Nel giorno di uno dei più pazzi GP mai visti è
nato un campione, Lewis Hamilton. Dopo aver esordito in F.1, primo sogno
realizzato, l’inglesino della McLaren ha coronato oggi a Montreal il secondo
sogno, quello del primo GP vinto della carriera. Lo ha fatto al termine di
una corsa che ha dominato dal primo all’ultimo giro con l’autorevolezza dei
navigati campioni, con una serenità che visti i suoi 22 anni fa impressione.
Tanto di cappello a Ron Dennis per aver scoperto e soprattutto dato fiducia
a questo incredibile ragazzo.
E mentre Lewis scriveva curva dopo curva la sua bellissima favola che ora lo
vuole leader solitario della classifica (per il Mondiale c’è anche lui,
altro che ordini di scuderia…) dietro di lui è successo di tutto: incidenti,
terribile quello di Robert Kubica che è in prognosi riservata ma non in
pericolo di vita. Dovrebbe aver riportato la frattura a una gamba,
squalifiche, ne hanno fatto le spese Felipe Massa e Giancarlo Fisichella,
usciti dalla corsia box con semaforo rosso in regime di Safety car, tanti
ritiri per errori e uscite di pista purtroppo anche di Trulli e Liuzzi. Nel
finale, udite udite, c’è stato pure spazio per un sorpasso di Takuma Sato
con la Super Aguri ai danni di sua maestà Fernando Alonso, solo settimo al
traguardo dopo tanti problemi e non pochi errori. Un GP a dir poco
rocambolesco. L’unico che ha corso con una certa scioltezza è stato
Hamilton, sempre al comando. I tanti incidenti non hanno fatto che
rimescolare continuamente le carte dietro di lui.
In particolare ha fatto vittime illustri la nuova norma che vieta i
rifornimenti e cambi gomme in regime di Safety car, oggi in pista
praticamente un giro si e uno no. Alonso si è beccato una penalizzazione di
10 secondi per averla violata, Fisichella e Massa sono addirittura usciti
con un semaforo rosso e sono stati inevitabilmente squalificati. Per capire
qualcosa di questa corsa basta guardare l’inedito ordine d’arrivo con Nick
Heidfeld e Alex Wurz sul podio, rispettivamente secondo e terzo. Quarto ha
chiuso la Renault di Kovalainen, quinto Kimi Raikkonen con l’unica Ferrari
arrivata al traguardo ma dopo una corsa sempre nelle posizioni di rincalzo.
Per la rossa un fine settimana da dimenticare in fretta. Sesto (proprio
così) Sato, settimo Alonso, ottavo Ralf Schumacher. Si riprende a
Indianapolis domenica |