Un rocambolesco e bagnato GP di Corea scombina
la situazione del campionato: Webber sbaglia e si autoelimina (assieme
all'incolpevole Rosberg) mentre era secondo lasciando via libera a Vettel e
Alonso, finché al tedesco cede il motore. Così il ferrarista va a vincere
una gara in cui è stata protagonista anche la safety-car, e passa al comando
nel mondiale con 11 punti di vantaggio su Webber. Secondo in gara Hamilton
davanti a Massa, più staccati Schumacher e Kubica. Fantastico sesto posto
per Liuzzi.
A causa delle condizioni bagnate del tracciato, il via viene inizialmente
rimandato di 10 minuti e si decide di partire in regime di safety-car.
Le previsioni escludono un peggioramento, ma ci si aspetta che la pioggia
duri almeno per la prima mezz'ora di gara. Le aspettative dei piloti sono
così completamente disattese: per esempio, Alonso deve abbandonare le
speranze di poter "fregare" Webber in partenza e Vettel alle prime staccate;
però viene annullata la differenza fra chi partiva sul lato pulito o sporco
della pista; allo stesso tempo, sembra che chi più ha da perdere per le
mutate condizioni siano proprio i piloti della Red Bull.
E quando finalmente si parte, i piloti capiscono presto che la situazione è
davvero difficile: all'acqua sollevata che impedisce la visibilità si
sommano la mancanza di conoscenza del tracciato in queste condizioni e gli
assetti da asciutto. I dialoghi fra piloti e box si infittiscono, Alonso
parla senza mezzi termini di "situazione più difficile in cui abbia mai
guidato" e Button dice che non riesce nemmeno a vedere le ruote anteriori.
Ciò porta la direzione di gara a far esporre la bandiera rossa dopo tre
giri. Si riprende dopo un'ora, sempre in regime di safety-car. Che rimane a
lungo in pista, per abbandonarla solo alla fine del 17° giro. Dopo il
restart Schumacher supera Kubica e poco dopo Rosberg passa Hamilton. In un
giro Vettel prende già un leggero vantaggio, ma non si completa il secondo
che Webber finisce in testacoda, colpisce il muretto e, con la sospensione
posteriore sinistra divelta, taglia la pista in modo incontrollato e
incoccia in Rosberg: gara conclusa per entrambi e di nuovo safety-car in
pista.
La situazione vede così le seguenti posizioni: Vettel, Alonso, Hamilton,
Massa e Button. Se tutto restasse così, Webber scenderebbe al terzo posto
nel mondiale. La safety-car rientra ai box alla fine del 23° giro. Al 25°
Trulli si tocca con Senna nella lotta per il 21° posto e perde l'ala
anteriore, che rimane sull'asfalto. Fortunatamente la direzione di gara non
decide di impiegare ancora la safety-car, ma solo di avvertire della
presenza di detriti in pista. Jarno torna ai box per cambiare il muretto, ma
dopo qualche giro si ferma definitivamente per problemi idraulici.
Schumacher supera Button per la quinta posizione. L'inglese rientra a
cambiare le gomme con le intermedie e così passa sesto un ottimo Hulkenberg
che sta controllando Kubica e Barrichello. Intanto al 28° giro Alonso stacca
il miglior tempo con 1'53"480 e poi si ripete con 1'53"268: si vuole
difendere dal ritorno di Hamilton che aveva il giro più veloce prima di lui
(1'53"914). Al 31° giro Buemi cerca di passare Glock dodicesimo, ma causa un
incidente e il nuovo ingresso della safety-car!
Quasi tutti ne approfittano per il pit-stop, ma un problema alla ruota
anteriore destra per Alonso gli fa perdere la seconda posizione a favore di
Hamilton. Si riprende all'inizio del 35° giro con Alonso che riesce a
riprendere subito la seconda posizione su Hamilton che aveva allargato per
un bloccaggio in frenata. Kubica riesce a superare Hulkenberg per l'ottava
posizione, dietro a Petrov: il russo è sempre molto veloce in queste
situazioni e aveva anche sostituito le gomme molto presto.
Button invece è solo 12° e nel mucchio perde altre posizioni finendo 15°.
Intanto Alonso strappa nuovamente il giro veloce a Vettel: 1'52"445, la
pista sta migliorando e infatti subito dopo Vettel stacca 1'51"909. Anche
Hamilton e Massa riescono a stabilire il giro veloce, mentre Petrov va a
sbattere.
Vettel, Alonso e Hamilton sono sempre davanti e corrono "a vista" fra loro,
staccati di un paio di secondi, mentre la luce comincia a calare e arrivano
alcuni doppiaggi non facili. Sembra tutto stabilito, invece al 46° giro c'è
il colpo di scena del ritiro di Vettel, con il motore che cede, e Alonso
passa al comando. Prima della conclusione, ancora qualche brivido con una
curva allargata da Massa e un testacoda di Button. Ma nulla di significativo
per la classifica di gara, con Alonso che va a tagliare il traguardo per
primo stabilendo anche il giro più veloce in 1'50"257. La gara finisce dopo
il tramonto "ufficiale" con Hamilton secondo e Massa che completa il podio:
davvero una giornata positiva per la Ferrari.
Quarto è Schumacher davanti a Kubica e a un ottimo Liuzzi, sesto a neanche
sei secondi dal polacco. L'italiano della Force India ha avuto qualche
sbavatura solo all'inizio, poi non ha più commesso errori nonostante la
pista difficile, a differenza di tanti altri, e guadagna meritatamente
questa insperata posizione.
Solo 12° al traguardo, invece, Button: le sue speranze per il mondiale sono
davvero affievolite, anche se la matematica lo tiene in gioco. |