PROVE
La prima fila è tutta Williams, e Schumi ancora una volta deve inseguire.
In pole c'è il fratello Ralf, come a Monaco, ma davanti c'è anche Montoya.
Due brutti clienti per il ferrarista, tradito nuovamente dalle gomme
Bridgestone, ormai superiori alle Michelin solo quando il circuito si
trasforma in un lago. Se i giapponesi non si daranno una mossa, il Cavallino
non ci metterà molto a rivolgersi al fornitore francese: nei box le voci in
tal senso già si sprecano. Non è sembrato però solo un problema di gomme: le
Rosse sono apparse anche in crisi di freni: alla fine, Schumi ha beccato dal
fratello mezzo secondo abbondante, decisamente troppo. Forse, il cambio
d'assetto dal bagnato all'asciutto non è riuscito alla perfezione. Per
fortuna ci ha pensato Raikkonen a salvare la giornata di Michael. Il
finlandese ha commesso l'ennesimo errore in qualifica: è finito in
testacoda, e si troverà a scattare dal fondo del gruppo. Una situazione
tutto sommato favorevole al ferrarista: vincere sarà complicato, ma il
sorpasso in classifica ai danni del pilota McLaren è alla portata. Deludente
anche Barrichello, solo quinto. Meglio del brasiliano ha fatto Alonso. Lo
spagnolo della Renault è stato battuto di un solo millesimo da Schumacher:
partirà quarto, pronto a inserirsi nella lotta fra Williams e Ferrari.
Sempre più in crisi Coulthard, solo decimo. In continua ascesa invece
Webber, ottimo sesto con la Jaguar.
GARA
Michael Schumacher vince in Canada mettendosi dietro le scatenate Williams e
sorpassa in classifica il rivale Raikkonen. Contemporaneamente, la Ferrari
torna in vetta alla classifica costruttori. Il Mondiale torna dunque a
tingersi di rosso, ma prima di stappare lo champagne Michael ha dovuto
sudare parecchio. Scattato bene dietro Ralf e Montoya, il campione del mondo
ha approfittato di un errore del colombiano, partito in testacoda dopo un
giro, e si è messo nella scia del fratello. L'ha superato al primo pit stop
(incredulo Ralf: "Non capisco come abbia fatto..."), e gli è rimasto davanti
di un soffio anche dopo la seconda sosta. A quel punto ha tirato fuori tutta
la sua classe, resistendo alla pressione di un trenino a cui si erano
attaccati anche Montoya e il grandissimo Alonso. Gli ultimi giri sono stati
ad alta tensione, con quattro macchine nello spazio di due secondi a lottare
per il primo posto. A qualcuno sarà venuta in mente la vittoria di Gilles
Villeneuve in Spagna, dodici anni fa. Decisamente il modo migliore per
celebrare il 25° anniversario del primo successo in F.1 del grande Gilles,
avvenuta proprio a Montreal nel '78. Alla fine Michael era stanco ma
ultrafelice. Soliti balzi quando è sceso dalla F2003, al terzo centro in 4
gare: ora in testa al Mondiale c'è lui, e sarà difficile per tutti buttarlo
giù dal trono. Raikkonen ha corso con grinta, risalendo al sesto posto dopo
le prove disastrose, ma non è bastato: adesso Michael lo precede in
classifica di tre punti. Pochi per la matematica, tantissimo per il morale.
Al trionfo ha contribuito anche Barrichello, sfortunato al via (ha dovuto
cambiare il musetto per una toccata con Webber) ma orgoglioso nel difendere
il suo quinto posto dagli assalti del finlandese, nonostante avesse perso
anche un deflettore. La giornata nera McLaren è stata completata dal ritiro
di Coulthard: la nuova Mp4-18, adesso, serve come il pane. Di grande
spessore la prestazione di Alonso, che si è preso il lusso di fare qualche
giro in testa ritardando le sue soste ai box: ha chiuso quarto, confermando
di essere l'uomo emergente del campionato. Ha deluso Montoya, vittima dei
suoi soliti alti e bassi. Dopo aver conquistato Monaco, ha fatto la figura
del pollo sbagliando alla chicane dopo appena un giro. Contro uno Schumacher
così ci vuole ben altro. |