Cavalcata solitaria per la Red Bull: oggi
nessuno è riuscito a tenere il ritmo indiavolato di Vettel e Webber che
hanno letteralmente dominato a colpi di giri veloci tutto il Gp di Malesia.
Basti dire che le due Red Bull sono rimaste sempre in testa, dall'inizio
alla fine, anche durante il balletto dei pit stop. Insomma, stavolta il
povero Vettel non è stato tradito da problemi tecnici e ha subito vinto.
Una vittoria, va detto, conquistata di forza perché alla prima curva il
tedesco ha infilato con prepotenza il suo compagno di squadra Webber che di
certo non si aspettava un attacco così duro subito dopo la partenza. Ma le
corse sono corse e non c'è amicizia che tenga. E dopo il sorpasso Vettel non
ha avuto problemi ad arrivare al traguardo da vincitore. Per Webber non c'è
stato nulla da fare, anche perché poi ai box i meccanici hanno anche
pasticciato un po' durante il cambio gomme facendogli perdere almeno 2
secondi.
Fra i vincitori oggi però ci mettiamo anche
altri tre piloti: Rosberg, terzo, Kubica, quarto, e Hamilton.
L'ex campione del mondo ha compiuto una rimonta eccezionale; partito 20°,
alla prima curva era già 15° e dopo 3 giri 10°. Rimonta vanificata in parte
da Sutil, anche lui perfetto, che lo ha tenuto a bada malgrado fosse un
secondo più lento.
Per Rosberg e Kubica non servono commenti visto che sono riusciti a portare
alle spalle delle mostruose Red Bull le loro macchine.
Anche Schumacher ha mostrato segni di ripresa. Bombardato da tutti come se
fosse diventato di colpo una schiappa, si è ritirato a inizio gara per un
problema al bullone di una ruota ma fino ad allora aveva fatto una bella
partenza con una sfilza di sorpassi all'esterno ed era saldamente in sesta
posizione. Per la prima volta insomma si è rivisto lo Schumi di sempre e poi
uno come lui merita senz'altro fiducia.
I due ferraristi, dopo il disastro delle prove, hanno fatto una bella
rimonta dovuta, più che ai sorpassi, ad una strategia di gara finalmente
all'altezza del team.Peccato solo per Alonso, autore comunque dell'ennesima
partenza disastrosa, a cui è esploso il motore all'ultimo giro mentre stava
attaccando Button.
Detto questo, il Gp va in archivio con la
dimostrazione del fatto che le Red Bull sono oggi le macchine da battere,
che le Mercedes possono entrare nella lotta per il podio e che perfino la
Renault, che veniva data per moribonda a inizio campionato, poi tanto male
non è.
E veniamo al campionato: con il suo settimo
posto Felipe Massa supera così il compagno di squadra, Fernando Alonso, ed è
in testa alla classifica del mondiale piloti a 39 punti. Seguono appaiati a
37 Alonso e Sebastian Vettel. A 35 la coppia Rosberg e Button. Insomma,
meglio di così per lo spettacolo è davvero difficile immaginare qualcosa di
meglio...
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