indietro, e lo troviamo dopo De
Mascellonis, Rikkionen, e persino le Renault! Splendido ottavo posto. "Sono
soddisfangi, con questo catorcengi non potevo certo fare miracolangi..." A
queste parole tutti i 70 della spedizione Ferrari devono sudare sette camicie
per trattenere la gloriosa F-2001, che voleva farsi giustizia da sola.
A fine giornata si rivede nei box McLaren una
vecchia conoscienza. Si tratta del generale Erya, richiamata d'urgenza dal
padrino, che indossa un nuovo giaccone in pelle umana. C'è grande
preoccupazione per l'indimenticato Minkia, che nessuno vede da qualche tempo.
Il generale si presenta nella classica mise con stivaloni neri, borchie,
chiodi, fruste e tutto il necessario per i famigerati interrogatori. Ron the
Boss è incazzato nero: "Picciotti, io vi avevo avvertito. Ma voi niente, come
tartarughe continuate ad andare! E allòra, ai vecchi metodi ritorniamo! La
vecchia zia Erya ci è venuta a trovare, siete contenti, aaaa! Adesso lo
spiegate a lei pecchè sempre ultimi arriviamo. Eryaaaaaaa!!!!". Sir de
Mascellonis, che si ricorda bene i trattamenti Erya dello scorso anno, riesce a
darsi alla macchia, mentre il giovane Rikkionen, ignaro del pericolo, viene
provvidenzialmente nascosto sotto la piramide di wurstel di pollo di Ciccio
Haugh, appena in tempo.
In ogni caso, nelle prime tre file della grigliata
mista troviamo un solo Michelon, il Nostro, attorniato da una muta di macchine
gommate Michelin (NdS: scusate, ma questa battutona era davvero troppo brutta
per non scriverla...). C'è di che essere preoccupati. Ed il primo preoccupato è
il Grande Puffo, presentatosi in pit lane con feluca, spada katana in vita e
con tanto di stivaletto con tacco di 75 cm per non inciampare nella spada
stessa. "mes amis la situasion è tres diffisìl. Le gommon giapponès son una
grand merde. Dobbiamo penser ad una sratescgia fantastìc pour battere le
Williàms. Poldo, alòr, finiscila di aspirar sfilatèn come un'idrovora e pensa a
qualche cosa!". Il Machiavellico Poldo tace, perchè è educato e non parla con
la bocca piena, di fatto quindi non parla mai, ma ha già messo in atto un bieco
piano. Aveva sguinzagliato sin da Venerdì una muta di meccanici travestiti da
affascinanti trans brasiliane, che avevano ovviamente attratto le attenzioni di
mezzo circus. La missione consisteva nello spargere la voce secondo cui
nell'intimità i tecnici Ferrari avevano rivelato il tallone d'Achille della
F-2002: un serbatoio di capacità di poco superiore a quella della scatola
cranica del Grande Puffo, il che avrebbe obbligato la Rossa ad almeno 12 pit
stop.
Ed arriva il fatidico giorno della gara. Durante
il Warm-up Il prode Bernoldo si schianta, la macchina prende pure fuoco, e
giunge prontamente la safety car pilotata dalla leggenda umana Ribeiro. Alex
parcheggia, apre il portello, che viene immediatamente asportato dalla
efficientissima motofalciatrice Sauber di Heidi, provvidenzialmente e
magistralmente sopraggiunto in quel momento. E così mentre la Arrows si
abbrustolisce ben bene vediamo Ribeiro ed il Simpatico Nicolino chini sul
cofano della Safety a compilare la constatazione amichevole. Non male come
scenetta.
Le difficoltà Bridgestone sono sotto gli occhi di
tutti. Ma grazie al parabolone CIA, quello che doveva servire agli Americani
per individuare Osama Bin Laden in Afghanistan (ovviamente, me l'hanno svenduto
a 5 euro e 20, visti i risultati), noi possiamo saperne di più seguendo
direttamente la riunione tecnica Bridgestone pre gara. Sono tutti seduti per
terra, in cerchio, in perfetta tenuta Samurai. Prende la parola l'ingegnere
capo: "Aaahthooo!! Sudditi del Sol Levante, io avele ascoltato palole del
nostlo onolevole capo Shiroshi Yasukawa. Lui detto che se Fellali glatuggiale
gomme dopo pochi gili, Michelone san fucilale lui alla schiena! Plima pelò lui
calale noi dentlo vulcano Fujiyyyyyyyama. A questo punto, cledo che ci lesti
una sola cosa da fale: plepaliamoci alla gligliata mista.
Athooooooooooo!!!!!!!!!" Tutti si prostrano, e cominciano tristemente ad
ungersi di burro ed a mettersi salvia e rosmarino sotto le ascelle.
Ma passiamo alla gara. Tutti pensano, e noi
sappiamo perchè, che in Ferrari abbiano optato per 12 pit-stop, mentre le
Williams e gli altri della Michelin terranno le stesse gomme per almeno 3/4
Gran Premi. I nostri affezionati cronisti non fanno eccezione, ed esordiscono
subito gufando: la Ferrari ha enormi problemi di gomme, e Mazzoncino aggiunge
che le ridottissime dimensioni del serbatoio della F-2002 potrebbero costituire
una piccolissima limitazione nella scelta della strategia. Piola cade dalle
nuvole: "Mazzoni, ma come cavolo le sai queste cose? la tecnica della F-2002 è
top secret!!". Il telecronista bonsai, rosso come un peperone, non cita le
riservatissime fonti da cui ha saputo queste informazioni: segreto
professionale...
Pronti, semafori rossi spenti e via. Michelone
parte a catapulta, mentre Emiliano Zapata parte peggio del solito e deve
rinunciare a ridurre subito il crucco e la sua F-2002 ad un artistico murales
sul muretto dei box, come sognava di fare. Gli occhi di Emiliano dopo questa
prima mossa cominciano a fiammeggiare. In fondo al rettilineo i due sono
affiancati e il guerrigliero, che non sarebbe disposto a passare secondo alla
curva Senna per tutta Medellin, tira una staccatona pazzesca che lo fa andare
lungo all'esterno. Michelone, furbo come una faina di Kerpen, si butta come un
lampo all'interno e lo chiude selvaggiamente sul cordolo. Ma ad Emiliano
bastano ed avanzano i 5 mm di spazio concessi dal Kaiser tra pista e cordolo:
frusta i 900 cavalli di Frisia del suo BMW, che rispondono prontamente, e si
mantiene al fianco della Ferrari alla curva successiva. Questa volta è
Michelone ad essere schiacciato, ma anche a lui bastano i 5 mm a disposizione,
ed all'uscita della seconda curva è davanti!
Bel duello, penso io, tosti i due gentlemen,
adesso ci vediamo una bella gara tra i due. Illuso. All'inizio del secondo
rettilineo Mazzoni gioisce nell'annunciare i primi problemi tecnici: "fumo
dalla Williams n.6!" esclama agitando il cappellaccio nero. Ma che strano, non
esce dalle bancate del motore, ma dal cockpit. Per la precisione, il fumo
nerastro esce copioso dalle orecchie di Emiliano, che come al solito sta
andando in trance da cattiveria. Il guerrigliero, che ormai si è tolto il casco
e si è messo in piedi con un pugnale tra i denti, è ancora incollato a
Michelone. Al solito, il rispetto della distanza di sicurezza è totale: tra
l'ala anteriore della Williams ed il retrotreno della Ferrari ci saranno almeno
10-15 micron. Ed a questo punto Emiliano esce dalla scia buttandosi all'interno
come un forsennato. Michelone, appena nominato "pilota gentleman dell'anno" dal
Rotary, è totalmente concentrato sugli specchietti e quando vede alla sua
sinistra il bagliore del coltellaccio tra i denti di Emiliano che si avvicina
pensa: "Ecco l'occasionen per ribadire la mia totale und limpida correttezzen
di guiden!!", e gli chiude la porta in faccia con violenza inaudita. Emiliano
reagisce, ma il fumo dalle orecchie ha saturato il casco e la visibilità è
scarsa. Non riesce quindi ad evitare un lieve urto con la posteriore sinistra
della F-2002. Grazie a San Lambrusco da Maranello, che vigila, vede e provvede,
non ci sono danni per Michhelone. Non è cosi per Emiliano. Purtroppo per lui,
in Ferrari hanno montato le chiodate da neve Bridgestone per reggere l'usura
del GP, per cui anche se l'urto è lieve, l'ala della Williams si invola, e con
lei le speranze di vittoria di Emiliano. Ai box Williams Sir Frank cerca di
calmarsi sorseggiando a cannuccia il beverone a base di Coccolino concentrato
che aveva preparato per il pit stop di Ralfonso, ma la voglia di partire con i
soliti loop della morte in carrozzella per sfogare l'incazzatura è tanta.
Patrizio Head invecie cerca la mazza ferrata per accogliere degnamente Emiliano
al suo rientro per riaggiustare l'ala anteriore.
Ci siamo appena riavuti dall'usuale autoscontro di
inizio gara, quando un urlo familiare ci scuote. "yeppa yeppaaaaaa, andale
andaleeeeeeee!!!". Sta succedendo qualcosa di clamoroso. Tra lo sgomento
generale, una macchia rossa sta sfrecciando dalle retrovie ad una velocità
inaudita. Si tratta di Speedy Gonzalez do Rimbambimiento, il topo più veloce
del circus!!! Rubinetto era partito senza perdere posizioni, e già questa era
una bella novità, ma subito dopo era letteralmente impazzito, cominciando a
superare tutti in rapidissima successione. In cabina di regia RAI inizia il
delirio. Tristigno è partito particolarmente vuoto, no, non solo di testa,
forse farà 2 Pit-stop, no i Pit-stop saranno 3. Ma siete matti i pit-stop
saranno almeno 25 e all'ultimo verrà cambiato anche il cambio e il motore. De
Mascellonis e Rikkionen non possono esserne certi, ma potrebbero giurare di
avere visto qualcosa di rosso passarli alla curva Senna in una nuvoletta di
polvere. Do Rimbambimiento insiste, Passa sopra a Jarno C. Trulli e sotto
Button, quindi entra dagli scarichi ed esce dalle prese d'aria di Ralfonso
prima che questo possa prepararsi alla tenzone. Arriva ad una media di 564 kmh
dietro a Michelone, il quale pensa bene di accostare un attimo per fargli
strada ("Un tamponamenten passi, ma zwei a gara sono un pò troppen!").
E così il maghetto è primo! Da parte dei
telecronisti inizia la filippica del bambino che viveva vicino all'autodromo,
vedeva le macchine che giravano, lui faceva brum brum con la bocca ecc ecc. E
proprio così finisce dopo pochi giri. Lui resta a piedi, vede le macchine
girare, fa brum brum con la bocca nella speranza di riprendere. L'unica
differenza e che una volta faceva queste cose fuori dall'autodromo, mentre oggi
le fa dentro.
Ma cosa è successo? Quando già ci si chiedeva se
sarebbe stato in grado di battere il record di velocità su terra, era avvenuto
l'inevitabile. Lo 050 si era bevuto fino all'ultima goccia i 5 decilitri di
benzina presenti nel serbatoio della F-2001 alla partenza, e nonostante gli
sforzi di Rubinetto di pescare qualcosa dal fondo del serbaoio, la sua gara
sembrava terminata. Il poveretto torna di corsa ai box, piangendo a fontanella.
In Ferrari il Grande Puffo indica immediatamente il guasto: "ragassi, non
pensate male: ovviamont trattasi di problèm idraulici, al cambio, al moteur, e
poi Rubèns era stanco...". Nel mentre arriva do Rimbambimiento, munito di
tanica vuota: "Puffangi, puffangi! Riempimi la tanicangi, che forse ce la
faccio a recuperangi!". Il Grande Puffo spara immediatamente un calcione con
gli stivaletti tacco 75cm nelle palle di Rubinetto, che ora ha un nuovo motivo
per piangere. Ora la sua gara è davvero finita.
Passano i giri, e Michelone conserva il vantaggio
accumulato su Ralfonso, il quale non sembra forzare. Ma certo, lo sanno tutti
che la Ferrari deve fare due soste. Ai box Williams, Sir Frank ha qualche
dubbio: "scusa Patrizio, ma perchè non dici a Ralfonso di attaccare? Al pit
stop passiamo in testa di sicuro!" "Tranquillo Frank, ho le mie buone ragioni.
Non rischiamo, tanto suo fratello fa due soste. La notizia è certa!" "Ma come
lo sai!?" "ehm... ho le mie fonti....". Ma ormai siamo quasi a metà gara, e
Michelone ancora non si ferma. Patrizio Head guarda verso gli odiati box
Ferrari, e sbianca: la muta di meccanici, ancora travestiti in conturbanti due
pezzi, si sta allegramente preparando all'unico pit stop, a passi di samba. Ora
tutto è chiaro!! Mentre Sir Frank in carrozzella looppa come un forsennato a
19.000 giri/sec, suscitando l'interesse professionale di Theissen, Ralfonso
parte all'attacco, lancia in resta, ma è troppo tardi. Alla fine arriva in scia
a Michelone, ma nulla più.
A pochi giri dalla fine l'ultimo guizzo di
Mazzoncino. Accarezzando il suo gatto nero, osserva le McLaren e commenta:
"Certo che oggi le McLaren non sono competitive rispetto a Ferrari e Williams,
ma per lo meno Dennis si può consolare per la raggiunta affidabilit...". Non
finisce la frase, che Rikkionen si catapulta fuori a 460 kmh con una
sospensione saltata. Zitto Mazzoncino, zitto! Perchè infierisci su chi già
soffre?
Dopo gara a tempo di samba sotto il podio da parte
dello squadrone Ferrari, con i conturbanti meccanici in bikini che ancheggiano
e lanciano baci e strizzatine d'occhio, oltre agli usuali gestacci, verso i
colleghi Williams e McLaren, mentre Poldo ed il Grande Puffo sorridono
soddisfatti. Ma che si deve fare per vincere...
La cerimonia di premiazione viene ritardata a
causa del terzo classificato che non arriva. Si tratta di Sir De Mascellonis,
che taglia il traguardo con un'oretta di ritardo. Appena sceso dalla macchina,
con un aplomb tipicamente scozzese si giustifica così: "Ed eccomi qua, scusate
ma ho trovato una disdicevole nebbia sulla manica. Dov'è lo champagne?".
Dopo questa gara rimango preoccupato. La F-2002
sembra promettere bene, ma il mago do Rimbambimiento rimane uno sfigato
cronico, ed è ancora all'asciutto come il serbatoio della sua macchina. E
soprattutto permangono i dubbi sulle Bridgestone. I tecnici nipponici non sono
particolarmente ottimisti per l'imediato futuro, tanto è vero che andranno ad
Imola mantendosi imburrati e con salvia e rosmarino sotto le ascelle.
Ahtooooooooooooo!!!!!!
Il Criticatutto