Alonso primo al debutto con la Ferrari: meglio
di così per il pilota spagnolo non poteva proprio andare. Secondo si è
piazzato Massa, quindi Hamilton. Questo il podio del Gp del Bahrain che
spiega come Alonso si sia subito impossessato dello scettro del pilota da
battere ma, soprattutto, del top driver in casa Ferrari. Il duello interno
con Massa si è infatti risolto dopo poche curve quando Alonso lo ha passato
senza pietà (Massa è stato un po' ingenuo a lasciargli uno spiraglio aperto)
per poi tenerlo a bada per tutta la gara: emblematico il quart'ultimo giro
quando proprio mentre Massa commetteva un clamoroso errore rischiando il
testa coda lui faceva segnare il giro record della gara. Amen. Se c'era
ancora qualcuno che pensava che Massa potesse aspirare al ruolo di top
driver è stato accontentato...
Quello che però non spiega la classifica è che la vittoria Ferrari è stata
dovuta al clamoroso guasto all'impianto di scarico della Red Bull di Vettel
che, scattato dalla pole, non aveva avuto difficoltà a tenere a bada tutti.
Poi, proprio sul finire di gara il guasto, il calo di potenza e quindi
l'assalto degli inseguitori.
Va detto che il guasto della Red Bull al 34esimo giro (su 49...) non ha
fatto del bene solo alla Ferrari ma anche a tutta la gara, noiosissima e
senza sorpassi fino ad allora, se non nelle retrovie: l'unico sorpasso a
parte quello di Alonso su Massa (in partenza in mezzo al caos) è stato
quello di Hamilton ai danni di Rosberg che è avvenuto nel pit stop. Poi
basta.
Questo significa che se la Ferrari esce vincitrice da questo primo
appuntamento, il nuovo regolamento ne esce pesantemente sconfitto. Ridicole
le prestazioni dei team debuttanti. Virgin Hrt e Lotus sono lontane anni
luce dal resto del gruppo e non si vede come possano colmare il gap. Peccato
che un nome glorioso e mitico come il team Lotus, venga infangato in questo
modo.
Chi si merita un bel 10 in pagella è Robert Kubica. Il polacco, malgrado il
mezzo a disposizione, è riuscito ad entrare nella top ten e in gara ha
mostrato grinta e determinazione
E veniamo ora alla leggenda vivente: Schumacher. Il tedesco, dopo tre anni
di assenza dalle piste, ha compiuto una gara accorta ma sempre meno veloce
del compagno di squadra e alla fine è sesto davanti al campione del mondo in
carica Button; da rivedere tutti e due.
Infine un commento sulla McLaren e sul suo misterioso alettone che il pilota
può mandare in stallo annullando parzialmente la sua efficacia in rettilineo
per guadagnare velocità: da quello che si è visto la McLaren è stata la più
veloce sul rettilineo, ma non certo la più efficace nel tratto misto, quindi
il sistema, ammesso che funzioni davvero così come i tecnici Renault dicono
accusando la scuderia di Woking di imbrogliare, non serve a nulla...
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