COMMENTO
Il gran premio delle gomme non è finito secondo copione: Alonso-Michelin,
i grandi favoriti, non sono riusciti a dominare. Anzi... Schumi ha fatto il
pieno, stravincendo la gara più importante del mondiale (la 91esima della
sua carriera) e portandosi a pari punti (116, ma se il mondiale finisse oggi
Schumi sarebbe campione del mondo per il calcolo delle vittorie durante la
stagione) nella classifica piloti con Alonso. Secondo si è piazzato lo
spagnolo, poi Fisichella, Button, De La Rosa, Barrichello ed Heidfeld. Tutto
comunque è stato condizionato dalle prestazioni dei pneumatici. Già perché
l'enorme vantaggio delle Michelin su pista bagnata ha favorito Alonso,
Fisichella e soci nella parte iniziale della gara, ma poi con la pista che
andava asciugandosi, i piloti Bridgestone hanno iniziato a farsi sotto.
Schumi è risalito fino al secondo posto con tempi spettacolari e pubblico -
qui in Cina tifano tutti per lui - in delirio. A complicare le cose c'è
stato poi il fatto che sul circuito di Shangai su pista asciutta si può
girare solo con gomme dure. Quindi il passaggio dai pneumatici intermedi (da
pista umida) a quelli da pista asicutta costituiva un vero e proprio salto
nel buio, con il rischio (che ha corso follemente Kubica a ben 32 giri dalla
fine) di trovarsi con gomme da asciutto che non riescono ad entrare in
temperatura e quindi sono inutilizzabili.
La gara spettacolo comunque è iniziata a 28 giri dalla fine, con Alonso che
rallenta vistosamente e quindi viene raggiunto da Fisichella e Schumi. Un
trenino, con Alonso e Fisichella che si scambiano due volte la prima
posizione e con Schumi che resiste, incollato alle spalle delle due Renault.
Poi il sorpasso: Fisichella e Schumi passano il campione del mondo in
carica.
La jella di Alonso a quel punto sembra non mollare: a 21 giri dalla fine
durante l'ultimo pit stop per un problema di fissaggio della gomma
posteriore destra lo spagnolo perde 19 secondi. Ma, soprattutto, sbaglia
clamorosamente momento per passare dalle gomme da bagnato a quelle da
asciutto e sembra aver perso definitivamente la possibilità di riacciuffare
la coppia di testa Schumi-Fisichella. Invece...
Invece Alonso si riprende, scavalca Fisichella e si lancia come un leone
all'inesguimento di Schumi che in testa era riuscito a guadagnare fino a 25
secondi di distacco. Arriva di nuovo la pioggia che a 5 giri dalla fine
coglie di sorpresa tutti, soprattutto i piloti che a quel punto hanno gomme
da asciutto. Fernando non molla, guadagna secondi su secondi su Schumi, il
pubblico è in piedi. A due giri dalla fine - appena 10 km - Alonso vede
Schumacher, la pioggia si fa battente. Tutto sembra possibile, ma il tedesco
resiste e vince in volata.
La gara del Gp di Cina insomma si è confermata una delle più spettacolari
del mondiale. Il momento da cineteca? Senza dubbio a 15 giri dalla fine, con
Schumi che passa Fisichella mettendo due ruote sull'erba e conquistando la
prima posizione.
Gara da dimenticare invece per lo scudiero Massa che dall'ultima fila è
risalito fino al nono posto, per poi centrare Coulthard in un tentaivo di
sorpasso e distruggere le sospensioni della sua Ferrari. Peccato davvero
perché grazie a questa sua prodezza la casa di Maranello ha perso di nuovo
la leadership nella classifica mondiale costruttori.
E solito disastro per Toyota (due macchine ritirate) e per il povero
Raikkonen fermato ancora una volta da un guasto tecnico quando era in terza
posizione e stava facendo una bella gara. La speranza, per i ferraristi, è
che il pilota finlandese non si porti la sua notevole dose di jella a
Maranello il prossimo anno... |