Meno di due giri, appena 11 miseri chilometri:
questi mancavano al povero Vettel, costretto al ritiro per l'esplosione di
una gomma quando era terzo grazie alla rischiosa (chi può negarlo ora?)
strategia di un solo pit stop. La gara, manco a dirlo, è stata vinta da
Hamilton, seguito da Rosberg, che qui vince per la seconda volta in
carriera, dominando letteralmente: nessuno è stato in grado di impensierirlo
grazie ai suoi formidabili giri veloci.
Terzo si è piazzato un bravissimo Grosjean con una rinata Lotus: a due giri
dalla fine era incollato agli scarichi della Ferrari di Vettel e da quello
che abbiamo visto probabilmente avrebbe passato senza problemi Vettel, anche
senza il ritiro del ferrarista. In ogni caso peccato: Sebastian avrebbe
difeso il podio con i denti mandando in scena uno spettacolo raro. Ma ora è
facile pontificare: in gara invece la Ferrari è stata davvero grande a
rischiare così e a tentare l'azzardo di una sola sosta ai box. Applausi,
quindi, comunque.
Grosjean ha poi preceduto la Red Bull di Kvyat e la Force India di Perez.
Sesta la Williams di
Massa, mentre è settima l'altra Ferrari, quella di Raikkonen, autore di una
bella gara, tutta in rimonta. Ottava la Toro Rosso di Verstappen. Nona
l'altra Williams di Bottas e decima la Sauber di Ericsson. |