COMMENTO
Sorridono la McLaren e Juan Pablo Montoya, vincitori del GP d'Italia corso
oggi a Monza. Sorridono Fernando Alonso e la Renault, secondi e ormai col
titolo piloti in pugno. Impreca contro la sfortuna Kimi Raikkonen, quarto e
frenato dal deterioramento di un pneumatico quando era in pieno attacco per
risalire posizioni. Sul tracciato lombardo è andato, insomma, in onda un
film ormai abituale: attori protagonisti una McLaren velocissima ma tirata
forse troppo vicino al limite e una Renault sorniona e più solida che col
terzo posto di Giancarlo Fisichella (era dal 1988 che un italiano non saliva
sul podio del GP d'Italia, allora fu Michele Alboreto con la Ferrari,
secondo dietro a Gerhard Berger) ha dimostrato di meritare il titolo.
A quattro gare dalla fine c'è anche la prima sentenza, ironicamente proprio
davanti ai tifosi ferraristi: dopo cinque anni Michael Schumacher (oggi
decimo con una Ferrari ancora una volta in difficoltà) non potrà
aritmeticamente confermarsi campione del mondo. Buon quinto posto per la
Toyota di Jarno Trulli. La gara è stata combattuta, come ormai
tradizionalmente accade, soprattutto nei primissimi giri. Montoya e Alonso
sono scattati benissimo, tutti gli altri si sono progressivamente staccati.
Le Ferrari sono rimaste nelle prime posizioni (Barrichello 5°, Schumi 6°)
per una decina di tornate ma al 13° e 14° passaggio prima il tedesco poi il
brasiliano hanno già effettuato la loro prima sosta. Prima di tutti gli
altri, a dimostrazione che ieri in qualifica era stato imbarcato poco
carburante.
Montoya e Alonso si sono affrontati a colpi di giri veloci e il loro divario
si è mantenuto costante entro i due secondi. Fino al primo pit-stop Kimi
Raikkonen è invece rimasto intruppato in 11esima posizione. Il finlandese ha
corso ancora una volta da leone e mentre tutti si fermavano è risalito.
Alonso è uscito dai box proprio davanti al finlandese al 18° giro, ma lo
spagnolo non ha intelligentemente lottato con il rivale più leggero e si è
fatto sfilare sapendo che Kimi si sarebbe poi dovuto fermare.
Cosa puntulamente accaduta al 26° giro: Raikkonen è uscito dietro a Montoya,
Alonso, Fisichella e Trulli imbarcando molta benzina, forse per finire il
GP. Ma la sfortuna lo ha ancora bersagliato e dopo tre giri la gomma
posteriore sinistra lo ha tradito aprendo un solco malandrino. La seconda
sosta che gli ha fatto saltare il piano d'attacco e ogni ulteriore speranza
iridata è divenuta una chimera. Nel finale lo stesso problema lo ha avuto
Montoya ma il colombiano ha percorso gli ultimi tre giri rischiando molto e
tagliando lo stesso per primo il traguardo: una vittoria col brivido per una
McLaren vincente ma amaramente sempre troppo vicina alle rotture. Dettagli
che in F.1 costano il titolo. |