Chi ben comincia è alla metà dell'opera... E'
il proverbio beneaugurante per la Ferrari di Sebastian Vettel che al termine
di una prova superba ha subito scoperto il volto della Ferrari 2017. Ed è il
volto di una macchina veloce, affidabile, aggressiva. E... oggi vincente
La Ferrari guidata da Sebastian Vettel ha vinto il Gran Premio d'Australia,
prima gara della stagione 2017 di Formula 1. Sul circuito semi-cittadino
dell'Albert Park di Melbourne, il pilota tedesco della casa di Maranello ha
preceduto le Mercedes di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas. Quarta posizione
per l'altra Rossa di Kimi Raikkonen.
Quello che sorprende sono i 10 secondi di vantaggio sulle Mercedes
nonostante che alla partenza le cose si erano messe nel migliore dei modi,
per Hamilton che era arrivato alla prima curva con un ampio margine su
Vettel. Considerando che le nuove macchine sono più larghe e che hanno un
apparato aerodinamico molto più efficiente e che dunque superare su un
circuito così era sostanzialmente impossibile, arrivare davanti alla prima
curva significava aver vinto mezzo gran premio. Ma Vettel ha avuto il merito
di non mollare un centimetro di asfalto. Si è attaccato ad Hamilton,
mostrandosi aggressivo negli specchietti del rivale e, di fatto, inducendo
la Mercedes a sbagliare la scelta. Per paura dell'undercut, gli ingegneri
del muretto anglo tedesco hanno infatti deciso di anticipare la loro mossa e
hanno richiamato Lewis ai box. All'uscita, la sorpresa: la macchina numero
44 era finita dietro alla Red Bull di Max Verstappen, oggi come oggi, il
pilota più difficile da superare. La gara di Hamilton è finita esattamente
in quel momento. L'inglese ha consumato la parte migliore delle sue "soft"
guardando da vicino gli scarichi di Verstappen che era molto più lento di
lui e della Ferrari di Vettel, che infatti davanti guadagnava il margine
necessario per fare il pit e presentarsi, con tutta sicurezza, proprio
davanti a Verstappen.
Bene il debuttante Antonio Giovinazzi. Doveva portare a casa la macchina, lo
ha fatto alla grande, lasciandosi alle spalle una McLaren e il compagno di
squadra. |