COMMENTO:
A volte i sogni si avverano. Di sicuro oggi a Hockenheim si è avverato
quello della Ferrari e di Michael Schumacher: trionfo in Germania, altri 6
punti recuperati a Fernando Alonso (solo quinto), sensazione (anzi,
certezza) di superiorità tecnica riconquistata. Scenario perfetto e
impreziosito dal secondo posto di Felipe Massa, che ha riconsegnato alla
Ferrari la palma della squadra più forte. Terzo posto per la McLaren di Kimi
Raikkonen, quarto per la Honda di Jenson Button. Poi le due Renault di
Alonso e Fisichella davanti a un bravissimo Jarno Trulli con la Toyota.
Adesso Schumi è a soli 11 punti da Alonso, ma quello che più conta è che
dispone in modo chiaro del pacchetto migliore. Velocissima e imprendibile la
248 F1 aggiornata durante i test, eccezionali le gomme Bridgestone in
condizioni di asfalto bollente, perfetta la strategia ai box. Annichilita e
irriconoscibile la Renault, nei guai con gli pneumatici ma non solo. I
francesi hanno forse davvero pagato il bando del dispositivo
anti-vibrazioni. Ma siccome sono ormai tre GP che Alonso e Fisichella non
riescono minimamente a lottare per il primo posto è ora più lecito parlare
di crisi generale. La gara ha mostrato una Ferrari superiore in tutto. C’era
il dubbio Kimi Raikkonen che scattava dalla pole ma il finlandese della
McLaren è rientrato ai box per il primo rifornimento dopo soli 10 giri. A
dimostrazione che la pole di ieri era proprio un fuoco di paglia. Schumi e
Massa gli si sono accodati subito ma hanno guadagnato sugli inseguitori,
Button e le due Renault di Fisico e Alonso. Molto movimentato il primo giro
con un tamponamento Ralf Schumacher-Coulthard e un’uscita di pista di Nico
Rosberg. Poi le posizioni si sono sgranate come sempre. La testimonianza
della forza del Cavallino è stata il primo pit-stop. Al 19° giro sono
rientrati Massa e Fisichella, al 20° Schumi e Alonso. Stessa strategia ma
spaventosa differenza di tempi perché le due rosse avevano incamerato oltre
15” secondi di vantaggio. E nel corso del GP l’incubo della Renault è pure
peggiorato: al 32° passaggio Schumi aveva 36” su Fisichella (quarto dietro a
Massa e Button) e ben 45” su Alonso (sesto dietro a Webber). Il secondo e
ultimo pit-stop le Ferrari lo hanno effettuato in condizioni di assoluta
tranquillità: al 45° e 46° giro Massa e Schumacher si sono fermati con 42”
sul terzo, Webber, oggi con le ali ai piedi grazie alle gomme Bridgestone ma
poi k.o. a 8 giri dalla fine (motore). Alla fine hanno chiuso in parata per
una pesantissima doppietta. Tra sette giorni è già Ungheria, probabilmente
con gli stessi valori in pista. La rimonta e il titolo non sono più utopia
per questo Cavallino che ha la grinta e le sembianze di una belva feroce. |