Sarà il Gran Premio di Abu Dhabi, domenica prossima, a stabilire il nome del
campione del mondo di Formula 1 2010.
A San Paolo, ha vinto Vettel su Webber, Alonso, Hamilton e Button. Il pilota
della Ferrari ha ora 8 punti di vantaggio sull'australiano, 15 su Vettel e
24 su Hamilton, che potenzialmente è ancora in lizza per l'iride.
Al via Hulkenberg, che ha riportato la Williams in pole position dopo 100
gare, non riesce a tenere la propria posizione: lo passa subito Vettel e
sempre nel primo giro lo supera pure Webber. Alonso ha bisogno di qualche
chilometro in più per infilare Lewis Hamilton e collocarsi in quarta
posizione; al settimo giro lo spagnolo scavalca il più lento Hulkenberg e si
lancia all'inseguimento delle due Red Bull, con Vettel che ha già accumulato
10 secondi di distacco dal ferrarista.
Le Red Bull, però, anziché farsi avvicinare dalla Ferrari, allungano: la
sosta per il primo cambio gomme non porta alcuna variazione e così al
trentesimo giro Vettel guida davanti a Webber (a 2 secondi e mezzo), Alonso
(a 17 secondi dal leader), Hamilton e Button, staccati dalla Rossa del due
volte campione del mondo.
Emozioni con il contagocce: a metà gara esatta, Barrichello si conferma
sfortunato in patria, perché mentre tenta di infilare Alguersari entra in
contatto con il rivale, buca l'anteriore sinistra ed è quindi costretto a
rientrare ai box per sostituire il pneumatico. Il poleman Hulkenberg,
intanto, scivola fino alla decima posizione, dietro anche a Michael
Schumacher.
Al quarantacinquesimo giro l'unica lieve differenza è data dal distacco tra
Vettel e Webber, sceso a meno di due secondi, e ci si comincia quindi a
interrogare se possa scattare o meno una sorta di gioco di squadra per
consentire all'australiano di scavalcare il compagno, piazzato peggio di lui
nella classifica generale. Alonso, intanto, continua a spingere, non
recupera ma tiene a debita distanza Hamilton, Button e Rosberg, con il
figlio di Keke per l'ennesima volta davanti a Schumacher.
Una brutta, ma fortunatamente senza conseguenze uscita di Liuzzi (che va a
sbattere) costringe la safety-car a entrare in pista, è il 51esimo giro.
Servono cinque giri per rimettere il tracciato a posto, si ricomincia come
logico nella bagarre, ma a fare da cuscinetto tra i primi ci sono numerosi
doppiati e nessuno approfitta della situazione nelle posizioni di testa.
Dietro, a dannarsi per fare bella figura, è Felipe Massa, che però si tocca
con Buemi ed è costretto a un'escursione.
Davanti, quando mancano dieci giri, Vettel ha già chiarito che intende
vincere: ha allungato su Webber, bando ai favoritismi. E al traguardo si
arriva così: Vettel su Webber, Alonso, Hamilton e Button. La Red Bull è già
sicura di una cosa: ha vinto il Mondiale costruttori, per quello piloti si
vedrà domenica.
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