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Iniziano le danze.

E si dia inizio alle danze anche per il 2002. Per l'occasione ci gustiamo un GP d'Australia assolutamente all'altezza. Un GP grandioso, una concentrazione di tavanate davvero unica.

Il tempo durante le qualifiche è a dire poco capriccioso. Piove, pioviggina, nevica... ma che diavolo succede, di solito all'Albert Park c'è un sole stabile e splendente. Ma come al solito c'è una spiegazione. Il responsabile del meteo pazzo è l'apprendista stregone Rubinho do Rimbambimiento, detto anche Tristigno, unico abbonato all'enciclopedia della magia triste per sfigati (23.657 fascicoli settimanali, con il primo in omaggio un tronchetto dell'infelicità) a cura del ben più famoso maestro di vita do Nascimiento. Tristigno si è messo d'impegno, ed ha deciso di sacrificare la sua collezione di orsetti di pelouche ai più misteriosi riti propiziatori per la pioggia.

Incredibile ma vero, il maghetto riesce nell'intento, e durante una breve parentesi di lucidità e mancanza di sfiga riesce persino a piazzare la zampata vincente: pole position davanti al Kaiser, staccato di ben 5 millesimi!!

Cosa dire, la pole di Tristigno da la sensazione di un giro azzeccato nella roulette dell'ora di prova, ma la vera notizia è che Ralfonso, Emiliano Zapata, De Mascellonis ed il giovine finnico sono dietro di brutto. E loro usano già la macchina nuova. Se tanto mi da tanto, tenendo conto che la nuova creatura sembra essere decisamente più veloce della F-2001, si può immaginare che il distacco tra i nostri e gli altri non possa che aumentare. Io ottimisticamente (sognare non costa nulla, almeno per ora) spero ad una annata con i primi 2 posti sempre e solamente Ferrari. Forse sarà noioso, ma io mi diverto con poco...

Niente altro da dichiarare durante le qualifiche, tranne la grande prestazione dell'esordiente di gran lunga più atteso: Takuma Sato, il Giapponese gasato. Dopo mezzo giro di riscaldamento è già in panne a metà pista. Se il buongiorno si vede dal mattino... Ma niente paura: c'è il muletto assettato per Giancarlo Stitichella. Un rapido aggiustamento (per il seggiolino no problem, i due marcantoni hanno la stessa altezza: 50 cm coi tacchi) ed il gioco è fatto. Provaci ancora, Sato. E dopo un altro mezzo giro lo ritroviamo mentre discute affabilmente con alcune barriere di protezione, il muletto semidistrutto a pochi metri. Altro ritorno ai box, in attesa di disporre della macchina di Giancarlo Pizzottella, l'unica rimasta, che il romano gioiosamente mette a disposizione su richiesta del parrucchino più affascinante del Circus, l'imparreggiabile Eddie Jordan ("ecchè Eddie, sei scemo? Aoooooo, io a quello la macchina nun gliela do, me scassa pure quella dopo er muletto, quello fa più danni der teremoto, li mortacci sua!!!"). Ed al terzo tentativo il grande Sato riesce a non andare a muro, anche se sotto la pioggia battente ci arriva molto vicino. Ricorderemo tutti l'espressione di entusiasmo di Giancarlo Marachella, davanti al monitor, mentre ammira come il suo compagno di squadra preferito si esibisce in funambolici fuori pista...

Alla conferenza stampa il Kaiser si impegna come al solito in disinteressate dichiarazioni per la sicurezza: "Mi raccomando, nein furbaten, dobbiamo essere prudenten! Nessuno profi a superaren prima del decimo giren.... mantenere la posizionen allo start, bitte!". Queste raccomandazioni sono frequenti negli ultimi tempi. Ricordo che qualche anno fa, quando si qualificava in terza fila, il suo innato altruismo gli suggeriva altre dichiarazioni: "per favoren, attenti agli specchietten! E non tagliate la pisten, che è pericolosen!".

Ma passiamo al pre-gara.

In onore della pole del nostro Harri Potter della mutua il grande puffo Todt si presenta al muretto (o meglio, sotto il muretto...) con una bellissima parruccona color carota stile Wanna Marchi sotto la consueta feluca Napoleonica. Dopo che il fido Poldo ha riunito la banda dei rossi, "Wanna" attacca col solito discorso di inizio stagione: "mes amis qui si cominscia la guerre, scerchiamo di difandere le notre glorieux position e soprattutto non fasciamo cassate... D'ACORRRRRDOOOOO!!!!!??????"

L'atmosfera del gruppo è fiduciosa: viste le preveggenze del maghetto Tristigno il GP lo vincerà sicuramente lui, non c'è dubbio. Persino il Kaiser sembra quasi convinto che il piccolo possa davvero guidare un mezzo più potente del girello con cui scorrazzava lo scorso anno per il motorhome.

Tristigno do Rimbambimiento e il Kaiser si sono presentati come al solito in perfetta forma, ma pare che il maghetto accusi qualche malessere. Al mattino, avendo versato il famoso sale nel bicchiere d'acqua e vedendo che questo non si era sciolto, ha pensato bene di bere il tutto per nascondere le tracce. Boh, sti maghi so' strani!!

In griglia fervono i preparativi. De Mascellonis sorseggia con distacco il suo solito the allungato alla grappa, per favorire la concentrazione. Al suo fianco avviene la cerimonia di vestizione del prode Ralfonso. Come è noto, la distribuzione della zavorra nella Williams n.5 è totalmente diversa rispetto agli altri bolidi, essendo in gran parte concentrata nella lucente armatura del Cavaliere senza macchia e senza cervello. E così Ralfonso sale sul destriero, abbassa la visiera dell'elmo ed afferra dal fido scudiero la lancia con il famoso stemma, sedia a rotelle turbo in campo bianco e blu. La sua voce tonante si leva sopra il rumore della folla:

"L'ora alfin giunse"

"abbia inizio la tenzone"

"Al galoppo m'appresto"

"a passar il Tristigno kollione"

Si iniziano a sentire i primi commenti dei patetici telecronisti. Il primo GP è sempre il più difficile da seguire, manca l'abitudine del telespettatore all'inusuale concentrazione di cazzate. Iniziano subito le avvisaglie della capacità di gufamento dei due conduttori. Appena i bolidi partono per il giro di schieramento, il buon Capelli dice: "eccoci alla prima curva, dove le auto arrivano in dodicesima a 728 Kmh per poi girare in prima a 35 kmh (ci sono lavori in corso). Tutti i piloti saranno sicuramente concentratissimi per non commettere errori e passare indenni...".

Motori al massimo, iniziano ad accendersi i semafori rossi in sequenza, poi tutto spento, compresi i neuroni di diversi protagonisti. Il mago comincia con un merengue veramente notevole. Scarta prima a destra, poi a sinistra, poi ancora a destra, canticchiando una canzone di Sergio Endrigo (parte dei riti propiziatori).

Ma dietro cosa accade, il Kaiser parte a cazzo e suo fratello, lancia in resta, a razzo, anzi a catapulta e per primo si incolla al mago cercando di saltarlo. E alla fine del rettilineo lo salta letteralmente, passandogli sopra come uno Sputnik e andando ad atterrare nella via di fuga lunga circa 45 km.

Nel frattempo tra il Kaiser e i due dementi si erano inseriti Emiliano Zapata Montoia e Sir de Mascellonis, che tra lo stupore generale, soprattutto il suo, si ritrova primo!

Ma facciamo un passo indietro, ed andiamo a sentire che cosa ha detto il Ralfonso furioso durante le sue prime e uniche fasi di gara. Appena scatta il semaforo lui lancia al galoppo i 1.980 cavalli che si ritrova sotto il deretano, all'urlo di "Per Camelot! Per Grove!". Ma dinnanzi a lui il maghetto inizia a fare uno dei giochi di prestigio del suo splendido repertorio: appare e scompare in continuazione davanti alla macchina di Ralfonso (la cosa è chiarissima dalla camera car della Williams: ma chi è David Copperfield? Nessuno!). Tristigno riesce persino a far apparire sull'alettone posteriore la scritta intermittente "ora mi vedi", "ora non mi vedi", "ora mi vedi"....

Ralfonso è sempre più furioso:

"Chi osa pararsi innanzi al mio sentiero?"

"Chi è il fellone che mi sbarra il passo?"

"E' l'infedele ferrarista brasiliero"

"E a questo punto, sul mio onor, m'incasso!!"

e senza indugio schiaccia a tavoletta noncurante della curva (ebbene si, alla fine del rettilineo c'è sempre una curva, ed è dura prenderla a 450 all'ora... ma questi sono dettagli) e centra immediatamente il maghetto!! Il quale sentito il botto al posteriore alza lo sguardo al cielo e dice "che sfigangi, il metereologengi non prevedeva il temporalengi, invece è stranamengi nuvolengi, vatti a fidarengi delle previsionengi". Ovviamente non aveva capito una mazza come suo solito.

Dalle prime indiscrezioni trapelate pare che il maghetto abbia confessato al suo confidente, il mago di Arcella, che non pensava di essere nel primo giro, ma credeva di essere ancora nel giro di riscaldamento. Quindi il suo zig zag era legato al tentativo di mandare le gomme in temperatura (ai box Ferrari più di un meccanico ha mandato lui da un'altra parte). Pare invece che la sua frenata, lievemente anticipata a circa 800 metri dalla curva, servisse per provare una partenza.

Visto il trito delle prime posizioni, lo scaltro Nicoletto Heidfeld ha pensato bene di passare sull'erba, ma deve averne fumato qualche ciuffo, a giudicare dal modo in cui è rientrato in pista. Molto stupito, Heidi si è reso conto che c'erano anche altre macchine. Strano! Il traffico comincia a preoccupare anche in F1, e se si adottassero le targhe alterne? Ma torniamo ad Heidi con la sua motoslitta, che centra allegramente il povero Giancarlo Sfigatella (che ancora non poteva credere che Sato gli avesse risparmiato la macchina). E siamo alla carambola: Panzanella boccia Button che a sua volta centra Panis e altri 85 piloti. Morale: primo De mascellonis, secondo Jarno C. Trulli, terzo Emiliano Zapata Montoja e quarto il Kaiser. Poi a seguire YYYYong, Bong, Ton, Massa, Tara, Lordo ecc ecc.

Entra la safety car, inizia il ballo in fila indiana, e in questa fase è bellissimo vedere il rientro in corsa dei piloti incidentati ai box, nella speranza di una ripetizione della partenza. Tra tutti spicca Tristigno, che correndo di gran carriera perde per strada conigli, mazzi di carte, cilindri, bacchette e ogni altro attrezzo del suo pericoloso lavoro "Io so' Maco". Dopo una lunga corsa arriva finalmente da "Wanna" Todt e chiede "ma sono deficiengi questi autraliengi a non fermangi la garangi". Wanna rassicurante gli risponde "Non ti preoccupare mon ami, nessuno in gara può mettèr in discussion la tua supremassia d'idiotòn. D'ACORRRRRDOOOOOO!!!!???". Nel mentre, in clima assolutamente Sanremese il team di meccanici intona "Tu sei per meeeee il più scemo del mondoooooo...."

E la gara prosegue, con il duello tra Jarno C. Trulli e Michelone Nostro (che aveva guadagnato il terzo posto approfittando di un errore di Emiliano Zapata Montoja, distrattosi mentre affilava il machete) che si conclude con un bel muro di Jarno C. (pare cha la Renault abbia progettato male l'impianto di lubrificazione, che lubrifica anche le gomme posteriori... boh).

Di nuovo fuori la safety car, e qui scatta il De mascellonis show. Appena prima del rientro della safety, l'intrepido pilota Merdecess cerca di sorprenderla e superarla con brillante manovra, ma perde il controllo e plana sul prato urlando nell'interfono "Padrino, non vale! La safety ha cambiato due volte la traiettoria!" Alla vista del Mascellone che va per margherite in regime di safety car, Michelone nostro non riesce a trattenere le risate, ed il guerrigliero colombiano si prende la rivincita e lo beffa alla fine del rettilineo. Si scoprirà nel dopo gara che De Mascellonis era alle prese con un cambio impazzito. La comicità dell'episodio è comunque stata notevole, ed in ogni caso complimenti alla McLaren per la consueta affidabilità di inizio stagione. Nota cattiva: è confermato che la macchina di Rikkionen funzionava perfettamente, quindi in questo caso le numerose escursioni per prati sono tutte di sua iniziativa... Comunque, per ogni evenienza boss Ron sta oliando la sua collezione di lupare.

Michelone perde in fretta il buonumore: "merden, questo spacciatoren mi staren sui maronen. Ora lo spacchen in zwei!". A questo punto inizia una marcatura ad uomo che porta il Kaiser a spremere bene la vecchietta Rossa. Meno potenza ma molta più trazione. E allora traiettorie di disturbo continue, fino a che non riesce ad infilarsi in un pertugio alla curva dei tamponamenti a catena, per poi passare in uscita sfruttando la migliore (molto, molto migliore) trazione. Non male davvero. Ma qualche critico sopraffino sosterrà nel dopogara che con quella macchina superare Montoya era un gioco da ragazzi... Eretici! Se lo viene a sapere Michelone, vi mette al rogo!

Dopo questa esemplare manovra si conclude il film, con il Kaiser che guadagna mediamente un secondo a giro, senza sforzo apparente. E meno male che questa è la macchina vecchia!!! Il miracolo lo ha compiuto la Shell: che innovazione il nuovo lubrificante al Gerovital.

GP decisamente positivo per la Arrows: bandiera nera per HHHHHH Frentzen, poi bandiera nera con teschio ed ossa incrociate per Bernoldi. Motivo? HHHHHH si era precipitato in pista dalla pit lane in pieno semaforo rosso, mentre ad Enrique avevano cambiato la macchina, durante la gara, sperando di non farsi beccare dai commissari!!!! Ma non è finita. Tom Walkinshaw, sorpreso con pennello ed una tolla di vernice arancione scuro mentre cercava di avvicinarsi troppo al muletto Ferrari, si è visto recapitare dodici avvisi di garanzia. Dopo essersi dichiarato perseguitato politico, il caro Tom ha deciso di intraprendere una crociata contro i commissari FIA, tutti bolscevichi.

Qualche sussulto nel finale con la Minardi che dopo 93.528 GP arriva nuovamente a punti. Stoddart letterlmente impazzisce (ma no, era già ciucco marcio prima dello start) e si porta sul podio il mitico Webberone, l'esordiente rubato al basket. Prima di essere internati in una casa di cura, i due fanno persino in tempo a spruzzare i fan entusiasti con una bottiglia di lambrusco. Mazzoni, a quella vista, va in confusione: "ma come, non aveva vinto Schumacher? Forse una squalifica? Qui faccio lo scoop!!!" . Purtroppo, le autorità locali non hanno internato anche lui, ma ce lo hanno rispedito a casa in pacco espresso.

Insomma, tutto è bene quello che finisce bene. Finisce bene anche Eddie il tassinaro, quarto a circa 12 ore dal Kaiser dopo una gara accorta... Ricorderemo a lungo la sua espressione soddisfatta dietro gli occhiali da sole, il gomito fuori dal finestrino, mentre taglia il traguardo. Forse le scimmie non sono capaci di guidare una F1, come dice il suo capo, ma probabilmente sono più combattive.

Attendiamo fiduciosi la Malesia, dove la Ferrari insisterà con la F-2001. Sarà ancora sufficiente per vincere? Forse si, potendo contare sul nuovo lubrificante Shell al Viagra... Attendiamo tremanti gli incantesimi di Rubinetto do Rimbambimiento, e speriamo bene.

Il Criticatutto


 
Altre critiche.
001. Malesia 2006.
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002. Australia 2006.
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005. Europa 2006.
006. Canada 2006.
007. Giappone 2006.
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Aggiornato il: 19-dic-2023