PROVE
La Williams domina, ma M. Schumacher non molla. Ralf e Montoya
monopolizzano la prima fila, ma il campione del mondo riesce a piazzare il
muso della sua Ferrari davanti a quello del rivale Raikkonen e dell'altra
McLaren di Coulthard. Un risultato fondamentale per impostare al meglio la
gara, che sarà comunque condizionata dalle condizioni meteo. La Ferrari
confida nella pioggia per annullare la superiorità delle Michelin: in caso
di maltempo, infatti, il pronostico potrebbe ribaltarsi proprio a favore del
Cavallino. Peccato che Barrichello abbia deluso: il brasiliano scatterà
ottavo, preceduto anche dalle due Renault, e dovrà cimentarsi in una
difficile rimonta. Dopo la simpatica parentesi del venerdì, con la Minardi a
godersi per una volta il suo momento di gloria, i valori sono dunque tornati
alla normalità con il rispuntar del sole. A scombussolare le previsioni,
però, ci ha pensato appunto Schumacher. Tutti davano per spacciata la
Ferrari, e invece il tedesco ha cavato un giro dei suoi, strappando una
seconda fila che raffredda l'euforia dei rivali. Per il campione del mondo
insomma sarà dura, ma lo sarà anche per la concorrenza. Anche perché Magny
Cours porta fortuna alla Ferrari: qui l'anno scorso Schumi vinse il suo
titolo numero cinque, qui dieci anni fa Jean Todt iniziò la sua luminosa
carriera in rosso. Al via, Il tedesco dovrà tener d'occhio soprattutto
Raikkonen, che partirà proprio al suo fianco. I due litiganti non potranno
però perdere troppo tempo a controllarsi vicendevolmente, perché i due della
Williams, in caso di successo, rientrerebbero di slancio nella lotta per il
Mondiale. Impossibile, quindi, fare una gara d'attesa. Si annuncia insomma
una gara combattuta e, si spera, ricca di sorpassi. Il tracciato, grazie
anche alle ultime modifiche, si presta ai duelli: toccherà ai piloti darsi
una mossa e liberarsi dell'attendismo da pit stop. Lo spera il pubblico, ma
lo spera anche la federazione, che sta studiando altre soluzioni per
ritrovare lo spettacolo perduto. Le modifiche di quest'anno infatti non sono
bastate. Ne servono altre, magari a cominciare dall'abolizione
dell'elettronica. Proprio su questo punto potrebbe scatenarsi la tempesta
nel prossimo Gp di Gran Bretagna. Le diavolerie elettroniche
(antipattinamento e controllo di trazione in primis) dovevano infatti
sparire a partire da Silverstone, ma tutto è stato rimandato a fine
stagione. La Minardi però non ci sta: forse galvanizzato dall'exploit di
venerdì, il patron Stoddart ha annunciato che nella prossima gara le sue
macchine correranno senza "aiutini" del computer. In questo modo, senza
consenso unanime delle squadre, verrebbe a cadere la moratoria elettronica,
e tutti sarebbero costretti e eliminare da subito i congegni, pena la
squalifica. Insomma, in vista c'è una bella bufera.
GARA
La Williams cala la seconda doppietta consecutiva e spaventa la Ferrari.
Dopo il successo del Nurburgring, Ralf Schumacher vince anche a Magny Cours
davanti a Montoya, e si candida con prepotenza per il Mondiale. Ancora una
volta, però, Schumi senior ha limitato i danni, riuscendo a trarre vantaggio
anche nel giorno della sconfitta. Il campione del mondo, con una Ferrari in
evidente difficoltà di gomme, ha strappato un terzo posto che gli ha
permesso di allungare ancora sul rivale più diretto, Raikkonen. Schumi si è
fatto scavalcare in partenza dal finlandese, ma ha continuato a rincorrerlo
approfittando di una tattica migliore, che gli ha consentito il sorpasso ai
box. Ora Schumi ha otto punti sul rivale della McLaren, ma intanto il
fratellino è risalito a meno undici. Perciò adesso la lotta è a tre, se non
a quattro: anche Montoya infatti ha ridotto il divario, e nelle prossime
gare pure lui darà parecchio fastidio. A Magny Cours, però, il colombiano ha
subito una dura lezione dal compagno, che sembra aver definitivamente
compiuto il salto di qualità. Ralf ha dominato dall'inizio alla fine,
sfruttando la sua Williams meglio del colombiano, che non è mai riuscito a
impensierirlo. Per la Ferrari è stata una gara in salita, sin dall'inizio.
Allo spegnersi delle luci rosse Schumi si è visto chiudere da Montoya, e ha
dovuto lasciar strada a Raikkonen. Lì è iniziato l'inseguimento. Dopo una
prima metà di gara passata ad arrancare, con Coulthard che era riuscito
anche lui a passare la Ferrari durante la prima sosta ai box, sulla distanza
il campione del mondo è riuscito a tenere un passo superiore alle McLaren.
Tenendo giù il piedone sull'acceleratore, alla sua maniera, Schumi si così è
ripreso la terza piazza persa in partenza con un doppio sorpasso ai box.
Alla fine, il podio soddisfa la Ferrari. In fin dei conti, sulla pista più
difficile, Michael ha ceduto solo alle Williams. E ora confida molto nella
voglia di riscatto della Bridgestone. I gommisti giapponesi porteranno nuove
coperture settimana prossima a Barcellona: saranno test dall'esito cruciale
ai fini del Mondiale. A partire da Silverstone, infatti, la Ferrari dovrà
rispondere alla minaccia Williams. Sarà questione di gomme, ma non solo: la
Rossa dovrà progredire un po' in tutto per respingere l'assalto di Ralf e
Montoya. Un'impresa che si rivelerebbe meno complicata, se Barrichello
riuscisse a tornare quello di un anno fa. Rubinho è incappato in un
testacoda dopo due giri, ritrovandosi ultimo. Ha compiuto una bella rimonta
e ha chiuso settimo, ma ci vuole altro per aiutare Schumi nella lotta
mondiale. Ha deluso la Renault: sulla pista di casa Trulli e Alonso si sono
ritrovati entrambi con il motore arrosto. Una figuraccia per il team di
Briatore, che pensava di godersi un'estate più serena. Deluso anche
Fisichella, all'ennesimo ritiro. La Jordan proprio non va, e lui è sempre
più depresso. Un po' come gli spettatori, ormai rassegnati alla solita
processione senza sorpassi. |