Caos, detriti, safety car, bandiera rossa,
polemiche. Nella gran confusione del gp di Baku, interrotto più volte per
incidenti e pezzi di auto volate in pista a partire dalla Rossa di Raikkonen
colpita in partenza da un contatto con la Freccia di Bottas, a rimetterci
sono i due sfidanti del mondiale, Vettel e Hamilton, rispettivamente quarto
e quinto alla fine, e a goderne tutti gli altri. Vince l'australiano della
Red Bull Daniel Ricciardo, per lui quarto podio di fila, davanti al
finlandese della Mercedes Valtteri Bottas che proprio sulla linea del
traguardo infila il miliardario canadese della Williams Lance Stroll, 18
anni e 239 giorni, il più giovane rookie sul podio.
Con safety car al 19° giro per raccogliere pezzi di Raikkonen, i due si
scontrano: Hamilton rallenta decisamente prima di ripartire, Vettel lo
tampona e si arrabbia, alza le braccia, lo affianca, gli urla qualcosa poi
lo colpisce con le ruote destre. Un fallo di reazione, che Vettel pagherà
più tardi: 10 secondi di penalizzazione con stop/go. Ma prima di scontare la
pena, succede di tutto: con bandiera rossa per detriti in pista,
un'interruzione di circa 25 minuti, ad Hamilton montano male la protezione
del casco. Deve rientrare ai box mentre domina la gara. Nel frattempo dopo
aver espiato, Vettel rientra in pista proprio davanti al britannico: sono
settimo e ottavo a quel punto. Continuano a lottare, ma ormai per le prime
posizioni è un affare degli altri. Alla fine chiudono 4° e 5° ma a
rimetterci di più è Hamilton che, anzichè guadagnare minimo 7 punti, ne
perde due. Prossime gare si preannunciano bollenti, come questa estate. |